I costi di prodotto

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Corso di Economia
Aziendale
Prof.ssa Patrizia Modica
I costi di prodotto
1
Il costo di prodotto
2
Costi diretti e indiretti
3
Costi fissi e costi variabili
4
Il Costo suppletivo
3
5
Configurazioni di costo
2
1. Il costo di prodotto
È il costo monetario inerente una data quantità di
prodotto:
 Per poter attribuire i costi a singole unità di
prodotto è necessario stabilire relazioni tra i
fattori e i prodotti stessi
 I costi monetari distintamente attribuiti a
prodotti diversi costituiscono quantità astratte
3
1. Il costo di prodotto
La relazione fra dati fattori produttivi e determinate
unità di prodotto può essere:
 Indiretta:
I relativi costi si dicono “comuni” a più
produzioni
 Diretta:
I relativi costi si dicono “speciali”
prodotti
4
di
dati
1. Il costo di prodotto
Relazioni tra fattori e prodotti
1. Al momento dell’acquisizione all’azienda:
Le relazioni sono di solito indirette in quanto i
fattori sono acquisiti a fronte di complessi di
produzioni
5
1. Il costo di prodotto
Relazioni tra fattori e prodotti
Di solito le relazioni tra fattori e prodotti vengono
considerate
con
riferimento
al
momento
dell’utilizzo:
Contabilità analitica o industriale o dei costi
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2. Costi diretti e indiretti
Si possono distinguere:
COSTI SPECIALI O
DIRETTI
COSTI COMUNI O
GENERALI INDIRETTI
Fattori per i quali è
possibile misurare la
quantità
consumata
per ciascuna unità di
prodotto
Fattori per i quali la
misurazione
della
quantità
consumata
non è possibile o, di
fatto,
non
viene
effettuata
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2. Costi diretti e indiretti
COSTI INDIRETTI
 Costi di fattori tecnicamente comuni a più fattori
 Costi di fattori per i quali non si ritiene opportuno
rilevare le quantità impiegate per i singoli prodotti
 Costi di servizi “sprecati”
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2. Costi diretti e indiretti
COSTI INDIRETTI
 Le utilità relative ai fattori a spesa indipendente
dall’utilizzo vengono perse se non impiegate
tempestivamente
 I tempi di inattività fanno emergere un margine di
costo non imputabile che va a gravare - in via
indiretta - su tutti i prodotti
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2. Costi diretti e indiretti
COSTI INDIRETTI
 L’imputazione dei costi comuni attribuisce ai costi
di prodotto natura di quantità astratte
 I costi sono comuni o speciali rispetto a
determinati oggetti di imputazione
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2. Costi diretti e indiretti
Vincoli tra le diverse produzioni
I costi dei prodotti non hanno mai formazione
autonoma ne’ grandezza assoluta
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3. Costi fissi e costi variabili
Si possono distinguere:
COSTI FISSI
COSTI VARIABILI
Non variano - entro i
limiti della capacità
produttiva predisposta
- al variare del volume
produttivo
Variano
in
modo
proporzionale rispetto
al volume produttivo
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3. Costi fissi e costi variabili
COSTI FISSI
 Derivano dalla predisposizione della capacità
produttiva aziendale (struttura)
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3. Costi fissi e costi variabili
Costi variabili
Y
Costi totali
COSTI
Costi fissi
a
o
Q
QUANTITÀ PRODOTTA
14
X
3. Costi fissi e costi variabili
 COSTO TOTALE
Y = Costo totale
X = Quantità prodotta
Y = a + bx
 Il coefficiente b rappresenta la sensibilità del
costo totale all’aumentare della quantità
prodotta
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3. Costi fissi e costi variabili
Costo unitario medio di prodotto
 Si calcola in relazione ad una data massa di
unità omogenee della produzione riferita ad un
dato periodo di tempo
 Varia in funzione del maggiore o minore volume
complessivo di produzione a causa della diversa
incidenza dei costi fissi
 Decresce sino alla saturazione della capacità
produttiva predisposta
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3. Costi fissi e costi variabili
MARGINE LORDO DI CONTRIBUZIONE:
RICAVI DI VENDITA
-
COSTI VARIABILI
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3. Costi fissi e costi variabili
ESEMPIO: PRODOTTO A
PREZZO
COSTO PIENO
UTILE
100
80
20
COSTO VARIABILE
COSTO FISSO
COSTO TOTALE
50
30
80
18
3. Costi fissi e costi variabili
ESEMPIO: PRODOTTO A
PREZZO
100
60
40
COSTO VARIABILE
50
50
50
MARGINE LORDO DI
CONTRIBUZIONE
50
10
(10)
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3. Costi fissi e costi variabili
Quando la capacità produttiva sia sottoutilizzata, la
vendita di partite aggiuntive di prodotti ad un
prezzo inferiore al costo complessivo, ma superiore
al costo variabile (margine lordo di contribuzione
positivo) si traduce in un miglioramento dell’utile
d’esercizio pari al margine lordo di contribuzione
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4. COSTO SUPPLETTIVO O
DIFFERENZIALE
 È il costo attribuibile ad una data quantità di
prodotto ottenuta in aggiunta a determinate
quantità di altre produzioni attuate dall’azienda in
un dato tempo
 È costituito da tutti gli oneri che l’azienda deve
sostenere in più per realizzare il determinato
incremento di produzione
 È tanto minore quanto maggiore è la quantità dei
costi dei fattori che rimane fissa per
quell’incremento di produzione
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5. Configurazioni di costo
1. Costo primo variabile (direct costing):
Somma dei costi variabili
2. Costo primo diretto:
Somma dei costi diretti (principalmente
materie e manodopera diretta)
3. Costo industriale:
Somma delle materie
trasformazione
22
e
dei
costi
di
5. Configurazioni di costo
4. Costo complessivo:
Somma di tutti i costi sostenuti:
• COSTI DI TRASFORMAZIONE
• COSTI AMMINISTRATIVI
• COSTI COMMERCIALI
• COSTI FINANZIARI
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5. Configurazioni di costo
5. Costo economico tecnico:
Somma del costo complessivo più gli oneri
figurativi:
• INTERESSE DI COMPUTO
• STIPENDIO DIREZIONALE
• FITTO FIGURATIVO DI FATTORI SPECIFICI
IN USO GRATUITO
Esprime la congrua remunerazione dei fattori
della produzione impiegati
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