Fibrosi cistica • La Fibrosi cistica, detta anche mucoviscidosi e’ un malattia genetica autosomica recessiva. E’ una malattia poco conosciuta anche se si tratta della più comune fra le malattie genetiche mortali nelle popolazioni di origine caucasica. • Frequenza:1:200-1:6000 nati • PREVALENZA In Italia la prevalenza è compresa tra 1/2500 e 1/3000 tra i nuovi nati Prevalenza portatori di 1/26 e 1/30 Fibrosi cistica • Nella sua forma più grave, la FC colpisce diversi organi, tra cui pancreas, polmoni, fegato, intestino PATOFISIOLOGIA (I) • Funzionamento anomalo della proteina CFTR (cystic fibrosis transmembrane conductance) che normalmente presiede ad alcune funzioni di trasporto di sali e di difesa contro le infezioni. • Questo difetto comporta che le secrezioni degli organi siano dense e poco scorrevoli ristagnando ed occludendo dotti e canali, con danno progressivo degli organi interessati. PATOFISIOLOGIA (II) • Il pancreas si atrofizza e non libera i suoi enzimi digestivi (ad es. la tripsina), l’intestino si occlude,il fegato trattiene la bile, i bronchi si ostruiscono e si infettano • Progressivamente compare il danno polmonare con infezioni ripetute fino all’infezione cronica che determina un’insufficienza respiratoria che è la causa principale di morte PATOFISIOLOGIA (III) • Un tempo era considerata una malattia mortale dell’infanzia. • Oggi il 50% dei pazienti supera I 37-40 anni. Questo dato dipende da diversi fattori come la diagnosi precoce, il miglioramento delle cure,la diagnosi sempre più frequente di forme lievi. • • Il trapianto di polmone , diventato più frequente solo negli ultimi 10 anni, rappresenta un fattore decisivo per il prolungamento dell’aspettativa di vita nelle forme classiche gravi. • Rispetto ai casi descritti nel XVI secolo, la sopravvivenza mediana in CF è aumentata costantemente, da meno di 2 anni, nel 1938, a circa 30 anni nel 1989, quando il difetto genetico è stato scoperto, ad una mediana dell’ età di sopravvivenza del 41,7 anni nel 2015. • Miglioramento della sopravvivenza in gran parte è stato determinato grazie alla comparsa di centri di cura specializzati, diagnosi precoce della malattia, allo screening tempestivo per le comorbidità associate ed alla realizzazione di terapie per ottimizzare la funzione polmonare e nutrizionale ed alla creazione di linee guida per la standardizzazione del trattamento in base ai sintomi Screening neonatale per FC: razionale 1982 per la prima volta in Toscana Identificazione precoce della malattia Programma di cura prima che si manifestino i sintomi clinici: il decorso clinico della malattia è migliore nei pazienti diagnosticati precocemente Possibilità di fornire alla coppia di un bambino affetto un’adeguata consulenza genetica Screening neonatale per FC: metodo •Determinazione quantitativa della tripsina immunoreattiva (IRT) su una goccia di sangue prelevata in terza giornata •Tale enzima è elevato nelle prime settimane di vita del bambino e poi diminuisce •Nei casi sospetti il valore di IRT resta elevato a causa del reflusso di tripsina verso il torrente ematico per ostruzione dei dotti pancreatici •Valori elevati di IRT si possono trovare anche in soggetti non affetti da fibrosi cistica. •Per ridurre i casi di falsi positivi lo screening affianca il dosaggio della lattasi nel meconio Retesting •I soggetti con valori elevati di IRT e lattasi sono sottoposti ad un nuovo test ad un mese di vita, tempo in cui i valori di tali enzimi si normalizzano Elisa (Enzyme-linked immunoadsorbent assay) ELISA è un acronimo che deriva dall'espressione in inglese Enzyme-Linked ImmunoSorbent Assay (Saggio ImmunoAssorbente legato ad un Enzima). Si tratta di un versatile metodo d'analisi immunologica usato in biochimica per rilevare la presenza di una sostanza usando uno o più anticorpi ad uno dei quali è legato un enzima. VANTAGGI E SVANTAGGI DELLO SCREENING NEOANATALE SULLA FC •L’introduzione di questa tecnica ha consentito di effettuare una diagnosi precoce •Ampio numero di falsi positivi •I soggetti con valori elevati di IRT e lattasi sono sottoposti al test del sudore che può essere effettuato non prima di 40-45 giorni di vita del bambino Test del sudore • • • Misura la concentrazione del cloro e del sodio escreti nel sudore La diagnosi di FC viene effettata su due risultati positivi ottenuti in due giorni. Caratteristiche cliniche, storia familiare, età del paziente. TEST DEL SUDORE •Sudorazione indotta da iontoforesi pilocarpinica: si stimola farmacologicamente la parte scelta. •Misura della quantità di sudore e la concentrazione di cloro in essa presente •Valutazione analitica Valori di riferimento >60 mEq/L 40-60 mEq/L <40 mEq/L test positivo borderline test negativo TEST DEL SUDORE •Il test del sudore permette di stabilire la diagnosi nella maggioranza dei casi. •In alcuni casi il suo significato resta comunque dubbio e l’esame deve essere ripetuto più volte. Fibrosi Cistica:trasmissione • Ha una trasmissione autosomica recessiva • I portatori hanno il 25% di rischio di avere figli affetti • Maschi e femmine sono ugualmente affetti • È dovuta all’alterazione di un canale del cloro, denominato CFTR (Cystic Fibrosis Conductance transmembrane regulator) Aa AA aA Aa aA aa La proteina CFTR • Canale per il Cl- delle membrane apicali delle cellule epiteliali • Appartiene alla famiglia dei trasportatori glicoproteici di membrana che possiedono siti intracellulari di legame per l’ATP (ABC-family) DOVE STA CFTR? Nelle cellule epiteliali del polmone, del tratto digerente, ghiandole del sudore, sistema genitourinario CFTR – IL CANALE DEL CLORO • • • 2 metà omologhe Ogni metà ha 6 domini transmembrana 1 sito di legame per nucleotidi (NBD) collegati da un dominio regolatorio citoplasmatico (R-domain) che contiene i siti di fosforilazione CFTR: FUNZIONE Trasporto epiteliale del ClL’efficienza del transporto epiteliale di Cl- è determinata dall’attivazione di CFTR che dipende dal suo stato di fosforilazione Dalla mutazione alla malattia La forma mutata del CFTR impedisce l’uscita del cloro, rendendo viscose le secrezioni Le secrezioni ostruiscono I dotti e alterano la funzionalità di pancreas ed intestino CF: Genetica • • • • Gene CFTR localizzato sul cromosoma 7 (7q31-q32) 27 esoni Oltre 2000 mutazioni: elevata variabilità allelica Alcune diffuse in tutto il mondo, altre sono specifiche di alcuni ambiti etnico-geografici Epidemiologia delle mutazioni CFTR in Italia Mutations Campania Basilicata Puglia Northern Italy F508 55.6 55.8 46.8 47.6 N1303K, G542X, W1282X, 17171G>A, R553X 18.6 13.4 18.1 10.1 4382delA, 1259insA, I502T, G1349D 0.3 0 10.5 0 4016insT, G1244E, R1158X, 711+1G>T, L1065P 7.2 3.8 1.7 0 2183AA>G, R1162X 0 2.3 5.8 1.9 0.6 1.1 0 19.1 Other known mutations 6.6 7.6 6.0 13.6 Total detection rate 91.6 8.4 92.1 7.9 84.6 15.4 90.2 9.8 852del22 Unknown mutations Spettro delle mutazioni CF • • alterazioni funzionali/strutturali del CFTR F508: 70% alleli FC Mutazioni gene CFTR Missenso 41.76 Frameshift 15.76 Splicing 12.71 Nonsenso 9.66 In frame in/del 2.01 Grandi in/del 2.85 Promotore 0.52 Variazioni di sequenza 14.59 LE MUTAZIONI • Le mutazioni che colpiscono il gene possono essere suddivise in 3 gruppi: - mutazioni causanti la fibrosi cistica - mutazioni causanti le patologie CFTR-correlate - polimorfismi e varianti alleliche senza conseguenze cliniche • Sulla base degli effetti provocati dalle mutazioni sul trascritto o sulla proteina finale è stato possibile suddividerle in 5 classi differenti: LE MUTAZIONI La parziale riduzione della funzione (mutazione di classe III e IV) o la produzione di una proteina funzionante ma in quantità molto limitata (mutazione di classe V) danno un quadro clinico meno grave • Per avere la forma classica della fibrosi cistica bisogna avere entrambi i geni ereditati che presentano una mutazione causante la fibrosi cistica F508 Presente nel 70% dei pazienti • • • Delezione di un singolo aminoacido (fenilalanina in pos.508) nell’esone 10 che codifica per la prima parte del NBD-1 di CFTR Produce il misfolding di CFTR nel reticolo endoplasmico (ER) Questa proteina immatura viene degradata dal proteosoma CF: F508 • Mutazione più comune • • • • • • Etnia Afro-Americani Ebrei Ashkenazi Spagnoli/Italiani Canadesi Caucasici nord americani F508 frequenza 30% 37% 50% 70% 76% CF: Indicazioni al test genetico • • • • Individui affetti Carrier test Partners di individui con CF Diagnosi prenatale COMPLESSITA’ DIAGNOSTICA Tecniche di analisi genetica molecolare Possiamo distinguere vari livelli di analisi molecolare che si caratterizzano per diversi tempi di esecuzione, tecnologie e costi. Vale la pena sottolineare che i test di I livello possono vantare una minore copertura ma consentono l’identificazione di mutazioni note,mentre quelli di II livello hanno una maggiore sensibilità, ma portano a risultati di più difficile interpretazione perché possono individuare sia mutazioni che portano alla malattia sia varianti che non sono patologiche. •Screening di primo livello •Screening di secondo livello •Screening di terzo livello SCREENING di PRIMO LIVELLO: tipo di campione da cui partire • Prelievo sangue venoso, o della mucosa buccale, villi coriali, liquido amniotico Estrazione del DNA • Multiplex PCR delle regioni geniche • Ibridazione DNA con sonde allele specifiche • RIVELAZIONE SCREENING di PRIMO LIVELLO Ricerca delle mutazioni più frequenti causative della fibrosi cistica mediante l’utilizzo di Kit diagnostici che sfruttano il principio della ibridazione allele-specifica (ASO). SCREENING di PRIMO LIVELLO: Metodica Reverse dot blot • Le regioni del gene CFTR, dove sono localizzate le mutazioni da analizzare, sono amplificate simultaneamente mediante l’impiego di specifiche coppie di oligonucleotidi. • Dopo la multilex PCR, l’amplificato viene denaturato e posto su una striscia di nitrocellulosa su cui sono presenti le sonde allele specifiche da testare. • Tramite una reazione colorimetrica (biotina-streptavidina) si forma un precipitato scuro che permette di visualizzare, per ogni tratto di DNA, una o due bande colorate che consentiranno di stabilire la presenza o meno della mutazione testata e lo stato di omozigosi o eterozigosi RDB - REVERSE DOT BLOT:ibridazione inversa degli acidi nucleici •Le sonde allele specifiche vengono fatte aderire stabilmente a una membrana •di nylon. • Dopo l’ibridazione tra le sonde e il DNA amplificato, nel quale è incorporato dUTP biotinilato, si procede alla visualizzazione colorimetrica con una reazionedi tipo biotina-streptavidina-fosfatasi alcalina. Detection omozigote MM eterozigote NM omozigote NN Kit Diagnostici RDB MULTIPLO analisi di 36 mutazioni della Fibrosi Cistica (gene CFTR) Le mutazioni identificate devono essere successivamente confermate mediante sequenziamento diretto Indagine prenatale di Fibrosi Cistica (analisi diretta) Analisi di II livello Quando? per effettuare lo scanning dell’intero gene, ricercare qualunque tipo di mutazione in ampie porzioni del gene ANALISI II LIVELLO 12 esoni a 57°C DHPLC Ex 1,3,4,8,13,14a,15, 16,18,19,20,22,23 PCR dei 27 esoni 15 esoni a 61°C Sequenziamento Ex 2,5,6a,6b,7,9,10,11, 12,14b,17a,17b,21,24 di II livello: d-HPLC aturing Analisi High-Performance Liquid Denaturing High-Performance Liquid Chromatography omatography (dHPLC) Metodica che prevede di far eluire il La tecnica si una basacolonna sulla diffe DNA amplificato attraverso velocità di eluizione cromatografica in condizione di in una col semidenaturazione. cromatografia per gli eteroduplex omoduplex. Questi duplex si form quando frammenti amplificati di D 1) Amplificazione del DNA vengono termicamen 2) Denaturazione termica denaturati dei frammenti di DNA amplificatilasciati e loro ricombinazione ricombinare. Una qual 3) Formazione dei duplex (mutazione o polimorfi variazione tra le due forme alleliche d “HETERODUPLEX” combinazione di frammento porta alla formazione d due catene di DNA a singola catena, non eteroduplex (combinazione di perfettamente corrispondenti, catene di DNA a singola caratterizzata dalla presenza di una “bolla”,catena, p e rsi f etrova t t a mile nmismatch te corrisponde a livello della quale caratterizzata dalla presenza di “bolla” a livello della quale si tro OMODUPLEX combinazione di due catene di DNA amismatch). singola catena, perfettamente complementari: entrambi wt o entrambi mutati L’ e t e r o d u p l e x s i c o m p o cromatograficamente in modo diffe sia dall’omoduplex non mutato - Analisi di II livello: d-HPLC Denaturing High-Performance Liquid Chromatography -La tecnica si basa sulla differente velocità di eluizione per gli eteroduplex e gli omoduplex -L’eteroduplex è più veloce (meno trattenuto) degli omoduplex -Vantaggi: maggiore sensibilità; notevole praticità e sicurezza nell’uso. -Svantaggi: costo elevato Analisi di III livello Quando? per studiare le mutazioni che sfuggono al I e al II livello, quindi riarrangiamenti genici rari e le mutazioni introniche non adiacenti agli esoni e causanti alterazioni dello “splicing” Analisi di III livello: MLPA Multiplex ligation-dependent probe amplification -Si basa sulla amplificazione, mediante PCR, delle SONDE che vengono aggiunte al campione -Ogni sonda è costituita da 2 oligonucleotidi che ibridizzano sequenze adiacenti -I due oligonucleotidi adiacenti vengono ligati solo in presenza del DNA target, permettendo la successiva amplificazione dell’intera sonda -Tutte le sonde presentano sequenze terminali che permettono di amplificarle simultaneamente con una sola coppia di primer -I prodotti delle diverse sonde vengono distinti sulla base della lunghezza e delle caratteristiche Ibridazione & Ligazione 1. 2. 3. MLPA probemix è costituito da 43 sonde disegnate per ciascuno dei 27 esoni del gene e per geni di controllo Viene aggiunto al DNA genomico denaturato Ciascuna sonda ibridizza due sequenze adiacenti Ibridazione & Ligazione 4. La ligazione delle sonde avviene tramite una ligasi termostabile Amplificazione 5. Tramite una coppia di primer marcati vengono amplificate tutte le sonde ligate 1 2 3 35 0 C17 C1P ex10 C15 58kb > ex22 C7 ex11 ex21 C5 ex9 ex20 C13 ex8 ex19 ex5 ex7 C1 ex18 ex6 ex12 ex17 ex6 C19 ex17 ex4 ex1 ex16 ex3 C12 ex15 ex2 ex24 C19 ex14 ex24 C19 ex14 ex1 ex23 ex13 58kb < C5 C2 Elettroforesi capillare CFTR delex2,3 1.5 1 0.5 COMPLESSITA’ DIAGNOSTICA Diagnosi genetica … screening prenatale! E’ possibile eseguire sul liquido amniotico o sui villi coriali la ricerca delle mutazioni più frequenti che causano la FC (screening 34 o 48 mutazioni), che nel complesso permette di identificare circa l’85% dei casi di FC nella nostra popolazione. Cristiana Zollo M46621 LA DIAGNOSI PRENATALE nella FC • • • Nelle coppie a rischio Identificazione della mutazione nei genitori Ricerca della mutazioni parentali nel feto Analisi Diretta • I Livello: Reverse Dot Blot • - Analisi delle mutazioni più frequenti • II Livello: - DHPLC - SEQUENZIAMENTO III Livello: MLPA Analisi Indiretta IVS8GT IVS17bCA IVS17bTA Utilizzo della segregazione dei polimorfismi IVS8GT e IV17bCA che sono considerati come i più frequenti. Si vanno a valutare il numero di ripetizioni di questi polimorfismi Cura Anche se attualmente nessuna cura è in grado di guarire completamente la Fibrosi Cistica, numerose terapie permettono di contrastare l’evoluzione della malattia, controllando le infezioni polmonari, fornendo un’alimentazione adeguata e prevenendo l’ ostruzione intestinale. Fisioterapia e riabilitazione respiratoria: per rimuovere dalle vie respiratorie il muco che le ostruisce e che favorisce le infezioni. Aerosolterapia: per fluidificare il muco o somministrare antibiotici per via aerea per controllare le infezioni respiratorie croniche. Antibioticoterapia: per bocca o per via endovenosa, a cicli o per periodi molto prolungati, anche in continuazione, per eliminare o contenere la carica e l'aggressività dei batteri. Nutrizione: alimentazione sostenuta, ipercalorica, ricca di grassi associata a somministrazione di enzimi pancreatici ad ogni pasto, in sostituzione di quelli che il pancreas non produce, e integrata da vitamine liposolubili. Terapia genica • La terapia genica mira nell’uso della forma normale del gene allo scopo di correggere il gene mutato causativo della malattia. • Il goal sarebbe quello di sostituire il gene mutato nelle cellule del polmone per curare la malattia o per diminuirne la progressione. • Vettori per trasferire la proteina: virus adenoassociati, liposomi, cellule staminali. • Correzioni della funzionalità della proteina legata al suo cattivo ripiegamento. • Aumento del numero dei canali del cloro funzionanti COMPLESSITA’ DIAGNOSTICA Dagli USA primo ok al farmaco per i pazienti con mutazione F508del … BOSTON, 13 maggio 2015 - Una nuova e importante buona notizia per i pazienti affetti da fibrosi cistica. Dopo appena una settimana dall’introduzione sul mercato italiano di ivacaftor, il primo farmaco in grado di agire sulle cause della malattia, dagli USA è arrivato il primo parere positivo su un’altra terapia potenzialmente in grado di cambiare radicalmente le sorti della patologia … …Si tratta della combinazione di ivacaftor con lumacaftor (ORKAMBI), prodotta anche in questo caso da Vertex. La combinazione di farmaci ha dimostrato risultati incoraggianti per i pazienti con due copie della mutazione F508del nel gene CFTR. Noto come correttore del CFTR, lumacaftor ha lo scopo di trattare il difetto di elaborazione e trasporto della proteina F508del-CFTR al fine di permetterle di raggiungere la superficie cellulare dove il potenziatore del CFTR, ivacaftor, può ulteriormente migliorarne la funzione di canale ionico.. ! LE NUOVE FRONTIERE DELL’INGEGNERIA GENETICA Manipolare geni umani sarà dunque possibile? Editing genetico •Tecnica di terapia genica in cui una specifica sequenza del DNA cellulare, definita “target”, è direttamente modificata. •Introduzione all’interno delle cellule di una sequenza esogena di DNA, in grado di riconoscere in maniera specifica la sequenza target e apportare una specifica conversione. • Il segmento di DNA esogeno ha una sequenza omologa alla sequenza bersaglio e differisce solo per l’alterazione genica (inserzione, delezione, sostituzione) da “introdurre” o da “correggere”.