Studi di popular music Serena Facci a.a.2013-2014 PROGRAMMA D’ESAME Focus del corso : Le culture musicali giovanili e la musica “visiva” Lucio Spaziante, Dai Beat alla generazione dell’I-pod.Le culture musicali giovanili, Roma, Carocci 2010. Alessandro Amaducci, Simone Arcagni, Music video, Kaplan, Torino 2007. NB. Agli studenti non frequentanti sarà indicato un elenco di video da vedere obbligatoriamente. Esonero: riguarderà gli studenti frequentanti che, sulla base di quanto spiegato a lezione, produrranno l’analisi di un brano e relativo video alla fine del corso. Tale prova è obbligatoria per chi intende laurearsi in questa disciplina Intro Un esempio Paul Kefeero: Dipo Nazigala Uganda 2002 Dipo Nazigala Genere: Kadongo Kamu (bardo, cantautore) Musica • • • • • • • 2 chitarre: al centro, una con accordo in levare sul due (in stile reggae), basso. tastiera: gioco dinamico (si muove dallo sfondo verso la superficie) fiati: in primo piano solo negli interludi strumentali percussioni e batteria: molto leggere e “nervose” voce: sempre chiara e in primo piano forma melodica: ripetizione di uno stesso modello A variato, un modello B compare solo prima degli interludi strumentali. Nella coda i due modelli si asciugano in frasi molto brevi. giro armonico: sui gradi fondamentali: I IV I V Il testo Analisi del testo • Uso di metafore e sinonimi, mancanza di ripetizioni. Versificazione difficile da stabilire. • Struttura: A: Ricordo della gioventù- birra come simbolo di forza B. Situazione attuale. Birra come distruttiva e da evitare C. Proverbio “E’ stata la cattiva lingua a portare Siroganga alla morte” e storia di Siroganga (la parte C manca nel video, la parte B è stata tagliata in questa versione) Video musicali • • Video musicali: mezzo commerciale per promuovere in televisione le canzoni, le star, i gadget. Forme“breve” dell’espressione artistica audiovisiva. • La relazione con la canzone è molto varia: utilizzeremo gli aggettivi “sincrono” e “parallelo”, che vengono dagli studi sul video, in modo ampio (es. la sincronia può essere totale, solo ritmica, ma anche concettuale con riferimenti al testo come in Dipo Nazigala) •Video in cui è centrale la performance/video a-performativi • Video narrativi/non narrativi • Realisti/non realisti o astratti • Star come prodotto (video seduttivo) • Star come personaggio carismatico (video educativo, di critica sociale,ecc) Paolo Peverini, Videoclip. Strategie e figure di una forma breve, Meltemi, Roma 2004. Video • Narrativo • Realista • Performance non in sincrono • Sincrono dei contenuti testuali • Centralità del cantante-narratore (figura carismatica) http://www.youtube.com/watch?v=b3Ccs20 C9d8 Scheda analitica Definizioni e approcci Time line tecnologica Prima del 1880 1925 1888 Columbia Microfoni e amplif. 1894 Gramophon 1896 Pathé Rock & Roll Cinquanta 1931-32 chitarra elettrica 1934 organo Hammond 1948 Disco microsolco in vinile 1991/3 1998 2005 1982 1962 Moog CD digitale World lettoriyoutube Wide MP3 Syntesizer Web Compact Cassette Philips Fonte: Internet e in particolare Wikipedia, le date riguardano soprattutto la commercializzazione. Le stagioni delle musiche giovanili Be-bop Beat Hipster R&R 1950 Techno New Rock Indie Rap Wave Video Word (prog, Beatles PostDisco Metal Soul art, music Music Dylan punk Funk hard) Reggae Punk Grunge Pop art 1960 1970 1980 Fonte: Lucio Spaziante, Dai beat alla generazione dell’I-pod. Le culture mudicali giovnili, Carocci, Roma 2010. 1990 ? 2000 • Study of popular music (Richard Middleton in Preface, “Popular music”, 1, 1981) • Popular music studies (“Journal of Popular Music Studies”, della IASPM US) • Popular Musicology (Allan Moore in Critical essays in Popular Musicology – 2007; “Popular musicology online”, Erik Steinskog e Derek Scott) Perché una definizione in inglese? • Possibili traduzioni in italiano: musica popolare, musica leggera, musica di massa, musica di consumo. • Popolare come folklorico (dimensione ruralelocale), in senso gramsciano (nazionale-popolare, contrapposto a elitario). • Storica importanza nel corso del XX secolo delle produzioni musicali americane e britanniche (jazz, blues, song, musical, swing, skiffle, beat, pop, rock, punk, disco, metal, rap ecc.) Il concetto di “popular” e di “pop” • Definizioni quantitative (musica di massa, musica di consumo) • Definizioni qualitative (musica del popolo, musica leggera o per il popolo) • Definizioni negative (ciò che non è musica tradizionale o colta) Richard Middleton, Studiare la popular music, Feltrinelli 1994 (ed.or. 1990) Differenze tra popular music, musica folklorica e musica colta Philip Tagg, Popular Music, da Kodjak al Rave, CLUEB , Bologna 1994 Le tricotomie discutibili e le dicotomie specifiche • • • • Orale – scritto - registrato Locale – internazionale – globale Funzionale – d’arte – commerciale … • • • • • • • • Live – studio Acustico – elettrico Suonato – elettronico Aperto – chiuso definizioni “emiche” come swing - streight “Black – white” “Alto – Basso” … • Varietà di repertori • Di metodi compositivi • Di motivazioni nella fruizione quindi • Di metodi analitici • Di finalità di studio • Di bibliografia (sempre più monografica) Un’unità di misura: la canzone o il brano, come microcosmo musical-culturale In ogni canzone • Ci sono diversi elementi formali “dentro”, che derivano dalle scelte compositive del musicista, del gruppo, dei produttori e arrangiatori (testo, forma, ritmo, armonia, strumentazione, missaggio, vocalità, ecc.) • Ci sono diversi elementi concettuali “dietro”, che la motivano e vi vengono assorbiti (influenze letterarie, ideologiche, politiche ecc., stati emotivi, finalità commerciali ecc.) • C’è un incrocio di codici espressivi: musicale e poetico • Nel caso dei video musicali l’incrocio si allarga anche alla dimensione visuale. Lucio Spaziante si sofferma su una dicotomia che non abbiamo citato: pop/rock Questa dicotomia chiama in causa fattori culturali e introduce il concetto di sub-culture giovanili definite dalla musica In genere si associano ai de termini queste qualità: Pop = musica da mainstream (di massa), romantica, commerciale, curata ma non sperimentale, “femminile”. Rock = musica ribelle, alternativa, impegnata, formalmente aperta alla sperimentazione, energica, “virile”. Contrapposizioni di questo tipo erano presenti anche nel passato: Anni 30-40: i popular song e il concetto di “standard” Theodor W. Adorno, On popular music, 1941 (riferimento ai popular song americani) Di quali musiche parlano? Mandalay: da Internet • Città della Birmania • Mandalay (1890) Poema di Rudyard Kipling (1865-1936) durante la colonizzazione britannica della Birmania. Narra della nostalgia di un soldato per il suo amore esotico. • On the road to Mandalay canzone tratta dal poema con musiche di Oley Speacks,. Esempio di parlour ballad. • The road to Mandalay, film muto di Tom Browning, 1926. Il protagonista è un soldato inglese. • Canzone pubblicata nell’album di Robbie Williams Sing When You’re Winning (e anche in un singolo nel 2001) • Nave da crociera di lusso “On the road to Mandalay” Parlor ballads>Radio stars Il baritono Lawrence Tibbet canta On the road to Mandalay, in Metropolitan (Il re dell’opera) 1935, interessante (per noi) il dialogo precedente relativo agli stili canori allora in voga: https://www.youtube.com/watch?v=CSzXoVWjEbo Il testo del poema di Kipling messo in musica Tv, swing e crooner singers Versione di Frank Sinatra incisa nell’album Come fly with me! (1958). Live, probabilmente nel Frank Sinatra show in TV: http://www.youtube.com/watch?v=j5HFVo7KmaA Dall’orientalismo coloniale ai sensi di colpa di Robbie Williams. A particularly personal track, The Road to Mandalay carries a French vibe and was written while Robbie was in France taking part in a television show. "It turned out to be the most, for me, touching song that I've written," said Robbie. " It's one of those songs that you go "this is really sad, but it's positive at the same time." (Dal sito di Robbie Williams -presentazione del singolo Eternity/The Road of Mandalay) La canzone (2001) non è una cover e non prevede citazioni né nel testo né nella melodia. È però un chiaro esempio di canzone “pop” del suo periodo, Strofa (???) – Ritornello (nonsense), costruzione in crescendo per ampliamento dell’organico (???), coda con “sortita pensosa”. Il video narra una storia parallela, la star è “attore”. La canzone è spezzata da un effetto sonoro realistico. http://www.youtube.com/watch?v=H58tcUznWHY Studi di popular music Serena Facci a.a.2013-2014 2 Un modello americano tra XIX e XX secolo: Tin Pan Halley e Broadway • Tin Pan Alley era il nome dato a una zona di New York (28° strada,nei pressi di Braodway avanue), dove c’erano diverse case di produzione musicale. • Indica, di conseguenza, anche un tipo di canzone, prevalente in quella produzione e comune ai repertori della canzone teatrale usata nei musical di Broadway. • I film musicali degli anni Trenta e Quaranta contengono molte canzoni di questo tipo. A Foggy Day (George e Ira Gerschwin) http://www.youtube.com/watch?v =ek1KFID0gSc Nice work if you can get it (George e Ira Gerschwin) Fred Astaire, performance con batteria sulle variazioni orchestrali della canzone. http://www.youtube.com/watch?v =GdKGGyv4a0E In questo spartito, tratto da un real book, sono indicati i termini Verse (strofa introduttiva in stile recitativo) e Chorus (melodia ritornellata) Quando la canzone diventa “standard” in genere il Verse non viene più eseguito. Spartito Chapell, anni Trenta, per pianoforte con tablature per chitarra La forma più diffusa in questo tipo di repertorio comprende un’introduzione (detta in genere Verse) e un ritornello (detto talvolta Refrain). Il Verse, nelle canzoni per il teatro, è in stile “recitativo”, con un ritmo simile a quello del parlato. Il Refrain è comunemente composto da 32 battute (thirtytwo bar form) con una forma AABA, in cui A viene in genere definita Chorus e B Bridge. Altri termini si sono variamente attestati: Verse-Chorus è una forma strofa-ritornello, il Bridge può anche chiamarsi Middle 8 o refrain. L’armonia dagli anni Venti in poi era di tipo jazzistico, con accordi tetradici e il ritmo swingato. Il refrain di 32 battute Nice work if I can get it (Ira & George Gershwin, 1937 per il film A Damsel in Distress – Una magnifica avventura,con Fred Astaire) Verse:The man who only live for making money Lives a life that isn't necessarily sunny; Likewise the man who works for fame There's no guarantee that time won't erase his name The fact is The only work that really brings enjoyment Is the kind that is for girl and boy meant. Fall in love you won't regret it. That's the best work of all if you can get it. REFREIN A -Chorus (8 bat.): Holding hands at midnight 'Neath a starry sky... nice work if you can get it. And you can get it if you try. A – Chorus: Strolling with the one girl Sighing sigh after sigh. nice work if you can get it. And you can get it if you try. B-bridge (8 bat.): Just imagine someone Waiting at the cottage door. Where two hearts become one... Who could ask for anything more? A -Chorus (8 bat.) Loving one who loves you, And then taking that vow... Nice work if you can get it, And if you get it -Won't you tell me how? Musical con musiche di Gershwin, 2012 blues La forma più “didattica” di blues è basata su un distico AB, accompagnato da una melodia di 12 battute. Il primo verso A è cantato due volte con una melodia simile, ma diversa armonizzazione. Il secondo verso ha melodia differente. Il giro armonico del blues in modo maggiore, più diffuso, è: A: I - I A: IV - I B: V-IV-I-V Billie Holiday: LONG GONE BLUES A Talk to me baby, tell me what's the matter now (2v) B Are you tryin' to quit me, baby, but you don't know how A I've been your slave ever since I've been your babe (2v) B But before I see you go, I see you in your grave I'm a good girl, but my love is all wrong (2 v) I'm a real good girl but my love is gone Tra tango e fox trot, In sol maggiore, il si (nota blu) è spesso bemolle, dando al brano. Uno dei primi blues pubblicati e diventato famosissimo: Saint Louis Blues di W.C. Handy (1914), Reg. della Memphis Blue Band di Handy 1922 (http://www.youtube.com/watch?v=dmFUXYaZIMk ??) I hate to see that evening sun go down 2 cause, my baby, hes gone left this town Fellin tomorrow like I feel today 2 Ill pack my truck and make my give-a-way St. louis woman with her diamond ring Pulls that man around by her apron strings 'twern't for powder an' her store-bought hair That man I love would have gone nowhere, nowhere I got the st. louis blues Blues as I can be That man got a heart like a rock cast in the sea Or else he wouldnt have gone so far from me I love my baby like a school boy loves his pie Like a kentucky colonel loves his mint’n rye I love my man till the day I die Bessy Smith, Louis Armstrong 1920 Billie Holiday , Benny Carter Orchestra1940 Race records e signore del blues classico: Mamie Smith, Ma Reiny, Bessy Smith, ecc. Film-canzone di Dudlay Murphy: Bessie Smith, St. Louis Blues, 1929. Vi è messo in scena un ambiente di povertà, violenza, solitudine e tristezza spesso cantato nei blues. In film come questi quel mondo diventa “icona” del blues urbano e della realtà degli afroamericani. http://www.youtube.com/watch?v=iJ1wtjO4In8 http://www.youtube.com/watch?v=KyRwomM37j8 A - And I followed her to the station with a suitcase in my hand B - Well, it's hard to tell, it's hard to tell when all your love's in vain All my love's in vain When the train rolled up to the station I looked her in the eye Well, I was lonesome, I felt so lonesome and I could not help but cry All my love's in vain When the train, it left the station with two lights on behind Well, the blue light was my blues and the red light was my mind All my love's in vain “Blues rurale” Robert Johnson Love in vain 1937 http://www.youtube.com/watch?v=-BkPm8JIJJQ Mississippi: Son House, Charly Patton, Robert Johnson.. (Musicisti del Delta). Dopo le incisioni dei Race Records degli anni Trenta questi musicisti furono “riscoperti” negli anni Sessanta. Più giovani: Muddie Waters registrato da Alan Lomax prima di trasferirsi a Chicago. BB King (Blues e Soul) proviene anche lui dal Mississippi. Robert Johnson, anche a causa della sua morte prematura, è diventato un “mito”. A questo mito si ispira il film Croassroads, 1986, di Walter Hill, musiche di Ray Cooder, ispirato dall’amicizia di Johnson e Willie Brown, che aiuta un giovane chitarrista nella sua iniziazione al blues. Felling bad blues (Ray Cooder, slide), dopo un significativo colloquio tra Eugene Martone e Willie. http://www.youtube.com/watch?v=YHwsYL4F4tw Duello finale con un chitarrista rock, impersonato da Steve Vai. http://www.youtube.com/watch?v=-_icctfc9Kw Ballade (folk song): In the pines Canto tradizionale rurale degli Appalachi, pubblicato nel 1917, in una versione di 4 versi, da Cecil Sharp (1859-1924), importante folklorista britannico curatore di raccolte di canti popolari in UK e anche in USA, dove cercò le permanenze della musica folk inglese. Alan Lomax nei ‘50 fece un giro inverso (dagli USA all’Europa). Negli anni venti è stata documentata una versione che parla di un incidente alla ferrovia. Negli anni Settanta sono state documentate le numerose varianti. - Versioni di Leadbelly(1895Texas-1949) reg. da John Lomax (1944-1948) – Testo http://www.youtube.com/watch?v=blI2dXHyBj0 - Versione di Bob Dylan (Carnegie Chapter Hall 1961) Testo - Versione dei Nirvana a MTV unplugged (1990) (David Jeffen, citato da Curt Kobain è il discografico, produttore dei Nirvana). Ultima apparizione live di Cobain. Analizziamo la performace. http://www.youtube.com/watch?v=mcXYz0gtJeM Judith Marie McCulloh,, In the Pines: The Melodic-Textual Identity of an American Lyric Folksong Cluster. Ph.D. Indiana University, 1970’ Hugh Barker, Trevor Duvall, Musica di plastica. La ricerca dell’autenticità nella musica pop, ISBN, Milano 2009. Popular song e blues negli anni Sessanta: l’esempio di Janis Joplin Summertime (dall’opera Porgy and Bess, George Gherswin 1935). Live in un concerto a Toronto 1968. Verificare anche il ruolo degli strumenti. Pieces of my Hart,(di Jerry Ragovoy e Bert Berns, 1967) live in Germania 1968. Dinamiche con il pubblico. Testo Versione di Emma Franklin http://www.youtube.com/watch?v=w5fqWugnIhk Janis Joplin a proposito di Bessie Smith: “ Mi ha mostrato l’aria e come fare per riempirla” (cit. in V. Martorella, Il blues, Einaudi, Torino 2009) FORMA Generalmente la canzone ha una forma strofica. Più elementi strofici possono però combinarsi in una stessa canzone. Esistono casi anche di forme interamente composte o complesse. 1) Il modello di 32 battute con schema AABA (chorus, chorus, bridge, chorus), preceduto talvolta da un’introduzione (verse). Es. Nice work if you can get it (I.& G. Gershwin), da Damsl Distress 1937 Le forme più ricorrenti 2) Il blues da 12 battute (twelve bars blues) con schema sono : AAB. Es. Long gone Blues (B. Holiday) 3) Il modello strofa-ritornello. Es. Tu vo’ fa l’americano Franco Fabbri, Il suono in cui viviamo, Feltrinelli 4) La ballata monostrofica con una strofa o doppia strofa ripetuta senza ritornelli secondo lo stile di molti canti narrativi delle tradizioni popolari europee. A volte l’ultimo verso di ogni strofa si ripete come un ritornello. Studi di Popular music 2013-14 3 REMBETIKO “Il Rebetiko (Ρεμπέτικο) o Rebetika (Ρεμπέτικα) (plurale) è un genere della musica greca. In Grecia è considerato come il tango per gli argentini, il blues per gli americani e come il fado per i portoghesi”. (Wikipedia) Quartetto del Pireo Bouzouki e baglamà Le prime registrazioni sono degli anni Venti. Risente di influenze turche (ambiente dei greci tornati da Smirne). G. Holst Road to rembetika, Harvey, Limni (greece), 1975 Markos Vamvakaris (1905-1972) http://www.youtube.com/watch?v=_XygHmT wWwk&feature=related (DISCO COLUMBIA DEL 1935) (zembekiko 9/4: 4+5) Manolis Chiotis (1922-1970) Nel film Ο ατσιδας (La pelle) 1962 di Giorgos Giannis, con Dino lleopulos http://www.youtube.com/watch?v=CCRYUJPi MyM&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=_Jd7D4AhRs Rhythm and Blues e Rock and roll • Rocking and rolling: usato in ambiente afroamericano per indicare un tipo di “motion”, • “The Billboard” usa rock and roll per il ritmo in controtempo dal 1942. Un es. è Just a closer walk with thee, di Sister Rosetta Tharpe. • Nel 1951 un dj radiofonico, Alan Freed, usa il termine per definire un tipo di musica simile al R&B. Il “terzinato”: Blueberry hill (Lewis/Stock/Rose) Fats Domino 1956- terzine sul piatto Il back beat rock&roll : Tuttifrutti 1955 (L. Richard) - cassa 1-3, rullante 2-4, duine sul piano Parentesi: parliamo di ritmo Conga Pattern o ritmi di danza La conga GROOVE (ritmica) Un manuale di Batteria e Basso consultabile online: Cristiano Micalizzi, Enciclopedia dei ritmi per Batteria e basso, BMG Ricordi http://www.scribd.com/d oc/38318708/CristianoMicalizzi-EnciclopediaDei-Ritmi-Per-Batteria-E- Danza di origine cubana, il termine ne denota la provenienza dalla comunità congolese. Usata nel carnevale. Nelle versioni “da sala” è danza in linea con cambio di direzione sul quarto tempo (1 -2 -3 -Klick). Es. “Me gusta la conga”, di Xavier Cugat “The king of Rumba”, musicista ispano-cubano trapiantato negli Usa. Evidente il quarto movimento anticipato e forte sul tamburo. Nel testo si fanno riferimenti alle modalità del ballo e allo spirito con cui danzare. Il testo è sia in spagnolo che in inglese. beat • • • • • • Beat è la definizione inglese di “pulsazione” o “tempo”. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta passò a definire un movimento culturale e un tipo di musica eseguita in Europa da gruppi con chitarre e batteria. Back-beat: è il pattern ritmico del rock con il rullante in levare. On the one (hyperbeat): nel funk è l’accentuazione in battere da parte dell’intero organico. Afro-beat, World-beat: usato per Fela Kuti (il primo) e dagli anni Ottanta per le musiche del mondo influenzate dal rock e da tutti i suoi derivati (compresi soul, funk, reggae, hip pop, ecc.). Blast-beat: nel metal è un veloce pattern in 4/4, basato sulla suddivisione dei tempi (per es. la cassa produce crome con il doppio pedale). Breack-beat: nell’elettronica sono (tra l’altro) i pattern non organizzati in 4/4, ma in maniera asimmetrica, come nei time-line-pattern africani filtrati dalla “world music”. http://www.youtube.com/watch?v=dtqDB2spyG0: James Brown,, Papa’s got a Brand New Bag http://www.youtube.com/watch?v=etPbnNe-K7w: Bill Ward (dei Black Sabbath), solo 1978 http://www.youtube.com/watch?v=h4AA6EuZe-k : Fela Kuti Teacher don’t teach me No Nonsense 1986 http://www.youtube.com/watch?v=rd05-1Wzji4,: Armand Van Helden, Witch Doctor 1994 http://www.youtube.com/watch?v=uqJA9lDZIhQ: David Byrne, Fuzzy Freacky, live in TV, 1998 L’immaginario del R&R Billy Haley: Rock around the Clock, James Myers e Max Freedman, Decca 1954. •Testo e accordi •“Blackboard Jungle”, di Richard Brooks (1955) http://www.youtube.com/watch?v=j0rtW56maXI&NR=1 •“Rock around the Clock”, Live (1956) http://www.youtube.com/watch?v=F5fsqYctXgM •Dieci anni dopo (1966) Scroll on, The Yardbirds con Jeff Back (anche Jimmy Page) in Blow Up di M. Antonioni http://www.youtube.com/watch?v=_zeza1xeWKM Elvis • Tra sentimentalismo e “boogificazione” (definizioni tratte da R. Middleton, Studiare la popular music, Feltrinelli 1990) • L’immagine della star, tra musica e film Haund dog, live al Milton Berle show, 1956 http://www.youtube.com/watch?v=883n2BhoT3k Love me tender, dal film omonimo, 1956 http://www.youtube.com/watch?v=GEHUlsl8al0 Jam session al NBC special (’68 Comeback), con Scotty Moore e Dj Fontana http://www.youtube.com/watch?v=q6iAJ_X9X5g The Beatles • I whant to hold your hand, live “Ed Sullivan Show”, 1964. • Tutti per uno (A Hard day’s night), regia di Richard Lester, 1964. I Should Have Known Better in formato quasi/video a 2min. e 40. • www.youtube.com/watch?v=1EWw707TW8M • Help! 1965, Richard Lester. • Magical Mistery Tour, 1967, The Beatles. • Yellow Submarine, 1968, George Dunnung e vari animatori. • Let it be, 1969, Michael Lindsay-Hogg. Eleanor Rigby • • • • Da Revolver, 1966 Quartetto d’archi in staccato e voci dei Beatles Forma? Metro e ritmo? Del testo è famoso il verso :”Look at all the lonely people”. • Nel film Yellow submarine è collocata nel momento dell’arrivo del sottomarino a Liverpool, passando per Londra. • Le animazioni sono di Charlie Jenkins. http://www.dailymotion.com/video/xycsj_beatles-eleanor-rigby_music Studi di popular music Serena Facci a.a.2013-2014 4 Film su rock: Making of, Concert movie, Rock Movie D. A. Pennebacker e Bob Dylan, Don’t look back, 1967. •Descrive il tour di Bob Dylan nel 1966 in UK. •Il regista decise di scegliere il B/N e di mantenere un taglio realistico (cinema verità). •Narrazione incentrata sul personaggio (molti i primi piani) e sul contesto, più che sulle performance. •Il film si apre con un proto-video di Subterranean Homesick Blues, in cui compare anche Alan Ginsberg. Un “making of” d’autore Jean Luc Godard e Rolling Stones: One plus one-Sympaty for the devil, 1968. (canzone dell’album Beggars Banquet) Testo della canzone “il soggetto era questo: da un lato c’era One – i Rolling Stones - e dall’altra c’ero io… il film che facevo non era un film era solo one+one” “ Mi ha sempre … interessato il fatto che i musicisti non hanno bisogno di immagini, mentre i fabbricatori di immagini hanno bisogno della musica”. Il produttore cambiò il finale sulla spiaggia, inserendo la versione finale della canzone dei Rolling Stones. Godard non accettò questa modifica: “nella mia versione non si sentivano più i Rolling Stones, sparivamo con loro e il film finiva”. Sovrimpressioni Rock Tony Palmer e Frank Zappa, 200 motel, 1971 •Il film nasce da una serie di brani realizzati da The Mother of Invention (con Volkan e Kaylan dei Turtles) + la Royal Philarmonic Orchestra. •Molto eclettico il linguaggio musicale •La trama inanella strampalati momenti della vita di una band, mescolati a dissacranti messaggi di critica sociopolitica. Ringo Star interpreta Zappa. •In Penis dimension (a 53’): uso di sovrimpressione, alternanza di immagini del concerto e di scene simboliche, musica d’avanguardia, cantanti rock-pop, testo dissacrante. Il “progressive” • Sperimentazione • Varietà stilistica (art rock, classic rock, jazz rock, folk rock, hard rock…). • Forme interamente composte • Brani lunghi e suite • Concerti-spettacolo • Sperimentazione anche con i filmaker Genesis: I know wath I like, live 1973. Testo Avantgard e travestitismo: i Residents • Gruppo Californiano nato nel 1974 e ancora attivo. • Si sono sempre presentati in pubblico mascherati. Live, 1999, In the Beginning&God Bussines dall’album Wormwood. The Third Reich’n Roll, 1974, film in passo uno e B/N (Cfr. Amaducci, pag. 83-84) http://www.youtube.com/watch?v=dkcZp-ofXEE http://www.youtube.com/watch?v=NRweyGHJ3bc QUANDO Il Rock è finito •Hard rock - Heavy Metal, recupero degli elementi virtuosistici del progressive. • Punk (anti-rock) - new wave – post punk •Funk, reggae, rap, hip hop e altre tendenze afroamericane. •Djing e elettronica: disco, dance, dub, house, techno ecc. (rielaborano e collaborano con varie tendenze, attraverso la pratica del remix). •Avant Garde, rock strumentale, elettronica e altre tendenze sperimentali. •Dalle forme canzoni più semplici, Beatles prima maniera: pop, brit-pop, ecc. •Folk e World music. •Continuità e rifondazione del R&R in vari personaggi vecchi e nuovi. S. Frith: Sociologia del Rock (Feltrinelli 1982), Il rock è finito (EDT 1990) Tra biopic e rockumentary: un film sulla scena punk e post-punk di Manchester. Michael Winterbottom: 24hour Party people, 2000. •Il film segue la vicenda della Factory Records e del fondatore Tony Wilson a Manchester dal 1976 al 1992. •Sono inserite immagini d’epoca di concerti dei Sex Pistol (No fun), Joy Division, New Order, Happy Mondays. (da 56 ‘, 1) New Order: Blue Monday, dialogo con Bernad Sunmer; 2) Ufo; 2) Happy Mondays, 24 H. party people, Tart tart – doloroso ricordo di una donna che frequentava l’Hazienda- , live con Bez). •Video New Order True faith, video del coreografo Philip Découflé, 1987 (Amaducci p. 135-6). Testo. http://www.youtube.com/watch?v=R_rhnHpRSXQ S. Reynolds, Post-Punk, ISBN, Milano 2006. Dai video promozionali alla videomusic • Queen, Bohemian Rapsody, 1975 , Testo http://www.youtube.com/watch?v=k-ARuoSFflc • Buggles, Video killed the radio star, 1979, Testo http://www.youtube.com/watch?v=W8r-tXRLazs • MTV 1981. http://www.youtube.com/watch?v=XBf0yJVMSzI Incontri • I video nascono dall’incontro tra registi e brani musicali. Talvolta tra registi e musicisti: per esempio musicisti di elettronica e registi di video art spesso danno vita a progetti comuni (vedi Amaducci). • Generazioni e scuole di cinematografia, poetiche individuali dei registi, tecniche cinematografiche e videografiche sempre più aggiornate sono dunque alla base della concezione e realizzazione dei video. • Momenti cruciali della storia del cinema (l’astrattismo di Oskar Fishinger), le tecniche di montaggio o l’introduzione di tecniche per effetti non realistici (la pixillation di Jan Svankmajer, lo step by step, il reverse, le tecnologie digitali come il chroma key o lo scrolling) sono alla base del linguaggio di molti video. • I generi cinematografici influenzano le scelte: il fantasy, il thriller, ma anche esperienze dell’avanguardia storica come il futurismo, l’espressionismo, ecc. • Quasi mai i video sono una mera promozione commerciale dei brani. Più che altro sono una delle tante modalità di rappresentazione e fruizione del brano (live-live, live-tv, audio, film, ecc.). Gianni Sibilla, I linguaggi della musica pop, Bompiani, Milano Chris Cunningham-Lieftfield • Afrika Shox, dall’album Rhythm and Stealth, 1999, di Letftfield (Neil Barnes, Paul Daley) con Afrika Bambaata (rapper), testo. B/N, realistico, ambiente metropolitano, storia, no performance, ritmo del montaggio regolare (2-4) (cfr. Arcagni). • Confronto con Open Up, Lietfield con John Lydon (ex Sex Pistols) e Public Image Lmt., 1993, non so il regista…. (B/N, ambiente archeo-industriale, no storia, performance, realistico con effetti (esposizioni flashate, sfocature, giochi di luce, “underground”). ANALISI e testo. Chris Cunningham-Björk • Björk: "Love isn't just about two persons. It's everywhere around you”. • Le molte versioni: "All Is Full of Love is a song by Björk, released as the fifth and final single from her album Homogenic. The version of the song used in the video is actually the original version of the song, while the version on Homogenic is a remix by Howie B. The original version of the song is used in the 1999 film Stigmata. The music for "All Is Full of Love" features sounds inspired by machines, and is accompanied by orchestral instruments and clavichord performed by Guy Sigsworth, ….”. Wikipedia. • Video : fantascienza, computer-grafica, Testo http://www.youtube.com/watch?v=AjI2J2SQ528 • Live con uso del video sullo sfondo http://www.youtube.com/watch?v=yDYMfm0JQOE Michel Gondry + Massive Attack e Bjork • Bjork: Bacherolette, favola-fantasy. Testo • Massive Attack : Protection, finto pianosequenza. Testo Un annuncio di ieri • We'd like to announce the publication of two books, the Oxford Handbook of Sound and Image in Digital Media, and the Oxford Handbook of New Audiovisual Aesthetics (Oxford University Press) Coda per i musicisti più esperti Cenni sull’analisi dell’armonia nella popular music ARMONIA “Tra le canzoni scritte dai Beatles, almeno un terzo ricade interamente in questa categoria [le norme del comportamento tonale definite da Schenker], un altro terzo offre solo qualche esplorazione tangenziale fuori questo sistema, mentre il terzo rimanente metterebbe in crisi Schenker”. (W. Everett, “Sistemi tonali nelle musiche pop Rock, <<RATM>>, VIII,2, 2003) Philip Tagg in “La tonalità di tutti i giorni” divide tra armonia classica e non classica. In questa seconda entrano tutti i casi non spiegabili alla luce dell’armonia tonale che lui divide in 1) Terziale-modale, 2) Quartale (nella prassi jazzistica: accordi basati su sovrapposizioni di intervalli di quarta anziché di terza). Fondamentali per la popular music è il concetto di Loop armonico (giro armonico), ovvero una sequenza accordale che viene ripetuta regolarmente. L’esempio più semplice è il loop de La bamba ||: I-IV-V-V:|| (Do-Fa-Sol-Sol), che lui definisce come un loop sul modo ionico, o il loop ||: I-vi-ii-V7:|| (Do- la-reSol7) molto diffuso negli anni Sessanta. La città vecchia Scala minore naturale (“pendolo eolico”) Lam (i) NEI QUARTIERI DOVE rem (iv) IL SOLE DEL BUON DIO Sol (VII) Do (III) NON DA' I SUOI RAGGI rem (iv) HA GIA' TROPPI IMPEGNI Lam (I) PER SCALDAR LA GENTE MI (V) D'ALTRI PARAGGI Lam (i) UNA BIMBA CANTA Rem (iv) LA CANZONE ANTICA Sol (VII) Do (III) DELLA DONNACCIA rem (I QUEL CHE ANCORA NON SAI lam TU LO IMPARERAI MI lam SOLO QUI FRA LE MIE BRACCIA Cadenza sospesa Scala minore aronica Cadenza perfetta Accordi tetradici: il song americano anni ‘20 “L’armonia della canzone americana classica comprende numerosi accordi standard della musica tonale tradizionale. Oltre ad essi, sono presenti anche altri accordi generati nel corso del tempo da tre processi di base. Si tratta di tre processi che hanno trasformato alcune di queste armonie tradizionali creando una nuova categoria di accordi molto diffusi che sono divenuti la lingua franca degli autori di canzoni dell’Età dell’Oro”. (p.45) “… La successione armonica in questo repertorio segue la sintassi della musica classica [triadi diatoniche legate tra loro per giungere a un’armonia di dominante cadenzale che definisce la tonica finale], ma ha proprie idiosincrasie come è possibile vedere quando si affronta lo studio dettagliato di singole canzoni”. (p.55-56) (Allan Forte, Armonia, Melodia e forma nella canzone americana dell’età dell’oro (19241950), in «Rivista di Analisi e teoria musicale», VIII, 2, 2003). 1) Assimilazione degli abbellimenti 2) Assimilazione delle blue notes 3) Prestito modale Un caso di armonizzazione basata su normali triadi, difficilmente spiegabile con i criteri dell’armonia classica All along the watchtower Princess kept the view While all the women came and went Barefoot servants too Outside in the cold distance A wildcat did growl Two riders were approaching And the wind began to howl There must be some kind of way out of here Said the joker to the thief There's too much confusion All along the watchtover I can't get no relief Buisness men they drink my wine (Bob Dylan 1967, in John Wesley Harding) Plowmen dig my earth La melodia è pentatonica. La successione None would ever compromise armonica è basata su un giro (do#m Si La Nobody of this world SI) suggerito all’inizio dalla chitarra e No reason to get excited realizzato usando la posizione con il barré The thief he kindly spoke della mano sx sulla tastiera . Non denuncia There are many here among us la presenza di una chiara tonalità. La Who feel that life is but a joke lettura più consolidata è i-VII-VI-VII che But you and I we've been through that armonizza un modo eolio (T-ST-T-T-ST-T-T, And this is not our place minore naturale) in do#m (do#re#mi So let us stop talking falsely now fa#sol#la si do#). The hour's getting late La stessa con la chitarra elettrica di Jimi Hendrix, All along the Watchtower (Da Electric Ladyland, 1969). “La registrazione originale di All along the Watchtower, come il resto di John Weslay Harding (1967), è austera.(…), basso, batteria, chitarra acustica, voce, armonica, tre accordi e nessuna evidente manipolazione dei suoni. In questa condizione disadorna i temi di alienazione e angoscia della canzone ci attraversano con con un’aria di rassegnazione. Per contrasto la registrazione di Hendrix con la sua potente apertura presenta una narrativa drammatica che produce un significato completamente differente. La versione di Hendrix contiene una sfida eroica.” Albin J. Zak III, The poetics of rock. Cutting tracks, Making Records, University of California Press, Berkeley - London, 2001 • Basso e voce principale al centro • Chitarra solista con Wah-Wah e Panning nell’immagine stereofonica • Batteria probabilmente con ADT a sx e dx Patrizio Simonini, La sperimentazione sonora sull’effettistica di studio e di chitarra nei tre album di Jimi Hendrix, Tesi di Laurea (Facoltà di Musicologia di Cremona) 2003-2004. Fender Stratocaster Woodstock Clone (2002) Grazie!