infezioni cutanee File - e

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Infezioni della cute delle ossa e
delle articolazioni
Piogeniche e micotiche
Le infezioni della cute
• Le infezioni della cute possono derivare da
un’invasione esogena di microrganismi o da
un’invasione endogena e raggiungono la cute
attraverso la via ematica producendo diversa
sintomatologia secondo il microrganismo
coinvolto.
• Staphylococcus aureus e Streptococcus
pyogenes sono in grado di dare osteomielite
raggiungendo l’osso per via ematica
Epidermide
0,1 mm
Cheratociti morti sono ricchi di cheratina,
legati da lipidi intracellulari
Cheratociti si dividono si differenziano
si staccano
Annessi cutanei
Il derma è spesso alcuni millimetri
ed è separato dall’epidermide e
dalla membrana basale, ricco di
collagene ed elastina.
Il grasso sottocutaneo è il terzo
strato della cute , costituito da
cellule adipose con funzione
estetica, d’isolamento e riserva
calorica
Caratteristiche della cute
• Sterile alla nascita si colonizza di popolazione
residente che varia con l’età e con le
modificazioni delle secrezioni
• I due fattori antimicrobici principali sono lo
sfaldamento e la secchezza
• oltre al pH cutaneo 5,5 e la popolazione
microbica residente.
Infezioni che
propagano
Infezioni
necrotizzanti
Impetigo
• Infezione causata da S. pyogenes, costituita da una
piccola vescicola che si rompe con fuoriuscita di
siero, seccandosi forma una crosta.
• L’essudato e la crosta contengono batteri che
possono diffondersi
• Tipica dell’infanzia
• Impetigo bollosa responsabile Staphylococcus aureus
forma delle grandi bolle piene di liquido responsabile
anche la tossina esfoliativa
Erisipela
• E’ una infezione che si instaura essenzialmente
agli arti ed al volto, caratterizzata da edema,
eritema e dolore
• Responsabile è S. pyogenes
• L’infezione è intradermica e non è possibile
isolare i microrganismi dalla cute
• E’ più frequente negli anziani
Cellulite
• E’ una infiammazione acuta del tessuto
connettivo sottocutaneo, con dolore
localizzato , eritema ed edema.
• Causata da S. aureus o S.pyogenes, o da
Pseudomanas spp, in soggetti con ferite da
corpo estraneo o in soggetti con sepsi
• I batteri arrivano al derma o per infezioni
vicine (foruncolo) o per via ematica (catetere o
sepsi)
Follicolite
Causata da S. aureus,
o da altre specie, si
manifesta nelle aree di
frizione, o dove ci sono
i dotti delle ghiandole
sudoripare (ascelle,
faccia, glutei) .
Il pelo rappresenta la
via d’ingresso dei
microrganismi, che
diventa il centro di una
pustola .
Fasciti necrotizzanti
• Possono essere causate da infezioni miste di
batteri anaerobi ed aerobi che si manifestano
dopo interventi chirurgici o causate da
Streptococcus pyogenes di gruppo A
produttore di tossina pirogena.
• Si manifesta con una rapida progressione che
può portare ad uno shock tossico.
• Oltre a malessere, mialgia, dolore etc si ha
necrosi delle fasce muscolari.
Dermatomicosi
• Sono tra le più frequenti micosi cutanee riconosciute
sin dall’antichità a causa delle sue evidenti e
caratteristiche lesioni cliniche
• Sono causate a 3 generi tassonomicamente correlati
Ephidermophyton, Microsporum e Trichophyton
• Secondo l’habitat si definiscono: Antropofili, Zoofili e
Geofili provocano diversi tipi di lesione secondo la
localizzazione.
• Un altro fungo responsabile di micosi cutanee è
Candida albicans
Staphylococcus aureus
CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE:
•Cocchi Gram positivi disposti a grappolo
diametro circa 1μm
•Immobili
•Capsulati (capsula non sempre evidente)
•Asporigeni
CARATTERISTICHE METABOLICHE:
•Aerobi
•Anaerobi-facoltativi
•Fermentano il glucosio in anaerobiosi
CARATTERISTICHE COLTURALI:
•Scarsamente esigenti
•Alofili (tollerano elevate concentrazioni saline:
• NaCl 7,5%)
•Catalasi positivi, ossidasi negativi
Staphylococcus aureus
STAPHYLOCOCCUS AUREUS
CARATTERISTICHE:
•Maggior patogeno per l'uomo
•Presente a livello della cute e del
naso faringe
•Frequente lo stato di portatore
•Produce nei terreni solidi colonie
giallo oro
•Fermenta la mannite
Fattori di virulenza
Nel determinismo dell’azione patogena concorrono numerosi fattori di virulenza:
Esotossine
Esoenzimi
•alfa-emolisina
•beta emolisina
•gamma emolisina
•delta emolisina
•leucocidina
•enterotossina
•tossina esfoliativa
•tossina della sindrome
da shock tossico
•coagulasi
•proteasi
•enzimi lipolitici
•DNAsi
•ialuronidasi
•stafilochinasi
Componenti strutturali
•capsula
•coagulasi legata
•catalasi, superossidodismutasi
•proteina A
Antigeni di superficie dello
Staphylococcus aureus
Antigene capsulare: ac. Glucosaminuronico
Antigeni parietali: Proteina A legata
covalentemente al peptidoglicano si lega alla
porzione Fc delle IgG impedendo l’eliminazione
del microrganismo mediata da anticorpi. La
proteina A extracellulare può anche legarsi agli
anticorpi formando un immunocomplesso con
attivazione del complemento.
Fattore di coagulazione, lega il fibrinogeno,
convertendolo in fibrina insolubile, provocando
l’aggregazione degli stafilococchi.
Tossine stafilicocciche
• Le citotossine α,β,δ,γ e la leucocidina sono tossiche
per molte cellule, inclusi leucociti, eritrociti,
macrofagi, piastrine e fibroblati.
• La tossina esfoliativa sono serino proteasi che
rompono i ponti intercellulari nello strato granuloso
dell’epidermite.
• Enterotossine sono superantigeni, stimolano la
proliferazione dei linfociti T, la liberazione dei
mediatori dell’infiammazione, incrementano la
peristalsi intestinale e la perdita di liquidi
• Tossina della sindrome da shock tossico è un
superantigene , produce perdita o distruzione delle
cellule endoteliali.
Enzimi
• Due forme di coagulasi una legata e l’altra libera,
trasformano il fibrinogeno in fibrina insolubile
• La catalasi converte il perossido d’idrogeno in acqua
ossigenata
• La ialuronidasi idrolizzi gli acidi ialuronici del tessuto
connettivo favorendo la diffusione degli stafilococchi
nel tessuto
• La fibrinilisina scioglie i coaguli di fibrina
• La lipasi idrolizza i lipidi
• La nucleasi idrolizza il DNA
• La penicillinasi idrolizza le penicilline
Manifestazioni patologiche sostenute da
Staphylococcus aureus
• Infezioni suppurative
 Impetigine: infezione cutanea localizzata caratterizzata da
vescicole di pus con eritema
 Follicolite: impetigine a carico dei follicoli piliferi
 Foruncoli: noduli cutanei dolenti e pieni di pus
 Favo: coalescenza di foruncoli con interessamento
sottocutaneo e malattia sistemica (febbre, brividi etc)
 Osteomielite: distruzione del tessuto osseo
 Artrite settica: articolazione dolente ed erimatosa con raccolta
di pus
Streptococcus pyogenes
VIRULENZA
Streptococcus pyogenes
CAPSULA
• Alcuni ceppi presentano una capsula esterna composta da acido
ialuronico, indistinguibile antigenicamente da quello presente nei
tessuti dei mammiferi.
• I ceppi capsulati sono responsabili di infezioni sistemiche gravi
• La capsula ha un ruolo antifagocitario
Streptococcus pyogenes
VIRULENZA
La virulenza è determinata dalla capacità di
eludere la fagocitosi (mediata dalla capsula,
dalle proteine M e simili, dalla peptidasi C5a)
di aderire ed invadere le cellule dell’ospite
(proteina M, acido lipoteicoico, proteina F) e
di produrre tossine (esotossine pirogene
streptococciche, streptolisina S, streptolisina
O, streptochinasi, Dnasi)
Fattori di virulenza Streptococcus pyogenes
Fattori di virulenza
Effetto biologico
Capsula
Attività antifagocitica
Acido lipoteicoico
Si lega alle cellule epiteliali
Proteina M
Adesina, antifagocitica, degrada C3b
Proteina tipo M
Legano IgM ed IgG
Proteina F
Media l’adesione alle cellule epiteliali
Esotossine pirogene
Mediano la pirogenicità, aumentano l’ipersensibilità ritardata e
la sensibilità all’endotossina, immunosoppressione del
funzionamento dei linfociti B e produzione dell’eritema tipo
scarlattina
Streptolisina S
Lisa leucociti,piastrine ed eritrociti, stimola il rilascio di enzimi
lisosomiali, non immunogena
Streptolisina O
Lisa leucociti,piastrine ed eritrociti, stimola il rilascio di enzimi
lisosomiali,immunogena
Streptochinasi
Lisa i coaguli del sangue, facilita la diffusione dei batteri nel
sangue
DNasi
Depolimerizza il DNA rilasciato nelle cellule nel materiale
purulento
C5apeptidasi
Degrada il C5a
IMPETIGINE STREPTOCOCCICA
• Infezioni cutanee da S.
pyogenes, frequenti nei
bambini in estate nei paesi
temperati .
• Molto contagiosa più diffusa
nei ceti svantaggiati
• Lesioni presenti sul viso, sulle
braccia, e gambe
• Lesioni crostose , secche che
possono guarire
spontaneamente o dopo
antibiotici.
Dermatofitosi e dermatofiti
• Sono tra le più frequenti micosi cutanee
riconosciute sin dall’antichità a causa delle sue
evidenti e caratteristiche lesioni cliniche
• Sono causate a 3 generi tassonomicamente
correlati Ephidermophyton, Microsporum e
Trichophyton
• In base alla fonte di infezione si distinguono
in: antropofili, zoofili e geofili
• Sono ubiquitari
Zoofili
La
trasmissione avviene attraverso gli
animali e non presentano un ciclo di vita
saprofitario nel suolo
Associati agli animali
Antropofili
Presenti
solo nell’uomo
La trasmissione avviene per contatto
diretto tra persone o oggetti
Geofili
Si
trovano normalmente nel suolo ricco di
materiali cheratinizzati come peli e piume
 Sono in grado di causare infezioni umane
ed animali
La trasmissione avviene casualmente
Dermatofiti
• Appartengono a questo gruppo tre generi:
• Trichophyton:
• Presenza di microconidi, possono essere presenti anche
macroconidi
• Microsporum:
• Presentano macroconidi con una parete rugosa, presenti
alcune volte microconidi
• Epidermophyton:
• Presentano solo macroconidi con una parete sottile e liscia,
non presentano microconidi, le colonie vanno da marrone
verdastro a color kaki
Identificazione dei dermatofiti
Morfologia dei macroconidi nei diversi
generi
Genere
Quantità
Dimensioni
Numero
dei setti
Spessore
parete
Superficie
Raggruppamento
Microsporum
Molto
numero
si
5-100x
3-8m
3-15
spessa
rugosa
isolati
Trichophyton
rari
20-50x
4-6m
2-8
sottile
liscia
isolati
Epidermophyto
n
numero
si
20-40x
6-8m
2-4
intermedia
liscia
In gruppi
Manifestazioni cliniche
• Provocano lesioni con tendenza a degradare la
cheratina
Malattie
• Epidermofizie: interessamento della pelle
• Onicomicosi: interessamento delle unghie
• Tigne: interessamento dei capelli, peli
• Lesioni profonde
• Manifestazioni allergiche
Meccanismo di degradazione della cheratina
• Il meccanismo biochimico di degradazione
della cheratina riguarda la rottura dei ponti
disolfurici per mezzo di solfiti presenti nel
substrato
• Con una ulteriore degradazione da parte di
proteasi extracellulari prodotte dai dermatofiti
Epidermofizie
• Patogenesi: lesione elementare: germinazione di una
spora sull’epidermide, penetrazione del filamento nel
tessuto, sviluppo in modo centrifugo con tipico
aspetto ad anello che può espandersi (herpes
circinato)
• Lesione rotonda con una corona di squame o di
vescicole periferiche che tendono a formare pustole
Talvolta si possono produrre forme più gravi, come le
forme verrucose e granulomatose del sottocutaneo
Epidermofizie
• Localizzazione:
Lesioni della pelle glabra
Lesioni delle grandi pieghe cutanee
Lesioni interdigitali delle mani e dei piedi
• Trasmissione: da gatti, bovini, topi ad adulti e
bambini. Alcuni a trasmissione interumana
Epidermofizie
Onicomicosi dermatofitiche
• Si distinguono due tipi:
• Leuconichia micotica con invasione
superficiale dell’unghia
• Leuconichia micotica con invasione prima dei
margini laterali o distali ed in seguito delle
lamine ungueali
Tigne
• Le tigne possono variare da forme benigne non
infiammate e subcliniche a forme infiammatorie
caratterizzate da lesioni eritematose e alopecia
reversibili a forme ulcerative in cui si può avere la
distruzione del bulbo pilifero e conseguentemente
alopecia permanente
• I filamenti raggiungono il poro pilifero e penetrano
nel capello
• Raggiungono il bulbo pilifero
• Sviluppo del fungo con invasione della parte
neoformata
Tigne tonsuranti
•
•
Bambini età 4-12 anni
Chiazze di alopecia
Tigne tonsuranti causate da Microsporum
Contagio animale: Microsporum canis trasmesso dal
gatto
Fluorescenza giallo-verdastra alla luce di Wood
Tigne tonsuranti causate da Trichophyton
Mancanza di fluorescenza alla luce di wood
Tigne suppurative
• Tigna infiammatoria
• Mancanza di febbre, reazione
linfoghiandolare, dolore moderato
• Evoluzione rapida = ricrescita dei capelli
• Evoluzione lenta = alopecia permanente
Tigne faviche
• Ammasso di croste giallastre chiamate “cavità
faviche” con fuoriuscita di capelli
• La cavità si forma per eliminazione dello strato
corneo
• Cicatrice alopecizzante
• Da T. schoenleinii
• Parassitato da ife e non da artroconidi
Aspetti microscopici a seconda della specie infettante
Ectothrix: artrospore all’esterno del pelo
Endothrix: artrospore all’interno del pelo
Pelle
Unghie
Microsporum
+
Trichophyton
mentagrophytes**
rubrum **
verrucosum
+
+
schoenleinii
tonsurans
violaceum**
+
+
Epidermophyton
+
+
Capelli
ectothrix
Capelli
endothrix
+
+
+
Crescita
• Colonie filamentose
• Si sviluppano
lentamente (5-15
giorni) su terreno
Sabouraud a 25°C
• Aspetto farinoso o
cotonoso
• Pigmento che inizia dal
retro
Osteomielite ed artrite settica acuta
• Possono venire insieme o separatamente
• Sono di solito di origine ematogena o per
diffusione da infezione dei tessuti molli
• L’osteomielite ha un inizio acuto con dolore
localizzato, febbre, dolore alla palpazione, può
interessare più di un osso
• Più frequente nei maschi che nelle femmine
• L’artrite settica è una infiammazione degli
spazi articolari causata da invasione batterica
Patogenesi
• Nella osteomielite l’adesività del batterio rappresenta un
evento molto importante, in quanto alcuni batteri presentano
recettori per collagene, per il fibrinogeno, la sialoproteina
dell’osso. In seguito la presenza della capsula e la produzione
di biofilm in S. aureus, preserva i batteri dalle difese
dell’ospite.
• Nelle artriti settiche i batteri che raggiungono lo spazio
articolare vengono fagocitati dai leuciti polimorfonucleati , ma
l’attivazione contemporanea della produzione locale di
citochine , rilasciano enzimi in grado di degradare il collagene-
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