I concetti di infanzia, età adulta ed età
avanzata nella psicologia dello sviluppo
Come è cambiato il concetto di infanzia

L’infanzia è un’invenzione relativamente
recente1
“Nella società medioevale non esisteva
l’idea di infanzia; questo non significa
che i bambini fossero trascurati […].
L’idea di infanzia corrisponde alla
consapevolezza della [sua] natura
specifica”.
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1Aries,
1962
Medioevo
Bambino come adulto in miniatura
 Nelle raffigurazioni compaiono insieme
agli adulti nel lavoro, nel divertimento e
nello sport. Non vengono tenute in
considerazione
le
differenze
nelle
proporzioni del corpo.
 Stessi abiti degli adulti, si differenziano
solo per la classe sociale

XVII e XVIII secolo






Cambiamento nella concezione dell’infanzia,
separata dagli adulti e persino dagli
adolescenti.
Bambino ritratto con aspetto e abiti consoni
alla sua età
Innocenza dell’infanzia  bambino = persona
speciale. Enfasi sull’educazione morale.
Locke: mente del neonato = tabula rasa;
l’obiettivo dell’educazione è l’autodisciplina
Rousseau: bambino dotato di un innato senso
morale; “nobile selvaggio” che agisce
attivamente sul mondo
Primi studi osservativi dei bambini (Pestalozzi,
Tiedemann)
Il 1800 e la Rivoluzione Industriale


Enorme domanda di manodopera a basso
costo  lavoro minorile  Factory Acts
Biografie di bambini: osservazioni sullo
sviluppo dei figli
Darwin: attribuisce all’infanzia un valore
scientifico  “L’accurata osservazione del
neonato e del bambino consente di percepire la
discendenza dell’uomo”
Fine 1800: studio sistematico di gruppi più
numerosi di bambini
Origini scientifiche della psicologia
dello sviluppo: 1859 - 1914



1859, Darwin: L’origine delle specie  uomo
nella natura; origini biologiche della natura
umana  evoluzionismo; relazione fra
ontogenesi e filogenesi
1877, Darwin: articolo sullo sviluppo del figlio
Doddy

sviluppo
=
adattamento
progressivo
all’ambiente
circostante.
Sistematicità
1882, Preyer: La mente del bambino 
osservazioni della figlia fino a 2 anni:
importanza del metodo scientifico



1905, Binet e Simon: Scala di intelligenza 
deriva da studi sperimentali sul pensiero dei
bambini  riferimento per valutare capacità
intellettive in base all’età: concetto di età
mentale
Baldwin:
Logica
genetica:
teoria
sull’acquisizione
della
conoscenza
nell’infanzia stadi che derivano dalla
maturazione del SNC e si attuano attraverso
la reazione circolare, che permette la
formazione di schemi  assimilazione e
accomodamento
Hall: metodo dei questionari prime Istituti per
lo studio del bambino, rivista dedicata a
ricerche sui bambini, Freud. Basi per
approccio normativo
La formazione delle principali scuole
(inizi ‘900):
COMPORTAMENTISMO



Deriva dalle teorie dell’apprendimento di
Pavlov (condizionamento classico)
Watson: fiducia estrema nelle potenzialità di
apprendimento mediante l’esperienza 
ambiente.
Possibilità
di
acquisire
un
comportamento con l’esercizio, e con
opportuni stimoli. Individuo è docile e
plasmabile
Sviluppi del comportamentismo: Skinner (teoria
del
rinforzo);
Bandura
(apprendimento
osservativo)
La formazione delle principali scuole
(inizi ‘900):
PSICANALISI



Freud: comportamento determinato da
forze psichiche consapevoli ed inconsce.
Cambiamento di tipo qualitativo; procede
secondo stadi distinti (orale: 12-18 mesi;
anale: dai 12-18 ai 24-30 mesi; fallica: 3-6
anni; latenza: 6-7-11 anni; genitale:
adolescenza).
Grossa importanza alla pulsione libidica e a
quella aggressiva
La sintesi moderna:
PIAGET (1896-1980)
P. definì l’intelligenza come un
processo mentale fondamentale che
aiuta un organismo ad adattarsi al suo
ambiente.
I bambini crescendo acquisiscono
strutture
cognitive
sempre
più
complesse che li aiutano ad adattarsi
al loro ambiente.
Per
capire
come
i
bambini
sperimentano
e
concepiscono
l’esistenza, dobbiamo guardarla dal
loro punto di vista!
schemi
disequilibrio
assimilazione
accomodamento
Le esperienze
vengono
interpretate con gli
schemi
preesistenti
Modificazione degli
schemi
preesistenti per adattarli
alle
nuove esperienze
equilibrio
La sintesi moderna:
Vygotskij (1896-1934)
Gli uomini trasformano loro stessi
attraverso il lavoro e l’uso di strumenti:
l’interazione
con
altre
persone
all’interno dei vari contesti sociali e gli
strumenti, quali il linguaggio usato nelle
interazioni,
plasmano
creano
il
pensiero.
Il principio economico collettivistico della condivisione
dei beni è parallelo alla condivisione sociale delle
cognizioni: la collettività degli adulti è responsabile
della condivisione delle conoscenze con i bambini e
con i meno abbienti per far avanzare il loro sviluppo
cognitivo.
Il bambino va studiato nel contesto: lo stesso
processo evolutivo può portare esiti diversi a
seconda delle circostanze in cui si svolge.
ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE
La sintesi moderna:
Bowlby (1907-1990)
Parte
dalla
psicanalisi:
le
esperienze con le persone che ci
accudiscono i primi anni di vita
plasmano le nostre capacità di
amare e stringere relazioni.
Diversamente
dalla
psicanalisi
ritiene l’impulso a “stare vicini” ad
una persona significativa un
bisogno umano fondamentale.
La
risposta
di
attaccamento
è
biologicamente programmata nella nostra
specie per favorirne la sopravvivenza
La sintesi moderna:
Erickson (1902-1994)
Parte dalla psicanalisi, ma se ne
discosta allargando la prospettiva
dello sviluppo all’intera esistenza.
E’ considerato il padre della
psicologia del ciclo di vita.
Ogni stadio della vita richiede di
affrontare dei compiti evolutivi.
Gli aspetti dell’identità personale si formano
e sono influenzati sia dalle esperienze
infantili in famiglia, che da quelle in altri
ambienti culturali. Inoltre, la formazione
dell’identità prosegue per tutta la vita.
Gli stadi psicosociali di Erickson
Stadio
Crisi evolutiva
Prima infanzia (0-1 anno)
Fiducia/sfiducia di base
Toddlerhood (1-3 anni)
Autonomia/vergogna o
dubbio
Prima fanciullezza (3-6 anni)
Iniziativa/senso di colpa
Media fanciullezza (6 annipubertà)
Industriosità/senso di
inferiorità
Adolescenza (pubertà-20
anni)
Identità/confusione di ruoli
Giovane adulto (20-40 anni)
Intimità/isolamento
Mezza età (40-60 anni)
Generatività/stagnazione
Età avanzata (fine 60 in poi)
Integrità/disperazione
Età adulta ed età avanzata
Gerontologia e Studio dello sviluppo dell’adulto: prime
indagini a livello scientifico a partire dal secondo
dopoguerra. Ultimo terzo del XX secolo, crescita
esponenziale delle due discipline.
XX Secolo: rivoluzione nell’attesa media di vita 
incremento di quasi 30 anni
Cambiamento nella considerazione e nel significato
di ogni fase della vita.
Anziani giovani e anziani anziani.
Cambiamento stili di vita: le donne rappresentano
circa la metà della forza lavoro; aumento % divorzi e
famiglie monoparentali