Università degli studi di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale C Rc Rc Rf C Rc Rc Rf R' C Rc E G.Pesavento Rf 1 Università degli studi di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale CONVERTITORE D’IMMAGINE • Ottica d’ingresso • Fotocatodo • Griglia con funzione di otturatore • Lenti elettrostatiche • Sistema di deflessione del fascio • Fosforo • Funzionamento “ frame” e “streak” G.Pesavento 2 Università degli studi di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale PARAMETRI PARASSITI • Componenti e circuito hanno induttanze non trascurabili • La L dei componenti dipende dalle modalità realizzative (connessioni armature dei condensatori e struttura delle resistenze – tipologia di avvolgimento) • Per resistori L/R minimo circa 10 ns • L condensatori si può trovare misurando la f di risonanza. G.Pesavento 3 Università degli studi di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale L'induttanza L, di una spira di perimetro l, formata da un conduttore di diametro d, con l » d, , può essere calcolata con l'espressione 4l L 0, 2 l ln K d dove l e d sono espresse in metri e L in µH; k è una costante che dipende dalla forma della spira e che mediamente, in prima approssimazione, si può porre eguale a 2,5. G.Pesavento 4 Università degli studi di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale Si possono avere delle oscillazioni sul fronte qualora la Rf non sia sufficiente a smorzarle. Generalmente per contenere le oscillazioni entro il 5% basta una 1 L Rf Rc 2 Cs con Cs serie di C1 e C2 e, di fatto, circa eguale a C2. Tenuto conto che la durata del fronte determina il prodotto RfC2, si vede che l'induttanza può condizionare la realizzazione di fronti troppo brevi in quanto Rf non può essere ridotta oltre certi limiti. G.Pesavento 5 Università degli studi di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale Capacità di una linea verso terra di diametro d all’altezza h 2πl C ε 4h ln d Orizzontale G.Pesavento 2πl C ε 1,15l ln d Verticale 6 Università degli studi di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale SG C1 Rf Re L Cc Rc Lc C2 Circuito per ridurre l’ampiezza delle oscillazioni G.Pesavento 7 Università degli studi di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale 9000 pF 12 Ω 700 Ω 300 Ω 700 Ω 300 Ω 700 Ω 300 Ω 9000 pF CT=500 pF RT=216 Ω 18 stadi 12 Ω 9000 pF 12 Ω 9000 pF 12 Ω MD TG C2 Schema di chopper per 3600 kV G.Pesavento 8 Università degli studi di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale G.Pesavento 9 Università degli studi di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale IMPULSI OSCILLANTI • Usati di solito per prove sul posto • Denominati OLI (Oscillating Lightning Impulses) f = 15 – 500 kHz oppure OSI (Oscillating Switching Impulses) con f = 1 – 15 kHz. G.Pesavento 10 Università degli studi di Padova Dipartimento di ingegneria elettrica G.Pesavento 11 Università degli studi di Padova Dipartimento di ingegneria Industriale L’andamento della tensione, trascurando le resistenze di coda è del tipo t z C1 2 2 v(t)= V 0 sin ω nt 1-z 1-exp(- ) cos ω nt 1-z + 2 T C1+C 2 1-z T= 2L R ωn 1 LC s R z= 2 Cs L Nella realtà, l’andamento sarà oscillante intorno all’esponenziale della coda dettato da queste. G.Pesavento 12 Università degli studi di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale Il rendimento in tensione è funzione di z e vale : -πz C1 η= ) 1+exp( 2 C1+C 2 1-z Il rendimento è maggiore di 1 e quindi l’impianto da trasportare è più piccolo e più leggero G.Pesavento 13 Università degli studi di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale G.Pesavento 14 Università degli studi di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale G.Pesavento 15