IL CICLO DELLE ZANZARE
A CURA
DI:
VERONICA RAINERI
ZANZARE
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Le zanzare (Culicidae Meigen, 1818)
sono una famiglia di insetti dell'ordine
dei Ditteri (Nematocera:
Culicomorpha). Questa famiglia, che
conta circa 3540 specie, costituisce il
gruppo più numeroso della
superfamiglia dei Culicoidea,
comprendente insetti
morfologicamente simili tra loro ma, ad
eccezione dei Corethrellidae,
incapaci di pungere. Caratteristica
generale propria dei Culicidi è la
capacità del particolare apparato
boccale, presente esclusivamente
nelle femmine, di pungere altri animali
e prelevarne i fluidi vitali, ricchi di
proteine necessarie per il
completamento della maturazione
delle uova.
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La presenza di diverse specie
ematofaghe, associate all'Uomo e
agli animali domestici e in grado di
trasmettere alla vittima microrganismi
patogeni, attribuisce ai Culicidi una
posizione di primaria importanza sotto
l'aspetto medico-sanitario. La storia di
questa famiglia è poco documentata.
La maggior parte dei resti fossili
rinvenuti fanno capo a specie
congeneri, affini a quelle attuali,
vissute nell'Oligocene e nell'Eocene,
altri reperti risalgono invece al
Miocene. L'origine della famiglia è
comunque databile, come per la
maggior parte dei Nematoceri, al
Mesozoico, per quanto pochi siano i
reperti fossili: i più antichi culicidi
rinvenuti risalgono al Giurassico
inferiore o, più recentemente, fra il
Giurassico superiore e il Cretaceo.
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LE UOVA
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Le uova di zanzara hanno bisogno di
acqua per svilupparsi; le femmine
depongono le uova nei fiumi, ristagni
d'acqua contenuti in recipienti, per
esempio sottovasi,
nei cavi degli alberi, ecc.
Alcune specie, come Aedes,
depongono sul fango o sul terreno
umido; le uova di queste specie
resistono all'essiccamento anche per
anni e schiudono quando le condizioni
ambientali diventano favorevoli. Le
zanzare del genere Mansonia
depongono le loro uova sulla pagina
inferiore delle foglie di
piante acquatiche. Le uova vengono
deposte in una struttura a forma di
zattera e ciascuna aggregazione può
contenerne sino a 400.
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Alla schiusa, le larve si disperdono,
nutrendosi di frammenti di sostanze
organiche; le larve respirano grazie
alla presenza di un sottile tubicino che
permette loro di sfruttare l'ossigeno
presente nell'atmosfera.
Le larve si cibano di detriti organici,
batteri, protozoi, alghe;
successivamente si trasformano in
pupe e tali rimangono per 2-3 giorni.
Finalmente, dopo circa una settimana
dalla schiusa, si liberano gli adulti, che
dopo 2-3 giorni sono pronti per
intraprendere un nuovo ciclo vitale.
Solo la femmina si nutre di sangue di
animali a sangue caldo, mentre il
maschio si ciba di nettare e di linfa di
piante.
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Le larve si cibano di detriti organici, batteri,
protozoi, alghe; successivamente si
trasformano in pupe e tali rimangono per 2-3
giorni. Finalmente, dopo circa una settimana
dalla schiusa, si liberano gli adulti, che dopo
2-3 giorni sono pronti per intraprendere un
nuovo ciclo vitale. Solo la femmina si nutre
di sangue di animali a sangue caldo, mentre
il maschio si ciba di nettare e di linfa di
piante. Il maschio presenta lunghe antenne
sfrangiate con cui cattura le vibrazioni
provenienti dalla femmina.
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In Italia sono molto diffuse le zanzare
appartenenti al genere Culex ed AedesIl
genere Aedes è una zanzara la cui
presenza in Italia è piuttosto recente; è di
origine asiatica, più piccola delle zanzare
comuni, di colore nero con striature bianche
sulle zampe e sull'addome,nota come
zanzara tigre si tratta di un animale molto
aggressivo, la cui puntura provoca bolle e
gonfiori,; al momento non provoca malattie
nel nostro paese.
Il genere Culex è ubiquitario e molte specie
sono conosciute come "zanzare di casa", in
quanto si sviluppano, come del restro il
genere Aedes, nei contenitori in cui sia
presente acqua stagnante in prossimità
delle abitazioni. L'animale può trasmettere
l'encefalite virale e, nei climi tropicali e
subtropicali la filariosi; nell'estate del 1999
veicolarono nel Queens, nei dintorni di New
York il West Nile virus, che provoca in
animali domestici e nell'uomo una grave
encefalite.
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Verrebbe da chiedersi cosa ci
stanno a fare su questa terra! Il
fatto è che la loro vita è
strettamente legata a quella di
molti altri animali, in un delicato
gioco di equilibri reciproci: le larve
forniscono nutrimento a numerosi
animali acquatici e svolgono
un'azione di "pulizia" delle acque,
eliminando materie organiche,
batteri, piccoli protozoi; gli adulti
sono bocconi prelibati per uccelli e
pipistrelli. Certo è dura difendere i
"diritti" delle zanzare! Tutti sanno
cosa sono le zanzare, che ci
disturbano con il loro suono e le
loro punture dolorose.
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Con questo nome s'intendono
più di 3000 specie di ditteri
(ordine a cui appartengono
anche mosche e tafani) e che è
caratterizzato dalla presenza di un
solo paio di ali, mentre l'altro paio
è trasformato in strutture a forma
di clava (bilanceri) con funzione
sensoriale.
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nel 1878 sir Patrick Manson dimostrò che il
Nematode Filaria bancrofti, responsabile della
elefantiasi, ancora diffusa ampiamente in Asia,
viene trasmesso da una specie appartenente a
questa famiglia, del genere Mansonia;
nel 1898 Grassi riuscì a mettere in relazione la
malaria, malattia provocata da un protozoo, il
Plasmodium, con i morsi della zanzara Anopheles;
si tratta di una malattia che ha reso per lungo tempo
inospitali le nostre coste e che attualmente miete
vittime soprattutto nel sud del mondo: vi sono infatti
300-500 milioni di casi segnalati all'anno con un
numero di morti pari a 1,. 4-2,6 milioni, soprattutto
bambini africani, tanto da far ritenere la malaria una
delle maggiori responsabili di mortalità infantile,
paragonabile all'AIDS, le infezioni respiratorie
acute, la tubercolosi;
Le zanzare appartengono
alla famiglia dei culicidi e la loro vita si intreccia
strettamente a quella dell'uomo, in quanto la
maggior parte delle femmine di questa famiglia si
nutre di sangue umano o degli animali domestici e,
dal momento che quando la femmina punge l'uomo
o un altro animale, gli inietta un po' della sua saliva,
se la zanzara è portatrice di parassiti, questi
possono infestare il malcapitato; si tratta pertanto di
insetti molto studiati perché trasmettono un gran
numero di malattie eccone alcuni esempi:
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Un altro culicide, l'Aedes, trasmette il virus della
febbre gialla che nel 1804 provocò una grave
epidemia anche in Italia, a Livorno, con la morte di
15000 persone; Il virus è endemico in molte zone
del mondo;
Altre specie, Phloebotomus trasmettono protozoi
che provocano leishmaniosi
La malaria, malattia endemica in Italia, è stata
debellata grazie ad un'accurata azione di
risanamento delle zone costiere paludose ma nel
nostro territorio sono presenti due specie di
Anopheles e attualmente, con il moltiplicarsi dei
viaggi per turismo o lavoro, nel nostro paese
vengono segnalati 150 casi di malaria
all'anno; teoricamente, quindi, la malattia potrebbe
diffondersi nuovamente, in quanto la persona
ammalata, potrebbe essere punta da un'Anopheles
che a sua volta potrebbe trasmettere con la sua
puntura il protozoo ad altri, in una catena infinita.
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