STRESS Ippocampo Hippocampus Hypothalamus CRF Hypofisis BDNF Neurogenesis ACTH Glucocorticoids Glucocorticoidi Cortisol Surrenal glands È stato osservato che una situazione di stress produce una drastica riduzione dei livelli di BDNF e conseguente atrofia o addirittura morte di neuroni in particolari aree cerebrali come l’ippocampo; inoltre, è stato osservato che in alcuni pazienti depressi si verifica una piccola riduzione del volume dell’area ippocampale. Una ridotta espressione del BDNF potrebbe contribuire all’atrofia dei neuroni ippocampali in risposta allo stress. La depressione, in particolare nei casi associati allo stress, potrebbe derivare dall’atrofia o dalla morte di cellule dell’ippocampo e questo potrebbe essere una conseguenza, almeno in parte, della ridotta disponibilità di BDNF. È noto che anche livelli elevati di glucocorticoidi giocano un ruolo molto importante nel danno indotto dallo stress nei neuroni dell’area CA3. Il trattamento con farmaci antidepressivi potrebbe far regredire questa atrofia potenziando l’espressione e la funzione del BDNF; infatti, è stato dimostrato che un trattamento a lungo termine con antidepressivi blocca la riduzione del BDNF prodotta dallo stress. Anche la normalizzazione dei livelli di glucocorticoidi prodotta da un trattamento con farmaci antidepressivi potrebbe rappresentare in alcuni individui un meccanismo aggiuntivo per prevenire un ulteriore danno neuronale. Studi preliminari hanno suggerito che un trattamento con farmaci antidepressivi produca un effetto neuroprotettivo o neurotrofico diretto sui neuroni dell’ippocampo. L’osservazione che, in alcuni pazienti, un trattamento antidepressivo può ripristinare il controllo dell’ippocampo sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) conferma che la funzione di questi neuroni può essere realmente migliorata. Alterazioni nella struttura o nella funzione dei neuroni ippocampali potrebbero essere alla base delle disfunzioni neuroendocrine, cognitive, vegetative e affettive caratteristiche della depressione. 12 11