Nelson
Mandela
-Mvezo
18 luglio 1918
-Johannesburg
5 dicembre 2013
“ La mia più grande
ambizione è
che ogni bambino in Africa
vada a scuola
perché l’istruzione
è la porta d’ingresso
alla libertà,
alla democrazia
e allo sviluppo”.
Nelson Mandela
Dal tuo cassetto
sta uscendo una storia….
Fiaba
…sta uscendo Zula,
un abitante del Paese
delle Gemme.
Quel che le capitò,
un giorno ormai
molto lontano,
contemporaneamente
accadde in ogni casa
del villaggio.
Fiaba
Al centro della piazza
principale
quella sera doveva
esserci una danza.
Fiaba
Zula si stava
preparando
per parteciparvi,
quando dal cassetto,
invece del gonnellino,
sbucò un gatto.
Fiaba
Lo stupore la immobilizzò,
in quel paese non si erano
mai visti simili personaggi,
e lui, il gatto,
ne approfittò
per installarsi
in un luogo alto.
Fiaba
Lassù gli giungevano
le parole incomprensibili
di Zula, che con mezzi
sorrisi lo invitava
a ritornare da dove
era venuto, ma lui non
aveva alcuna intenzione
di andarsene.
Fiaba
Zula cercò qualcosa che
potesse attirare il gatto e farlo
scendere, ma aperto il cassetto
eccovi sbucare un altro gatto
che velocissimo schizzò
anch’esso in alto. Fu solo allora
che Zula, smarrita, guardandosi
intorno vide un pezzo di coda
spuntare da un altro cassetto.
Fiaba
Il panico la vestì
per intero, i tre gatti
silenziosi e diabolici
le si avvicinarono
con una forza
a Zula sconosciuta.
Fiaba
Anche gli altri danzatori,
nel cui aiuto Zula sperava,
si trovarono nella
medesima condizione.
Il paradosso era stato
eletto Re nel Paese
delle Gemme: un pugno
di gatti si era impadronito
di un intero paese.
Fiaba
Alcuni villaggi
a conoscenza dell’accaduto
non avevano intenzione
di spodestare i nuovi
regnanti, visto che da essi
ottenevano gemme
preziose tagliate
e lucidate da Zula
ed i suoi compagni.
Fiaba
Zula, e così anche gli altri,
provarono a rifiutarsi
di collaborare con i gatti,
ma questi li punirono
lasciandoli digiuni per
giorni e giorni
e facendogli provare
il bruciore dei loro artigli.
Fiaba
Un giorno i gatti
si accorsero che Zula
era riuscita a parlare
con altri danzatori.
Decisero così di
punirla rinchiudendola
in uno sgabuzzino.
Fiaba
Zula, si trovò completamente
sola, immersa nel buio dove
soltanto la polvere
desiderava poggiarsi su di lei.
Zula non le dava retta e le
sue mani leggere cercavano
di dare un volto a quel luogo..
una porta chiusa…quattro
mura umide e…un cassetto.
Fiaba
Il cuore iniziò a batterle
forte soffocato dalla
paura, ricordi lontani
di diabolici gatti
riaffiorarono in lei, ma
non aveva scelta, doveva
aprire anche questo
cassetto e, ciò che più
temeva si avverò.
Fiaba
Un altro gatto le si parò davanti,
pur non vedendolo ne riconobbe
la forma; prima che il coraggio
le fuggisse toccò il gatto e si
accorse che tremava: Ito aveva
paura, Zula gli era sconosciuta ,
ma la sua curiosità lo fermò. Zula
capì che si trovava di fronte
un gatto diverso e questo fece sì
che fra i due , pian piano,
la fiducia si consolidasse.
Fiaba
Ciascuno raccontò le sue peripezie,
ed insieme decisero di rientrare nel
cassetto in cerca di una storia comune.
Già molto hanno cercato quando un altro
cassetto si apre. E’ quello del suonatore
di un villaggio non lontano dal Paese delle
Gemme, che si trovò davanti a Zula ed
Ito; sa che i gatti li stanno cercando e
sono dispoisti a distruggere tanti
villaggi pur di riaverli; ma il coraggioso
suonatore decide di nascondere i due
amici e di unirsi a loro.
Fiaba
Gli ostacoli da superare sono
tanti, spesso hanno trovato
cassetti chiusi a chiave e gatti
dietro gli angoli. Nonostante
tutto questo alla loro ricerca
molti altri si sono uniti, ma
nessuno ha ancora trovato il
“VISSERO FELICI E CONTENTI“
che stanno cercando.
Fiaba
…Non si sa in quale
cassetto sia racchiuso…
… nel mio ?
… nel tuo ?
… nel loro ?
… o nel nostro?
Fiaba
Documento
…una storia che riguarda un paese
lontano: il Sudafrica.
Le popolazioni di colore, insieme ad
una parte della popolazione bianca,
lottano per un domani diverso in cui
ci sia giustizia e libertà e perché
nel loro paese diritti e doveri siano
uguali per tutti.
Documento
In Sudafrica la popolazione ha origini
diverse. I gruppi principali sono tre:
gli africani, gli europei, gli asiatici.
Per tutte queste popolazioni è il colore
della pelle che condiziona lo svolgersi
della vita. Su 35 milioni di abitanti
meno di 5 milioni di bianchi gestiscono
e governano lo Stato, mentre
la restante parte della popolazione
è sostanzialmente esclusa dai diritti
politici più elementari.
Documento
R.S.A.
REPUPPLICA SUDAFRICANA
Superficie: 1.221.037 Kmq. – L’87% del territorio appartiene
alla minoranza bianca; il restante 13% alla popolazione
africana, costretta a vivere in riserve dette “ bantustata”
Moneta ufficiale: Rand
Capitali: PRETORIA – amministrativa –
CITTA’ DEL CAPO – legislativa
Risorse economiche : Oro – il 51% di tutto l’oro del mondo
diamanti, platino, argento…ecc
Documento
1487 – Bartolomeo Diaz raggiunge il Capo
di Buona Speranza
1497 – Vaco de Gama approda
nella baia di S.Elena
1652 – I udafrica comincia a popolarsi
di olandesi, francesi, tedeschi, inglesi.
I Khoi-Khoi ( ottentotti ) e i San ( boscimani ) da sempre
abitanti di queste regioni, sono costretti a ritirarsi ed a
lasciare spazio agli occupanti bianchi. Queste popolazioni
verranno col tempo sterminate.
Documento
1835 – In Sudafrica vivono popolazioni
diverse in lotta tra loro:
- Boeri (di origine olandese a cui si
aggiunsero tedeschi e francesi)
- Inglesi
- Khoi-Khoi e San
Gli inglesi prendono il potere. Circa 6.000 Boeri sono
costretti ad emigrare verso nuove terre.
1838 – Battaglia di Bloodriver ( fiume di sangue) tra Boeri
e zulu. Vittoria dei Boeri:
3.000 zulu vengono uccisi.
Documento
1867 – 1873 – Si scoprono giacimenti d’oro
e di diamanti. La torta da spartire è molto
grande. Il Sudafrica, tre volte e mezzo più
grande dell’Italia, così ricca di materie
prime, fa gola a tutte le potenze europee.
Tra Boeri ed inglesi aumenta la tensione.
1910 – Nascita dell’Unione del Sudafrica
1912 . Si forma il CONGRESSO NAZIONALE
degli indigeni sudafricani
( ANC African National Congress )
Documento
1948 – Elezioni generali:
- Istituzionalizzazione dell’APARTHEID.
Nella lingua afrikaans “ apartheid ”
significa “ separazione “. Una parte degli africani
è costretta a stare entro i confini di piccole aree
separate tra loro, dichiarate “ non-bianche “ dal regime
razzista e chiamate “ bantustan “
Documento
1952 – Proteste contro l’apartheid :
4.000 persone vengono incarcerate
e condannate duramente.
25 giugno 1955 –
“ The Congress of the people” adotta
“La carta della libertà “
dove si affronta che il Sudafrica
appartiene a tutti indipendentemente
dalla razza.
La repressione si fa ancora più dura.
Documento
Il sistema razzista è una triste realtà
e la popolazione di colore e si trova
costretta ad una repressione
cieca e violenta. Tutte le lotte ed i tentativi fatti dalla
popolazione di colore di conquistare la libertà
e l’uguaglianza dei diritti umani sono stati repressi
e pagati con un crescente numero di vite umane.
Documento
Il sistema di segregazione razziale
che permette di sfruttare
la manodopera nera, a costi irrisori,
e la presenza di enormi risorse naturali fanno del
Sudafrica una vera e propria “ gallina dalle uova d’oro “ .
Circa l’ 80% di tutta la produzione mineraria
del Sudafrica risulta controllata da un piccolo gruppo
di multinazionali.
Documento
Ogni tentativo di protesta contro
l’apartheid viene represso.
1960 – La polizia apre il fuoco su una folla disarmata.
1963 – Nelson Mandela e altri dirigenti dell’ANC sono
condannati all’ergastolo. Il governo razzista
approva una legge che legalizza la tortura sui
detenuti.
1976 – Ne ghetto nero di Soweto un migliaio di studenti
vengono uccisi dalla polizia.
1986 – Stato di emergenza: divieto di riunioni
e di manifestazioni.
Documento
Le forze che si oppongono all’apartheid
non hanno sufficienti mezzi per farsi sentire.
Le “ chiese “ presenti nel paese, tra cui
la cattolica, condannano il sistema dell’apartheid.
L’arcivescovo anglicano DESMOND TUTU espone
apertamente e con coraggio principi di giustizia,
uguaglianza, libertà a difesa della popolazione di colore.
“ …l’uomo bianco non sarà mai completamente libero
finchè l’uomo nero non sarà completamente libero”
Desmond Tutu
Documento
PRETORIA- 20 aprile 1964
Nelson Mandela, al banco degli imputati,
pronuncia la sua dichiarazione davanti
alla Corte Suprema del regime razzista:
“ Gli Africani vogliono che sia loro concesso di possedere
la terra dove lavorano.. Vogliono uguali diritti politici…
Le divisioni politiche basate sul colore della pelle sono
completamente artificiali… Durante il tempo della mia vita
ho dedicato me stesso a questa lotta del popolo africano…
Ho combattuto contro la dominazione bianca e ho
combattuto contro la dominazione nera…E’ un ideale per
il quale sono pronto a morire…. ( Nelson Mandela )
Documento
L’ONU fa sentire la sua voce di condanna
per tutto ciò che accade in questo paese
Altre Organizzazioni Internazionali
e Stati si esprimono contro l’apartheid:
- 18 Aprile 1985 – PARLAMENTO EUROPEO :
“ Il Parlamento Europeo ribadisce la propria condanna
totale di qualsiasi forma di discriminazione razziale , come
la politica dell’apartheid.
-26 Luglio 1985 – ONU: “…condanna con forza il sistema
dell’apartheid…” “… che Nelson Mandela venga scarcerato
immediatamente….”
Documento
La popolazione di colore avverte
di non essere più sola ; incontra
nuovi amici e sostenitori e ritrova
quindi la speranza di poter vivere
in un Sudafrica dove ogni uomo sia rispettato
indipendentemente dal colore della sua pelle
e posa liberamente esprimersi.
Documento
La dignità dell’uomo è la stessa
ad ogni latitudine e in ogni regione
della terra. Non ci possono e non ci
devono essere luoghi in cui la vita vale
meno che altrove e dove il rispetto per l’uomo può
mancare. Il Sudafrica è però un esempio, forse il più
drammatico e terribile, di come i diritti umani possano
essere calpestati ed ignorati;…dobbiamo spingerci oltre
e capire che l’incontro con persone diverse ci
arricchisce e ci migliora.
Documento
I confini del mondo si allargano
ogni giorno di più e noi veniamo
a contatto con persone e idee
provenienti da altre culture e regioni della terra.
Con loro bisogna vivere e dialogare.
Pace e libertà potranno essere mantenute e raggiunte
là dove mancano se sapremo guardare alla realtà senza
pregiudizi e se ognuno di noi rinuncerà ai privilegi
che gli permettono di sfruttare gli altri.
Documento
Al mondo non siamo isolati, non
viviamo indipendentemente dagli
altri. Siamo parte di una collettività
sempre più ampia che le frontiere
non possono certo dividere;i
problemi di un qualsiasi angolo remoto della terra
riguardano anche noi, ci toccano da vicino.
Il razzismo è un sentimento che vale solo per chi ha
paura. E’ la paura della novità e del nuovo, oltre che
del diverso, a portare al rifiuto degli altri ed anche
al tentativo di sottometterli. Solo un debole
non rispetta le persone che lo circondano.
Nelson Mandela