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REGIONE PIEMONTE
S.O.C. Medicina Fisica e Riabilitazioone
Direttore Dr. Carlo Chiacchio
Prevenzione e riabilitazione
dell’incontinenza urinaria
Un approccio multidisciplinare
CORSO TEORICO PRATICO
DIRETTORE DEL CORSO
Dr. Giancarlo Rando
Alba, 20 e 21 giugno 2008
Per una corretta valutazione
del pavimento pelvico è indispensabile:
•
•
una attenta anamnesi
un accurato esame clinico e/o strumentale
La valutazione clinica e funzionale
si articola in due momenti
A. valutazione analitica segmentaria
B. valutazione globale e posturale
M. ISCHIO
CAVERNOSO
M. BULBO CAVERNOSO
M. TRASVERSO PROFONDO
M. PUBO RETTALE
M. TRASV. SUPERFICIALE
M. PUBO COCCIGEO
M. ILEO COCCIGEO
M. ISCHIO COCCIGEO
M. SFINTERE ANALE ESTERNO
VALUTAZIONE ANALITICA
SEGMENTARIA
1. Osservazione diretta e ispezione
2. Palpazione perineale
3. Testing perineale
OSSERVAZIONE DIRETTA E ISPEZIONE
si effettua in posizione litotomica
• Visione diretta del pavimento pelvico e genitali
esterni
• Valutazione della distanza ano-vulvare
D. A.V. normale 25-30 mm.
• Grado di apertura vulvare
VC: 20 mm
VA1: 25 mm
VA2: 30 mm.
VA3: 35 mm.
• Stato apparente dei margini anali
OSSERVAZIONE DIRETTA E ISPEZIONE
RICHIESTA DI CONTRAZIONE
PERINEALE
“ provi a stringere come se dovesse trattenere
l’urina”
All’osservazione si dovrebbe rilevare
• introflessione del nucleo fibroso centrale
• abbassamento del clitoride
• chiusura e elevazione del perineo
OSSERVAZIONE DIRETTA E ISPEZIONE
E’ importante osservare in questa prima
istanza di attivazione muscolare:
• La comparsa di sinergie muscolari
(addominali, adduttori, glutei)
• L’inversione di comando
(invece della contrazione perineale il
paziente effettua una “spinta” attraverso
l’uso dei muscoli addominali)
OSSERVAZIONE DIRETTA E ISPEZIONE
RICHIESTA DI ESECUZIONE DI COLPO DI
TOSSE
L’aumento della pressione addominale può essere
causa di una fuga di urina nella stress
incontinence e nelle forme miste.
All’osservazione si valuta:
• accenno ad un movimento di chiusura
• grado di protrusione dell’addome e/o del
pavimento pelvico
PALPAZIONE PERINEALE
1. ESTERNA sul nucleo fibroso centrale
– In caso di normotonia: una certa resistenza
– In caso di ipotonia: un affondamento senza
resistenza
– In caso di ipertonia: un aumento della
resistenza
2. INTERNA a livello del pubo coccigeo
(viene percepito il tono del P.C. attraverso
una piccola pressione su di esso, esercitata
verso il basso)
TESTING PERINEALE
•Valuta la capacità di reclutamento volontario del
muscolo elevatore dell’ano e in particolare del pubo
coccigeo
•Valuta sia la componente fasica che tonica
TESTING PERINEALE
Componente fasica
Componente tonica
Rilevazione della forza
muscolare
Durata nel tempo della
contrazione
0 – assenza di contrazione
A – inferiore a 5 secondi
1 – accenno di contrazione,
appena percepibile
B – fra i 5 e i 10 secondi
2 – contrazione di entità modesta,
senza resistenza
3 – contrazione di entità media,
contro modesta resistenza
4 – contrazione di entità
importante anche contro forte
resistenza
C – superiore ai 10 secondi
TESTING PERINEALE
AFFATICABILITÀ
Valuta la resistenza alla fatica.
Si richiede alla paziente di eseguire una serie di 10
contrazioni massimali della durata di 5 secondi con
pausa tra le singole contrazioni di 10 secondi.
Tale valutazione non si effettua in presenza di un
P.C. test inferiore a 2.
0 = meno di 2 contrazioni
1 = da 2 a 5 contrazioni
2 = da 5 a 9 contrazioni
3 = più di 9 contrazioni
TESTING PERINEALE
VALUTAZIONE DELL’ISOLABILITA’ DELLA
CONTRAZIONE
• Rilevazione della contemporanea attivazione di
sinergie agoniste/antagoniste
0 – buona isolabilità
1 – reclutamento non completamente selettivo
2 – incapacità al reclutamento selettivo
• Si specificano i distretti interessati
A – addominali
B – adduttori
C – glutei
TESTING PERINEALE
VALUTAZIONE DELLA COORDINAZIONE
RESPIRATORIA
Esiste una stretta correlazione tra diaframma
respiratorio e diaframma pelvico.
Si valutano i diversi patterns respiratori che la
paziente è in grado di attivare
0 – mantiene la contrazione sia in fase espiratoria che
in fase inspiratoria
1 – effettua la contrazione solo in fase espiratoria ma
non è in grado di mantenerla in inspirazione
2 – effettua la contrazione in fase inspiratoria di una
respirazione toracica alta
Regione Piemonte
Azienda Sanitaria Locale CN2 – Alba-Bra
S. O. C. MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE
Via Toti 3 - cap12051 - Alba (CN) - Tel. 0173316174
[email protected]
Via Vittorio Emanuele, 3 – 12042 Bra (CN) - Tel. 0172420247
[email protected]
Direttore Dott. Carlo CHIACCHIO
SISTEMA STANDARDIZZATO DI VALUTAZIONE
DELL’INCONTINEZA URINARIA FEMMINILE NON NEUROGENA
sec. AIPDA
Associazione Interdisciplinare Piemonese per lo studio e il trattamento delle Disfuzioni Autonome
Cognome e nome
Data di nascita
Data 1° visita
dopo TF ?
Data follow-up
TF = terapia farmacologica
TR ?
TC ?
nulla ?
TR = terapia riabilitativa
TC = terapia chirurgica
INCONTINENZA URINARIA: SINTOMO
? da sforzo (
)
? da urgenza
? mista
? NV
? Urgenza - frequenza
A
C
P
TP
I
CR
OAB screen ____________
ID
ST
ICIQ-SF
___/___/___
IQoL
____________
PGI-I
____________
Ausili
_____/_____
PROGETTO TERAPEURICO
? TERAPIA FARMACOLOGICA
? RIABILITAZIONE
? CHIRURGIA
? PROSECUZIONE TERAPIA in ATTO ? Nulla ? ESCE dal PERCORSO per IU COMPLICATA
data _______________
firma _________________________
VALUTAZIONE POSTURALE
L’osservazione posturale deve tenere in
considerazione:
• Lordosi lombare
• Grado di antiversione e retroversione del bacino
• Eventuali presenze di dismetrie degli arti inferiori
VALUTAZIONE del COMPARTO
POSTERIORE
ISPEZIONE
• presenza di cicatrici
• presenza di ragadi
• presenza di emorroidi esteriorizzate
• deformazione e beanza dell’ano
VALUTAZIONE del COMPARTO
POSTERIORE
VALUTAZIONE MUSCOLARE
• in decubito laterale / supino
• valutazione del pubo rettale e sfintere anale
esterno rilevandone le caratteristiche sia toniche che
fasiche della contrazione ed affaticabilità.
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