Movimenti oculari
Generalità sul controllo dei
muscoli extraoculari
Nervo 3 – Controlla il retto Sup , il retto
Inf , il retto mediale e l’ obliquo inf
Nervo 4 – Controlla l’ obliquo superiore
Nervo 6 – Controlla il retto laterale
Segnale di controllo motorio dei
muscoli oculari
• Possiamo vedere come la scarica dei neuroni per i
mm oculari sia alquanto particolare
• Si vede infatti che la decodificazione della velocità
e della posizione dell’ occhio che servono per lo
spostamento dell’ occhio sono il primo visto con
un burst ( impulso ) rapido del potenziale , il
secondo invece è tonico , più bassi ed è chiamato
step
• Per il burst serve l’ intervento di strutture superiori
come il collicolo superiore , mentre per lo step
serve un centro che regoli l’ esatta posizione dell’
occhio a seguito del movimento
• Questo centro è chiamato integratore neuronale ed è
localizzato nel n interposito del 12 nervo per i movimenti
orizzontali e nel n mesencefalico di Cajial per imovomenti
vertivali
• In tutto questo un ruolo essenziale assume il lobo
flocculare del cervelletto in quanto rappresenta una sorta di
controllore che dà il segnale d’errore per regolare la giusta
distanza tra oggetto e fovea dell’ occhio
• Infatti è proprio il cervelletto che tramite i 2 nn visti prima
contribuisce alla codificazione del senso di posizione
Movimenti di stabilizzazione
visiva
• Sono essenzialmente deputati a mantenere lo sguardo su
ciò che ci interessa a seguito di spostamenti del capo
• Sono fortemente regolate dalle afferenze vestibolari se è la
testa a muoversi per accelerazione angolari , dalle
afferenze retiniche o visive se è il mondo che gira intorno a
noi
• In tutto distinguiamo il riflesso vestiboloculare ,
optocinetico per quanto riguarda i movimenti di
stabilizzazione visiva mentre, i movimenti saccadici , i
movimenti lenti d’inseguimento e quelli di vergenza per
quelli dello sguardo
Riflesso vestibolculare e
optocinetico
• Il primo è generato da un movimento riflesso dell’ occhio in direzione
opposta della rotazione della testa , ed è regolato dalle afferenze
vestibolari provenienti dai canali semicircolari che a seconda della
direzione del movimento stimolano il n vestibolare di dx o sx , questi
a loro volta tramite connessioni dirette con il n oculomotore
omolaterale e connessioni indirette con il n abducente controlaterale ,
attivano i mm retto mediale omolaterale e rettolaterale controlaterale
• Il secondo invece si basa sullo scivolamento delle immagini sulla
retina che stimolano sempre i nn vestobolari ma con altre vie , una che
parte dal collicolo superiore e una che parte dalla corteccia TMS (
questa via passa anche per il cervelletto che è il tramite per i nn
vestibolari ) Sappiamo infatti che le aree TMS e TM sono deputate all’
analisi dei movimenti degli oggetti
Riflessi per la stabilizzazione visiva
• Sono quello vestiboloculare e optocinetico
• Entrambi cooperano nel mantenere fisso lo sguardo su un
oggetto
• Essi in realtà agiscono il primo per movimenti rapidi della testa
e il secondo quando la testa ormai si è ruotata e la velocità
risulta costante
• Tali riflessi sono parte integrante di quello che si chiama
NISTAGMO
• Questo infatti è caratterizzato da una fase lenta compensatoria in
direzione opposta al movimento della testa e da una fase rapida
di riposizionamento che porta l’occhio al centro dell’ orbita
• La fase lenta consiste nei riflessi detti prima , mentre quella
rapida consiste nei movimenti saccadici
Sistema saccadico
• Le saccadi altro non sono che dei movimenti
caratterizzati da fasi rapide che si ripercuotono in un
numero di 180 al minuto
• Servono essenzialmente per direzionare lo sguardo e
più esattamente per focalizzare le immagini che
vediamo sulla fovea di un oggetto che ci interessa
• La distanza tra la fovea e l’ oggetto da vedere è il
segnale d’ errore che come abbiamo detto è dipendente
da strutture superiori come i COF ( campi oculari
frontali ) e il collicolo superiore
Circuiti di controllo saccadico
• Il controllo dei movimenti saccadici orizzontali e
verticali è attuato da formazioni diverse che sono
la FRPP o formazione reticolare pontina
paramediana e FRM o formazione reticolare
mesencefalica rispettivamente
• Il collicolo superiore è formato da 6 strati dove
quelli più superficiali riceveno afferenze dalla
retina e dai nuclei basali , mentre quelli profondi
sono una sorta di organo a fx sensorimotoria che
trasforma le afferenze in comandi motori
Collicolo superiore
• Formato da 6 strati superficiali per le afferenze e profondi
per la trasformazione sensorimotoria
• Situato sopra l’ acquedotto del Silvio , è importante in
quanto scarica sui centri reticolari visti prima in maniera
diversa a seconda della sua attivazione
• I neuroni sono del tipo burst che scaricano massimamente
quando il movimento saccadico è in una direzione ben
precisa
• Movimenti vari sono codificati da codici vettoriali e di
popolazione dove più neuroni scaricano ma diversamente a
seconda dell’ ampiezza e della direzione del movimento
dando come risultato la somma vettoriale della scarica di
ognuno
Selezione dei bersagli visivi:la
corteccia cerebrale
• COF – Sono questi i veri sistemi di controllo decisionale sta
volta per direzionare lo sguardo verso un bersaglio visivi che al
contrario del collicolo superiore deve portare interesse
• I campi oculari frontali sono infatti l’ area 8 che come abbiamo
visto è coinvolta nella via visiva retino tettale per il controllo
non solo degli occhi ma anche del collo e del tronco a seguito
dei movimenti della testa verso un bersaglio visivo
• Questi COF operano o direttamente regolando gli strati medi del
collicolo superiore , o indirettamente come abbiamo visto per il
circuito oculomotorio tramite i gangli della base
• Succede infatti che i COF eccitano il n caudato che a sua volta
inibisce la sostanza nera parte reticolata , che essendo inibita , fa
eccitare maggiormente il collicolo superiore che così può
svolgere meglio la sua fx di direzionatore dei movimenti
saccadici
• Corteccia parietale posteriore , è assieme ai
COF impelagata nel controllo dei
movimenti saccadici anche se i neuroni di
tale area sono stati visti scaricare
essenzialmente prima del movimento
saccadico dimostrando che servono più per
l’ attenzione visiva , ovvero scaricano
quando il soggetti sta per rivolgersi verso
qualcosa che suscita il suo interesse
Movimenti lenti di inseguimento
• Sono una sorta di specializzazione del riflesso optocinetico
• Infatti mentre nel riflesso optocinetico , è lo scivolamento dello
spazio intero a suscitare il movimento oculare nella direzione
opposta , adesso è un piccolo bersaglio visivo in movimento
soltanto che fa muovere gli occhi ad una velocità adatta per il suo
inseguimento
• Si è visto infatti che i MLI , non possono essere fatti
volontariamente ma solo se è presente un bersaglio in movimento
• La via di controllo è simile al riflesso optocinetico e prevede sempre
le afferenze sulla posizione e il movimento dell’ oggetto data dalla
corteccia TMS. Poi questa manda fibre ai nn pontini che a loro volta
scaricano sul flocculo cerebellare che a sua volta controlla il
movimento esatto da eseguire per mantenere il bersaglio nella fovea
, inoltre vengono inviate informazioni anche alla FRPP che assieme
al cervelletto si connettono con i nn vestibolari e questi con quelli
oculomotori
Movimenti di vergenza
• Iniziano prima e terminano dopo il movimento saccadico
• Sono essenziali per regolare i mm rettolaterale e mediale
per mantenere fisso un oggetto che si sposta
• Infatti se l’ oggetto è più a dx il movimento saccadico
tenderà a spostare in modo uguale entrambi gli occhi ,
mentre i movimenti di vergenza che tendono a regolare l’
ampiezza del movimento oculare che deve essere diversa
cosicchè l’ occhio dx sarà spostato ovviamente di meno di
quello sx
• Il centro della vergenza è nella FRM o formazione
reticolare mesencefalica