Virus e influenza Cliccare quando serve…grazie Struttura del virus • Contenitore proteico (capside) formato da capsomeri • Involucro protettivo con spicole varie e molecole di emoagglutinina H e neuroaminidasi N • La H permette al virus di riconoscere recettori complementari su membrana di cellula bersaglio la N favorisce la penetrazione nella cellula bersaglio N1 Anticorpi complementari a H1 e N1 H1 Virus con antigeni H1 e N1 Mutazioni degli antigeni • Il sistema immunitario reagisce alla prima infezione producendo delle molecole (anticorpi) complementari degli antigeni e impedendo così al virus di legarsi con i recettori delle cellule bersaglio e penetrarvi:la prima volta può essere necessario un certo tempo e così compare l’effetto della infezione provocata dal virus • Alla seconda infezione con lo stesso virus (e stessi antigeni H e N) l’organismo,se possiede memoria della sintesi degli anticorpi , risponde subito ed evita quindi l’effetto della infezione • Se ,come spesso accade anche con il virus della influenza, sono avvenute delle mutazioni a carico di H e N ,gli anticorpi prodotti in precedenza non sono più efficaci:si manifesta ancora la infezione N2 Anticorpi complementari a H1 e N1 inefficaci con H2 e N2 H2 Virus con antigeni H2 e N2 vaccinazione • Un modo per prevenire la infezione è quello di sensibilizzare (sotto controllo) l’organismo a produrre anticorpi contro un particolare virus (con H e N mutati noti) in modo che al contatto con il virus la difesa immunitaria sia immediata ed efficace evitando la infezione N2 H2 Antigeni H2 e N2 iniettati : stimolano la produzione di anticorpi per H2 e N2 N2 RNA H2 Risposta immediata di anticorpi contro antigeni H2 e N2 Influenza 2008-2009 vaccino con tre ceppi contro • A/H3N2 • A/H1 Brisbane • B/florida Mutazioni e pandemie particolari con antigeni • spagnola H1N1 • asiatica H2N2 • alternanza tra H1N1 e H3N2 • Virus entra per naso faringe...H dei virioni neutralizzata da mucine di cellule epiteliali... la N stacca dalle molecole di mucina l'acido neuraminico permettendo alla H di legarsi ai recettori cellulari e penetrare all'interno • conseguenze:cellule invase poi morte:catarro,dolori alla gola,tosse, febbre • (dolore alla nuca,lombi,arti per prodotti di disfacimento cellulare) Neuroaminidasi N Emoagglutinina H RNA Capside (proteico) con capsomeri e RNA Involucro con spicole Neuroaminidasi N Emoagglutinina H Cellule bersaglio con recettori per emoagglutinina H RNA Cellule epiteliali secernenti mucine con acido neuroaminico che può neutralizzare emogglutinina virale Neuroaminidasi N Emoagglutinina H Cellule bersaglio con recettori per emoagglutinina H RNA La neuroaminidasi N stacca anello neuroaminico da mucine impedendo il Neuroaminidasi N Emoagglutinina H Cellule bersaglio con recettori per emoagglutinina H RNA Emoagglutinina permette il legame del virus con i recettori della cellula bersaglio e la penetrazione del virus (RNA) RNA Virus entrato nella cellula bersaglio Replicazione dell’acido RNA e sintesi delle proteine e capside RNA RNA RNA RNA RNA Sfruttando materiale e meccanismo di sintesi proprio della cellula Autoassemblaggio dei nuovi virus con inserimento di RNA RNA RNA RNA RNA RNA La neuroaminidasi N neutralizza i recettori della cellula RNA RNA RNA RNA RNA Permettendo ai virus di uscire e allontanarsi dalla cellula che muore I virus usciti infettano altre cellule RNA RNA RNA RNA RNA