Relazione finale: relazione_brenna

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RELAZIONE FINALE DI MARCELLO BRENNA
La macina del tempo
Una meridiana a scuola
Scopo del progetto era quello di rendere, attraverso il loro uso pratico, più
abbordabili alcuni dei concetti di goniometria e trigonometria che normalmente si
studiano in matematica in terza Liceo Classico. Il tutto si sarebbe dovuto chiudere
con la costruzione pratica di una meridiana su un muro della nostra scuola. Per
adesso la meridiana ancora non c’è, ma ci sarà a fine anno.
L’ipertesto allegato è il frutto del lavoro della classe.
1. contenuti, tempi, luoghi, fasi, modalità, strumenti e protagonisti
I contenuti trattati sono stati i seguenti
 Matematica e Geometria: angoli e loro misurazione, triangoli,
similitudine, funzioni goniometriche seno e coseno
 Geografia generale e Fisica: i movimenti della terra, cenni sulla
propagazione rettilinea della luce
 Informatica di base: ricerca consapevole di informazioni su internet, uso
elementare di un foglio elettronico (costruire una formula), uso di un
semplice programma per costruire pagine web (Compozer), uso di un
programma per presentazioni (powerpoint).
Tempi, la parte del progetto che è stata portata a termine si è sviluppata nel
periodo da Ottobre a Dicembre 2010, con un impegno di circa un’ora e mezzo
la settima.
Luoghi, il lavoro si è svolto nell’aula, nel laboratorio di informatica e nel
cortile della scuola.
Modalità, brevi lezioni teoriche, lavoro di gruppo guidato e autonomo,
controllo del lavoro svolto da parte dell’insegnante.
Strumenti, aula di informatica con collegamento internet, sw di vario tipo,
carta e penna, pc più proiettore.
Protagonisti, gli studenti di una terza Liceo Classico, assistente di laboratorio,
colleghi.
2. Chi è stato coinvolto
Sono stati coinvolti una classe di 26 alunni, alcuni insegnanti (scienze, greco,
italiano, storia dell’arte) oltre il sottoscritto e personale della scuola non
docente. Nella fase del progetto illustrata in questa relazione solo l’insegnante
di Scienze è stato coinvolto in modo significativo. Gli altri, per questioni di
carattere organizzativo lo saranno in seguito.
3.
Difficoltà incontrate
Notevoli le difficoltà incontrate, tutte di carattere metodologico-didattico e non
tecnico. In particolare sono da sottolineare un aspetto negativo che ha inciso in
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modo significativo; il tempo scuola disponibile da ottobre a dicembre
insufficiente per poter portare a termine quanto previsto; nessuna difficoltà di
carattere tecnico, se si esclude il maltempo che ha limitato il lavoro all’aperto.
4. Abilità e competenze
Gli alunni hanno rafforzato la loro capacità di lavorare in gruppo e acquisito
alcune competenze di informatica di base (previste anche per l’ECDL) non del
tutto scontate per alunni del liceo classico, in particolare
 Costruire una formula con un foglio elettronico
 Elaborare un immagine con un sw dedicato
 Usare un programma commerciale per costruire presentazioni
 Imparare ad assemblare una semplice pagina web
 Uso critico della rete internet per reperire informazioni attendibili.
Gli insegnanti coinvolti hanno rafforzato la capacità di gestire attività
didattiche in contesti non tradizionali, in particolare lo scrivente ha utilizzato
spesso, sia teoricamente che praticamente, molto di quanto appreso durante il
corso sia tecnicamente sia come approccio “filosofico” all’attività didattica.
Approccio “filosofico” nel vedere la rete come rete di pensieri, di
interconnessione di saperi e, quindi, come modello per il collegamento tra le
varie materie.
5. Relazioni e interazioni tra i vari attori del progetto
Le modalità di attuazione del progetto, se si escludono le brevi ma necessarie
lezioni teoriche, hanno permesso di abbandonare, almeno per qualche ora
l’aula scolastica; le “lezioni” si sono svolte in ambienti, come il cortile, che ha
permesso uno stile didattico più informale. Il risultato è stato di avere lezioni
più partecipate e con gli studenti più concentrati. L’interazione didattica tra
docente e studente ne ha sicuramente giovato.
Sono migliorate notevolmente anche le relazioni tra gli studenti. Tra di loro si è
notato un maggior grado di collaborazione, probabilmente perché consapevoli
dell’importanza del lavoro di gruppo e del lavoro del singolo all’interno del
gruppo stesso.
C’è stata una maggiore interazione anche tra docenti. Anche se, a questo
punto di sviluppo del progetto, la maggiore interazione non ha avuto riscontri
pratici significativi, le idee di collaborazione sviluppate promettono bene per i
mesi futuri.
6. Le tecnologie e il materiale utilizzato, si è dimostrato facile da utilizzare, da
reperire e abbastanza efficace dal punto di vista didattico, anche perché,
tranne poche eccezioni, tutto reperito su internet e lasciato come link esterno.
Poiché è stato scelto tra tanto altro materiale, come tutte le scelte può essere
discutibile. Questa considerazione è quella che ha fatto decidere di costruire
una guida didattica, imprecisa, incompleta, una fra le tante, e non un “diario”
del progetto stesso.
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7. arricchimento professionale, tantissimo, non si finisce mai di imparare
8.
La Valutazione dell’esperienza da parte dei ragazzi è stata, in questa prima
fase, mediamente positiva.
9. Indicazioni circa una eventuale prosecuzione dell’esperienza
Poiché il progetto non è stato completato nei tempi previsti, continuerà per
tutto l’anno scolastico.
Conclusioni
Il progetto si svilupperà e sarà completato nel corso dell’anno scolastico. La
guida, sotto forma di ipertesto, è il frutto incompleto del lavoro di questi mesi.
Dicembre 2010
Marcello Brenna
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