Studi di popular music
Serena Facci a.a.2013-2014
PROGRAMMA D’ESAME
Focus del corso : Le culture musicali giovanili e la musica
“visiva”
Lucio Spaziante, Dai Beat alla generazione dell’I-pod.Le
culture musicali giovanili, Roma, Carocci 2010.
Alessandro Amaducci, Simone Arcagni, Music video, Kaplan,
Torino 2007.
NB. Agli studenti non frequentanti sarà indicato un elenco di video da
vedere obbligatoriamente.
Esonero: riguarderà gli studenti frequentanti che, sulla base di quanto
spiegato a lezione, produrranno l’analisi di un brano e relativo video alla
fine del corso. Tale prova è obbligatoria per chi intende laurearsi in
questa disciplina
Intro
Un esempio
Paul Kefeero: Dipo Nazigala
Uganda 2002
Dipo Nazigala
Genere: Kadongo Kamu (bardo, cantautore)
Musica
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•
•
2 chitarre: al centro, una con accordo in levare sul
due (in stile reggae), basso.
tastiera: gioco dinamico (si muove dallo sfondo verso
la superficie)
fiati: in primo piano solo negli interludi strumentali
percussioni e batteria: molto leggere e “nervose”
voce: sempre chiara e in primo piano
forma melodica: ripetizione di uno stesso modello A
variato, un modello B compare solo prima degli interludi
strumentali. Nella coda i due modelli si asciugano in
frasi molto brevi.
giro armonico: sui gradi fondamentali: I IV I V
Il testo
Analisi del testo
• Uso di metafore e sinonimi, mancanza di
ripetizioni. Versificazione difficile da stabilire.
• Struttura:
A: Ricordo della gioventù- birra come simbolo
di forza
B. Situazione attuale. Birra come distruttiva e
da evitare
C. Proverbio “E’ stata la cattiva lingua a
portare Siroganga alla morte” e storia di
Siroganga
(la parte C manca nel video, la parte B è stata
tagliata in questa versione)
Video musicali
•
•
Video musicali: mezzo commerciale per
promuovere in televisione le canzoni, le star, i
gadget.
Forme“breve” dell’espressione artistica audiovisiva.
• La relazione con la canzone è molto varia:
utilizzeremo gli aggettivi “sincrono” e “parallelo”,
che vengono dagli studi sul video, in modo ampio
(es. la sincronia può essere totale, solo ritmica, ma
anche concettuale con riferimenti al testo come in
Dipo Nazigala)
•Video in cui è centrale la performance/video
a-performativi
• Video narrativi/non narrativi
• Realisti/non realisti o astratti
• Star come prodotto (video seduttivo)
• Star come personaggio carismatico (video
educativo, di critica sociale,ecc)
Paolo Peverini, Videoclip. Strategie e figure di una forma breve,
Meltemi, Roma 2004.
Video
• Narrativo
• Realista
• Performance non in sincrono
• Sincrono dei contenuti testuali
• Centralità del cantante-narratore (figura
carismatica)
http://www.youtube.com/watch?v=b3Ccs20
C9d8
Scheda analitica
Definizioni e approcci
Time line tecnologica
Prima del
1880
1925
1888
Columbia Microfoni
e amplif.
1894
Gramophon
1896
Pathé
Rock & Roll
Cinquanta
1931-32
chitarra
elettrica
1934
organo
Hammond
1948
Disco
microsolco
in vinile
1991/3 1998 2005
1982
1962
Moog CD digitale World lettoriyoutube
Wide MP3
Syntesizer
Web
Compact
Cassette
Philips
Fonte: Internet e in particolare Wikipedia, le date riguardano
soprattutto la commercializzazione.
Le stagioni delle musiche giovanili
Be-bop Beat
Hipster R&R
1950
Techno
New
Rock
Indie
Rap
Wave
Video Word
(prog,
Beatles
PostDisco Metal
Soul art,
music Music
Dylan
punk
Funk hard) Reggae Punk
Grunge
Pop art
1960
1970
1980
Fonte: Lucio Spaziante, Dai beat alla generazione dell’I-pod. Le
culture mudicali giovnili, Carocci, Roma 2010.
1990
?
2000
• Study of popular music (Richard Middleton in
Preface, “Popular music”, 1, 1981)
• Popular music studies (“Journal of Popular Music
Studies”, della IASPM US)
• Popular Musicology (Allan Moore in Critical
essays in Popular Musicology – 2007; “Popular
musicology online”, Erik Steinskog e Derek Scott)
Perché una definizione in inglese?
• Possibili traduzioni in italiano: musica popolare,
musica leggera, musica di massa, musica di
consumo.
• Popolare come folklorico (dimensione ruralelocale), in senso gramsciano (nazionale-popolare,
contrapposto a elitario).
• Storica importanza nel corso del XX secolo delle
produzioni musicali americane e britanniche
(jazz, blues, song, musical, swing, skiffle, beat,
pop, rock, punk, disco, metal, rap ecc.)
Il concetto di “popular” e di “pop”
• Definizioni quantitative (musica di massa, musica di consumo)
• Definizioni qualitative (musica del popolo, musica leggera o per il
popolo)
• Definizioni negative (ciò che non è musica tradizionale o colta)
Richard Middleton, Studiare la popular music, Feltrinelli 1994
(ed.or. 1990)
Differenze tra popular music, musica folklorica e musica colta
Philip Tagg, Popular Music, da Kodjak al Rave, CLUEB , Bologna 1994
Le tricotomie discutibili
e le dicotomie specifiche
•
•
•
•
Orale – scritto - registrato
Locale – internazionale – globale
Funzionale – d’arte – commerciale
…
•
•
•
•
•
•
•
•
Live – studio
Acustico – elettrico
Suonato – elettronico
Aperto – chiuso
definizioni “emiche” come swing - streight
“Black – white”
“Alto – Basso”
…
• Varietà di repertori
• Di metodi compositivi
• Di motivazioni nella fruizione
quindi
• Di metodi analitici
• Di finalità di studio
• Di bibliografia (sempre più monografica)
Un’unità di misura: la canzone o il brano, come
microcosmo musical-culturale
In ogni canzone
• Ci sono diversi elementi formali “dentro”, che derivano
dalle scelte compositive del musicista, del gruppo, dei
produttori e arrangiatori (testo, forma, ritmo, armonia,
strumentazione, missaggio, vocalità, ecc.)
• Ci sono diversi elementi concettuali “dietro”, che la
motivano e vi vengono assorbiti (influenze letterarie,
ideologiche, politiche ecc., stati emotivi, finalità
commerciali ecc.)
• C’è un incrocio di codici espressivi: musicale e poetico
• Nel caso dei video musicali l’incrocio si allarga anche
alla dimensione visuale.
Lucio Spaziante si sofferma su una
dicotomia che non abbiamo
citato: pop/rock
Questa dicotomia chiama in causa
fattori culturali e introduce il
concetto di sub-culture giovanili
definite dalla musica
In genere si associano ai de termini
queste qualità:
Pop = musica da mainstream (di massa),
romantica, commerciale, curata ma non
sperimentale, “femminile”.
Rock = musica ribelle, alternativa,
impegnata, formalmente aperta alla
sperimentazione, energica, “virile”.
Contrapposizioni di questo tipo erano
presenti anche nel passato:
Anni 30-40: i popular song e il concetto
di “standard”
Theodor W. Adorno, On popular music, 1941
(riferimento ai popular song americani)
Di quali musiche parlano?
Mandalay: da Internet
• Città della Birmania
• Mandalay (1890) Poema di Rudyard Kipling (1865-1936)
durante la colonizzazione britannica della Birmania. Narra
della nostalgia di un soldato per il suo amore esotico.
• On the road to Mandalay canzone tratta dal poema con
musiche di Oley Speacks,. Esempio di parlour ballad.
• The road to Mandalay, film muto di Tom Browning, 1926. Il
protagonista è un soldato inglese.
• Canzone pubblicata nell’album di Robbie Williams Sing
When You’re Winning (e anche in un singolo nel 2001)
• Nave da crociera di lusso “On the road to Mandalay”
Parlor ballads>Radio stars
Il baritono Lawrence Tibbet canta On the road to Mandalay, in
Metropolitan (Il re dell’opera) 1935, interessante (per noi) il dialogo
precedente relativo agli stili canori allora in voga:
https://www.youtube.com/watch?v=CSzXoVWjEbo
Il testo del poema di Kipling messo in musica
Tv, swing e crooner singers
Versione di Frank Sinatra incisa nell’album Come fly with me!
(1958). Live, probabilmente nel Frank Sinatra show in TV:
http://www.youtube.com/watch?v=j5HFVo7KmaA
Dall’orientalismo coloniale ai sensi di colpa
di Robbie Williams.
A particularly personal track, The Road to Mandalay carries a French vibe and
was written while Robbie was in France taking part in a television show.
"It turned out to be the most, for me, touching song that I've written," said
Robbie. " It's one of those songs that you go "this is really sad, but it's positive
at the same time."
(Dal sito di Robbie Williams -presentazione del singolo Eternity/The Road of
Mandalay)
La canzone (2001) non è una cover e non prevede citazioni né nel testo né
nella melodia.
È però un chiaro esempio di canzone “pop” del suo periodo, Strofa (???) –
Ritornello (nonsense), costruzione in crescendo per ampliamento
dell’organico (???), coda con “sortita pensosa”.
Il video narra una storia parallela, la star è “attore”. La canzone è spezzata
da un effetto sonoro realistico.
http://www.youtube.com/watch?v=H58tcUznWHY
Studi di popular music
Serena Facci a.a.2013-2014
2
Un modello americano tra XIX e XX
secolo: Tin Pan Halley e Broadway
• Tin Pan Alley era il nome dato a una zona di New
York (28° strada,nei pressi di Braodway avanue),
dove c’erano diverse case di produzione musicale.
• Indica, di conseguenza, anche un tipo di canzone,
prevalente in quella produzione e comune ai
repertori della canzone teatrale usata nei musical
di Broadway.
• I film musicali degli anni Trenta e Quaranta
contengono molte canzoni di questo tipo.
A Foggy Day
(George e Ira Gerschwin)
http://www.youtube.com/watch?v
=ek1KFID0gSc
Nice work if you can get it
(George e Ira Gerschwin)
Fred Astaire, performance con
batteria sulle variazioni orchestrali
della canzone.
http://www.youtube.com/watch?v
=GdKGGyv4a0E
In questo spartito, tratto
da un real book, sono
indicati i termini Verse
(strofa introduttiva in
stile recitativo) e Chorus
(melodia ritornellata)
Quando la
canzone diventa
“standard” in
genere il Verse
non viene più
eseguito.
Spartito Chapell, anni Trenta, per
pianoforte con tablature per chitarra
La forma più diffusa in questo tipo di repertorio comprende
un’introduzione (detta in genere Verse) e un ritornello
(detto talvolta Refrain).
Il Verse, nelle canzoni per il teatro, è in stile “recitativo”, con
un ritmo simile a quello del parlato.
Il Refrain è comunemente composto da 32 battute (thirtytwo bar form) con una forma AABA, in cui A viene in genere
definita Chorus e B Bridge.
Altri termini si sono variamente attestati: Verse-Chorus è
una forma strofa-ritornello, il Bridge può anche chiamarsi
Middle 8 o refrain.
L’armonia dagli anni Venti in poi era di tipo jazzistico, con
accordi tetradici e il ritmo swingato.
Il refrain di 32 battute
Nice work if I can get it
(Ira & George Gershwin, 1937 per il
film A Damsel in Distress – Una
magnifica avventura,con Fred Astaire)
Verse:The man who only live for
making money
Lives a life that isn't necessarily sunny;
Likewise the man who works for fame
There's no guarantee that time won't
erase his name
The fact is
The only work that really brings
enjoyment
Is the kind that is for girl and boy
meant.
Fall in love you won't regret it.
That's the best work of all if you can
get it.
REFREIN
A -Chorus (8 bat.): Holding hands at midnight
'Neath a starry sky...
nice work if you can get it.
And you can get it if you try.
A – Chorus: Strolling with the one girl
Sighing sigh after sigh.
nice work if you can get it.
And you can get it if you try.
B-bridge (8 bat.): Just imagine someone
Waiting at the cottage door.
Where two hearts become one...
Who could ask for anything more?
A -Chorus (8 bat.) Loving one who loves you,
And then taking that vow...
Nice work if you can get it,
And if you get it -Won't you tell me how?
Musical con musiche di Gershwin, 2012
blues
La forma più “didattica” di blues è basata su un distico
AB, accompagnato da una melodia di 12 battute.
Il primo verso A è cantato due volte con una melodia
simile, ma diversa armonizzazione.
Il secondo verso ha melodia differente.
Il giro armonico del blues in modo maggiore, più
diffuso, è:
A: I - I
A: IV - I
B: V-IV-I-V
Billie Holiday: LONG GONE BLUES
A Talk to me baby, tell me what's the matter now (2v)
B Are you tryin' to quit me, baby, but you don't know how
A I've been your slave ever since I've been your babe (2v)
B But before I see you go, I see you in your grave
I'm a good girl, but my love is all wrong (2 v)
I'm a real good girl but my love is gone
Tra tango e fox trot,
In sol maggiore, il si (nota blu) è
spesso bemolle, dando al brano.
Uno dei primi blues pubblicati e diventato famosissimo: Saint Louis
Blues di W.C. Handy (1914), Reg. della Memphis Blue Band di Handy
1922 (http://www.youtube.com/watch?v=dmFUXYaZIMk ??)
I hate to see that evening sun go down 2
cause, my baby, hes gone left this town
Fellin tomorrow like I feel today 2
Ill pack my truck and make my give-a-way
St. louis woman with her diamond ring
Pulls that man around by her apron strings
'twern't for powder an' her store-bought hair
That man I love would have gone nowhere,
nowhere
I got the st. louis blues
Blues as I can be
That man got a heart like a rock cast in the sea
Or else he wouldnt have gone so far from me
I love my baby like a school boy loves his pie
Like a kentucky colonel loves his mint’n rye
I love my man till the day I die
Bessy Smith, Louis Armstrong 1920
Billie Holiday , Benny Carter
Orchestra1940
Race records e signore del blues classico:
Mamie Smith, Ma Reiny, Bessy Smith, ecc.
Film-canzone di Dudlay Murphy: Bessie Smith, St. Louis Blues,
1929.
Vi è messo in scena un ambiente di povertà, violenza,
solitudine e tristezza spesso cantato nei blues. In film come
questi quel mondo diventa “icona” del blues urbano e della
realtà degli afroamericani.
http://www.youtube.com/watch?v=iJ1wtjO4In8
http://www.youtube.com/watch?v=KyRwomM37j8
A - And I followed her to the station
with a suitcase in my hand
B - Well, it's hard to tell, it's hard to tell
when all your love's in vain
All my love's in vain
When the train rolled up to the station
I looked her in the eye
Well, I was lonesome, I felt so lonesome
and I could not help but cry
All my love's in vain
When the train, it left the station
with two lights on behind
Well, the blue light was my blues
and the red light was my mind
All my love's in vain
“Blues rurale”
Robert Johnson
Love in vain 1937
http://www.youtube.com/watch?v=-BkPm8JIJJQ
Mississippi:
Son House, Charly Patton, Robert Johnson..
(Musicisti del Delta). Dopo le incisioni dei
Race Records degli anni Trenta questi
musicisti furono “riscoperti” negli anni
Sessanta.
Più giovani: Muddie Waters registrato da
Alan Lomax prima di trasferirsi a Chicago.
BB King (Blues e Soul) proviene anche lui
dal Mississippi.
Robert Johnson, anche a causa della sua
morte prematura, è diventato un “mito”. A
questo mito si ispira il film Croassroads,
1986, di Walter Hill, musiche di Ray Cooder,
ispirato dall’amicizia di Johnson e Willie
Brown, che aiuta un giovane chitarrista nella
sua iniziazione al blues.
Felling bad blues (Ray Cooder, slide), dopo un
significativo colloquio tra Eugene Martone e
Willie. http://www.youtube.com/watch?v=YHwsYL4F4tw
Duello finale con un chitarrista rock,
impersonato da Steve Vai.
http://www.youtube.com/watch?v=-_icctfc9Kw
Ballade (folk song): In the pines
Canto tradizionale rurale degli Appalachi, pubblicato nel 1917, in una versione di 4
versi, da Cecil Sharp (1859-1924), importante folklorista britannico curatore di
raccolte di canti popolari in UK e anche in USA, dove cercò le permanenze della
musica folk inglese. Alan Lomax nei ‘50 fece un giro inverso (dagli USA
all’Europa).
Negli anni venti è stata documentata una versione che parla di un incidente alla
ferrovia.
Negli anni Settanta sono state documentate le numerose varianti.
- Versioni di Leadbelly(1895Texas-1949) reg. da John Lomax (1944-1948) – Testo
http://www.youtube.com/watch?v=blI2dXHyBj0
- Versione di Bob Dylan (Carnegie Chapter Hall 1961) Testo
- Versione dei Nirvana a MTV unplugged (1990) (David Jeffen, citato da Curt
Kobain è il discografico, produttore dei Nirvana). Ultima apparizione live di
Cobain. Analizziamo la performace. http://www.youtube.com/watch?v=mcXYz0gtJeM
Judith Marie McCulloh,, In the Pines: The Melodic-Textual Identity of an American Lyric Folksong
Cluster. Ph.D. Indiana University, 1970’
Hugh Barker, Trevor Duvall, Musica di plastica. La ricerca dell’autenticità nella musica pop, ISBN,
Milano 2009.
Popular song e blues negli anni Sessanta:
l’esempio di Janis Joplin
Summertime (dall’opera Porgy and Bess, George Gherswin
1935). Live in un concerto a Toronto 1968. Verificare anche
il ruolo degli strumenti.
Pieces of my Hart,(di Jerry Ragovoy e Bert Berns, 1967) live
in Germania 1968. Dinamiche con il pubblico. Testo
Versione di Emma Franklin http://www.youtube.com/watch?v=w5fqWugnIhk
Janis Joplin a proposito di Bessie Smith: “ Mi ha
mostrato l’aria e come fare per riempirla”
(cit. in V. Martorella, Il blues, Einaudi, Torino 2009)
FORMA
Generalmente la canzone ha una forma strofica. Più elementi
strofici possono però combinarsi in una stessa canzone. Esistono
casi anche di forme interamente composte o complesse.
1) Il modello di 32 battute con schema AABA (chorus,
chorus, bridge, chorus), preceduto talvolta da
un’introduzione (verse). Es. Nice work if you can
get it (I.& G. Gershwin), da Damsl Distress 1937
Le forme più
ricorrenti
2) Il blues da 12 battute (twelve bars blues) con schema
sono :
AAB. Es. Long gone Blues (B. Holiday)
3) Il modello strofa-ritornello. Es. Tu vo’ fa l’americano
Franco Fabbri,
Il suono in cui
viviamo,
Feltrinelli
4) La ballata monostrofica con una strofa o doppia strofa
ripetuta senza ritornelli secondo lo stile di molti canti
narrativi delle tradizioni popolari europee. A volte l’ultimo
verso di ogni strofa si ripete come un ritornello.
Studi di Popular music
2013-14
3
REMBETIKO
“Il Rebetiko (Ρεμπέτικο) o
Rebetika (Ρεμπέτικα) (plurale)
è un genere della musica greca.
In Grecia è considerato come il
tango per gli argentini, il blues
per gli americani e come il fado
per i portoghesi”. (Wikipedia)
Quartetto del Pireo
Bouzouki e baglamà
Le prime registrazioni
sono degli anni Venti.
Risente di influenze turche
(ambiente dei greci
tornati da Smirne).
G. Holst Road to
rembetika, Harvey, Limni
(greece), 1975
Markos Vamvakaris (1905-1972)
http://www.youtube.com/watch?v=_XygHmT
wWwk&feature=related
(DISCO COLUMBIA DEL 1935) (zembekiko 9/4:
4+5)
Manolis Chiotis (1922-1970)
Nel film Ο ατσιδας (La pelle) 1962 di Giorgos
Giannis, con Dino lleopulos
http://www.youtube.com/watch?v=CCRYUJPi
MyM&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=_Jd7D4AhRs
Rhythm and Blues e Rock and roll
• Rocking and rolling: usato in ambiente
afroamericano per indicare un tipo di
“motion”,
• “The Billboard” usa rock and roll per il
ritmo in controtempo dal 1942. Un es. è
Just a closer walk with thee, di Sister
Rosetta Tharpe.
• Nel 1951 un dj radiofonico, Alan Freed,
usa il termine per definire un tipo di
musica simile al R&B.
Il “terzinato”: Blueberry hill (Lewis/Stock/Rose) Fats Domino 1956- terzine sul piatto
Il back beat rock&roll : Tuttifrutti 1955 (L. Richard) - cassa 1-3, rullante 2-4, duine sul
piano
Parentesi: parliamo di ritmo
Conga
Pattern o ritmi di danza
La conga
GROOVE (ritmica)
Un manuale di Batteria e
Basso consultabile
online: Cristiano Micalizzi,
Enciclopedia dei ritmi per
Batteria e basso, BMG
Ricordi
http://www.scribd.com/d
oc/38318708/CristianoMicalizzi-EnciclopediaDei-Ritmi-Per-Batteria-E-
Danza di origine cubana, il
termine ne denota la provenienza
dalla comunità congolese. Usata
nel carnevale.
Nelle versioni “da sala” è danza
in linea con cambio di direzione
sul quarto tempo (1 -2 -3 -Klick).
Es. “Me gusta la conga”, di Xavier
Cugat “The king of Rumba”, musicista
ispano-cubano trapiantato negli Usa.
Evidente il quarto movimento
anticipato e forte sul tamburo. Nel
testo si fanno riferimenti alle modalità
del ballo e allo spirito con cui danzare.
Il testo è sia in spagnolo che in inglese.
beat
•
•
•
•
•
•
Beat è la definizione inglese di “pulsazione” o “tempo”. Tra gli anni Cinquanta e
Sessanta passò a definire un movimento culturale e un tipo di musica eseguita
in Europa da gruppi con chitarre e batteria.
Back-beat: è il pattern ritmico del rock con il rullante in levare.
On the one (hyperbeat): nel funk è l’accentuazione in battere da parte dell’intero
organico.
Afro-beat, World-beat: usato per Fela Kuti (il primo) e dagli anni Ottanta per le
musiche del mondo influenzate dal rock e da tutti i suoi derivati (compresi soul,
funk, reggae, hip pop, ecc.).
Blast-beat: nel metal è un veloce pattern in 4/4, basato sulla suddivisione dei
tempi (per es. la cassa produce crome con il doppio pedale).
Breack-beat: nell’elettronica sono (tra l’altro) i pattern non organizzati in 4/4, ma
in maniera asimmetrica, come nei time-line-pattern africani filtrati dalla “world
music”.
http://www.youtube.com/watch?v=dtqDB2spyG0: James Brown,, Papa’s got a Brand New Bag
http://www.youtube.com/watch?v=etPbnNe-K7w: Bill Ward (dei Black Sabbath), solo 1978
http://www.youtube.com/watch?v=h4AA6EuZe-k : Fela Kuti Teacher don’t teach me No Nonsense 1986
http://www.youtube.com/watch?v=rd05-1Wzji4,: Armand Van Helden, Witch Doctor 1994
http://www.youtube.com/watch?v=uqJA9lDZIhQ: David Byrne, Fuzzy Freacky, live in TV, 1998
L’immaginario del R&R
Billy Haley: Rock around the Clock, James Myers e
Max Freedman, Decca 1954.
•Testo e accordi
•“Blackboard Jungle”, di Richard Brooks (1955)
http://www.youtube.com/watch?v=j0rtW56maXI&NR=1
•“Rock around the Clock”, Live (1956)
http://www.youtube.com/watch?v=F5fsqYctXgM
•Dieci anni dopo (1966) Scroll on, The Yardbirds con
Jeff Back (anche Jimmy Page) in Blow Up di M.
Antonioni
http://www.youtube.com/watch?v=_zeza1xeWKM
Elvis
• Tra sentimentalismo e “boogificazione” (definizioni
tratte da R. Middleton, Studiare la popular music, Feltrinelli 1990)
• L’immagine della star, tra musica e film
Haund dog, live al Milton Berle show, 1956
http://www.youtube.com/watch?v=883n2BhoT3k
Love me tender, dal film omonimo, 1956
http://www.youtube.com/watch?v=GEHUlsl8al0
Jam session al NBC special (’68 Comeback), con Scotty Moore e Dj
Fontana
http://www.youtube.com/watch?v=q6iAJ_X9X5g
The Beatles
• I whant to hold your hand, live “Ed Sullivan
Show”, 1964.
• Tutti per uno (A Hard day’s night), regia di Richard
Lester, 1964. I Should Have Known Better in
formato quasi/video a 2min. e 40.
•
www.youtube.com/watch?v=1EWw707TW8M
• Help! 1965, Richard Lester.
• Magical Mistery Tour, 1967, The Beatles.
• Yellow Submarine, 1968, George Dunnung e vari
animatori.
• Let it be, 1969, Michael Lindsay-Hogg.
Eleanor Rigby
•
•
•
•
Da Revolver, 1966
Quartetto d’archi in staccato e voci dei Beatles
Forma? Metro e ritmo?
Del testo è famoso il verso :”Look at all the lonely
people”.
• Nel film Yellow submarine è collocata nel
momento dell’arrivo del sottomarino a Liverpool,
passando per Londra.
• Le animazioni sono di Charlie Jenkins.
http://www.dailymotion.com/video/xycsj_beatles-eleanor-rigby_music
Studi di popular music
Serena Facci a.a.2013-2014
4
Film su rock:
Making of, Concert movie, Rock Movie
D. A. Pennebacker e Bob Dylan, Don’t look back,
1967.
•Descrive il tour di Bob Dylan nel 1966 in UK.
•Il regista decise di scegliere il B/N e di mantenere
un taglio realistico (cinema verità).
•Narrazione incentrata sul personaggio (molti i
primi piani) e sul contesto, più che sulle
performance.
•Il film si apre con un proto-video di Subterranean
Homesick Blues, in cui compare anche Alan
Ginsberg.
Un “making of” d’autore
Jean Luc Godard e Rolling Stones: One plus one-Sympaty for
the devil, 1968. (canzone dell’album Beggars Banquet)
Testo della canzone
“il soggetto era questo: da un lato c’era One – i Rolling Stones - e dall’altra
c’ero io… il film che facevo non era un film era solo one+one”
“ Mi ha sempre … interessato il fatto che i musicisti non hanno bisogno di
immagini, mentre i fabbricatori di immagini hanno bisogno della musica”.
Il produttore cambiò il finale sulla spiaggia, inserendo la versione finale della
canzone dei Rolling Stones. Godard non accettò questa modifica: “nella mia
versione non si sentivano più i Rolling Stones, sparivamo con loro e il film
finiva”.
Sovrimpressioni Rock
Tony Palmer e Frank Zappa, 200 motel, 1971
•Il film nasce da una serie di brani realizzati da The
Mother of Invention (con Volkan e Kaylan dei Turtles) + la
Royal Philarmonic Orchestra.
•Molto eclettico il linguaggio musicale
•La trama inanella strampalati momenti della vita di una
band, mescolati a dissacranti messaggi di critica sociopolitica. Ringo Star interpreta Zappa.
•In Penis dimension (a 53’): uso di sovrimpressione,
alternanza di immagini del concerto e di scene
simboliche, musica d’avanguardia, cantanti rock-pop,
testo dissacrante.
Il “progressive”
• Sperimentazione
• Varietà stilistica (art rock, classic rock, jazz
rock, folk rock, hard rock…).
• Forme interamente composte
• Brani lunghi e suite
• Concerti-spettacolo
• Sperimentazione anche con i filmaker
Genesis: I know wath I like, live 1973. Testo
Avantgard e travestitismo: i Residents
• Gruppo Californiano nato nel 1974 e ancora
attivo.
• Si sono sempre presentati in pubblico mascherati.
Live, 1999, In the Beginning&God Bussines
dall’album Wormwood.
The Third Reich’n Roll, 1974, film in passo uno e B/N
(Cfr. Amaducci, pag. 83-84)
http://www.youtube.com/watch?v=dkcZp-ofXEE
http://www.youtube.com/watch?v=NRweyGHJ3bc
QUANDO Il Rock è finito
•Hard rock - Heavy Metal, recupero degli elementi
virtuosistici del progressive.
• Punk (anti-rock) - new wave – post punk
•Funk, reggae, rap, hip hop e altre tendenze afroamericane.
•Djing e elettronica: disco, dance, dub, house, techno ecc.
(rielaborano e collaborano con varie tendenze, attraverso la
pratica del remix).
•Avant Garde, rock strumentale, elettronica e altre tendenze
sperimentali.
•Dalle forme canzoni più semplici, Beatles prima maniera:
pop, brit-pop, ecc.
•Folk e World music.
•Continuità e rifondazione del R&R in vari personaggi vecchi
e nuovi.
S. Frith: Sociologia del Rock (Feltrinelli 1982), Il rock è finito (EDT 1990)
Tra biopic e rockumentary: un film
sulla scena punk e post-punk di
Manchester.
Michael Winterbottom: 24hour Party people, 2000.
•Il film segue la vicenda della Factory Records e del fondatore
Tony Wilson a Manchester dal 1976 al 1992.
•Sono inserite immagini d’epoca di concerti dei Sex Pistol (No
fun), Joy Division, New Order, Happy Mondays.
(da 56 ‘, 1) New Order: Blue Monday, dialogo con Bernad Sunmer; 2) Ufo; 2)
Happy Mondays, 24 H. party people, Tart tart – doloroso ricordo di una donna
che frequentava l’Hazienda- , live con Bez).
•Video New Order True faith, video del coreografo Philip
Découflé, 1987 (Amaducci p. 135-6). Testo.
http://www.youtube.com/watch?v=R_rhnHpRSXQ
S. Reynolds, Post-Punk, ISBN, Milano 2006.
Dai video promozionali
alla videomusic
• Queen, Bohemian Rapsody, 1975 , Testo
http://www.youtube.com/watch?v=k-ARuoSFflc
• Buggles, Video killed the radio star, 1979,
Testo
http://www.youtube.com/watch?v=W8r-tXRLazs
• MTV 1981.
http://www.youtube.com/watch?v=XBf0yJVMSzI
Incontri
• I video nascono dall’incontro tra registi e brani musicali. Talvolta tra registi
e musicisti: per esempio musicisti di elettronica e registi di video art
spesso danno vita a progetti comuni (vedi Amaducci).
• Generazioni e scuole di cinematografia, poetiche individuali dei registi,
tecniche cinematografiche e videografiche sempre più aggiornate sono
dunque alla base della concezione e realizzazione dei video.
• Momenti cruciali della storia del cinema (l’astrattismo di Oskar Fishinger),
le tecniche di montaggio o l’introduzione di tecniche per effetti non
realistici (la pixillation di Jan Svankmajer, lo step by step, il reverse, le
tecnologie digitali come il chroma key o lo scrolling) sono alla base del
linguaggio di molti video.
• I generi cinematografici influenzano le scelte: il fantasy, il thriller, ma
anche esperienze dell’avanguardia storica come il futurismo,
l’espressionismo, ecc.
• Quasi mai i video sono una mera promozione commerciale dei brani. Più
che altro sono una delle tante modalità di rappresentazione e fruizione del
brano (live-live, live-tv, audio, film, ecc.).
Gianni Sibilla, I linguaggi della musica pop, Bompiani, Milano
Chris Cunningham-Lieftfield
• Afrika Shox, dall’album Rhythm and Stealth, 1999,
di Letftfield (Neil Barnes, Paul Daley) con Afrika
Bambaata (rapper), testo. B/N, realistico,
ambiente metropolitano, storia, no performance,
ritmo del montaggio regolare (2-4) (cfr. Arcagni).
• Confronto con Open Up, Lietfield con John Lydon
(ex Sex Pistols) e Public Image Lmt., 1993, non so
il regista…. (B/N, ambiente archeo-industriale, no
storia, performance, realistico con effetti
(esposizioni flashate, sfocature, giochi di luce,
“underground”). ANALISI e testo.
Chris Cunningham-Björk
• Björk: "Love isn't just about two persons. It's everywhere around
you”.
• Le molte versioni: "All Is Full of Love is a song by Björk, released as
the fifth and final single from her album Homogenic. The version of
the song used in the video is actually the original version of the
song, while the version on Homogenic is a remix by Howie B. The
original version of the song is used in the 1999 film Stigmata. The
music for "All Is Full of Love" features sounds inspired by machines,
and is accompanied by orchestral instruments and clavichord
performed by Guy Sigsworth, ….”. Wikipedia.
• Video : fantascienza, computer-grafica, Testo
http://www.youtube.com/watch?v=AjI2J2SQ528
• Live con uso del video sullo sfondo
http://www.youtube.com/watch?v=yDYMfm0JQOE
Michel Gondry + Massive Attack e
Bjork
• Bjork: Bacherolette, favola-fantasy. Testo
• Massive Attack : Protection, finto pianosequenza. Testo
Un annuncio di ieri
• We'd like to announce the publication of two
books, the Oxford Handbook of Sound and
Image in Digital Media, and the Oxford
Handbook of New Audiovisual Aesthetics
(Oxford University Press)
Coda per i musicisti più esperti
Cenni sull’analisi dell’armonia nella
popular music
ARMONIA
“Tra le canzoni scritte dai Beatles, almeno un terzo ricade interamente
in questa categoria [le norme del comportamento tonale definite da
Schenker], un altro terzo offre solo qualche esplorazione tangenziale
fuori questo sistema, mentre il terzo rimanente metterebbe in crisi
Schenker”.
(W. Everett, “Sistemi tonali nelle musiche pop Rock, <<RATM>>, VIII,2, 2003)
Philip Tagg in “La tonalità di tutti i giorni” divide tra armonia classica e non
classica. In questa seconda entrano tutti i casi non spiegabili alla luce dell’armonia
tonale che lui divide in 1) Terziale-modale, 2) Quartale (nella prassi jazzistica:
accordi basati su sovrapposizioni di intervalli di quarta anziché di terza).
Fondamentali per la popular music è il concetto di Loop armonico (giro
armonico), ovvero una sequenza accordale che viene ripetuta regolarmente.
L’esempio più semplice è il loop de La bamba ||: I-IV-V-V:|| (Do-Fa-Sol-Sol), che
lui definisce come un loop sul modo ionico, o il loop ||: I-vi-ii-V7:|| (Do- la-reSol7) molto diffuso negli anni Sessanta.
La città vecchia
Scala minore naturale (“pendolo
eolico”)
Lam (i)
NEI QUARTIERI DOVE
rem (iv)
IL SOLE DEL BUON DIO
Sol (VII)
Do (III)
NON DA' I SUOI RAGGI
rem (iv)
HA GIA' TROPPI IMPEGNI
Lam (I)
PER SCALDAR LA
GENTE
MI (V)
D'ALTRI PARAGGI
Lam (i)
UNA BIMBA CANTA
Rem (iv)
LA CANZONE ANTICA
Sol (VII) Do (III)
DELLA DONNACCIA
rem (I
QUEL CHE ANCORA NON SAI
lam
TU LO IMPARERAI
MI
lam
SOLO QUI FRA LE MIE BRACCIA
Cadenza sospesa
Scala minore aronica
Cadenza
perfetta
Accordi tetradici: il song
americano anni ‘20
“L’armonia della canzone americana classica
comprende numerosi accordi standard della
musica tonale tradizionale. Oltre ad essi, sono
presenti anche altri accordi generati nel corso
del tempo da tre processi di base. Si tratta di
tre processi che hanno trasformato alcune di
queste armonie tradizionali creando una nuova
categoria di accordi molto diffusi che sono
divenuti la lingua franca degli autori di canzoni
dell’Età dell’Oro”. (p.45)
“… La successione armonica in questo
repertorio segue la sintassi della musica
classica [triadi diatoniche legate tra loro per
giungere a un’armonia di dominante
cadenzale che definisce la tonica finale], ma
ha proprie idiosincrasie come è possibile
vedere quando si affronta lo studio dettagliato
di singole canzoni”. (p.55-56)
(Allan Forte, Armonia, Melodia e forma nella
canzone americana dell’età dell’oro (19241950), in «Rivista di Analisi e teoria musicale»,
VIII, 2, 2003).
1) Assimilazione degli abbellimenti
2) Assimilazione delle blue notes
3) Prestito modale
Un caso di armonizzazione basata
su normali triadi, difficilmente
spiegabile con i criteri dell’armonia
classica
All along the watchtower
Princess kept the view
While all the women came and went
Barefoot servants too
Outside in the cold distance
A wildcat did growl
Two riders were approaching
And the wind began to howl
There must be some kind of way out of
here
Said the joker to the thief
There's too much confusion
All along the watchtover
I can't get no relief
Buisness men they drink my wine
(Bob Dylan 1967, in John Wesley Harding)
Plowmen dig my earth
La melodia è pentatonica. La successione
None would ever compromise
armonica è basata su un giro (do#m Si La
Nobody of this world
SI) suggerito all’inizio dalla chitarra e
No reason to get excited
realizzato usando la posizione con il barré
The thief he kindly spoke
della mano sx sulla tastiera . Non denuncia
There are many here among us
la presenza di una chiara tonalità. La
Who feel that life is but a joke
lettura più consolidata è i-VII-VI-VII che
But you and I we've been through that
armonizza un modo eolio (T-ST-T-T-ST-T-T,
And this is not our place
minore naturale) in do#m (do#re#mi
So let us stop talking falsely now
fa#sol#la si do#).
The hour's getting late
La stessa con la chitarra elettrica di Jimi Hendrix,
All along the Watchtower (Da Electric Ladyland,
1969).
“La registrazione originale di All along the Watchtower,
come il resto di John Weslay Harding (1967), è austera.(…),
basso, batteria, chitarra acustica, voce, armonica, tre
accordi e nessuna evidente manipolazione dei suoni. In
questa condizione disadorna i temi di alienazione e
angoscia della canzone ci attraversano con con un’aria di
rassegnazione. Per contrasto la registrazione di Hendrix con
la sua potente apertura presenta una narrativa drammatica
che produce un significato completamente differente. La
versione di Hendrix contiene una sfida eroica.”
Albin J. Zak III, The poetics of rock. Cutting tracks, Making Records,
University of California Press, Berkeley - London, 2001
• Basso e voce principale al centro
• Chitarra solista con Wah-Wah e Panning
nell’immagine stereofonica
• Batteria probabilmente con ADT a sx e dx
Patrizio Simonini, La sperimentazione sonora sull’effettistica di
studio e di chitarra nei tre album di Jimi Hendrix, Tesi di Laurea
(Facoltà di Musicologia di Cremona) 2003-2004.
Fender Stratocaster
Woodstock Clone (2002)
Grazie!