Isole Egadi
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Le isole Egadi si trovano di fronte alla punta Ovest della Trinacria (Sicilia) e
ricadono sotto la provincia di Trapani.
Favignana: è l’isola maggiore (19 kmq) ed è costituita da due pianure divise
al centro dalla vetta S. Caterina (302 m) sormontata dal castello. Il suo
nome attuale deriva dal vento di Scirocco chiamato Favonio che spesso
soffia sull’isola.
Ben organizzata e ricca di strutture per il turismo estivo, Favignana è
famosa anche per la pesca del tonno che si ripete ogni anno al momento del
passaggio di questi pesci che vengono catturati e uccisi con la tradizionale e
cruenta tecnica della "mattanza".
Pesca, agricoltura ed estrazione del tufo dalle cave sono le altre attività
che impegnano gli abitanti di quest’isola dalla caratteristica forma di
farfalla con le ali aperte.
Nel corso dei secoli Favignana è stata oggetto di aspre contese fra vari
popoli per la sua posizione geografica strategica nel Mare Mediterraneo: in
particolare, ricordiamo la sanguinosa battaglia che contrappose i Romani e i
Fenici durante la seconda guerra punica.
Le numerose chiese, edificate con stili diversi, sono fra gli edifici che
testimoniano la storia di questa terra.
Marettimo: questa isola meravigliosa si estende per 12 kmq ed è
caratterizzata dalla ricchezza dell’ambiente naturale
incontaminato e dalla quiete offerta ai visitatori dall’assenza di
auto e di tutti i rumori che ci tormentano in città.
Vi sorge una catena montuosa composta da rocce di origine
dolomitica e calcarea che presenta la vetta più alta
dell’arcipelago: Monte Falcone (686 m).
Sono presenti anche interessanti grotte con stalattiti e
stalagmiti (bellissima la cosiddetta grotta del Presepe) ideali
per escursioni speleologiche, oppure grotte scavate dalla forza
del mare per chi ama le immersioni in fondali ricchi di fauna e di
flora. Le alte rocce a picco sul mare la rendono adatta anche
alle escursioni montane.
Anticamente l’isola è stata occupata dai Greci, dagli Arabi e
dagli Spagnoli che vi costruirono il castello (XVII secolo). Vi
risiedono circa 800 abitanti.
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Levanzo: è la più piccola dell’arcipelago con una
superficie di appena 5,8 kmq.
Presenta molti rilievi montuosi e la parte abitata è assai
ridotta, non ci sono strade percorribili in auto, le
strutture turistiche sono rappresentate da due piccoli
alberghi e dalle case dei pescatori che vengono affittate
nei mesi estivi.
La natura è spettacolare con le tante specie endemiche;
il patrimonio archeologico, rappresentato dalle grotte
con graffiti risalenti al 9.200 a.C., è unico e inestimabile.
L’indole serena ed accogliente degli abitanti ha convinto
non pochi turisti a tornare e anche a restare per sempre
in questo Paradiso
Arcipelago toscano
Tutte le isole di questo arcipelago ricadono sotto la provincia
di Livorno. L’Arcipelago Toscano è il Parco Marino più grande
d’Europa. La leggenda narra che Venere, nuotando nel Mare
Mediterraneo, perse sette perle della sua collana che
riemersero sotto forma di isole.
Giannutri: ha uno sviluppo costiero di
circa 11 km ed è abitata stabilmente da
una ventina di persone.
Nella stagione estiva il numero degli
abitanti cresce notevolmente
Montecristo: l’isola, posta fra il Monte Argentario e la Corsica, è Riserva Naturale Statale
nonché Riserva Naturale Biogenetica da molti anni.
Le sue coste si estendono per 16 km e, poiché sono molto scoscese, lasciano spazio ad un
solo approdo (Cala Maestra). Il punto più alto del territorio è rappresentato dal Monte della
Fortezza che, con i suoi 645 m., svetta sul resto di una piccola catena montuosa.
Le risorse dell’isola furono sfruttate dall’uomo già al tempo degli Etruschi, dei Fenici, dei
Cartaginesi, dei Liguri e dei Romani che vi prelevavano la legna e le rocce di granito.
Sono tuttora presenti diversi edifici di importanza storica, come le rovine di un monastero
benedettino che ebbe una notevole importanza durante il XIII secolo.
Oltre alle bellezze e alle particolarità della flora e della fauna locali, che ne fanno
continuamente oggetto di studio per molti ricercatori, Montecristo possiede anche un
Museo naturalistico.
Gorgona: è la più piccola delle isole dell’arcipelago con
i suoi 5 km di coste.
Al suo interno si trova una colonia penale i cui
ospiti contribuiscono a far salire a circa 300 il
numero dei residenti.
Giglio: si trova di fronte all’Argentario ed il perimetro delle
coste misura 28 km.
È la seconda isola dell’arcipelago per ampiezza della
superficie ed è abitata in modo permanente nei tre centri di
Giglio Porto, Giglio Castello (capoluogo) e Campese.
D’estate si popola di turisti.
Elba: con i suoi 147 km di sviluppo costiero l’Elba è la terza isola d’Italia dopo la
Sicilia e la Sardegna.
Conta al proprio interno otto comuni che ricadono tutti sotto la provincia di Livorno:
Campo nell’Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro,
Portoferraio, Rio Marina, Rio nell’Elba.
L’attività turistica è da tempo molto sviluppata e rinomata. Gli attuali circa 28.000
abitanti sono impegnati in gran parte in questo settore e nel suo indotto, ma si
occupano anche di agricoltura (coltivazione di vite, olivo, frutta) e dell’industria
estrattiva del ferro.
Abitata fin dal Neolitico, in passato è stata possedimento dei Romani, dei
Longobardi, dei Pisani, dei Genovesi, della famiglia Appiani, del Principato di
Piombino, della famiglia de’ Medici, degli Spagnoli, dei Francesi e del granducato di
Toscana per poi entrare a far parte dell’Italia al momento della realizzazione
dell’Unità.
Pianosa: l’isola di Pianosa (così chiamata perché tutta
pianeggiante) è territorio del comune di Campo nell’Elba e le sue
coste si sviluppano per circa 20 km.
È rimasta praticamente selvaggia grazie alla presenza della colonia
penale che ne ha drasticamente limitato l’accesso per 150 anni.
Oggi vivono a Pianosa una manciata di abitanti, è possibile bagnarsi
nelle sue acque solo su una spiaggia e l’attracco è consentito solo in
un piccolo porto.
Capraia: le coste di questa isola vulcanica misurano 27 km
circa, il terreno è di origine lavica, coperto prevalentemente
di arbusti della macchia mediterranea oltre che da pini e
lecci.
Anticamente fu chiamata dai Greci Aegylon (isola delle
capre), mentre i Romani le diedero il nome di Capraria (isola
delle rocce).
In passato fu contesa fra i Saraceni, i Pisani e i Genovesi; i
pirati ne fecero più volte scempio portando via come schiavi
molti abitanti. Le opere di fortificazione realizzate nel
tempo a difesa dell’isola sono ancora visibili e oggetto di
restauro.
Nel passato più recente è stata sede di una Colonia Penale
agricola. Oggi conta circa 350 abitanti.
Arcipelago delle isole pontine
L'arcipelago delle Isole Pontine è formato da isole e scogli
di origine vulcanica e si trova nel Mar Tirreno di fronte al
Lazio, quindi ricade sotto la provincia di Latina. Le isole
abitate sono: Ponza e Ventotene (Comuni). Le isole
disabitate sono: Gavi, Palmarola, Zannone e S. Stefano,
oltre allo Scoglio della Botte.
Ponza: è l’isola più grande dell’arcipelago, abitata fin dalla
preistoria (testimonianze del Neolitico); fu occupata dai Fenici,
dai Greci, dagli Aurunci e poi dai Romani che vi lasciarono
testimonianze notevoli della loro vita.
Omero, Virgilio e altri l’hanno definita come l’isola di Circe. In
realtà, per la distanza delle sue coste dalla terraferma, è stata
più volte, nel corso dei secoli, luogo di confino.
Nonostante un recente sviluppo urbanistico poco attento al
patrimonio naturale e archeologico, Ponza è ancora luogo di
grande interesse per le testimonianze del passato che conserva in
fondo al suo mare e in alcuni siti archeologici portati alla luce
nelle grotte (grotte di Pilato) e nel sottosuolo.
Ventotene: poco più lunga di due
chilometri, si trova fra Ponza e Ischia.
È un’isola ricca di vegetazione
mediterranea e di pace, giustamente
protetta dall’istituzione dell’Area Marina
Protetta, insieme all’isolotto di Santo
Stefano.
Palmarola: tutta racchiusa in un chilometro
quadrato, offre spettacolari visioni su scogli
di conformazione e colore particolarissimi e
grotte che caratterizzano tutta la costa e il
mare intorno al perimetro dell’isola.
È disabitata ma, durante l’estate, si
trasforma in una meta molto frequentata dai
turisti che vi possono trovare alcuni
ristoranti e anche possibilità di alloggio.
Isole Tremiti
Questo arcipelago si trova nel Mare Adriatico, a Nord del Gargano, di fronte
ai Laghi di Lesina e Varano.
Composto dalle Isole di S. Domino, S. Nicola, Capraia, e Pianosa è oggi quasi
esclusivamente votato al turismo che ha soppiantato le tradizionali attività
legate alla pesca e all’agricoltura.
Dalla Puglia sono raggiungibili via mare con servizi di aliscafi e motonavi o per
via aerea con l’elicottero, mentre si può passare da un’isola all’altra noleggiando
un’imbarcazione.
L’ambiente naturale è ancora meraviglioso nonostante l’intenso sfruttamento a
cui è sottoposto nel periodo estivo da un tipo di turismo prevalentemente non
residenziale ("mordi e fuggi") proveniente dalla vicina Puglia.
La flora, la fauna, le spiagge e le acque limpide del mare continuano a fare di
queste isole le perle dell’Adriatico.
S. Nicola: è più piccola con il suo perimetro di appena 3,7 km, ma
è la più preziosa per le tracce della storia antica che vi si
possono trovare e per le quali è considerata un vero e proprio
"museo a cielo aperto".
Le tracce dell'insediamento protostorico (I millennio a.C.), i resti
delle capanne dell’Età del Ferro, la Domus Romana, la Fortezza, il
Chiostro Medioevale, il Chiostro Rinascimentale, la Chiesa di
Santa Maria, sono tesori dell’arte e dell’architettura che
diventano protagonisti assoluti nel periodo in cui si svolge il
Corteo storico medioevale.
S. Nicola è anche sede dei servizi amministrativi e religiosi
dell’arcipelago.
CAPRI
Posta fra il Golfo di Napoli e quello di Salerno, misura poco più di 10 kmq
ma è probabilmente l’isola italiana più conosciuta in tutto il mondo.
Il territorio si suddivide fra i due comuni di Capri e Anacapri e presenta
alcuni rilievi montuosi fra i quali il Monte Solaro è il più alto (589 m).
L’isola è da considerare come la punta estrema della Penisola Sorrentina
in quanto è composta dello stesso tipo di terreni calcarei (e non vulcanici
come le altre isole vicine).
Capri, il cui nome significa "capre", è stata abitata fin dal Paleolitico e nel
corso della storia è stata occupata sia dai Greci che dai Romani che vi
costruirono le loro ville.
Come la gran parte della Campania, anche l’isola di Capri ha subito le
invasioni di numerosi popoli provenienti da varie parti del mondo, ciascuno
dei quali ha lasciato qualche testimonianza del proprio passaggio,
soprattutto nell’architettura locale.
L’amore di personaggi illustri per l’atmosfera magica che vi si respira in
qualunque stagione dell’anno, ha fatto di questa terra un luogo
cosmopolita e frequentatissimo.
Procida
Procida è un’isola vulcanica che presenta quattro crateri affioranti nel terreno
pianeggiante e particolarmente fertile.
La vegetazione è infatti fitta e vi si coltivano agrumi e vigne. Le abitazioni
dell’isola sono state costruite con materiali locali come il tufo e la pozzolana. Il
castello fu costruito nel XVI secolo a difesa della popolazione dagli attacchi dei
Saraceni.
Il Comune di Procida, con i suoi oltre 10.000 abitanti, fa parte della Provincia di
Napoli.
ISCHIA
L’isola ha una superficie di 46,4 kmq e la sua città più importante è
Ischia, con oltre 17.000 abitanti divisi in due zone: Ischia Ponte e Ischia
Porto.
Altri centri sono: Lacco Ameno, Casamicciola, Forio e Sant’Angelo. Il
rilievo più alto è il Monte Epomeno con i suoi 790 metri.
Il territorio è ricco di testimonianze archeologiche e storiche, lasciate
dai popoli che l’hanno attraversato nei secoli, costruendovi anche edifici
importanti: la storia dell’isola è infatti antichissima.
La seconda ricchezza di Ischia è rappresentata dalle acque termali
distribuite in tutti i centri principali, con caratteristiche benefiche
diverse da una località all’altra. Il turismo è cresciuto proprio intorno a
questa risorsa naturale, oltre ad essere sempre motivato dalla bellezza
dell’ambiente naturale e dal clima mite.
Ischia offre anche una grande varietà di spiagge: composte da sabbia e
roccia, sabbia e scogli, solo sabbia, ghiaia o solo roccia. Attrezzatissima
per il turismo, è meta di vacanzieri da tutto il mondo.