Virus ebola Leggendo articolo da “Le Scienze” , dicembre 2014 descrizione semplificata e sintetica Riconosciuti vari sottotipi nella famiglia dei Filovirus virus Ebola (da fiume dello Zaire) (1976 Sudan , Zaire ; 1989 Virginia) virus Marburg (Germania:noto dal 1967) 1979 virus Ebola(sottotipi, focolai vari) Costa d’Avorio, Gabon, Gongo, Uganda 2014 virus Ebola (Zaire) Guinea, Sierra Leone, Liberia Filamenti con diametro di circa 80 nanometri lunghezza di alcuni micrometri involucro simile a membrana delle cellule RNA collegato a proteine RNA virale codifica per sette proteine: quattro come supporto a RNA e tre esposte in superficie Glicoproteina GP Monociti, macrofagi con recettori riconosciuti da GP virale RNA virale codifica per sette proteine: quattro come supporto a RNA e tre esposte in superficie Glicoproteina GP Il virus , utilizzando GP , riconosce recettore complementare esposto su membrana cellulare (es, di monociti, macrofagi) e penetra all’interno della cellula infettata: duplica il suo RNA e sintetizza le proteine per originare nuove copie complete che uscendo dalla cellula entrano in circolazione 2003 :scoperta degli animali (immuni) nei quali vive il virus per poi diffondersi e originare delle epidemie pipistrelli della foresta tropicale che si nutrono di frutta) I virus, dai pipistrelli , possono contagiare in vario modo animali vari e primati ( macachi, scimmie varie, uomo) Come avviene il contagio interumano: contatto con malati, contatto con cadaveri preparati per funerali, contattodi personale ospedaliero con malati Come può verificarsi la trasmissione : mediante contatto con sangue, saliva, sperma, urina, feci, vomito Penetrazione attraverso ferite, congiuntiva, mucose (gocce di saliva emesse da malato nell’aria) Virus entra in monociti, macrofagi, cellule dendritiche: si riproduce , entra in circolazione, invade tessuti e organi vari (intestino, reni, fegato, milza, occhio, cervello..) La infezione provoca rilascio elevato di fattori infiammatori, favorisce emorragie, perdita del potere di regolazione immunitaria, circolatoria Incubazione media 10 giorni, comparsa sintomi, elevata % di morte dopo 8-9 giorni Alcuni possibili interventi preventivi: isolamento dei malati, protezione personale ospedaliero, modifiche nella preparazione di cadaveri per cerimonie funebri, quarantena di probabili portatori vaccinazione …? La vaccinazione si opera introducendo nell’individuo da vaccinare il microrganismo (inattivato, ucciso) o sua parte (antigene) allo scopo di sensibilizzare il sistema immunitario e indurlo a produrre anticorpi complementari dell’antigene per neutralizzare la azione del microrganismo nella eventualità che infetti l’organismo Microrganismo inattivato o ucciso Produzione di anticorpi Antigene isolato Anticorpi in circolazione Mediante ingegneria genetica è possibile inserire in cellule particolari il codice genetico di specifici anticorpi e ottenere una loro produzione in elevata quantità (anticorpi monoclonali) utilizzabile in sieroterapia per contrastare infezione in corso anticorpo Geni anticorpo Cellula con inserito codice per anticorpo Anticorpi sintetizzati Anticorpi estratti e utilizzabili Mediante ingegneria genetica è possibile inserire in cellule di individuo da vaccinare non l’antigene ma il codice genetico di specifici antigeni che vengono sintetizzati e portati a interagire con il sistema immunitario che produrrà gli anticorpi complementari microrganismo Sistema immunitario antigene anticorpi Geni antigene Cellula con inserito codice per antigene Antigeni sintetizzati Neutralizzazione microrganismo Normalmente la infezione da parte di virus provoca una attivazione del sistema immunitario che induce la produzione di anticorpi per neutralizzare i virus : nel sangue (siero) degli eventuali sopravvissuti si possono trovare tali anticorpi e linfociti sensibilizzati e pronti a produrre una difesa efficacie nel caso di altra infezione da parte dello stesso virus La sieroterapia sfrutta gli anticorpi disponibili provenienti da individui sopravvissuti o prodotti mediante ingegneria genetica (anticorpi monoclonali) virus anticorpo Alcuni individui infettati dal virus ebola, trattati con siero proveniente da individui sopravvissuti, sono guariti : Come ottenere grandi quantità di anticorpi da usare per la sieroterapia? Alcuni (tre) anticorpi di topo riconoscono parti diverse della glicoproteina GP di ebola : vengono modificati sostituendo in parte la struttura murina con struttura anticorpale umana, conservando la porzione che riconosce la GP Anticorpo murino Anticorpo umanizzato Inserimento dei geni dell’anticorpo umanizzato in cellule di tabacco che sintetizzano nelle foglie gli anticorpi umanizzati : farmaco ZMapp usato nel 2014 per curare alcuni malati : 4 guariti e 3 deceduti Sperimentazione in atto di piccole molecole di RNA, DNA modificate che legandosi al RNA virale lo inattivano Ricerca di vaccini capaci di attivare il sistema immunitario considerando che si rivela capace di rispondere in maniera talvolta efficace anche alla infezione da virus ebola: dimostrato da buona % di sopravvissuti virus modificato (adenovirus) che infetta scimpanzè (non adenovirus umano perché spesso incontra risposta anticorpale) perde la capacità di moltiplicarsi , porta legato il gene per GP usato come vettore per inserire nelle cellule umane il gene che codifica per la proteina GP in modo da attivare il sistema immunitario nella produzione di anticorpi contro GP legato al virus infettante adenovirus Adenovirus modificato con GP Gene per GP inglobato in DNA EBOV :efficace con scimmie infettate dopo poche settimane 100% intettate dopo dieci mesi :efficace solo se eseguito un richiamo con altro virus ingegnerizzato (MVA) Virus vettore stomatite vescicolare (VSV) attenuato (mantiene la capacità di moltiplicarsi : in sperimentazione, senza richiamo necessario