ECONOMIA:
parole chiave dell’economia
Lezione 1: Reddito, sviluppo, sottosviluppo
Sergio Zangirolami
Onè di Fonte marzo-aprile 2008
Prodotto Interno Lordo
somma dei beni e servizi prodotti
in un Paese
in un determinato periodo di tempo (generalmente, un anno)
Valore aggiunto
valore della produzione
meno
costi dei beni e servizi immessi nella produzione
PIL
somma dei valori aggiunti dei grandi comparti in cui si
suddivide l’economia del Paese.
(metodo del V.A. per evitare duplicazioni)
PIL = Consumi (dom.) + S (risparmio)
PIL = Consumi (off.) + Investimenti
PIL + Importazioni = Consumi
+ Investimenti + Esportazioni
PIL = W (salari e stipendi) + Profitti
+ Rendite + Interessi
Per fare il modo che S (Risparmio) sia sempre
identicamente uguale a I (Investimento), le merci non
vendute vengono considerate scorte, anche se non sono
desiderate, e comprese negli Investimenti.
Conto economico delle Risorse e degli Impieghi
Italia 2006
(milioni di euro a prezzi correnti)
1.475.401 Consumi nazionali 1.174.481
306.605
Investimenti lordi
410.732
422.843 Esportazioni
Importazioni
Scorte 6.426
1.898.244
1.898.244 Impieghi
Risorse
PIL
Fonte: Relazione del Governatore della Banca d’Italia 2007 (appendice)
Sottosviluppo
a) la condizione generalizzata di malnutrizione o di
denutrizione;
b) il grado piuttosto elevato di alcuni indici come la
mortalità infantile, la frequenza di malattie infettive e
parassitarie allo stato endemico e cronico,
l’analfabetismo;
c) il rapido incremento della popolazione;
d) la dipendenza economica da altri paesi
(Y. Lacoste (geografo francese, docente all’Università di Paris VIII, direttore della rivista “Hérodote”, vincitore
del premio Vautrin Lud 2000, considerato il “Nobel” della geografia) in“Geografia del sottosviluppo” 1965 (pag
177), riportato in Scipione Guarracino “Storia degli ultimi cinquant’anni”, Bruno Mondadori 1999 in Terzo
mondo e sottosviluppo, 1945-70 (pagg 173 segg).
Misura del sottosviluppo:
PIL / popolazione = PIL pro capite
Human Development Index
(Indicatore di sviluppo umano)
L’indice, che varia da 1 (miglior risultato) a 0 (peggior risultato), viene calcolato
tenendo conto:
 speranza di vita (anni alla nascita);
 alfabetizzazione (% nella popolazione adulta);
 istruzione (livello di studio, iscrizioni alla scuola primaria, secondaria e terziaria);
 PIL reale pro-capite (PPP$).
Cambio a parità di potere d’acquisto:
invece di usare il cambio moneta X/ $, che si forma sul mercato (es
in Borsa), calcolo un cambio confrontando la spesa in moneta X e
in dollari per comprare lo stesso paniere di beni.
Allora: se ad es. il cambio fra la moneta X e il $ è 100, ma per
acquistare lo stesso paniere di beni spendo 1000 moneta X e 20 $,
allora il cambio a Parità di potere d’acquisto sarà 1000/20 = 50.
Questo porta a un diverso calcolo del Pil in $ a Parità di potere
d’acquisto.
Supponiamo che il Pil sia 1.000.000.000 in moneta X: se uso il
cambio ufficiale trovo che il Pil vale 10.000.000 $; se invece uso il
cambio a PPP trovo un Pil pari a 20.000.000 $
1968, la denuncia di Robert Kennedy:
«Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice
Dow-jones, né i successi del Paese sulla base del Prodotto
nazionale lordo (Pil).
Il Pil comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle
sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle
carneficine dei fine-settimana.
Il PiI mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa,
e le prigioni per coloro che cercano di forzarle.
Il Pil non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità
della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago.
Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori
familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri
pubblici dipendenti.
Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità
nei rapporti fra di noi.
Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la
nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione
né la devozione al nostro Paese.
Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna
di essere vissuta.
Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi
di essere americani»
Il sole 24 ore10 genn 2008
Un vecchio tiranno chiamato PIL di Fabrizio Galimberti
Ancora
negli
anni
60,
il
ministro
Luigi
Preti
scriveva
all’economista dell'Isco, in risposta alla nota che lo informava come
il Pil sarebbe cresciuto dell'x%, chiedendogli che cosa fosse il Pil.
È passato quasi mezzo secolo da allora, e l'acronimo è faticosamente entrato nel vocabolario degli italiani come simbolo
stenografico della stazza dell'economia.
.
Ma ecco che il presidente francese Nicolas Sarkozy vuole tirare il
tappeto da sotto ai piedi del Pil e sostituire il concetto con qualcosa
di diverso e più comprensivo.
Non ne posso più, ha detto, del divario fra statistiche che dicono che
tutto va bene e il disagio sociale che si avverte, le impazienze di
quanti vivono nel Paese reale e non nei regni dei numeri.
Dal punto di vista dell'arena mediatica, l'uscita di Sarkozy ha un
effetto sicuro, e l'ingaggio di due premi Nobel- Amartya Sen e
Joseph Stiglitz - per elaborare un "Pil 2" rappresenta la ciliegina
sulla torta di questa riforma dei numeri.
Ma gli addetti ai lavori sanno bene come queste inquietudini
serpeggiano già da tempo nei corridoi delle statistiche e i numeri duri
e crudi si sono arricchiti di giudizi e valutazioni che trasformano il
bianco e nero del Pil in un arcobaleno di cifre.
E dagli addetti ai lavori queste nuove rappresentazioni si sono
trasferite anche nei media e nel sentire comune. Esistono già degli
"indici dello sviluppo umano", che al Pil affiancano altre grandezze
come la speranza di vita, indici d'inquinamento, mortalità infantile,
diseguaglianza, scolarità e chi più ne ha più ne metta.
Esistono classifiche di governance, classifiche di competitività,
classifiche di qualità delle istituzioni, classifiche di maggiore o
minore pena burocratica, classifiche dei Paesi più "verdi" e financo
classifiche di Gross National Happiness, "felicità nazionale lorda",
un concetto creato dal sovrano del Bhutan nel 1972, con l'intenzione
di quantificare le realizzazioni di un Paese votato ai principi spirituali
del buddhismo.
[email protected]!.au
Confronto ricchezza e sviluppo umano: Paesi ad alto sviluppo umano
HDI
2005
C
3
5
6
12
14
15
20
21
PIL Pro-cap D-C HDI
D
2005
C
Australia
Irlanda
Svezia
Stati Uniti
Danimarca
Austria
Italia
Hong Kong
16
4
13
2
8
9
21
7
13
-1
7
-10
-6
-6
1
-14
22
26
29
31
32
36
37
38
PIL Pro-cap D-C
D
Germania
Corea Rep
Portogallo
Barbados
Rep. Ceca
Ungheria
Polonia
Argentina
fonte: UNDP Human Development Report 2007, in http://www.undp.org
C posizione nella classificazione dell’HDI
D posizione nella classificazione del PIL-procapite
Paesi ad alto sviluppo umano = HDI maggiore o uguale a 0.80
20
32
35
39
34
38
48
47
-2
6
6
8
2
2
11
9
Confronto ricchezza e sviluppo umano: Paesi ad alto sviluppo umano
HDI
2005
C
33
35
39
40
46
48
49
51
PIL Pro-cap D-C HDI
D
2005
C
Kuwait
Qatar
Emirati Arabi Uniti
Cile
Uruguay
Costa Rica
Bahamas
Cuba
25
23
27
57
62
61
37
94
-8
-12
-12
17
16
13
-12
43
53
55
58
61
62
68
70
fonte: UNDP Human Development Report 2007, in http://www.undp.org
C posizione nella classificazione dell’HDI
D posizione nella classificazione del PIL-procapite
Paesi ad alto sviluppo umano = HDI maggiore o uguale a 0.80
PIL Pro-cap D-C
D
Bulgaria
Tonga
Oman
Arabia Saudit
Panama
Albania
Brasile
64
70
43
42
77
98
67
11
15
-15
-19
15
30
-3
Confronto ricchezza e sviluppo umano: Paesi a medio sviluppo umano
HDI 2005 C
74
79
83
89
91
94
96
104
PIL Pro-cap
D
Venezuela
84
Rep. Domen.
69
Armenia
103
Equador
110
Tunisia
68
Iran
71
Georgia
120
Algeria
82
D-C HDI 2005 C
14
-10
20
21
-23
-23
24
-22
106
111
113
114
116
121
127
fonte: UNDP Human Development Report 2007, in http://www.undp.org
Paesi a medio sviluppo umano = HDI fra 0.50 e 0.80
PIL Pro-cap D D-C
Palestina
Moldova
Uzbekistan
Mongolia
Kirghizistan
Sud Africa
Guinea Equatoriale
139
136
138
135
145
56
30
33
25
25
21
29
-65
-54
Vi sono poi i paesi classificati a Basso sviluppo
umano, quelli con un indice inferiore a 0.50.
Si tratta di 21 paesi che presentano anche un
bassissimo livello di reddito pro-capite.
Spicca l’Angola, con un reddito medio di 2.335
dollari pro-capite, ma 33 posti più giù nella classifica
dello sviluppo.
A confronto poniamo la Tanzania che con un reddito
medio di 744 dollari, occupa una posizione superiore
per HDI.
Pos. Paesi arabi
HDI Aspettativa
alfabetizzazione istruzione GDP $PPP
HDI
di vita
pro-capite
33
Kuwait 0.891
77.3
93.3
74.9
26,321
35
Qatar 0.875
75.0
89.0
77.7
27,664
39
UnitedArabEmirates 0.868
78.3
88.7
59.9
25,514
56 LibyanArabJamahiriya 0.818
73.4
84.2
94.1
10,335
58
Oman 0.814
75.0
81.4
67.1
15,602
61
Saudi Arabia 0.812
72.2
82.9
76.0
15,711
88
Lebanon 0.772
71.5
..
84.6
5,584
91
Tunisia 0.766
73.5
74.3
76.3
8,371
94
Iran 0.759
70.2
82.4
72.8
7,968
104
Algeria 0.733
71.7
69.9
73.7
7,062
106 Occ Palestinian Territ 0.731
72.9
92.4
82.4
..
108 Syrian Arab Republic 0.724
73.6
80.8
64.8
3,808
112
Egypt 0.708
70.7
71.4
76.9
4,337
126
Morocco 0.646
70.4
52.3
58.5
4,555
Iraq
57.7
74.1
59.6
…
Pos. HDI
HDI Aspettativa di vita alfabetizzazione istruzione GDP $PPP pro-capite
20 Italia 0.941
80.3
98.4
90.6
28,529
Pos.
HDI
Paesi ex-socialisti
32
36
37
43
44
45
53
60
67
73
76
83
96
98
109
113
116
122
CzechRepublic
Hungary
Poland
Lithuania
Estonia
Latvia
Bulgaria
Romania
Russian
Federation
Kazakhstan
Ukraine
Armenia
Georgia
Azerbaijan
Turkmenistan
Uzbekistan
Kyrgyzstan
Tajikistan
HDI
0.891
0.874
0.870
0.862
0.860
0.855
0.824
0.813
0.802
0.794
0.788
0.775
0.754
0.746
0.713
0.702
0.696
0.673
Aspettativa di
Alfabetiz istruzione GDP $PPP provita
zazione
capite
75.9
..
82.9
20,538
72.9
..
89.3
17,887
75.2
..
87.2
13,847
72.5
99.6
91.4
14,494
71.2
99.8
92.4
15,478
72.0
99.7
90.2
13,646
72.7
98.2
81.5
9,032
71.9
97.3
76.8
9,060
65.0
99.4
88.9
10,845
65.9
67.7
71.7
70.7
67.1
62.6
66.8
65.6
66.3
99.5
99.4
99.4
100.0
98.8
98.8
..
98.7
99.5
93.8
86.5
70.8
76.3
67.1
..
73.8
77.7
70.8
7,857
6,848
4,945
3,365
5,016
3,838
2,063
1,927
1,356
Nel 2005 è stato introdotto un nuovo sistema di calcolo del PIL a parità di potere d’acquisto (PPP). I valori precedenti
risalivano a stime in alcuni casi basate sugli anni 80. Per alcuni Paesi le oscillazioni sono state rilevanti.
La rivalutazione o il declassamento del Pil/Pnl prima o dopo il ricalcolo del 2005.
Valori assoluti in miliardi di dollari.
Paese
Nigeria
Prima del
ricalcolo °
Dopo il
ricalcolo °°
Variazione %
137
247,3
+ 80,5
Messico
1.034
1.175,0
+ 13,6
Russia
1.523
1.697,5
+ 11,5
Spagna
1.120
1.183,5
+ 5,7
Germania
2.409
2.514,8
+ 4,4
Francia
1.855
1.862,2
+ 0,4
12.438
12.376,0
- 0,5
Italia
1.657
1.626,3
- 1,9
Inghilterra
1.968
1.901,0
- 3,4
Giappone
4.019
3.870,3
- 3,7
Cina
8.610
5.333,2
- 38,1
India
3.787
2.341,0
- 38,2
Stati Uniti
° Prodotto nazionale lordo a parità di potere d’acquisto
°° Prodotto interno lordo a parità di potere d’acquisto
Fonte: Banca Mondiale, elaborazione Il Sole 24 ore 10/01/2008
Le lezioni verranno mano a mano riportate nel sito:
http://xoomer.alice.it/setedaza