Lezione 2

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Apprendimento e plasticità dei neuroni ippocampali
Apprendimento: produce dei cambiamenti nel modo in cui
percepiamo, agiamo, pensiamo e sentiamo. Ciò si realizza
mediante cambiamenti nei circuiti neurali che servono tali
funzioni.
"Imparare è un'esperienza; tutto il resto è solo informazione".
Apprendimento percettivo: capacità di imparare a
riconoscere stimoli percepiti in precedenza. La
funzione primaria di questo tipo di apprendimento
consiste nella capacità di identificare e categorizzare
oggetti (inclusi altri membri appartenenti alla nostra
specie) e situazioni. Se non abbiamo imparato a
riconoscere qualcosa non possiamo apprendere
come comportarci nei suoi confronti.
L’apprendimento percettivo si realizza
sostanzialmente mediante cambiamenti nella
corteccia associativa visiva, imparare a riconoscere
stimoli uditivi complessi implica cambiamenti nella
corteccia associativa uditiva e così via.
• L’apprendimento stimolo-risposta:
• L’apprendimento stimolo - risposta
consente di acquisire dati per imparare ad
eseguire un determinato comportamento
in presenza di uno specifico stimolo.
Perciò, esso richiede il rafforzamento
funzionale di connessioni tra circuiti
coinvolti nella percezione e circuiti
coinvolti nel movimento. L’apprendimento
stimolo - risposta include due categorie
principali d’apprendimento:
condizionamento classico e il
condizionamento strumentale o operante.
• Il condizionamento classico è una forma d’apprendimento nella quale
uno stimolo neutro acquisisce le proprietà di uno stimolo rilevante.
Esso implica una associazione tra due stimoli. Uno, che in precedenza
aveva poca rilevanza sul comportamento diventa in grado di evocare
un comportamento specifico di tipo riflesso. Per esempio, una risposta
difensiva d’ammiccamento può essere condizionata ad un tono
acustico. In laboratorio, se dirigiamo un breve soffio d’aria verso
l’occhio di un coniglio, questo si chiuderà automaticamente. Tale
risposta è chiamata risposta incondizionata perchè avviene
incondizionatamente, senza alcun addestramento specifico. Lo stimolo
che la produce (il soffio d’aria) è chiamato stimolo incondizionato.
Adesso iniziamo l’addestramento. Presenteremo una serie di toni
acustici brevi a 1000 Hz, ognuno seguito, dopo 500 msec, da un breve
soffio d’aria. Dopo diverse prove, l’occhio del coniglio comincia a
chiudersi anche prima di venire colpito dal getto d’aria. Si è verificato
un condizionamento classico: lo stimolo condizionato (il tono di 1000
Hz) adesso provoca una risposta condizionata ( l’abbassamento della
palpebra).
•Il condizionamento operante: si verifica quando una risposta è seguita da
uno stimolo rinforzante (acqua, cibo, approvazione sociale) o dalla abolizione di
uno stimolo disturbante (dolorifico o ansiogeno). Ciò aumenta la possibilità che
lo stimolo induca la risposta rinforzata.
•
•
•
Ponendo, sempre in laboratorio, un animale all’interno di una gabbia
dove si trova, ad esempio, una leva, questa, la prima volta potrà
essere azionata casualmente dal "recluso", oppure per semplice
curiosità. Perché la cosa si ripeta o meno, dipenderà dal risultato
ottenuto con l’azione medesima. In altre parole, una somministrazione
di cibo, costituirà una gratificazione che indurrà a ripetere
l’abbassamento della leva; una scarica elettrica, invece, dissuaderà
dal riprovare. Questo è il condizionamento strumentale o operante.
Un’altra modalità di apprendimento è definita "relazionale", implica
l’apprendimento delle relazioni fra singoli stimoli e richiede
connessioni tra aree differenti della corteccia cerebrale. Facciamo un
esempio: se, al buio, ascoltiamo il miagolio di un gatto, possiamo
visualizzare (con l’immaginazione) la forma ed ipotizzare le sensazioni
tattili procedendo ad un eventuale accarezzamento.
In questo caso, i circuiti neurali della corteccia uditiva che
riconoscono il miagolio creano connessioni con circuiti della
corteccia visiva e della corteccia somato - sensoriale.
L’apprendimento consente la realizzazione di queste interconnessioni.
• . L’apprendimento motorio: imparare a
mettere in atto una risposta nuova. Si basa sul
cambiamento di circuiti motori e sensitivi
(schemi sensitivo-motori, quindi una forma di
apprendimento stimolo-risposta).
• L’apprendimento associativo: implica la
capacità di riconoscere gli oggetti attraverso più
di una modalità sensoriale, riconoscere la
posizione relativa degli oggetti nell’ambiente e
ricordare la sequenza in cui gli eventi si
verificano durante particolari episodi di vita.
Apprendimento e plasticità sinaptica:
Ogni cellula modifica i contenuti del proprio DNA in base alle
informazioni che provengono dall’esterno di essa che vengono
elaborate in maniera più o meno complessa a seconda della
localizzazione. L’apprendimento necessita di una plasticità
neuronale. Questo meccanismo prevede cambiamenti nella
biochimica strutturale delle sinapsi. Stimolazioni elettriche dei
circuiti all’interno della formazione dell’Ippocampo (struttura
mesencefalica del lobo temporale possono indurre
cambiamenti sinaptici a lungo termine che favoriscono il
meccanismo dell’apprendimento.
Basi neurali dell’apprendimento
percettivo e del condizionamento
Basi neurali dell’apprendimento percettivo: le sinapsi della corteccia
associativa sensoriale. Il riconoscimento visivo di oggetti dipende dalla
corteccia temporale inferiore (via ventrale del sistema visivo). La sua
lesione interferisce con il riconoscimento. La valutazione visuo-spaziale
degli oggetti dipende da aree corticali parietali posteriori (via dorsale del
sistema visivo).
La memoria visiva a breve termine: implica l’attivazione di neuroni nella
corteccia associativa visiva. Neuroni nella corteccia temporale inferiore
codificano le informazioni presentate durante il periodo in cui è presente
l’oggetto e anche nel periodo in cui temporaneamente l’oggetto è nascosto
prima di un successivo confronto tra stimoli. La corteccia prefrontale
concorre a mantenere l’informazione sull’oggetto quando esso è nascosto
e, inoltre, converte le informazioni sensoriali in piani di risposta
comportamentale.
•
•
•
•
Basi neurali del condizionamento classico: quando uno stimolo neutro
uditivo è seguito da uno stimolo incondizionato come la scossa ad una
zampa i due tipi di informazione convergono nella porzione mediale del
nucleo genicolato mediale del talamo e nell’amigdala laterale. L’amigdala
laterale è connessa, mediante il nucleo basolaterale, al nucleo centrale, che
è responsabile delle varie componenti della risposta emotiva. Le lesioni in
un punto qualsiasi di questo circuito interrompono la risposta.
L’apprendimento è mediato dal potenziamento a lungo termine dei neuroni
del suddetto circuito, mediato dai recettori NMDA. Il potenziamento a lungo
termine dei neuroni dell’amigdala laterale aumenta la riposta neurale agli
stimoli uditivi.
Basi neurali del condizionamento operante: i gangli della base sono uno
dei siti ove si rafforzano le sinapsi tra neuroni che codificano gli stimoli e
quelli che controllano la risposta motoria automatica-abituale. I gangli della
base ricevono dalla corteccia informazioni relative sia sensoriali sia riguardo
la pianificazione dei movimenti. La loro lesione disturba il condizionamento
operante. Una malattia dei gangli della base (malattia di Parkinson) disturba
la produzione di risposte motorie automatiche e l’apprendimento motorio.
Rinforzo e dopamina:.la dopamina è un importante neurotrasmettitore
collegato al rinforzo.
I circuiti neurali del rinforzo: i neuroni dopaminergici originano dal
mesencefalo (sostanza nera) e si connettono con gangli della base (nucleo
accumbens), corteccia prefrontale e amigdala. La presenza di stimoli
rinforzanti determina il rilascio di dopamina nel nucleo accumbens. Anche
l’ipotalamo laterale è parte del circuito quando il rinforzo è rappresentato da
cibo o acqua in condizioni di deprivazione. La lesione dell’amigdala abolisce
il rinforzo condizionato. La corteccia prefrontale rinforza i circuiti neurali dei
piani che raggiungono l’obiettivo prefissato. Uomini e topi tendono a
sviluppare dipendenza da sostanze simili alla dopamina (anfetamina,
cocaina).
Basi neurali dell’apprendimento associativo
Amnesia anterograda: una lesione cerebrale (danno
bilaterale dell’ippocampo e sindrome di Korsakoff) rende
incapaci di ricordare a lungo termine eventi successivi alla
lesione, anche se la memoria a breve termine (quella
necessaria per ricordare le cose per pochi secondi) è del tutto
integra.
Apprendimento/memoria procedurale e dichiarativa: il
deficit in questione non riguarda l’apprendimento e il richiamo
(memoria procedurale o implicita) di eventi percettivi, di
associazioni stimolo-risposta e di sequenze motorie. Esso
riguarda l’apprendimento e la memoria dichiarativa o esplicita
di eventi o episodi.
Input e out dell’ippocampo: è una struttura nervosa della regione
temporale mediale. Gli input all’ippocampo arrivano tramite stazioni
di ritrasmissione nelle corteccie peririnali, paraippocampali ed
entorinali. Le uscite dall’ippocampo seguono il percorso opposto. Gli
input-output sotto-corticali dell’ippocampo viaggiano nel fornice.
Lesione sperimentale dell’ippocampo: distrugge la capacità di
apprendere relazioni spaziali e relazioni temporali tra eventi (ora
rispetto a prima). L’ippocampo contiene neuroni che codificano la
posizione dell’individuo rispetto agli stimoli ambientali (place cell).
L’ippocampo è cruciale anche per l’apprendimento di relazioni non
spaziali tra gli oggetti e nella discriminazione tra diversi eventi e
contesti dell’apprendimento.
Potenziamento a lungo termine nei neuroni ippocampali: i recettori
NMDA sulla membrana post-sinaptica ippocampale sono
responsabili dell’apprendimento spaziale, dato che un’alterazione
genica che danneggia il recettore NMDA impedisce l’apprendimento
spaziale.
Potenziamento a lungo termine nei neuroni ippocampali: i recettori
NMDA (recettori del glutammato connessi a canali per il calcio) sulla
membrana post-sinaptica sono sensibili al neurotrasmettitore eccitatorio
glutammato emesso dal neurone pre-sinaptico. Tali recettori controllano
i canali del calcio, ma possono aprirli soltanto se la membrana postsinaptica è già depolarizzata. Quindi, la combinazione di
depolarizzazione di membrana post-sinaptica e attivazione di recettori
NMDA causa l’entrata di ioni calcio. L’aumento di calcio nel neurone
post-sinaptico attiva enzimi calcio-dipendenti che causano l’inserimento
di recettori AMPA (recettori del glutammato connessi a canali per il
sodio) nella membrana post-sinaptica, rendendola più sensibile al
neurotrasmettitore glutammato e facendo generare un potenziale postsinaptico più ampio. Gli enzimi calcio-dipendenti possono attivare enzimi
(NO sintetasi) che fanno diffondere ossido d’azoto fuori dalla membrana
post-sinaptica, aumentando l’espulsione di neurotrasmettitore
glutammato dal neurone pre-sinaptico.
Depressione a lungo termine nei neuroni ippocampali: si verifica
quando viene attivata una sinapsi nello stesso momento in cui la
membrana post-sinaptica è inibita (iperpolarizzata).
I tipi di apprendimento “procedurali”, “impliciti”,
“non dichiarativi”
Apprendimento: produce dei cambiamenti nel modo in cui percepiamo, agiamo, pensiamo e sentiamo. Ciò si
realizza mediante cambiamenti nei circuiti neurali che servono tali funzioni
Apprendimento
percettivo: consiste principalmente in cambiamenti del sistema percettivo che ci
permettono di riconoscere gli stimoli, in modo che possiamo rispondere appropriatamente
L’apprendimento
motorio: imparare a mettere in atto una risposta nuova. Si basa sul cambiamento di
circuiti motori e sensitivi (schemi sensitivo-motori, quindi una forma di apprendimento stimolo-risposta)
Apprendimento
stimolo-risposta: consiste di connessioni tra il sistema percettivo e quello motorio. Le
forme più importanti sono il condizionamento classico e quello operante
Basi neurali dell’apprendimento
percettivo
Apprendimento
percettivo: dipende
dal rafforzamento di
sinapsi della corteccia
associativa posteriore
(sensoriale) e frontale
Via ventrale del
sistema visivo: il

riconoscimento visivo di
oggetti dipende dalla
corteccia temporale
inferiore. La sua lesione
interferisce il
riconoscimento di oggetti
Via dorsale del
sistema visivo: la

valutazione visuospaziale degli oggetti
dipende da aree corticali
parietali posteriori
Il modello neurale semplificato del condizionamento classico
Il
condizionamento
classico: si verifica quando
uno stimolo neutro è seguito
da uno stimolo incondizionato
(SI), il quale induce
naturalmente una risposta
incondizionata (RI). Dopo
questa associazione, lo stimolo
neutro diviene stimolo
condizionato (SC). Lo SC
stimola da sé la produzione
della risposta, che chiamiamo
condizionata.
Legge
di Hebb:
illustra un possibile modello
neurale del condizionamento
classico. Tale modello si base
sull’ipotesi di Hebb che
l’apprendimento coinvolga il
rafforzamento di una sinapsi
che viene attivata
ripetutamente quando il
neurone post-sinaptico è attivo
Circuiti nervosi implicati nel condizionamento classico
I
circuiti nervosi:
quando uno stimolo neutrale
uditivo (SC) è seguito da uno
stimolo incondizionato come la
scossa ad una zampa (SI), i due
tipi di informazione convergono
nella porzione mediale del
nucleo genicolato mediale del
talamo e nell’amigdala laterale
Amigdala
laterale: è
connessa mediante il nucleo
basolaterale al nucleo centrale,
che è responsabile delle varie
componenti della risposta
emozionale. Le lesioni in un
punto qualsiasi di questo circuito
interrompono la risposta
Effetti del
condizionamento: il

potenziamento a lungo termine
dei neuroni dell’amigdala
laterale aumenta la riposta
neurale agli stimoli uditivi (RC)
Il modello neurale semplificato del condizionamento operante
Il
condizionamento operante o apprendimento strumentale: si verifica quando una risposta
emessa in una certa situazione (stimolo ambientale) è seguita da uno stimolo rinforzante (acqua, cibo, approvazione
sociale) o dalla abolizione di uno stimolo disturbante o punitivo (dolorifico o ansiogeno). Ciò aumenta la possibilità che
lo stimolo ambientale induca la risposta rinforzata in futuro
Circuiti nervosi implicati nel
condizionamento operante
I
gangli della base:
si rafforzano le sinapsi tra
neuroni che codificano gli
stimoli e quelli che
controllano la risposta
motoria automatica-abituale
Connessioni
anatomiche: i gangli

della base ricevono dalla
corteccia informazioni
relative sia sensoriali sia
riguardo la pianificazione dei
movimenti
Lesione dei gangli
della base: disturba il

condizionamento operante.
Una malattia dei gangli della
base (morbo di Parkinson)
disturba la produzione di
risposte motorie automatiche
e disturba l’apprendimento
motorio
Lo stimolo di rinforzo e il
neurotrasmettitore dopamina
Stimolo
di
rinforzo e
dopamina: la
dopamina è un
importante
neurotrasmettitore
collegato al rinforzo
I circuiti
neurali del
rinforzo: i neuroni

dopaminergici
originano dal
mesencefalo (sostanza
nera) e si connettono
con gangli della base
(nucleo accumbens),
corteccia prefrontale e
amigdala
Lo stimolo di rinforzo e il
neurotrasmettitore dopamina
Stimolazione
rinforzante
(premio): determina il
rilascio di dopamina nel
nucleo accumbens dei gangli
della base. Anche
l’ipotalamo laterale è parte
del circuito quando il
rinforzo è il cibo o l’acqua in
condizioni di deprivazione
La lesione
dell’amigdala: abolisce

il rinforzo condizionato
La corteccia
prefrontale: rinforza i

circuiti neurali dei piani che
raggiungono l’obiettivo
prefissato. Uomini e topi
operano per assumere
sostanze simili alla
dopamina (anfetamina,
cocaina)
Apprendimento e plasticità neurale
L’apprendimento
associativo: implica la
capacità di riconoscere gli
oggetti attraverso più di una
modalità sensoriale,
riconoscere la posizione
spaziale relativa degli oggetti
nell’ambiente e ricordare la
sequenza in cui gli eventi si
verificano durante particolari
episodi di vita
Apprendimento
e
plasticità sinaptica:
stimolazioni ad alta frequenza
di un circuito di neuroni
nell’ippocampo (in figura)
rafforzano le sinapsi tra i
neuroni. L’effetto è che la
ripetizione dello stimolo
determina potenziali postsinaptici eccitatori più ampi
che nella prima stimolazione, il
fenomeno è chiamato
potenziamento a lungo termine
Potenziamento a lungo termine nei
neuroni ippocampali
I
recettori NMDA: sulla membrana
post-sinaptica sono sensibili al
neurotrasmettitore eccitatorio glutammato
emesso dal neurone pre-sinaptico ippocampale e
controllano canali del calcio. Possono aprirli
soltanto se la membrana post-sinaptica è già
depolarizzata. Quindi, la combinazione di
depolarizzazione di membrana post-sinaptica e
attivazione di recettori NMDA causa l’entrata di
ioni calcio

Enzimi calcio-dipendenti:
all’entrata di calcio, causano l’inserimento di
recettori AMPA (recettori del glutammato
connessi a canali per il sodio) nella membrana
post-sinaptica, rendendola più sensibile al
neurotrasmettitore glutammato e facendo
generare un potenziale post-sinaptico più ampio
Influenze sul neurone presinaptico: gli enzimi calcio-dipendenti

possono attivare enzimi (NO sintetasi) che fanno
diffondere ossido d’azoto fuori dalla membrana
post-sinaptica, aumentando l’espulsione di
neurotrasmettitore glutammato dal neurone presinaptico
Modelli di potenziamento a lungo termine nei neuroni ippocampali (I)
Modelli di potenziamento a lungo termine nei neuroni ippocampali (II)
Modelli di potenziamento a lungo termine nei neuroni ippocampali (III)
Modelli di potenziamento a lungo termine nei neuroni ippocampali (IV)
CAM-KII: è una chinasi
calcio-calmodulina di tipo II, un
enzima attivato dal calcio. Può
svolgere un ruolo nel consolidamento
del potenziamento a lungo termine
Enzimi calciodipendenti: possono attivare

enzimi (ossido d’azoto sintetasi, NO
sintetasi) che fanno diffondere ossido
d’azoto fuori dalla membrana postsinaptica, aumentando l’espulsione di
neurotrasmettitore glutammato dal
neurone pre-sinaptico
Depressione
a lungo
termine nei neuroni
ippocampali: una diminuzione a
lungo termine della eccitabilità di un
neurone per un particolare input
sinaptico, la quale è causata dalla
stimolazione del bottone terminale
mentre la membrana post-sinaptica è
iperpolarizzata o debolmente
depolarizzata
Il mantenimento in memoria dell’informazione
La
memoria visiva a breve termine: implica l’attivazione di neuroni nella corteccia associativa visiva
Corteccia temporale inferiore: codificano le informazioni presentate durante il periodo in cui è presente
l’oggetto e anche nel periodo in cui temporaneamente l’oggetto è nascosto prima di un successivo confronto tra stimoli
(risposta ritardata)

Corteccia prefrontale: concorre a mantenere l’informazione sull’oggetto quando esso è nascosto e, inoltre,
converte le informazioni sensoriali in piani di risposta comportamentale
Amnesia
Tipi di amnesia (dimenticanza)
anterograda: una lesione
cerebrale (danno bilaterale
dell’ippocampo; sindrome di
Korsakoff, vale a dire danno dei
nuclei mammillari del talamo)
rende incapaci di ricordare a
lungo termine eventi successivi
al danno cerebrale, anche se la
memoria a breve termine (quella
necessaria per ricordare le cose
per pochi secondi) è del tutto
integra
Amnesia
retrograda: riguarda la
dimenticanza degli eventi che
precedono un danno cerebrale,
come un trauma cranico o una
forte stimolazione elettrica o
magnetica cerebrale (esempio:
elettroshock)
Ippocampo e apprendimento associativo
Apprendime
nto/memoria
procedurale e
dichiarativa: il
deficit in questione
non riguarda
l’apprendimento e il
richiamo (memoria
procedurale o
implicita) di eventi
percettivi, di
associazioni
stimolo-risposta e di
sequenze motorie.
Esso riguarda
l’apprendimento e la
memoria
dichiarativa o
esplicita di eventi o
episodi del passato
Connessioni anatomiche dell’ippocampo
Input
e out
dell’ippocampo:
è una struttura nervosa
della regione
temporale mediale
Gli
input
all’ippocampo:
arrivano tramite
stazioni di
ritrasmissione nelle
corteccie peririnali,
paraippocampali ed
entorinali
Le
uscite
dall’ippocampo:
seguono il percorso
opposto. Gli inputoutput sotto-corticali
dell’ippocampo
viaggiano nel fornice
Ippocampo e apprendimento associativo
Lesione
sperimentale
dell’ippocampo: distrugge la
capacità di apprendere relazioni
spaziali e relazioni temporali tra
eventi (ora rispetto a prima)
Caratteristiche spaziali
dei neuroni ippocampali:

codificano la posizione
dell’individuo rispetto agli stimoli
ambientali (place cell). I recettori
NMDA sulla membrana postsinaptica ippocampale sono
responsabili dell’apprendimento
spaziale per potenziamento a lungo
termine
Caratteristiche
non
spaziali dei neuroni
ippocampali: l’ipoocampo è
cruciale anche per l’apprendimento
di relazioni non spaziali tra gli
oggetti e nella discriminazione tra
diversi eventi e contesti
dell’apprendimento
AUTOVALUTAZIONE
APPRENDIMENTO E PLASTICITÀ DEI NEURONI IPPOCAMPALI
Definizione di apprendimento e di apprendimento percettivo
I due principali tipi di apprendimento stimolo-risposta: il condizionamento
Definizione dell’apprendimento motorio
Definizione dell’apprendimento associativo
Esempio di plasticità sinaptica di neuroni dell’ippocampo (potenziamento a lungo termine e depressione a lungo
termine)
BASI NEURALI DELL’APPRENDIMENTO PERCETTIVO E DEL CONDIZIONAMENTO
Basi neurali dell’apprendimento percettivo e della memoria visiva a breve termine
Basi neurali del condizionamento classico
Basi neurali del condizionamento operante
Relazione tra stimolo di rinforzo e circuiti dopaminergici
BASI NEURALI DELL’APPRENDIMENTO ASSOCIATIVO
Definizione di amnesia anterograda e retrograda
Definizione di apprendimento/memoria procedurale rispetto a quella dichiarativa e relazioni con l’ippocampo
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