Il Codice Deontologico delle RI - Dipartimento di Comunicazione e

Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità
sociale d’impresa
7. Il codice deontologico del relatore
istituzionale
--------------------------------------------
Stefano Scarcella Prandstraller
Relazioni istituzionali e
Gestione della responsabilità
sociale d’impresa
Il codice deontologico della FERPI
• Adottato dall’ Assemblea Generale della FERPI a Torino nel 1978 e
modificato a Trieste nel 2005;
• vincola direttamente i soli iscritti alla FFERPI, ma costituisce altresì
il principale punto di riferimento per la deontologia di tutti i
professionisti di relazioni istituzionali in Italia.
• Nell’esercizio dell’attività professionale ogni relatore istituzionale:
• deve rispettare i principi della dichiarazione universale dei diritti
umani con riferimento specifico alla libertà di espressione e alla
libertà di stampa ed informazione con il solo limite delle
informazioni coperte da riservatezza o da segreto industriale;
• deve dimostrare onestà, lealtà, integrità personale e professionale.
• Per integrità professionale si intende l’osservanza dello Statuto,
dei Regolamenti, dei Protocolli e dei Codici di etica e di
comportamento adottati dalla FERPI.
____________________________
Stefano Scarcella Prandstraller
Relazioni istituzionali e
Gestione della responsabilità
sociale d’impresa
Aspetti deontologici della professione delle
relazioni istituzionali
• Il relatore istituzionale non deve fare uso di informazioni e
commenti che possano trarre in inganno e di informazioni
false o devianti e vigila a tal fine sul lavoro dei collaboratori;
• le attività di relazioni pubbliche debbono essere realizzate con
chiarezza e trasparenza, essere immediatamente identificabili
come tali e non ingannare i terzi;
• il relatore istituzionale deve evidenziare la provenienza del
materiale informativo diffuso dall’organizzazione cliente;
• i relatori istituzionali non possono assumere incarichi o
svolgere attività che comportino conflitto di interessi senza il
consenso esplicito del committente o del datore di lavoro;
• devono mantenere il segreto professionale e la più completa
discrezione e astenersi dal fare uso di informazioni di ricerca o
confidenziali ricevute da committenti o datori di lavoro;
____________________________
Stefano Scarcella Prandstraller
Relazioni istituzionali e
Gestione della responsabilità
sociale d’impresa
Aspetti deontologici della professione delle
relazioni istituzionali
• Il relatore istituzionale deve accettare solo contratti con
committenti o datori di lavoro da cui percepire onorari e
compensi commisurati alla prestazione professionale ed
eventualmente al raggiungimento di determinati risultati e
non può accettare ad alcun titolo corrispettivi da terzi.
• Quando nell’esecuzione di un’attività le iniziative previste
possono rendere necessari atti difformi rispetto al Codice, il
relatore istituzionale deve immediatamente informarne il
committente o datore di lavoro ed interrompere tali iniziative;
• Il relatore istituzionale deve rispettare gli interessi pubblici e la
dignità dell’individuo e comportarsi sempre correttamente e
onestamente con i suoi committenti e datori di lavoro, passati
e presenti, con i mezzi di comunicazione, con il pubblico e con
gli altri relatori istituzionali .
____________________________
Stefano Scarcella Prandstraller
Relazioni istituzionali e
Gestione della responsabilità
sociale d’impresa
Aspetti deontologici della professione delle
relazioni istituzionali
• Il relatore istituzionale ha un preciso dovere di mantenere
l’integrità e la completezza dell’informazione e non deve, per
dolo o per imperizia, distribuire informazioni false o devianti;
• non deve compiere alcuna attività che tenda a corrompere
l’integrità dei mezzi di comunicazione;
• deve operare costantemente per presentare in forma obbiettiva
l’organizzazione per cui opera;
• il relatore istituzionale deve rispettare i doveri deontologici dei
giornalisti e tenere un elenco aggiornato delle collaborazioni che
tiene con giornalisti per lo svolgimento delle proprie attività;
• non può far uso direttamente o indirettamente di informazioni
riservate di carattere economico o finanziario di cui venga a
conoscenza nell’esercizio della propria attività professionale;
____________________________
Stefano Scarcella Prandstraller
Relazioni istituzionali e
Gestione della responsabilità
sociale d’impresa
Aspetti deontologici della professione delle
relazioni istituzionali
• Nelle attività di public affairs a qualunque livello ha l’obbligo
di non offrire o fornire direttamente o indirettamente regali,
inviti e rimborsi spese al di là delle abituali forme di cortesia,
ovvero servizi, materiali o attrezzature;
• deve astenersi da forme di concorrenza sleale nei confronti
di altri relatori istituzionali, né mai agire o parlare in modo da
danneggiare la loro reputazione professionale;
• il relatore istituzionale deve vigilare sulla condotta di
dipendenti, collaboratori e consulenti e in caso di violazioni
da parte loro è ritenuto responsabile delle violazioni stesse,
come se fossero state da lui compiute;
• deve comportarsi in modo che la sua condotta non possa
essere mai di pregiudizio alla reputazione delle attività
____________________________
professionali di relazioni pubbliche.
Stefano Scarcella Prandstraller
Relazioni istituzionali e
Gestione della responsabilità
sociale d’impresa
Il Codice di Atene (1965, 1968 e 2009)
• Ogni iscritto alla FERPI deve altresì rapportare la propria
condotta al Codice di Atene approvato dalla CERP e dall’IPRA;
• contiene norme di comportamento vincolanti per gli aderenti e
raccomandate ai professionisti di RP in tutto il mondo;
• Parte da quattro premesse fondamentali:
• 1) che tutti Paesi membri dell’ONU hanno convenuto di attenersi
alla sua Carta e che, data la natura della loro professione, tutti i
professionisti delle RP dovrebbero impegnarsi al loro rispetto;
• 2) che l’uomo può godere dei suoi diritti solo nella misura in cui
vengono soddisfatti i suoi bisogni intellettuali, morali e sociali;
• 3) che i professionisti di RP possono, nell’esercizio della loro
professione, contribuire largamente a soddisfare tali bisogni
intellettuali, morali e sociali dell’uomo;
____________________________
Stefano Scarcella Prandstraller
Relazioni istituzionali e
Gestione della responsabilità
sociale d’impresa
Il Codice di Atene (1965, 1968 e 2009)
• 4) che l’uso di tecniche che permettono loro di entrare
simultaneamente in contatto con milioni di individui dà ai
professionisti di RP un potere da delimitare con un codice etico.
• Ogni relatore istituzionale deve impegnarsi a:
• 1) rispettare i principi della Dichiarazione Universale (1948);
• 2) rispettare il diritto di ciascuno a formarsi il proprio giudizio;
• 3) creare le condizioni morali, psicologiche e intellettuali per un
vero dialogo e riconoscere agli altri il loro punto di vista;
• 4) agire in modo da tenere conto degli interessi delle parti
coinvolte, e quindi sia dell’organizzazione, che dei pubblici;
• 5) rispettare sempre le proprie promesse e i propri impegni, che
devono essere formulati in termini che non si prestino ad
equivoci, e dimostrare lealtà e onesta in ogni circostanza ;
____________________________
Stefano Scarcella Prandstraller
Relazioni istituzionali e
Gestione della responsabilità
sociale d’impresa
Il Codice di Atene (1965, 1968 e 2009)
• 6) agire sempre in accordo con il presente Codice con una
particolare attenzione all’accuratezza e alla privacy,
soprattutto nell’utilizzo di internet e di altri media digitali come
canali di comunicazione.
• Ogni relatore istituzionale deve infine astenersi dal:
• 1) subordinare la verità ad altre esigenze;
• 2) diffondere informazioni che non siano basate su fatti fondati
e controllabili;
• 3) impegnarsi in azioni contrarie alla morale, all’onestà, alla
dignità o all’integrità delle persone;
• 4) utilizzare qualsiasi metodo o tecniche mirate a creare negli
individui motivazioni inconsce e non controllabili dalla loro
volontà, rendendoli così non responsabili delle proprie azioni.
____________________________
Stefano Scarcella Prandstraller