Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale - Dipartimento di Lecce- RUOLO DELL’AGENZIA REGIONALE PROTEZIONE AMBIENTE (A.R.P.A.) in relazione agli inquinanti ambientali urbani - Dr. Carlo Balestra - ARPA PUGLIA BREVE INQUADRAMENTO STORICO A seguito di referendum abrogativo delle competenze ambientali da parte delle Aziende USL, con Legge n°61 del 21/01/94, viene istituita l’Agenzia Nazionale Protezione Ambiente e le Agenzie Regionali. In Puglia l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente è stata istituita con Legge Regionale n°6 del 22/01/99. Ad essa sono stati trasferiti i beni mobili, immobili ed il personale dei P.M.P. - Dipartimento di Lecce - COMPITI PRINCIPALI DELL’ARPA IN MATERIA AMBIENTALE Ricerca sui fenomeni di inquinamento e sulle condizioni di rischio ambientale Raccolta ed ambientali elaborazione dei dati Piani mirati per la tutela dell’ambiente Ricerca, sviluppo e diffusione di tecnologie ecologicamente compatibili - Dipartimento di Lecce - COMPITI PRINCIPALI DELL’ARPA IN MATERIA AMBIENTALE Informazione sulla prevenzione dei rischi ambientali, con la relazione annuale sullo stato dell’ambiente della Regione Puglia Studi di valutazione di impatto ambientale Vigilanza e controllo dei fattori fisici, chimici e biologici di inquinamento ambientale Valutazione e prevenzione dei rischi di incidenti rilevanti connessi alle attività produttive - Dipartimento di Lecce - COMPITI PRINCIPALI DELL’ARPA IN MATERIA AMBIENTALE Indagini laboratoristiche in materia ambientale richieste da Ministeri, Regioni, Provincie, Comuni, AUSL e Collettività Attività istruttoria connessa all’approvazione di progetti e al rilascio di autorizzazioni in materia ambientale Promozione di forme di consultazione con le varie organizzazioni ambientaliste sindacali e con le associazioni imprenditoriali di categoria - Dipartimento di Lecce - ASPETTI ORGANIZZATIVI DELL’ARPA L’A.R.P.A. si articola su tre livelli: • Regionale • Provinciale • Territoriale - Dipartimento di Lecce - ASPETTI ORGANIZZATIVI DELL’ARPA Interesse regionale: • Protezione dell’ambiente • Prevenzione individuale e collettiva sui fattori di rischio collegati all’ambiente • Formazione e informazione • Amministrativo - Dipartimento di Lecce - ASPETTI ORGANIZZATIVI DELL’ARPA Interesse provinciale: • Prevenzione ambientale • Prevenzione individuale e collettiva sui fattori di rischio collegati all’ambiente di vita - Dipartimento di Lecce - ASPETTI ORGANIZZATIVI DELL’ARPA Interesse territoriale: • Rappresentato da Servizi, con bacino di intervento coincidente con gli ambiti territoriali AUSL, deputati allo svolgimento tecnico di primo livello e alle attività istruttorie e di vigilanza in materia di prevenzione ambientale - Dipartimento di Lecce - ASPETTI ORGANIZZATIVI DELL’ARPA Livello provinciale: • Organizzato in forma Dipartimentale, è preposto allo svolgimento di tutte le attività in materia di prevenzione ambientale, individuale e collettiva, nonché delle attività di consulenza e supporto tecnicospecialistico e laboratoristico nei confronti di Ministeri, Regioni, Comuni, Provincia, AUSL, Enti pubblici e privati, collettività. - Dipartimento di Lecce - Organizzazione dell’ARPA: L’A.R.P.A. è strutturata in Aree di interesse ambientale: ACQUA ARIA SUOLO C - Dipartimento di Lecce - Dotazione Organica e Strumentale • Sono stati trasferiti all’ARPA le funzioni, il personale, i beni, dei P.M.P. • Altra dotazione organica da reperire mediante mobilità di personale appartenente a Ministeri, Regioni, Provincie, AUSL, Comuni, Enti pubblici vari. - Dipartimento di Lecce - Dotazione Organica e Strumentale A.R.P.A. ha deliberato una pianta organica provvisoria che prevede personale per circa 650 unità, in approvazione della Giunta Regionale - Dipartimento di Lecce - NORMATIVA - Dipartimento di Lecce - NORMATIVA INQUINAMENTO ACUSTICO Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno. 1) D.P.C.M. 01/03/91 2) L. 26/10/95 n° 447 3) D.P.C.M. 14/11/97 Legge quadro sull’inquinamento acustico. Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. - Dipartimento di Lecce - NORMATIVA INQUINAMENTO ACUSTICO 4) D.P.C.M. 31/03/98 Atto di indirizzo e coordinamento recante criteri generali per l’esercizio dell’attività del tecnico competente in acustica, ai sensi dell’art. 3 comma 1, lett. b e dell’art. 2 comma 6, 7 e 8 della L. 26/10/95 n°447. 5) D.P.C.M. 16/04/99 n° 215 Regolamento recante norme per la determinazione dei requisiti acustici delle sorgenti sonore nei luoghi di intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo. - Dipartimento di Lecce - NORMATIVA INQUINAMENTO ACUSTICO 6) L.R. n° 3 del 12/02/02 Norme di indirizzo per il contenimento e la riduzione dell’inquinamento acustico. - Dipartimento di Lecce - COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ACUSTICO Legge Quadro 26/10/95 n° 447 Art. 8 : Presentazione, a cura del possessore delle sorgenti specifiche, della previsione di impatto acustico per realizzazione, modifica o potenziamento di: aeroporti, strade, discoteche, impianti sportivi e ricreativi, ferrovie, scuole, ospedali e case di cura e riposo, parchi, insediamenti residenziali prossimi alle opere di cui sopra. Art. 10 : Sanzioni amministrative, a carico dei possessori delle sorgenti specifiche, variabili da 500.000 a 20.000.000 fatto salvo l’art. 658 del codice penale. Art. 14 : Vigilanza e controllo, delegati a Province, Comuni e ARPA. - Dipartimento di Lecce - COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ACUSTICO D.P.C.M. 14/11/97 Tabella A Classe I : Aree particolarmente protette: aree ospedaliere, scolastiche, destinate al riposo e svago, residenziali rurali, parchi, ecc.. Classe II : Aree ad uso prevalentemente residenziale: aree interessate da traffico veicolare, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali. - Dipartimento di Lecce - COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ACUSTICO D.P.C.M. 14/11/97 Tabella A Classe III : Aree di tipo misto: traffico veicolare locale con media densità di popolazione, presenza di attività commerciali, uffici, limitata presenza di attività artigianali e assenza di attività industriali, aree rurali con impiego di macchine operatrici. Classe IV : Aree di intensa attività umana: intenso traffico veicolare, alta densità di popolazione, elevata presenza di attività commerciali e uffici, presenza di attività artigianali, strade di grande comunicazione e linee ferroviarie, aree portuali e aree con piccole industrie. - Dipartimento di Lecce - COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ACUSTICO D.P.C.M. 14/11/97 Tabella A Classe V : Aree prevalentemente industriali: aree interessate da insediamenti industriali e scarsità di abitazioni. Classe VI : Aree esclusivamente industriali: aree interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi. - Dipartimento di Lecce - COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ACUSTICO D.P.C.M. 14/11/97 Art. 3 : Fissa i valori di immissione (ambiente esterno) per l’insieme di tutte le sorgenti in relazione alla seguente tabella: Tabella C CLASSI Tempi di riferimento Diurno (6:0022:00) I II III IV V VI Notturno (22:006:00) 50 40 55 45 60 50 65 55 70 60 70 70 - Dipartimento di Lecce - COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ACUSTICO D.P.C.M. 14/11/97 POICHÉ I COMUNI DELLA PROVINCIA DI LECCE NON HANNO ANCORA PROVVEDUTO ALLA ZONIZZAZIONE ACUSTICA (ANCHE IN ASSENZA DI UNA LEGGE REGIONALE), SI APPLICA LA NORMA TRANSITORIA DI CUI ALL’ART. 8, OVVERO SI ADOTTANO ANCORA I LIMITI ACUSTICI ESTERNI DI CUI AL D.P.C.M. 01/03/91. - Dipartimento di Lecce - COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ACUSTICO D.P.C.M. 01/03/91 ART. 6 : Limiti di accettabilità per le sorgenti sonore fisse in relazione alla zonizzazione dei territori comunali. ZONIZZAZIONE Zona esclusivamente industriale Zona A (D.M. 02/04/68 n° 1444) Zona B (D.M. 02/04/68 n° 1444) Tutto il territorio nazionale Limite diurno Leq(A) Limite notturno Leq(A) 70 70 65 55 60 50 70 60 - Dipartimento di Lecce - COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ACUSTICO D.P.C.M. 14/11/97 Art. 4 : Valori limite differenziali di immissione (ambiente abitativo): Diurno dB(A) (6:0022:00) Notturno dB(A) (22:006:00) Finestre Aperte 50 40 Finestre Chiuse 35 25 Criterio Differenziale 5 3 - Dipartimento di Lecce - COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ACUSTICO D.P.C.M. 16/04/99 n° 215 Art. 1 Determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore nei luoghi di pubblico spettacolo o di intrattenimento danzante, compresi i circoli privati in possesso della prescritta autorizzazione, nonché nei pubblici esercizi che utilizzano impianti elettroacustici di amplificazione e diffusione sonora, in qualsiasi ambiente sia al chiuso che all’aperto. Tali requisiti non si applicano alle manifestazioni e agli spettacoli temporanei o mobili che prevedono l’uso di macchine o di impianti rumorosi. In tali situazioni si applica la deroga sindacale ai limiti di inquinamento acustico, anche con prescrizioni. - Dipartimento di Lecce - NORMATIVA INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO (per impianti di TLC) Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi 1) Legge 23/02/01 n° 36 elettrici, magnetici ed elettromagnetici. 2) L.R. n°5 del 08/03/02 Norme transitorie per la tutela dell’inquinamento elettromagnetico prodotto da sistemi di telecomunicazioni e radiotelevisivi operanti nell’intervallo di frequenza fra 0 Hz e 300 GHz. - Dipartimento di Lecce - NORMATIVA INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO (per impianti di TLC) 3) D.P.C.M. 08 Luglio 2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 KHz e 300 GHz” 4) Decr. Lgs. n° 259 01 Agosto 2003 (entrato in vigore il 16-09-03 ) “Codice delle comunicazioni elettroniche” - Dipartimento di Lecce - NORMATIVA INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO (per impianti a bassa frequenza 50 Hz) 1) D.P.C.M. 08 Luglio 2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti.” - Dipartimento di Lecce - COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO (per impianti di TLC) D.P.C.M. 08 Luglio 2003 Art. 3 comma 1 In un intervallo temporale qualsiasi di sei minuti, il campo elettrico, il campo magnetico e la densità di potenza non devono superare i limiti di esposizione: Frequenza E H D (MHz) (V/m) (A/m) (W/m2) 0.1 3 60 0.2 >3 3000 20 0.05 1 >3000 300.000 40 0.1 4 - Dipartimento di Lecce - COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO (per impianti di TLC) D.P.C.M. 08 Luglio 2003 Art. 3 comma 2 All'interno di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, e loro pertinenze esterne, che siano fruibili come ambienti abitativi quali balconi, terrazzi e cortili esclusi i lastrici solari, si assumono i valori di attenzione, in un qualsiasi intervallo di sei minuti: Frequenza E H D (MHz) (V/m) (A/m) (W/m2) 0.1 300.000 6 0.016 - Dipartimento di Lecce - 0,10 (3MHz 300GHz) COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO (per impianti di TLC) D.P.C.M. 08 Luglio 2003 Art. 4 (Obbiettivi di qualità) Ai fini della progressiva minimizzazione della esposizione ai campi elettromagnetici, i valori di immissione dei campi, calcolati o misurati all'aperto nelle aree intensamente frequentate, cioè superfici edificate ovvero attrezzate permanentemente per il soddisfacimento di bisogni sociali, sanitari e ricreativi, non devono superare i valori: Frequenza E H D (MHz) (V/m) (A/m) (W/m2) 0.1 300.000 6 0.016 - Dipartimento di Lecce - 0,10 (3MHz 300GHz) COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO (per impianti di TLC) Legge 22/02/01 n°36 Art. 14 : Controlli ambientali a favore dell’A.R.P.A. Art.15 : Sanzioni previste da un minimo di 2 milioni a un massimo di 600 milioni. - Dipartimento di Lecce - COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO (Elettrodotti a 50 Hz) D.P.C.M. 08 Luglio 2003 Art. 3 comma 1 Nel caso di esposizione a campi elettrici e magnetici alla frequenza di 50 Hz generati da elettrodotti, non deve essere superato il limite di esposizione (KV/m) Induzione Magnetica (mT) 5 100 Campo Elettrico - Dipartimento di Lecce - COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO (Elettrodotti a 50 Hz) D.P.C.M. 08 Luglio 2003 Art. 3 comma 2 A titolo di misura di cautela nelle aree gioco per l'infanzia, in ambienti abitativi, in ambienti scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, si assume il valore di attenzione Induzione Magnetica (mT) 10 da intendersi come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio. - Dipartimento di Lecce - COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO (Elettrodotti a 50 Hz) D.P.C.M. 08 Luglio 2003 Art. 4 (Obbiettivi di qualità) Nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree gioco per l'infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore e nella progettazione dei nuovi insediamenti e' fissato l'obiettivo di qualità Induzione Magnetica (mT) 3 da intendersi come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio. - Dipartimento di Lecce - COMMENTO NORMATIVA INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO (Elettrodotti a 50 Hz) D.P.C.M. 08 Luglio 2003 Art. 6 Per la determinazione delle fasce di rispetto si dovrà fare riferimento all'obiettivo di qualità di cui all'art. 4 ed alla portata in corrente in servizio normale dell'elettrodotto, come definita dalla norma CEI 11-60, che deve essere dichiarata dal gestore al Ministero dell‘Ambiente e della tutela del territorio, per gli elettrodotti con tensione superiore a 150 kV e alle regioni, per gli elettrodotti con tensione non superiore a 150 kV. I gestori provvedono a comunicare i dati per il calcolo e l'ampiezza delle fasce di rispetto ai fini delle verifiche delle autorità competenti. - Dipartimento di Lecce - INDIRIZZI OPERATIVI DIREZIONE GENERALE Via De Ruggiero n° 58 – Bari – Tel.: 080.5573324 080.5562329 Fax : 080.5473658 080.5426269 Dipartimento di Lecce Via Miglietta n° 2 – Lecce – Tel.: 0832.343568 0832.215505 0832.215511 Fax : 0832.342579 - Dipartimento di Lecce -