La Renna Nome comune: RENNA (Inglese: reindeer) Nome scientifico: Rangifer tarandus Famiglia: Cervidi (Cervidae) Ordine: Artiodattili (Artiodactyla) Classe: Mammiferi (Mammalia) La renna, conosciuta anche come caribù in Nordamerica, è un cervide che vive nelle regioni artiche e subartiche, con popolazioni sia stanziali sia migratrici. Nonostante sia piuttosto diffusa e numerosa, alcune sottospecie sono rare e una è estinta. Le renne variano considerevolmente per colore e dimensione. I palchi si trovano in entrambi i sessi, anche se nei maschi sono generalmente più grandi. Esistono popolazioni in cui le femmine sono prive di palchi. Le femmine generalmente misurano 162-205 cm di lunghezza e pesano 79-120 kg. I maschi sono più grandi e misurano 180-214 cm di lunghezza e di solito pesano 92-210 kg; alcuni maschi straordinariamente grandi possono pesare fino a 318 chili. L'altezza al garrese è di circa 85-150 cm, mentre la coda misura 14-20 cm. La sottospecie R. t. platyrhynchus, endemica delle Svalbard, è molto piccola rispetto alle altre sottospecie, fenomeno noto come nanismo insulare. Le renne domestiche hanno zampe più corte e sono più pesanti delle loro cugine selvatiche. Il colore del mantello varia da un individuo all'altro, a seconda della stagione e della sottospecie. Le popolazioni settentrionali, di dimensioni quasi sempre minori, hanno una colorazione più bianca, mentre quelle meridionali, di dimensioni maggiori, sono più scure. Il manto presenta due strati di pelo: un folto sottopelo lanoso e un sovrapelo costituito da lunghi peli cavi pieni d'aria. I palchi quasi sempre presenti in entrambi i sessi, cadono in dicembre nei vecchi maschi, agli inizi della primavera nei maschi giovani e d'estate nelle femmine. Generalmente presentano due gruppi distinti di punte, una inferiore e una superiore. La renna è il Cervide che possiede i palchi più grandi. Secondo alcuni studiosi, la femmina, in questo modo si difende dagli altri simili nella ricerca di cibo in inverno, stagione in cui il maschio non possiede il palco. Gli arti della renna sono evidentemente modificati per agevolare lo spostamento sulla neve d’inverno e sulla tundra d’estate. In particolare le zampe anteriori sono piuttosto grandi così da aumentare la superficie di contatto sulla neve e ridurre lo sprofondamento. In estate, quando il terreno della tundra è soffice e umido, i cuscinetti plantari divengono spugnosi e forniscono una migliore trazione. In inverno, gli zoccoli laterali si restringono e il bordo affilato dello zoccolo centrale, riesce a penetrare meglio nel ghiaccio e nella neve dura. Gli zoccoli consentono inoltre all'animale di scavare nella neve alla ricerca di cibo. Durante la camminata, le ginocchia di molte varietà di renne producono un rumore caratteristico, un suono secco che può essere ascoltato a più di 100 m di distanza. Le renne possiedono nasi altamente specializzati, l'aria fredda che entra viene riscaldata dal calore corporeo dell'animale prima di raggiungere i polmoni. Gli studiosi ritengono che le renne siano gli unici mammiferi in grado di vedere la luce ultravioletta. Uno studio dei ricercatori nel 2011, ha rivelato che questi animali sono in grado di vedere luci con lunghezze d'onda inferiori ai 320 nanometri, molto al di sotto della capacità visiva umana, che non discerne nulla al di sotto dei 400 nanometri. Questa capacità è loro di aiuto nelle candide regioni artiche, quando molti oggetti che risulterebbero invisibili risaltano nettamente sullo sfondo del terreno nell'ultravioletto. La renna è un animale molto comune che vive in gran parte delle regioni settentrionali essendo diffusa sia nella tundra che nella taiga. Popolazioni selvatiche numerose sono ancora presenti in Norvegia, Finlandia, Siberia, Groenlandia, Alaska e Canada. Il numero di caribù e renne è variato più volte nel corso della storia, attualmente alcune popolazioni sono in diminuzione in varie zone a causa del mutamento climatico e delle attività industriali. Essendo ruminanti, hanno uno stomaco suddiviso in quattro camere. In inverno si nutrono soprattutto di licheni, in particolar modo il cosiddetto lichene delle renne. Mangiano anche foglie di salice e betulla, carici ed erba. Alcune testimonianze confermano che mangino anche lemming, salmerini alpini e uova di uccello. Verso la fine dell'estate le renne allevate divorano anche grandi quantità di funghi. La maturità sessuale è raggiunta tra i 2 e i 4 anni d’età. La stagione degli amori cade tra settembre e novembre e si prolunga per circa tre settimane. Entrambi i sessi rilasciano delle sostanze odorose utili per riconoscersi e per incontrarsi. In particolare il maschio incrementa la comunicazione con l’urina ed emettendo dei versi simili a dei brevi colpi di tosse. In questa fase, in particolare i maschi, sono talmente impegnati nell’attività amorosa da non pensare al cibo e da ridurre la soglia di allerta, tanto da poter essere avvicinati dall’uomo con facilità. L'accoppiamento avviene tra la fine di settembre e i primi di novembre. I maschi combattono tra loro e i contendenti incrociano i palchi, cercando di spingere via l'avversario. I maschi più vigorosi possono radunare attorno a sé fino a 15-20 femmine. Durante questo periodo i maschi smettono di mangiare e perdono gran parte delle proprie riserve corporee. Tuttavia, le renne non si riproducono in cattività, sebbene vengano allevate anche per il latte e come animali da soma. Al termine di una gestazione di circa 230 giorni, tra maggio e giugno, viene alla luce un unico piccolo di 6-7chili di peso. I parti gemellari sono piuttosto rari. Nonostante le ridottissime dimensioni, la piccola renna è in grado di seguire la madre dopo appena un’ora dalla nascita, dopo un paio di giorni la può seguire anche sulla neve e dopo appena un giorno fugge alla presenza dell’uomo. Dopo soli 45 giorni, sono in grado di pascolare e di nutrirsi da soli, ma continuano a prendere il latte materno fino all’autunno, quando divengono indipendenti. Quando migrano, i caribù possono percorrere anche 50 chilometri al giorno, correndo fino a velocità di 60-80 chilometri all’ora. Durante la migrazione primaverile si raggruppano insieme a costituire grandi mandrie di 50.000-500.000 esemplari, ma durante la migrazione autunnale i gruppi si separano in unità più piccole. Alcune popolazioni di caribù nordamericano compiono migrazioni molto lunghe, superiori a quelle di qualunque altro mammifero Altre popolazioni effettuano migrazioni più brevi, mentre alcune sono stanziali e compiono solamente piccoli spostamenti locali. Durante l'inverno, le renne si spostano verso le foreste, dove trovano nutrimento sotto la coltre di neve. In primavera, abbandonano i territori invernali per dirigersi verso quelli di allevamento dei piccoli. La renna è in grado anche di nuotare velocemente e non esita ad attraversare grossi laghi e grandi fiumi. Le renne hanno un gran numero di predatori. Le aquile reali catturano i piccoli. I ghiottoni catturano piccoli appena nati, femmine gravide e adulti menomati. Orsi bruni e orsi polari predano renne di tutte le età, ma attaccano quasi sempre gli animali più deboli, come i piccoli e gli esemplari malati. Il più efficiente predatore di esemplari adulti, è il lupo grigio, soprattutto durante l'inverno. Volpi, corvi e falchi si nutrono solo di esemplari morti. Gli insetti ematofagi, costituiscono una vera piaga per le renne durante i mesi estivi, e possono influire negativamente sulle loro abitudini alimentari e riproduttive. L'uomo caccia la renna dal Mesolitico e, ancora oggi, è il principale predatore di questa specie. In Norvegia e Groenlandia la caccia alla renna ha una tradizione che parte dall'era glaciale. Nel Québec, in epoca coloniale, il sangue di caribù, misto ad alcool, veniva bevuto da cacciatori e taglialegna per contrastare gli effetti del freddo. Questa bevanda, preparata ancora oggi con vino, al posto del sangue, è nota come Caribou. La carne di renna è molto apprezzata nei Paesi scandinavi. Le polpette di renna vengono vendute in scatola. La renna trifolata è il piatto più famoso della Lapponia. In Alaska e Finlandia, le salsicce di renna vengono vendute nei supermercati e nelle drogherie. La carne di renna è molto tenera e magra. Può essere consumata fresca, ma anche essiccata, salata e affumicata a caldo o a freddo. Oltre alla carne, possono essere mangiati quasi tutti gli organi interni. Tuttavia, la carne fresca di renna, in Europa, è protetta. I palchi vengono ridotti in polvere e venduti come afrodisiaco o supplemento nutritivo e medico sui mercati asiatici. La caccia alle renne selvatiche e l'allevamento di renne per la carne, il cuoio, i palchi, il latte e i trasporti rappresentano attività molto importanti per alcune popolazioni artiche e subartiche. La renna è ben conosciuta grazie alla tradizione, originatasi nell'America degli inizi del XIX secolo, secondo la quale delle renne volanti trainerebbero la slitta di Babbo Natale. In Lapponia, le renne vengono ancora impiegate per trainare le tradizionali slitte. Sugli stemmi di alcune municipalità norvegesi sono raffigurate una o più renne. In Finlandia, due municipalità presentano una renna sul loro stemma. La moneta canadese da 25 centesimi, ritrae un caribù su una delle sue facce. AUTORE Giorgia, classe seconda media Piancavallo Foto originali prof. Torelli Rita e Torelli Silvia BIBLIOGRAFIA http://it.wikipedia.org/wiki/Rangifer_tarandus http://www.animalinelmondo.com/animali/mammiferi/531/renna.html www.animalieanimali.it/enciclopedia/renna.pdf