Laboratorio di Filosofia “Vizi e virtù degli italiani” Abbiategrasso, gennaio 2011 Furbizia e onestà Riguardo al nostro ultimo incontro, prima di riassumere le considerazioni e riflessioni nate dal laboratorio, ho voluto ricercare il significato e origine delle parole onesto e furbo in modo da avere un punto di partenza. Nella fase successiva ho riportato le definizioni in un diagramma di flusso. -- 1 - Etimologia Da Internet: http://www.etimo.it/?pag=hom -- 2 - Significato Da Internet: http://www.sapere.it/ onesto ¶ Dal lat. honestu(m) ‘degno di onore, onorato’, deriv. di honos -oris ‘onore’. agg. [f. -a; pl.m. -i, f. -e] 1 che agisce con rettitudine, con lealtà, con giustizia, astenendosi dal commettere il male: una persona onesta; gente onesta; essere, mantenersi onesto | faccia onesta, che esprime tale modo di agire | commerciante, negoziante onesto, che non inganna nella qualità della merce e chiede un prezzo equo | donna, ragazza onesta, nell’uso tradizionale, donna, ragazza il cui comportamento sessuale è giudicato irreprensibile | uno studioso onesto, coscienzioso, scrupoloso, anche se non geniale 2 conforme a principi morali giudicati validi; non ispirato a volontà d’ingannare; retto, giusto: pensieri, sentimenti, propositi onesti; avere intenzioni oneste; condurre una vita onesta | critica onesta, obiettiva, imparziale, non faziosa | guadagno, prezzo onesto, proporzionato, non eccessivo 3 lecito, plausibile: richiesta, domanda onesta 4 ( ant.) che ha dignità e decoro; onorato: fidandomi del tuo parlare onesto, / ch’onora te e quei ch’udito l’hanno (DANTE Inf. II, 113-114) 5 ( ant.) che esprime pudore, modestia: e’l volger de’ duo lumi onesti e belli / col suo fuggir m’atrista (PETRARCA Canz. LIX, 13-14) ¨ avv. ( ant.) nobilmente: O Tosco che per la città del foco / vivo ten vai così parlando onesto (DANTE Inf. X, 22-23) ¨ n.m. [pl. -i] 1 [f. -a; pl. -e] persona onesta: il premio degli onesti è la loro onestà 2 ciò che è onesto; onestà: il giusto e l’onesto; nei limiti dell’onesto | ( prov.) chi non si contenta dell’onesto, perde il manico e il cesto, chi pretende guadagni illeciti, spesso perde tutto ? onestamente avv. 1 in modo onesto, con onestà: comportarsi, vivere onestamente 2 in verità, in coscienza: riconoscere onestamente di aver sbagliato 3 ( ant.) con dignità, decoro; con garbo, elegantemente: Egli ci ha onestamente e in poche parole detta la maggior villania del mondo (BOCCACCIO Dec. VI, 9) -- 3 - RUBRICA SINONIMI agg.1 (di persona) Sin. retto, leale, giusto, incorrotto, dabbene, perbene, degno, ammodo, corretto, probo (lett.), integro, integerrimo, incorruttibile, intemerato; (di lavoratore, studioso ecc.) coscienzioso, scrupoloso, meticoloso, rigoroso, zelante, diligente, serio Contr. corrotto, disonesto, sleale; negligente, trascurato 2 (di costumi, condotta ecc.) Sin. sano, pudico, virtuoso, irreprensibile, integerrimo, costumato, morigerato Contr. disonesto, impudico, lascivo, licenzioso, lussurioso, svergognato 3 (di vita) Sin. retto, onorevole, onorato, rispettabile, ineccepibile, irreprensibile Contr. disonesto, disonorevole, riprovevole, corrotto, insano, traviato 4 (di critica, giudizio e sim.) Sin. obiettivo, oggettivo, imparziale, equo, equilibrato, spassionato, sereno Contr. disonesto, parziale, fazioso, partigiano 5 (di richiesta, domanda ecc.) Sin. lecito, legittimo, plausibile (lett.) Contr. importuno, ozioso, illegittimo, gratuito 6 (di prezzo, guadagno) Sin. giusto, proporzionato, adeguato, accettabile, equo, legittimo, ineccepibile Contr. disonesto, esorbitante, spropositato, eccessivo. -- 4 - Onore ¶ Dal lat. honore(m). n.m. [pl. -i] 1 buona reputazione acquistata con l’onestà, la coerenza ai propri principi; dignità, prestigio; coscienza del valore sociale e morale di tale reputazione e quindi delle virtù che l’hanno procurata: offendere, ledere l’onore di una persona, di una famiglia; giurare, dichiarare qualcosa sul proprio onore; salvare, perdere l’onore; ne va del mio, del vostro onore, è in gioco il mio, il vostro onore | uomo d’onore, galantuomo; ( gerg.) affiliato alla mafia, con riferimento al codice d’onore da cui sarebbe regolata | dare la parola d’onore, affermare o promettere qualcosa impegnando il proprio onore | parola d’onore!, escl. asseverativa: l’ho visto io, parola d’onore! | questioni d’onore, che lo riguardano, lo mettono in gioco: duello per questioni d’onore | fare qualcosa per punto d’onore, per puntiglio, per orgoglio 2 in società che considerano riprovevoli o vietano i rapporti sessuali prematrimoniali o extramatrimoniali da parte della donna, la dignità che si ritiene derivi alla donna, e di riflesso alla sua famiglia e al marito, dal non aver avuto o dal non avere tali rapporti: attentare all’onore di una ragazza, di una signora, alla sua verginità o fedeltà coniugale; delitto d’onore, omicidio commesso per punire una violazione di tale divieto, un tempo riconosciuto in Italia come figura di reato meno grave; infanticidio per ragioni d’onore, commesso dalla madre per eliminare la conseguenza di un rapporto sessuale ritenuto colpevole, anch’esso un tempo punito lievemente 3 stima, rispetto tributato ad altri per i loro meriti: tenere, avere qualcuno, qualcosa in grande onore | essere in onore, essere in auge | onore al merito!, invito a rendere il riconoscimento dovuto a una persona che lo merita | a onor del vero, per dire il vero 4 vanto, prestigio: l’onore della vittoria è tuo; un’azione che torna tutta a suo onore; avere l’onore di conoscere qualcuno, per lo più con valore enfatico | farsi onore in una professione, nella vita, in una gara ecc., comportarsi in modo da meritare l’ammirazione e l’approvazione altrui | tenere alto l’onore della patria, della famiglia ecc., comportarsi in modo da recar loro vanto e gloria | far onore al proprio nome, essere all’altezza della propria fama | far onore alla propria firma, a una cambiale, a una tratta, ( non com.) rispettare gli obblighi che ne derivano 5 atto d’omaggio, dimostrazione di reverenza a cosa o persona meritevole; trattamento favorevole, privilegio: ricevere qualcuno con tutti gli onori; serata, banchetto in onore di un ospite; ricevere l’onore di una visita illustre | onori funebri, esequie | onori militari, ogni manifestazione fatta dalle forze militari, secondo un preciso cerimoniale, per rendere ossequio ad autorità, a defunti, a una bandiera ecc.: rendere gli onori (militari) | concedere l’onore delle armi, rendere gli onori militari a chi si -- 5 - arrende dopo strenua difesa (anche fig.) | fare gli onori di casa, accogliere gli ospiti | posto d’onore, riservato all’ospite più importante o a chi è festeggiato | tribuna, palco d’onore, riservato alle autorità | scorta, guardia, picchetto d’onore, concessi a dignitari, ministri e sim. | fare onore alla tavola, gradire quanto viene servito, mangiando con gusto, servendosi abbondantemente | piazza d’onore, nello sport, il secondo posto in una gara | giro d’onore, quello compiuto in pista dal vincitore | troppo onore!, formula di cortesia con la quale si dichiara di non meritare un riconoscimento, un privilegio (o, in senso iron., una discriminazione, un cattivo trattamento) 6 atto di culto, di venerazione: festa in onore del Santo Patrono | pervenire, innalzare agli onori degli altari, essere dichiarato, dichiarare santo 7 ( spec. pl.) grado, titolo di onorificenza: pervenire ai più alti onori; essere avido, schivo di onori 8 ( lett.) ornamento materiale: l’onor del mento, ( scherz.) la barba 9 ( pl.) le carte più importanti nel gioco del bridge, del tressette ecc. RUBRICA SINONIMI 1Sin. dignità, prestigio, rispettabilità, decoro, onorabilità 2 (antiq.; di una donna) Sin. illibatezza, verginità, purezza, castità, onestà, virtù Contr. inverecondia, impudicizia, lussuria 3 Sin. considerazione, stima 4 Sin. gloria, vanto, merito, fama, prestigio; buon nome 5 Sin. omaggio, ossequio, onoranza (spec. in occasione di lutto) 6 (pl.) Sin. cerimonie, solennità 7 (spec. pl.) Sin. grado, carica, dignità 8 (lett.) Sin. ornamento, abbellimento. -- 6 - Laboratorio di Filosofia “ Il concetto di onestà ” Schema riassuntivo delle definizioni Analizzando le definizioni del significato e dell’etimologia di onesto mi sono subito posto la domanda su quanta influenza ha la cultura, il paese e la religione di appartenenza. Poi mi sono chiesto, anche se sia possibile arrivare a un concetto universalmente riconosciuto e quindi filtrato da influenze culturali e religiose. Un’altra considerazione che risulta evidente è la cultura maschilista che si trova in alcune definizioni (evidenziate in celeste) in particolare riguardanti il senso dell’onore, ma che troviamo anche nella definizione di onesto. Sempre partendo dalle definizioni ho ricavato un diagramma di flusso. Nel diagramma ho voluto riassumere le definizioni ricavate dalla ricerca per associarle a ciò che penso (i pensieri) e a ciò che faccio (i comportamenti); se questi due ultimi aspetti producono un comportamento e se quest’ultimo produce un risultato coerente con la definizione iniziale di onesto. Se ne ricava che tutto dipende dal fine che voglio perseguire. Scopo + Comportamento + Mezzo + Risultato = Fine comune Scopo: voglio essere onesto Comportamento: voglio mettere in pratica gli ideali di onestà adottando un codice di comportamento che sia coerente con lo scopo. Mezzi: uso i mezzi che ho a disposizione per aiutarmi a soddisfare gli ideali di onestà. Risultato: lo devo misurare in rapporto a ciò che faccio verso me stesso e a quello che faccio verso gli altri. Questa è la cosa più difficile da rilevare e non posso fare tutto da solo, ma mi occorrono il confronto e il feedback dagli altri. Qui torniamo al concetto di flusso circolare che abbiamo affrontato nei precedenti laboratori filosofici che trattavano la comunicazione umana e il suo rapporto con la politica. Il risultato è quello che rende concreto i primi tre passaggi (scopo, mezzo e comportamento). Se ottengo un risultato che riassume i principi di onestà e con il mio comportamento non ho arrecato danno o sofferenza ad alcuno, allora posso dire di avere raggiunto il fine comune. Perché nell’essere onesto non perseguo solo un vantaggio personale, ma anche collettivo. -- 7 - Riguardo alla natura umana atta a perseguire il vantaggio comune, piuttosto che quello personale per chi ne avesse voglia invito alla lettura del libro di Michael Tomasello “Le origini della comunicazione umana”. Onesto I principi Il comportamento (livello dei Pensieri) (livello dei Fatti) Retto Leale Giusto Non persegue il male Lecito Morale di Persona (integro, incorruttibile, ecc) di Ruolo (lavoratore, genitore, ecc) di Costumi (condotta, virtuoso) di Vita (onorato, rispettabile ecc.) di Giudizio (imparziale, oggettivo, ecc) di Guadagno (equo, giusto, legittimo) I Mezzi (uso della Politica – Comunicazione – Tecnologia – Capitali ecc.) Sì I Risultati No sono coerenti con i principi di onestà e di comportamento adottato? Il Fine Il Fine Fine comune (vantaggio comune) Fine egoistico (vantaggio personale) -- 8 - Etimologia Da Internet: http://www.etimo.it/?pag=hom -- 9 - Significato Da Internet: http://www.sapere.it/ furbo agg. [f. -a; pl.m. -i, f. -e] di chi sa trarre vantaggi dalle situazioni agendo con prontezza, intuizione e senso pratico; scaltro, astuto: un ragazzo furbo | fatto con furbizia; che denota furbizia: una trovata, una mossa furba; occhi furbi dim. furbetto ¨ n.m. [f. -a; pl.m. -i, f. -e] 1 persona furba, spec. in senso spreg.: fare il furbo | furbo matricolato, di tre cotte, persona furbissima dim. furbetto, accr. furbone, pegg. furbaccio 2 ( ant.) furfante ? furbamente avv. ¶ Dal fr. fourbe ‘ladro’, di etimo incerto. Rubrica sinonimi Sin. malizioso; (di persona) volpe, dritto (fam.) Contr. tonto, sciocco, ingenuo. -- 10 - scaltro agg. [f. -a; pl.m. -i, f. -e] 1 che agisce, parla e si comporta con accortezza, con avvedutezza; per estens., astuto, furbo 2 che è espressione di scaltrezza: comportamento scaltro ? scaltramente avv. ¶ Deriv. di scaltrire. Rubrica sinonimi 1(di persona) Sin. furbo, sveglio, scaltrito, smaliziato, dritto (fam.) Contr. sprovveduto, ingenuo, semplice, innocente, candido 2 (di azione, ragionamento) Sin. astuto, abile, attento, avveduto; prudente, sagace, perspicace Contr. malaccorto, imprudente, incauto, avventato, sventato, sconsiderato. astuto agg. [f. -a; pl.m. -i, f. -e] 1 dotato di astuzia: essere più astuto di una volpe; che astuto! 2 che denota astuzia; detto, fatto con astuzia: risposta astuta ? astutamente avv. ¶ Dal lat. astutu(m). Rubrica sinonimi Sin. furbo, scaltro, acuto, destro, sagace, sottile, fino, dritto (fam.); ingegnoso (di progetto e sim.) Contr. ingenuo, semplice, candido. -- 11 - Furbo Il comportamento (livello dei fatti o dell’agire) 1) di chi sa trarre vantaggi dalle situazioni agendo con prontezza, intuizione e senso pratico. 2) che agisce, parla, si comporta e ragiona con accortezza, con avvedutezza. Caratteristiche Saper ingannare o evitare un inganno Saper danneggiare e evitare un danno Saper causare pericoli o evitare un pericolo Accezione positiva Accezione negativa (correlato all’essere onesto) (correlato all’essere disonesto) Uso mirato dello strumento furbizia orientato a non causare danno a cose e persone Uso indiscriminato dello strumento furbizia anche se ciò comporta danno a cose o persone I Mezzi I Mezzi (uso della Politica – Comunicazione – Tecnologia – Capitali – Potere, ecc.) (uso della Politica – Comunicazione – Tecnologia – Capitali – Potere, ecc.) Il Fine Il Fine Ricerca del solo vantaggio personale Ricerca del vantaggio personale e/o collettivo -- 12 - Laboratorio di Filosofia “Vizi e virtù degli italiani” Abbiategrasso, incontro del 16 gennaio 2011 Furbizia e onestà “Sintesi delle considerazioni e riflessioni” In rosso ho aggiunto le definizioni da vocabolario. Accezione negativa Fine personale con danno altrui FURBO Accezione positiva Fine comune senza danno altrui Aspetto antropologico Istinto di natura? Machiavellismo Fini e Mezzi raggiungere il proprio fine con homo homini lupus Tale concetto dell'uomo nello ogni mezzo (lecito stato di natura è stato ripreso o non lecito), e discusso nel XVI secolo dal indipendentemente filosofo inglese Thomas da ogni Hobbes. Secondo Hobbes, la considerazione di natura umana è carattere morale. fondamentalmente egoistica, e a determinare le azioni dell'uomo sono soltanto l'istinto di sopravvivenza e di sopraffazione. Egli nega che l'uomo possa sentirsi spinto ad avvicinarsi al suo simile in virtù di un amore naturale. Se gli uomini si legano tra loro in amicizie o società, regolando i loro rapporti con le leggi, ciò è dovuto soltanto al timore reciproco. I veri furbi sono coloro che vogliono sembrare fessi, coloro che non agiscono o si tengono in ombra? -- 13 - INTERESSE Accezione negativa Benessere personale ITALIANITA’ Accezione positiva Benessere comune Italiani si nasce o si diventa? GIUSTIZIA valore etico-sociale in base al quale Si tratta di un si riconoscono e si rispettano i diritti Diritto e Legge rapporto complesso altrui come si vuole che siano riconosciuti e rispettati i propri LEGALITA’ Le leggi: regole da rispettare la condizione di ciò che è Le leggi servono quale strumento per regolare le conforme alle leggi: la legalità di le contese. un provvedimento; agire, Le leggi da sole non hanno la forza di generare la rientrare nella legalità, nei limiti cultura dei valori e il rispetto della morale consentiti dall’ordinamento semplicemente perché non è il loro obiettivo. E’ giuridico. dalla cultura che ci viene insegnato il senso dei valori e della morale. Senso del dovere L’esempio Interesse comune I valori CULTURA Es. Amore, Verità, Pace, Onestà, Non Violenza, Giustizia, Famiglia, Amicizia, Libertà, Dignità, Educazione, ecc. Cultura popolare Morale 1. che riguarda l’agire, il comportamento umano, considerati in rapporto all’idea che si ha del bene e del male -- 14 - 2. che è conforme ai principi del giusto e dell’onesto Etica 1. parte della filosofia che si occupa del problema morale, ossia del comportamento dell’uomo in relazione ai mezzi, ai fini e ai moventi 2. modello di comportamento che un individuo o un gruppo di individui segue nelle proprie azioni | etica professionale, l’insieme dei doveri inerenti all’esercizio di una determinata professione; deontologia FURBIZIA/ONESTA’ Sono in opposizione? Quale rapporto deve esserci tra Onestà e Legalità? I principi e il comportamento ONESTA’ Morale e Principi -- 15 - Il metodo Si parte dal confronto di due definizioni: START ONESTA’ e FURBIZIA MATERIALE DI STUDIO, ANALISI E INTERPERETAZIONE FILOSOFICA RACCOLTA DELLE IDEE, CONSIDERAZIONI E INTERPRETAZIONI CONCLUSIONI Due articoli: “Dei furbi e dei fessi” di G. Prezzolini (1921) “Apologo sull’onesta nel Paese dei corrotti” di I. Calvino (1980) ancora da analizzare Il gruppo del laboratorio si confronta. Riporto la definizione di Giorgio: Si alterneranno due specifici metodi di lavoro: il Dialogo Socratico: riflessione sul tema a partire dall’esperienza personale e successiva problematizzazione in funzione della chiarificazione del fenomeno e dell'’acquisizione di una definizione o evidenza concettuale plausibile e condivisa. la Comunità di Ricerca: analisi e approfondimento di un testo attraverso la condivisione di un piano di discussione, la comunicazione delle intuizioni/interpretazioni personali e la ricerca integrata dei diversi punti di vista o modalità di conoscenza. Il gruppo filosofico deve decidere se opportuno dedicare la parte finale degli incontri futuri per arrivare, se possibile, a definire una o più conclusioni. Sarebbe utile anche ricollegarsi ai concetti di politica e comunicazione già trattati nei precedenti laboratori (riporto per nostra comodità i due schemi che Giorgio ci aveva mandato “L’essenza della politica” e “La comunicazione umana” -- 16 -