Luigi Pirandello (Agrigento 1867 – Roma 1936)

La 2ª guerra mondiale (1939-45)
La guerra lampo della Germania
 Patto con l’URSS e invasione Polonia
 Sconfitta francese e Italia in guerra
 1941. L’anno di svolta: attacco a URSS
ed USA
Gli Alleati contro l’Asse
 Da El Alamein allo sbarco in Sicilia
 Armistizio italiano e invasione tedesca
 Sbarco in Normandia e controffensiva
sovietica
Vittoria alleata
I.I.S. “Carlo Urbani” – Ostia
A cura del prof. Luigi O. Rintallo
 Liberazione dell’Italia e fine di Mussolini
 Occupazione della Germania
 Bombe atomiche sul Giappone
La 2ª guerra
mondiale/1
La guerra lampo della Germania
Con il patto Molotov-Ribentrop,
Unione sovietica e Germania
nazista stringono un patto di non
aggressione.
Fra le clausole segrete del patto
fra nazisti e comunisti russi, la
spartizione della Polonia. L’armata
rossa del dittatore sovietico Stalin
occupa le zone orientali della
Polonia e le repubbliche libere
baltiche. I vertici dei partiti
comunisti europei si allineano alle
direttive di Stalin e mostrano
benevolenza nei confronti della
politica espansionista germanica.
Il 1° settembre 1939 le armate
tedesche invadono la Polonia.
Inghilterra e Francia dichiarano
guerra alla Germania.
Solo l’Inghilterra, guidata dal
premier Churchill, si oppone
all’Asse Berlino-Roma. Dalla
Francia, i tedeschi bombardano la
Gran Bretagna ma non riescono a
piegarla. La flotta aerea inglese
(RAF) si rivela superiore,
disponendo di un mezzo quale il
radar che l’avvantaggia nella
cosiddetta battaglia d’Inghilterra
Le democrazie europee non
tollerano l’ennesimo strappo di
Hitler, che in primavera intanto
invade Danimarca e Norvegia.
La guerra lampo della Germania non
conosce ostacoli. La Francia è divisa
in due parti, con la repubblica di
Vichy ove si instaura un governo
collaborazionista coi nazisti. Il gen.
De Gaulle organizza all’estero la
resistenza francese.
A dicembre 1941, la flotta americana di Pearl Harbor è bombardata dagli aerei del
Giappone, alleato di Germania e Italia nel cosiddetto patto tripartito Ro-Ber-To (Roma,
Berlino, Tokio). Gli Stati Uniti entrano in guerra al fianco dell’Inghilterra e dei sovietici. Era
l’esito del contrasto manifestatosi col Giappone, dopo che gli USA avevano appoggiato il
fronte rivoluzionario cinese (di nazionalisti e comunisti insieme) allo scopo di fermare
l’espansionismo nipponico.
Passando per il neutrale Belgio, i
tedeschi invadono la Francia che
subisce una clamorosa disfatta. A
Dunkerque gli Inglesi lasciano il
continente europeo e si ritirano
nella loro isola.
A giugno 1940 l’Italia, in
precedenza non belligerante,
dichiara guerra a Francia e
Inghilterra e occupa i territori oltre
confine in Francia.
Mentre l’Italia apre nuovi fronti
fallimentari in Grecia, costringendo i
tedeschi a intervenire, la Germania
a giugno ’41 dà inizio alla
Operazione Barbarossa con cui
aggredisce di sorpresa l’Unione
Sovietica. Sul fronte africano, gli
inglesi pongono fine al dominio
italiano nel Corno d’Africa con la
conquista di Addis Abeba
(primavera 1941).
La 2ª guerra
mondiale/2
Gli Alleati contro l’Asse
Nel 1942 inizia la controffensiva
degli Alleati. In Egitto, a El
Alamein, gli inglesi battono gli
italo-tedeschi, costretti a lasciare a
maggio ’43 l’Africa.
Fra luglio 1942 e febbraio 1943, i
russi resistono nella città,
obbligando a una tragica ritirata
tedeschi e italiani. Questi ultimi,
partiti in 250.000 con l’Armata di
intervento in Russia, sono
decimati: sopravvive meno di un
terzo al gelo e ai gulag sovietici,
tanto che quasi ogni famiglia
piange in patria un morto o un
disperso.
I sovietici fermano l’avanzata
tedesca a Stalingrado, dove
avviene una terribile battaglia. A
capovolgere le sorti è decisivo il
sostegno economico USA..
Durante l’occupazione di Roma da
parte tedesca, gli ebrei del ghetto
sono trasferiti nei lager nonostante
il pagamento di un oneroso
riscatto che avrebbe dovuto
garantir loro la salvezza. A marzo
1944, tre mesi prima dell’arrivo
degli Alleati, l’uccisione di 33
tedeschi a opera di una bomba dei
gap comunisti provoca la
sanguinosa rappresaglia delle
Fosse Ardeatine.
L’intervento massiccio della
potenza americana, ribalta la
situazione militare. Iniziano i
bombardamenti su Italia e
Germania. Gli anglo-americani
sbarcano nel luglio ’43 in Sicilia.
Lasciata Roma al suo destino, il re e
Badoglio si rifugiano a Brindisi presso il
comando alleato. Mussolini a Salò si
pone a capo della Repubblica sociale,
uno Stato fascista pesantemente
condizionato dai tedeschi. Nell’Italia
liberata i partiti anti-fascisti si organizzano
nel CLN iniziando la Resistenza.
L’avanzata in Italia si arresta sulla linea gotica (Firenze-Bologna), mentre le formazioni
partigiane anti-fasciste compiono azioni di guerriglia nel Centro-nord. Sul fronte orientale
prosegue l’avanzata dell’Armata rossa che occupa Romania, Bulgaria e Polonia. Sulla
Germania intanto piovono bombe: la città di Dresda è rasa al suolo fra il 13 e il 16 febbraio
1945, quasi a risarcire la distruzione della città inglese di Coventry nel 1940.
Sotto le bombe anche Roma, dove
il 25 luglio 1943 il Gran Consiglio
del Fascismo sfiducia Mussolini,
che viene fatto arrestare dal re
che lo sostituisce col gen.
Badoglio.
8.9.1943: dopo una trattativa
segreta l’Italia firma l’armistizio
con gli Alleati. L’esercito tedesco
invade la penisola e libera
Mussolini dalla prigione sul Gran
Sasso. Gli anglo-americani
avanzano nell’Italia del Sud.
Fermi per vari mesi sulla linea
Gustav a nord di Napoli, nel ’44 gli
Alleati sbarcano ad Anzio e a
giugno liberano Roma. Nello stesso
mese in Normandia gli angloamericani penetrano in Francia (Dday). Il 26 agosto anche Parigi è
liberata dai tedeschi, costretti ad
abbandonare la Francia.
La 2ª guerra
mondiale/3
Vittoria alleata
In estremo oriente, le sconfitte
giapponesi a Midway (giugno ‘42)
e Gaudalcanal (febbraio ’43)
segnano il ritiro nipponico dagli
arcipelaghi del Pacifico.
I nazisti attuarono una politica di
repressione costringendo milioni di
uomini e donne dei paesi
conquistati a lavorare nei campi di
lavoro. Nei campi di
concentramento (lager) erano
invece deportati gli Ebrei,
considerati razza inferiore
dall’ideologia di Hitler. E’ la Shoa
(catastrofe in ebraico), che portò
allo sterminio di oltre sei milioni di
persone d’origine israelita.
Per resistere all’urto degli Alleati,
la Germania inasprisce ancor di
più lo sfruttamento dei popoli sotto
il suo dominio. Procede la
“soluzione finale” per gli Ebrei.
Sempre in aprile 1945, era
frattanto morto il presidente
americano Roosevelt, sostituito da
Harry Truman. Per porre più
rapidamente fine alla guerra in
oriente, questi decide l’impiego
della bomba atomica a cui gli
scienziati da tempo lavoravano col
“Progetto Manhattan” finanziato
già nel ’42 da Roosevelt. Dopo
l’esplosione di prova nel New
Mexico il 16 luglio 1945, si decide
di lanciarla sul Giappone.
Ad aprile 1945, la penisola italiana
è liberata dall’occupazione
tedesca. Allo sgombero dei soldati
della Wermacht, i partigiani del
CLN assumono il controllo di
Milano e altre città del nord.
Il 30 aprile 1945, Hitler e i suoi più
fedeli camerati si suicidano nel
bunker ormai assediato di Berlino.
Gli eserciti alleati hanno il controllo
dell’intero territorio germanico e
scoprono la tragedia dei campi di
sterminio.
Con la resa dell’imperatore giapponese Hirohito ha termine la 2ª guerra mondiale. La
scena politica mondiale è occupata dalle due nuove super-potenze: Stati Uniti e Unione
sovietica, che si spartiscono le zone di influenza. In Europa, a Est, si formano stati
comunisti satelliti della Russia di Stalin, mentre a Ovest tornano le democrazie precedenti
il nazi-fascismo. La Germania fu divisa in 4 zone di occupazione (sovietica, americana,
inglese e francese). Berlino, che si trovava nella zona occupata dai russi, fu anch’essa
divisa in 4 settori.
Mussolini è arrestato da partigiani
comunisti mentre tenta la fuga in
Svizzera. Fucilato il 28 aprile
1945, il suo cadavere è esposto
alla folla milanese in Piazzale
Loreto.
L’avanzata dell’Armata rossa,
porta i sovietici in Germania
mentre da ovest gli angloamericani attraversano il Reno
dirigendo verso Berlino.
Due bombe atomiche sono lanciate
sulle città giapponesi di Hiroshima
(6 agosto) e di Nagasaki (9 agosto).
I morti furono a Hiroshima 66.000 e
a Nagasaki 39.000. Tuttavia, va
tenuto conto che molte altre
saranno le vittime nel tempo a
causa delle leucemie e delle
conseguenze della radioattività
emessa dalle esplosioni.