IL SISTEMA
ORMONALE
Rosalba Fazio - Lucio Troise
IL SISTEMA ORMONALE
• L’uomo è un animale sociale in quanto la vita in
comunità offre a ciascuno di noi innegabili vantaggi.
• In cambio dobbiamo dedicare parte del nostro tempo
a scambiare messaggi con i nostri simili, perché è
impossibile vivere in società senza parlare,
ascoltare, discutere o partecipare a riunioni, è
impossibile fare a mano di comunicare.
IL SISTEMA ORMONALE
• Anche le cellule, quando si
aggregano a formare un
organismo, devono
comunicare tra loro.
In questo caso non si tratta di
una comunicazione verbale ma
di uno scambio di messaggi
chimici.
IL SISTEMA ORMONALE
• Ogni cellula emette sostanze che influenzano l’attività di altre
cellule.
• L’invio di “messaggi”sotto forma di molecole è una prassi
normale nel mondo cellulare.
• Un grande numero di insetti e molti animali comunicano tra loro
quasi soltanto mediante odori, ovvero messaggi chimici.
Ad esempio i maschi delle farfalle
notturne trovano le femmine seguendone
le tracce odorose, portate dal vento
anche a distanza di centinaia o migliaia
di metri.
Le sostanze odorose si chiamano
ferormoni, cioè ormoni portati a distanza.
NEUROTRASMETTITORI ED
ORMONI
• Gli impulsi del sistema nervoso si trasmettono da una
cellula ad un’altra tramite un collegamento chiamato
sinapsi.
Ciò avviene grazie al fatto che il primo neurone (cellula
nervosa) emette una sostanza, il neurotrasmettitore, che
eccita il secondo neurone.
• Il messaggio chimico passa da una cellula all’altra
attraverso la strettissima fessura sinaptica.
• Lungo le fibre nervose, invece,
gli impulsi viaggiano grazie a
fenomeni elettici.
Nel sistema ormonale le cellule
comunicano tra loro per mezzo
di una sostanza chimica.
NEUROTRASMETTITORI ED
ORMONI
•
Il meccanismo di base è il seguente:
– le cellule secretici emettono una sostanza, l’ormone;
– l’ormone entra nel sangue e viene trasportato dappertutto;
– tutte le cellule del corpo sono
esposte ad un ormone presente
nel sangue, ma soltanto alcune
di esse, chiamate cellule bersaglio,
reagiscono alla sua presenza
mettendosi a fabbricare proteine
o effettuando altre reazioni
chimiche.
In conclusione:
• le cellule secretici inviano messaggi alle cellule bersaglio
per mezzo di apposite molecole, gli ormoni, che fungono da
messaggeri.
• Un tempo si pensava che gli ormoni possedessero
particolari proprietà biologiche, connesse agli effetti che
procurano alle altre cellule.
Per esempio si
riteneva che
l’ormone maschile
fosse
mascolinizzante di
per sé e che uno
femminile avesse
proprietà
femminilizzanti.
GLI ORMONI
• Oggi sappiamo che gli ormoni sono soltanto dei
messaggeri chimici capaci di attivare questo o quel
complesso di cellule.
Sono solo queste ultime, le cellule bersaglio, ad agire in
senso mascolinizzante o femminilizzante.
Per la specie umana sono noti oltre 50 ormoni e
ciascuno di loro agisce su cellule
bersaglio specifiche.
GLI ORMONI
• Gli ormoni circolano tutti nel sangue, le cellule bersaglio
riconoscono e rispondono soltanto all’ormone per cui sono
programmate.
Cosa succede quando un ormone entra in contatto con una
cellula bersaglio?
Si distinguono due meccanismi di attivazione diversi in base
alla natura chimica degli ormoni, gli ormoni infatti possono
essere liposolubili e idrosolubili.
GLI ORMONI LIPOSOLUBILI
• Gli ormoni liposolubili derivano da trasformazioni della molecola di
colesterolo.
Comprendono il testosterone, che presiede allo sviluppo delle
caratteristiche maschili, il cortisolo che regola il metabolismo, ed
altri ancora.
Si tratta di ormoni idrofobi, cioè che non si sciolgono in acqua e
quindi neanche nel plasma sanguigno, pertanto possono viaggiare
nel sangue solo se legati ad una proteina trasportatrice.
• Quando entrano in contatto con una cellula bersaglio abbandonano
la proteina trasportatrice ed attraversano la membrana.
La membrana non costituisce un ostacolo perché gli ormoni sono
liposolubili.
Una volta giunto nel citoplasma, l’ormone si lega con speciali
proteine presenti,
GLI ORMONI LIPOSOLUBILI
i recettori ormonali.
In una cellula bersaglio vi sono circa 10.000 recettori.
Accompagnato dal recettore, l’ormone entra nel nucleo e si
attacca ad alcuni siti particolari del DNA attivando la
trascrizione su RNA di alcuni geni.
La cellula bersaglio inizia o incrementa la produzione di
alcune proteine determinando l’effetto ormonale.
GLI ORMONI IDROSOLUBILI
• Gli ormoni idrosolubili sono proteine o molecole derivate dalle
proteine.
Comprendono la maggior parte degli ormoni , tra cui l’adrenalina,
che aumenta la pressione del sangue e l’insulina.
Sono ormoni idrofili, cioè solubili nell’acqua e nel plasma sanguigno,
ma, proprio per questo non possono attraversare la membrana
plasmatici delle cellule bersaglio.
La situazione è analoga ad un
messaggero che porti l’allarme ad
una città ma a cui sia impedito di
oltrepassare le mura:
per attivare la popolazione può
solo allertare le guardie sugli spalti
perché trasmettano l’allarme alla
popolazione.
GLI ORMONI IDROSOLUBILI
• Qualcosa di simile avviene
nelle cellule bersaglio degli
ormoni idrosolubili.
L’ormone, che in questo caso
funziona da primo
messaggero, attiva speciali
proteine (recettori) presenti
sulla membrana cellulare.
I recettori inducono un’altra
proteina, l’enzima
adenilciclasi, a trasformare
un certo numero di molecole
di ATP in molecole di una
sostanza detta
adenosinmonofosfato ciclico
(cAMP).
ADENOSINMONOFOSFATO ciclico (cAMP).
• Questa molecola, stando nel
citoplasma, funziona da secondo
messaggero perché attiva un altro
enzima.
Questo enzima attiva numerose
molecole di un altro enzima che, a sua
volta, attiva numerosissime altre
molecole
ADENOSINMONOFOSFATO
• Alla fine di questa cascata “esplosiva” si ottiene la mobilitazione di
milioni di molecole.
Tutto questo avviene a seguito dell’azione innescata da poche
molecole di ormone (primo messaggero).
Questi meccanismi sono molto complicati ma hanno i seguenti
vantaggi:
bastano piccole quantità di ormone per provocare effetti importanti
nell’organismo
tali effetti possono essere regolati
e graduati ai vari livelli della
cascata enzimatica mediante
complessi meccanismi
molecolari.
GLI ORMONI DEL CORPO UMANO
• Alcuni dei nostri ormoni hanno un vasto raggio di azione perché
agiscono su quasi tutti i tessuti del corpo.
Ne sono un esempio gli ormoni sessuali che sviluppano i caratteri
maschili e femminili un po’ dappertutto: dai peli del mento alla forma
dei piedi.
Altri ormoni hanno obiettivi più limitati.
Alcuni , addirittura, si limitano ad agire solo su ghiandole endocrine
di cui regolano l’attività.
L’IPOFISI
• Le ghiandole endocrine cedono il loro prodotto direttamente nel
sangue , le cellule secretici isolate non agiscono autonomamente
ma, sono comandate, a loro volta da una ghiandola “direttrice”
principale: l’ipofisi.
L’ipofisi è una ghiandola grande poco più di un pisello, è situata alla
base dell’encefalo con cui è collegata tramite un peduncolo.
Questa ghiandola emette
almeno una decina di ormoni che
stimolano le altre ghiandole
endocrine o altre parti del corpo.
L’IPOFISI
• L’ipofisi, a sua volta, riceve ordini dal “comando supremo”
che è una parte del cervello chiamata ipotalamo.
L’ipotalamo possiede cellule che hanno caratteristiche sia
nervose che secretici (cellule neurosecretrici).
L’IPOTALAMO
L’ipotalamo può essere considerato come il ponte che collega il sistema
ormonale con quello nervoso, istinto e ragione.
• L’ipotalamo è una parte del
cervello con funzioni di
ghiandola endocrina.
E’ direttamente influenzato da
impulsi provenienti dall’esterno,
stimoli termici, luce, buio, stimoli
tattili, odori e così via.
Le cellule dell’ipotalamo
reagiscono a tutto ciò
emettendo ormoni appropriati.
La visione di un possibile
partner induce l’ipotalamo a
secernere ormoni sessuali.
GLI ORMONI IPOTALAMICI
• Gli ormoni ipotalamici sono peptici,
ossia brevi catene di aminoacidi.
Invece di diffondere nel sangue
questi ormoni percorrono vasi
lunghi pochi millimetri per finire
nell’ipofisi oppure vi arrivano grazie
a prolungamenti delle cellule
neurosecretrici.
E’ questo il caso dell’ormone
antidiuretico che stimola il
riassorbimento dell’acqua nel
tubulo renale e dell’oxitocina che
fa contrarre la muscolatura
dell’utero durante il parto oltre ad
essere responsabile della
formazione del latte.
L’IPOFISI
• Le cellule bersaglio degli ormoni
ipotalamici si trovano, dunque,
nell’ipofisi.
Questa ghiandola si trova nel centro
geometrico del cranio ed è
alloggiata in una incavatura
dell’osso sfenoide.
E’ costituita dall’unione di due
formazioni diverse per struttura e
per funzione:
l’ipofisi posteriore, di tessuto
nervoso, è un prolungamento
dell’ipotalamo ed ha il compito di
diffonderne gli ormoni (è questa
parte ad accumulare ed a secernere
nel circolo sanguigno l’ormone
antidiuretico e l’oxitocina)
l’ipofisi anteriore, fatta di tessuto
ghiandolare, che fabbrica ormoni
per conto proprio pur essendo
sottoposta a controllo ipotalamico.
•
L’IPOFISI
I principali ormoni prodotti dall’ipofisi anteriore sono i
seguenti:
ormone della crescita (somatotropo): agisce principalmente
sulle ossa lunghe; se viene prodotto in quantità insufficiente
l’organismo non cresce (nanismo), se viene prodotto in
quantità eccessiva si ha una crescita abnorme (gigantismo).
Se, a causa di un tumore, si determinano scompensi nella
quantità dell’ormone, si determina un accrescimento
esagerato delle estremità corporee come mani, piedi, cranio
(acromegalia).
PROLATTINA
•
ormone della secrezione del latte (prolattina): è
prodotto sopreatutto quando il capezzolo è stimolato
dalla suzione, in questo caso una serie di impulsi nervosi
giungono all’ipotalamo che, a sua volta, permette
all’ipofisi di secernere la prolattina.
GONADOTROPINE
• ormoni sessuali (gonadotropine): sono ormoni prodotti a seguito
di comandi ormonali provenienti dall’ipotalamo, agiscono sui testicoli
e sulle ovaie, cioè su organi che a loro volta producono ormoni.
ormone stimolatore delle ghiandole surrenali
(adrenocorticotropo): attiva lo strato
esterno corticale di queste ghiandole
regolando la produzione di cortisolo.
ormone stimolatore della tiroide
(tireotropo): stimola la tiroide a
produrre gli ormoni tiroidei, regolatori
del metabolismo.
TIROIDE
La tiroide è una ghiandola con due lobi, aderente alla trachea al livello
della laringe.
In seguito alla stimolazione da parte dell’ipofisi, secerne nel sangue
degli ormoni tiroidei, come la tiroxina (la molecola deriva
dall’aminoacido tiroxina).
Questa molecola contiene atomi di iodio, elemento raro negli
organismi terrestri.
Noi assumiamo tale elemento con il sale da
cucina o alimentandoci di animali marini.
Praticamente tutto lo iodio che ingeriamo si
accumula nella tiroide e ne garantisce la
funzionalità.
Gli ormoni tiroidei accelerano i processi
metabolici incrementando il consumo di ossigeno
da parte delle cellule. Rendono l’individuo magro
ed attivo.
TIROIDE
Una produzione eccessiva di questi ormoni
(ipertiroidismo) causa nervosismo, insonnia, eccitabilità,
sudorazione eccessiva e perdita di peso.
Al contrario, la scarsa attività della tiroide (ipotiroidismo) rende l’individuo
grasso, abulico, apatico, privo di energia, nei casi estremi ne risentono lo
sviluppo delle cellule nervose, causando cretinismo, e lo sviluppo corporeo
generale (nanismo).
Spesso questa
patologia è
accompagnata da
uno sviluppo
abnorme (ipertrofia)
della tiroide che
provoca un
rigonfiamento del
collo (gozzo).
TIROIDE
• Oggi si prevengono questi difetti con la vendita del sale da cucina
arricchito di iodio.
Un altro ormone prodotto dalla tiroide, la calcitonina, abbassa la
quantità di calcio nel sangue concentrandolo nelle ossa e nei
muscoli.
PARATIROIDI
• Sono due paia di piccole ghiandole, poco più grandi di una
lenticchia, attaccate alla tiroide.
Sintetizzano l’ormone paratiroideo, fatto di una catena di 48
aminoacidi, che ha l’effetto di intaccare il materiale osseo (fosfato di
calcio) portando il calcio in soluzione nel sangue.
Questo ormone favorisce il recupero del calcio favorendone il
riassorbimento renale.
Una adeguata concentrazione di calcio nei liquidi corporei è
indispensabile per il funzionamento dei muscoli, cuore compreso, e
dei nervi.
Infatti se il calcio presente nel
sangue è scarso i muscoli si
contraggono in modo spasmodico
(tetania).
PARATIROIDI
• Naturalmente anche l’ormone paratiroideo deve essere bilanciato per
evitare concentrazioni squilibrate e quindi danni alle ossa.
A ciò provvede l’ormone calcitonina che abbassa la
quantità di
calcio nel
sangue.
Tiroide e
paratiroidi
lavorano
insieme per il
corretto
funzionamento
dell’organismo
.
PANCREAS
• All’interno del pancreas vi sono dei gruppi di cellule, degli
“isolotti” di cellule, chiamati isole di Langerhans che
rappresentano la parte endocrina della ghiandola del
pancreas.
Queste cellule secernono degli ormoni capaci di
stabilizzare la glicemia e quindi la concentrazione di
glucosio nel sangue.
In condizioni
normali la glicemia
è di circa dell’uno
per mille (un
grammo per litro).
L’ORMONE INSULINA
• Dalle isole di Langerhans prende il nome l’ormone
insulina che provoca l’abbassamento della glicemia.
E’ lo stesso glucosio presente nel sangue che stimola
tali cellule a produrre insulina.
L’ormone provoca la
diminuzione del
glucosio in circolo
favorendone
l’assorbimento nelle
cellule del corpo e
l’accumulo nel fegato
sotto forma di
glicogeno.
L’ORMONE INSULINA
• Esiste una malattia, il diabete mellito, che è dovuta a carenza di
insulina. I diabetici soffrono perché le loro cellule, non riuscendo ad
utilizzare il glucosio, si nutrono a spese di molecole di grassi e
proteine con il risultato di indebolire l’organismo.
D’altra parte i reni non riescono ad assorbire il glucosio e di
conseguenza anche l’urina, oltre al sangue, è mellita, ovvero dolce
(da mel = dolce).
Di conseguenza i reni devono espellere molta acqua ed il malato
tende a disidratarsi.
IL DIABETE
•
Il diabete è curato con una dieta povera
di glucosio e quindi di zuccheri, e con
iniezioni di insulina.
Un altro tipo di cellule di Langerhans
produce il glucagone, ormone che agisce
in senso opposto all’insulina. Infatti
stimola la riconversione del glicogeno
(polisaccaride depositato nel fegato) in
glucosio.
L’ormone è secreto soprattutto quando
l’attività fisica richiede un aumento della
glicemia per garantire l’apporto di
zucchero alle cellule che ne hanno
bisogno.
L’insulina, al contrario, è secreta
soprattutto dopo i pasti per
immagazzinare gli zuccheri nel fegato e
nei muscoli.
GHIANDOLE SURRENALI
• Si chiamano così perché sono situate sulla parte più alta
dei reni.
Sono formate da due ghiandole diverse per struttura e
per funzione: una centrale o midollare e una periferica o
corticale.
MIDOLLARE.
• Questa parte di ghiandola è fatta essenzialmente di tessuto nervoso
ed è alle dirette dipendenze del sistema nervoso autonomo. In
occasione di forti ed improvvise emozioni, piacevoli o spiacevoli che
siano, questa ghiandola scarica l’adrenalina, un ormone così
chiamato perché viene emesso dal rene.
• Questa sostanza accompagna gli stati di panico, di rabbia e di
tensione.
E’ secreta nel sangue nei momenti che precedono una gara
sportiva, un discorso in pubblico o un esame.
• L’adrenalina accelera il battito cardiaco e fa restringere i vasi della
circolazione viscerale: nei momenti di lotta o di pericolo è giusto
infatti trascurare le funzioni
digestive e incrementare
invece l’irrorazione muscolare.
MIDOLLARE
• Inoltre l’adrenalina stimola il sistema nervoso, il metabolismo e la
demolizione del glicogeno (per rifornire il sangue e quindi le cellule
di glucosio).
• Un altro ormone della zona midollare, chimicamente simile e
funzionalmente complementare è la noradrenalina.
Questa sostanza causa un aumento della pressione sanguigna
mediante la costrizione dei capillari periferici e accelera, come
l’adrenalina, il metabolismo.
Corticale.
•
•
A differenza degli ormoni della midollare, che derivano da una trasformazione di
un aminoacido, gli ormoni della porzione corticale sono steroidi (sono ormoni
derivanti dal colesterolo).
L’ALDOSTERONE regola l?assorbimento del sodio nel rene, il cortisone è un
regolatore del metabolismo perché è implicato nella trasformazione delle
proteine e dei grassi in glucosio.
Quello del cortisone è un ulteriore meccanismo di
regolazione del glucosio nel sangue (gli altri sono
quelli legati all’azione del glucagone, dell’insulina,
dell’adrenalina e della noradrenalina).
Tutti questi meccanismi servono a garantire un
perfetto equilibrio della concentrazione della
glicemia (glucosio nel sangue).
Ciò è particolarmente importante per la funzionalità
del cervello che, a differenza degli altri organi,
accetta di essere nutrito soltanto con glucosio,
senza una glicemia ben bilanciata il cervello non
potrebbe funzionare.
•
OVAIE E TESTICOLI
Le gonadi, cioè le ovaie ed i testicoli, non si limitano a produrre gameti
(ovuli e spermatozoi), ma contengono anche cellule che secernono
ormoni.
Si tratta di steroidi, molecole a struttura lipidica, sintetizzati in
ambedue i sessi, ma con proporzioni diverse.
OVAIE E TESTICOLI
A seconda della prevalenza degli
uni o degli altri, si sviluppano i
caratteri maschili o femminili.
Gli ormoni sessuali possono
essere divisi in tre gruppi:
estrogeni, progestinici e
androgeni.
OVAIE E TESTICOLI
•
Estrogeni. Sono gli ormoni responsabili dello sviluppo e del
mantenimento dei caratteri femminili. Il più importante è
l’estradiolo. La sintesi degli estrogeni (e degli androgeni) è
controllata da ormoni emessi dall’ipofisi, le gonadotropine.
Progestinici. Sono implicati nella creazione delle condizioni adatte
per l’impianto dell’uovo fecondato nell’utero per lo sviluppo
dell’embrione.
Androgeni.
• Il termine significa
“generatori di
mascolinità” (da
andros = maschio),
infatti stimolano e
mantengono le
strutture sessuali
maschili già nel feto.
Con la pubertà
aumenta la
produzione degli
androgeni e ciò
conferisce ai ragazzi
nuove
caratteristiche
maschili quali la
barba ed il tono
basso della voce.
Il più importante tra
questi ormoni è il
testosterone.
ORMONI SESSUALI E SVILUPPO
• L’accrescimento corporeo e i caratteri
sessuali secondari di un individuo non
dipendono solo dai geni ereditati, ma anche
dall’equilibrio dei suoi ormoni sessuali.
Si tratta di sostanze molto importanti la cui
sintesi inizia già nell’embrione.
In mancanza di ormoni maschili, per
esempio, ogni feto svilupperebbe organi
genitali di tipo femminile.
Il testicolo, produttore di ormoni sessuali
maschili, è la prima ghiandola a secrezione
interna di cui si sia riconosciuta l’importanza.
ORMONI SESSUALI E SVILUPPO
• Nel 1850 il tedesco Leyding
descrisse nei tubuli del testicolo
alcune cellule oggi conosciute con il
suo nome o con il termine di cellule
interstiziali. Più tardi si scoprì che
tali cellule producono gli ormoni
maschili.
Il testosterone, ormone maschile,
venne isolato per la prima volta nel
1935 trattando, mediante lunghi
processi chimici, i liquidi estratti da
una grande quantità di testicoli di
toro. Per avere un’idea del lavoro
necessario, si pensi che per
ottenere un grammo di testosterone
occorrono i testicoli di dodicimila
tori.
ORMONI SESSUALI E SVILUPPO
• Oggi la medicina dispone di testosterone
ottenuto, in modo più economico, per via
sintetica.
Le funzioni di questo ormone appaiono evidenti
quando si conoscano gli effetti della sua
mancanza: per esempio, lo scarso sviluppo dei
testicoli caratterizza gli eunucoidi, individui così
chiamati perché simili ad eunuchi (uomini castrati
sin da piccoli perché destinati a fare i guardiani
degli harem).
Si tratta di individui privi di virilità, spesso con
mentalità infantile e scarsamente intelligenti. In
molti casi presentano una bassa pressione
sanguigna, hanno corporatura esile e sono
sproporzionalmente alti. La voce non ha un
timbro maschile.
Gli ormoni femminili
•
sono più numerosi e difficili da
studiare; infatti sono stati isolati
dopo quelli maschili.
Possono essere distinti in due
categorie:
- gli estogeni che presiedono
allo sviluppo delle caratteristiche
femminili e del comportamento
sessuale;
- i progestinici che preparano
l’utero per l’insediamento
dell’uovo fecondato, proteggono
la gravidanza e stimolano la
produzione del latte.
Gli estrogeni sono secreti dai
follicoli dell’ovario, mentre il
progesterone è secreto dai corpi
lutei (trasformazione dei follicoli
dopo che è fuoriuscito l’ovulo).
Gli ormoni cosiddetti maschili
•
•
sono prodotti anche nella donna, sia pure in
misura minore, ed i cosiddetti ormoni femminili
sono prodotti, in misura minore, nell’uomo.
Le ovaie ed i testicoli producono ormoni sia
maschili che femminili, le ghiandole surrenali
concorrono a questo tipo di produzione.
La differenza fra i sessi non sta tanto negli ormoni
prodotti, quanto nella proporzione in cui sono
prodotti.
La sessualità si basa su un delicato equilibrio
biochimico.
Gli ormoni sessuali rivestono una grande
importanza anche per il metabolismo e l’equilibrio
stesso del corpo.
Lo sviluppo e la nutrizione di tutti gli organi e
tessuti sono funzioni influenzate dagli ormoni
sessuali.
L’accrescimento corporeo, per esempio, prima
della pubertà dipende soprattutto dall’ormone
della crescita (somatotropina), in seguito è
regolato dagli ormoni sessuali.
ORGANI
IPOFISI
Lobo anteriore
ORMONI
AZIONE
Corticotropina (ACTH)
Stimola la zona corticale delle ghiandole
surrenali
Somatotropina (GH )
Stimola l’accrescimento corporeo
Gonadotropina A
(FSH follicolo stimolante)
Gonadotropina B
(LH ormone luteinizzante)
Donna:
maturazione dei follicoli ovarici
stimolazione della produzione degli estrogeni
Uomo:
stimolazione della produzione degli androgeni
Donna: stimolazione della produzione del
progesterone e la formazione del corpo luteo
Uomo:stimolazione della produzione degli
androgeni e la spermatogenesi
(IPOFISI)
Prolattina (LTH)
Stimola la secrezione lattea e la produzione del
progesterone
Tireotropina (TSH)
Stimola la produzione di ormoni della tiroide
Melanotropina
Provoca la pigmentazione cutanea
Vasopressina (ADH)
Regola il ricambio di acqua e la pressione
sanguigna
Oxitocina
Stimola la contrazione dell’utero (dinamica del
parto)
Tiroxina
Stimola il ricambio
Calcitonina
Regola il ricambio del calcio
Paratormone
Regola il ricambio del calcio e del fosforo
Lobo posteriore
Tiroide
Paratiroidi
ORGANI
ORMONI
Aldosterone
Surrenali
Zona corticale
Corticosterone
AZIONE
Regola il ricambio del Sodio e del Potassio
Regolano il ricambio delle proteine e dei
carboidrati
Cortisolo
Surrenali
Zona midollare
Adrenalina
Agiscono sul sistema nervoso vegetativo
Noradrenalina
Insulina
Pancreas
Regolano il ricambio dei carboidrati
Glucagone
Estradiolo
Ovaie
Follicolo
Estrone
Sviluppano i caratteri sessuali e mantengono
le funzioni genitali
Estriolo
Corpo luteo
Progesterone
Prepara l’utero per l’annidamento dell’ovulo
fecondato e protegge la gravidanza
Testicoli
Testosterone
Sviluppa i caratteri sessuali e mantiene le
funzioni genitali
Contenuti
A cura di
Rosalba Fazio
Grafica
Lucio Troise