Corrente elettrica (a) Spira di rame in equilibrio elettrostatico: L’intera spira è a un unico potenziale e il campo elettrico è nullo. (b) Una batteria impone una differenza di potenziale tra i capi della spira connessi ai morsetti della batteria. La differenza di potenziale produce un campo elettrico all’interno della spira, e il campo causa il moto delle cariche attorno alla spira. Questo movimento di cariche è la corrente elettrica i. dq i dt 1 ampere = 1 A = 1 coulomb al secondo = 1 C/s 1 Verso della corrente Convenzione (storica!): Il verso della corrente è quello nel quale si muoverebbero le cariche positive, anche se gli effettivi portatori di carica sono negativi e si muovono in senso opposto. Gli elettroni in un filo si muovono in modo casuale ad alte velocità (ca 106 m/s), un campo esterno impone un movimento di deriva, che tipicamente è molto basso (velocità di deriva vd , ca 10-4 m/s) Questa deriva produce la corrente elettrica Se la densità di carica è n e (C/m3) otteniamo la densità di corrente J n e vd E la corrente elettrica risulta come i J dA spesso iJA 2 In un acceleratore di particelle circolare con un raggio R di 35m, un fascio di 1010 protoni circola con velocità costante pari a c. Calcolare la corrente cosi’ prodotta. La carica che passa ad ogni giro nell’ acceleratore è: q 1010 1,6 1019 C 1,6 109 C 2R Tale carica passa in un tempo pari a: T 7,3 10 7 s c La corrente sarà: q 1,6 109 3 i 2 , 19 10 A 7 T 7,3 10 3 Se si applica la stessa differenza di potenziale tra le estremità di bacchette di rame e di legno geometricamente simili, ne risultano correnti assai diverse. => Resistenza elettrica “La resistenza di un conduttore tra due punti si determina applicando una differenza di potenziale V tra quei punti e misurando la corrente i che si stabilisce. V R i 1 ohm = 1 W = 1 volt/ampere = 1 V/A Un conduttore la cui funzione in un circuito è quella di fornire una resistenza è detto resistore Resistività di un materiale: campo elettrico/densità di corrente Unità di : (V/m) / (A/m2) = (V/A)m = Wm E V L J E VL i J A E J V diff.di pot. i A A L R A i L 4 R V i Definisce la “resistenza”, ma può anche essere visto come descrizione di una proprietà di un corpo: Se per un corpo è vero che R V i si dice, che obbedisce la legge di Ohm. Di grande importanza sono I semiconduttori e I superconduttori (devono essere discussi però in una lezione specialistica): Superconduttori: a temperature basse la resistività può sparire. Semiconduttori, per esempio silicio: silicio puro ha una alta resistività ( 3 103 W m paragonato con 2 10 8 W m per rame), però la sua resistività può essere ridotta in modo controllato (drogaggio). 5 dE dq V i dt V dE P i V dt J J C 1V A 1 1 1 1W s C s Per resistenza R: V2 P i R R 2 2 Per correnti alternate: P I qm R 2 Valore quadratico medio della corrente i I qm 6 a) Quanta corrente è presente in una lampadina da 60 Watt connessa ad una differenza di potenziale di 120 V? b) Quanto à la resistenza della lampadina? a) La potenza è: P = 60 W = I x V = I x 120 cosi’ che I = ½ Amp (A) b) Vale inoltre: V = I R 120 V = ½ A x R cosi’ che R = 240 W, o R = V/I a) Se una lampadina da 3 V ha una resistenza di 9 ohms, quanta corrente può portare? b) Se una lampadina è attraversata da una corrente di 2 A quando connessa ad un circuito di 120 V, qual’è la sua resistenza? a) I = V / R = 3 V / 9 W = 1/3 Amps b) R = V / I = 120 V / 2 A = 60 W 7 Resistenze in serie i V V1 V2 V3 i R1 i R2 i R3 i ( R1 R2 R3 ) R1 B R2 V V i Req Req R1 R2 R3 R3 V B Req i 8 Resistenze in parallelo B 1 1 1 i i1 i2 i3 V R1 R2 R3 V i3 R1 V i Req 1 1 1 1 Req R1 R2 R3 R2 V R3 B Req i 9 Un resistore di 4W e un resistore di 6W sono collegati in parallelo, e ai capi del sistema è applicata una differenza di potenziale di 12 V. Si trovi: a) L’ intensità di corrente in ciascun resistore b) La potenza dissipata in ciascun resistore a) Per ottenere l’ intensità di corrente in ciascun resistore, si tenga presente che la caduta di potenziale ai capi di ciascun resistore è 12 V. Denotando con I1 la intensità di corrente che nel resistore di 4W e con I2 quella nel resistore di 6W si ha: V I1 R1 I1 (4W) 12V 12V I1 3,0 A 4W e I2 12V 2,0 A 6W b) La potenza dissipata nei resistori è: P1 I12 R1 3,0 A (4W) 36W 2 P2 I 22 R2 2,0 A (6W) 24W 2 10 Un resistore di 4W e un resistore di 6W sono collegati in parallelo, e ai capi del sistema è applicata una differenza di potenziale di 12 V. Si trovino: a) la resistenza equivalente b) l’ intensità di corrente totale a) Per la resistenza equivalente Req si calcoli: 1 1 1 3 2 5 Req 4W 6W 12W 12W 12W 12W 2,4W ossia: Req 5 b) Perciò l’ intensità di corrente totale è: V 12V I 5A Req 2,4W 11 Per misurare la corrente: amperometro Per misurare la corrente in un filo, si deve generalmente interrompere il filo e inserire l’amperometro, in modo che la corrente da misurare passi attraverso lo strumento. La resistenza dell’amperometro deve essere piccola Per misurare la differenza di potenziale: voltmetro per trovare la differenza di potenziale tra due punti nel circuito, gli elettrodi del voltmetro devono essere collegati ai due punti, senza interrompere il circuito. La resistenza del voltmetro deve essere grande 12 Circuiti RC interruttore VR R i Resistenza R batteria VB q VC C Condensatore C 13 d ex ex dx Ci ricordiamo: ab a(b) b a b a b a b d e x e x dx d e x ( e x ) dx perche d 0 dt (I) È un caso particolare di (II), altri soluzioni non esistono 14 Detto in modo diverso: f (t ) e t e’ una soluzione di df (t ) f (t ) 0 dt d e x ( e x ) dx ( e t ) e t 0 15 e t f (t ) 1 e 1 è soluzione di df (t ) f (t ) dt df (t ) t e dt t t 1 1 e e t t e 1 e 16 VB Scarica di un condensatore: VR VC R i q 0 C o df (t ) f (t ) 0 dt f (t ) e t DV VR VC 0 R dq q 0 dt C dq 1 q 0 dt R C q(t ) q0 e t RC q0 dq t i (t ) e RC dt R C 17 carica di un condensatore: VR VC VB R i q VB C R VB dq q VB dt C t f (t ) 1 e 1 df (t ) f (t ) dt t q(t ) VB C 1 e RC t dq(t ) VB i(t ) e RC R dt 18 t q(t ) VB C 1 e RC q(t ) VB C e R C t Costante di tempo RC e 1 0.37 e x a x ln a (log b a x b x a) 19 C=5nF R=10kW DV t1 per q(t1)=0.5*q0 ? q(t ) q0 e q(t1 ) q0 e t t 1 RC RC 0.5 q0 e t1 RC t1 ln 0.5 R C 0.5 t1 R C ln 0.5 10 5 106 s (0.69) 35 106 s R C 10 5 10 s 50 10 s 6 6 20 Quando le ruote di un’auto rotolano sull’asfalto, elettroni si trasferiscono dal terreno dei pneumatici e di qui alla corrozzeria.come se fosse L’auto = un’armatura di condensatore e terreno = armatura opposta Quando si ferma, scarica, t=0. V0=30 kV, Capacita’ del condensatoire auto-suolo C=500 pF Resitenza offerta da ciascun pneumatico Rpn=100GW. Quanto tempo passa prima che l’energia immagazzinata E=50 mJ? q 1 q2 q dq C0 2C 12 C V 2 12 q V E 12 C V 2 12 500 pF (30kV ) 2 225mJ 21 Quando si ferma, scarica, t=0. V0=30 kV, Capacita’ del condensatoire auto-suolo C=500 pF Resitenza offerta da ciascun pneumatico Rpn=100GW. Quanto tempo passa prima che l’energia immagazzinata E=50 mJ? q 1 q2 E q dq C0 2C 12 C V 2 12 q V E 12 C V 2 12 500 pF (30kV ) 2 225mJ 1 4 R 14 R pn 25 109 W R R pn R C 25GW 500 pF 12.5s t 2t q0 q0 q(t ) 2 2 E (t ) (e ) e 2C 2C 2C E (t ) E (t 0) q0 2t e 2C q0 2C e 2t 50mJ 2 t 50 ln( ) t 9.4 s 75 225mJ 22 Campi magnetici Abbiamo visto dalla teoria di relatività: se un elettrone si muove rispetto a un filo nel quale corre una corrente elettrica, il filo sembra carico per l’elettrone in movimento. Questo effetto può essere calcolato con precisione e descrive in modo perfetto il comportamento di una carica in moto. 23 Se invece si vuole evitare calcoli relativistici, si può in modo sperimentale esplorare la forza che agisce su un elettrone in vicinanza di una corrente elettrica, e si può usare questa forza per definire un così detto “campo magnetico”. Si trova: FB q v B FB q v B sin q B v FB Carica della particella campo magnetico velocità della particella forza esercitata sulla particella 24 non ha mai una componente parallela a v FB diverso da zero, perciò non può modificare la velocità scalare unità di misura: 1 tesla = 1 T = 1 N N N 1 1 C / s m A m C m / s 25 Campo magnetico uniforme B, intensita 1.2 mT, orientato verticalmente verso l’alto. Un protone con energia cinetica di 5.3 MeV si muove orizontalmente, da sud a nord. Quale forza di deflessione magentica agisce sul protone? Trascurare il campo magnetico terrestre. M(protone)= 1.67*10-27 kg, 1 MeV=1.60*10-13J FB q v B da Ecin 1 2 m v 2 2 Ecin 2 5.3MeV 1.60 1013 J / MeV 7 v 3 . 2 10 m/ s 27 m 1.67 10 kg FB q v B sin 1.60 1019 C 3.2 107 m / s 1.2 103 T sin 900 6.11015 N Con accelerazione FB 6.11015 N 12 2 a 3 . 7 10 m / s m 1.67 1027 kg 26 Carica in moto circolare Un corpo in moto circolare viene continuamente accelerato, con una forza che punta verso il centro della circonferenza: Dv v sin D v D F ma m dv d v mv m v m v dt dt r In un campo magnetico con B v v2 FB q v B m r r T mv qB Dv D D v v v2 a r Accelerazione centripeta 2 v o F m forza centripeta r 2 r 2 m v 2 m v v qB B q Non dipende da v, ma solo di m/q => permette misura diretta di m/q 27 Forza magnetica agente su un filo percorso da corrente L q i t i vd velocità di deriva vd FB q vd B sin i L vd B sin 900 vd angolo compreso tra le direzioni di L e di B FB i L B FB i L B 28 Un filo rettilinieo orizzontale di rame e’percorso da un corrente i=28A. Qual e’ l’intensita’e la direzione del campo magnetico B necessario a “far gallegiare”il filo, cioe’ a bilanciare la suo forza di gravita’ Fg ? La massa lineica (massa per unita’di lunghezza) del filo e’46.6 g/m. FB i L B sin m g m g B i L sin m L g i 46.6 10 3 (kg / m) 9.8m / s 2 1.6 10 2 T 28 A (circa 160 volte l’intensita’ del campo magnetico terrestre) 29 Momento torcente su una spira percorsa da corrente Le due forze F e –F, che costituiscono una coppia di forze, concordano nell’esercitare un momento della forza complessiva sulla spira. Momento torcente Il modulo ’ del momento torcente dovuto alla coppia di forze F1 e F2 e’: b 2 b 2 i a B sin i a B sin i a B b sin 30 Se usiamo una serie di N spire, o avvolgimenti => bobina piana N N i a b B sin N i A B sin A a b È la area racchiusa dalla bobina La situazione può essere descritta in modo più sintetico, definendo un dipolo magnetico N i A B sin Direzione di Barretta magnetica tipicamente La terra 5J : quella del vettore n T 8 1022 J T Un elettrone 9 1024 J T 31 Visto che il campo magnetico non e’ altro che un campo elettrico “creato” da un effetto relativistico, la sua forma dovrebbe essere quella del campo elettrico – in quanto riguarda il modulo (dopo discutiamo la direzione) Ci ricordiamo : Se scegliamo come superficie una sfera con raggio r, e al centro la carica q, otteniamo: 0 E dA 0 E dA 0 E 4 r 2 q 1 q E 2 4 0 r Legge di Coulomb 32 Simmetria cilindrica r (“carica uni-dimensionale”) Una superficie gaussiana a forma di cilindro avvolge una sezione di una lunghissima bacchetta cilindrica, carica uniformemente (carica positiva) Carica per lunghezza l h E La carica racchiusa è: DA E 0 E dA 0 E 2 r h l h l 1 E 2 r 0 r 0 E 2 r h l h 33 Visto che il campo magnetico non e’ altro che un campo elettrico “creato” da un effetto relativistico, la sua forma dovrebbe essere quella del campo elettrico – in quanto riguarda il modulo (dopo discutiamo la direzione) dq dl dq dq dl dq vd dt dl dt dl In corrispondenza: Per un filo infinitamente lungo 0 4 107 T m A 0 i B 2 R l E 2 r 0 Permeabilità magnetica del vuoto dq vd Per una “sorgente” infinitesimale 0 i ds dB 2 4 r dq E 1 4 0 q r2 34 r + r ds B dq ds vd E B const r ds 35 Per una “sorgente” infinitesimale 0 i ds dB 2 sin 4 r con angolo fra ds e r Legge di Biot-Savart 0 i ds r dB 4 r3 Per un filo infinitamente lungo: 0 i B 2 R 0 4 107 T m A Permeabilità magnetica del vuoto 36 Regola della mano destra: Afferrate l’elemento di filo nella mano destra con il pollice puntato nel verso della corrente. La curvature delle altre dita indica il verso delle linee del campo magnetico generato da quell’elemento i ds r dB 0 4 r3 37 Campo magnetico generato da una corrente in un filo piegato ad arco Per il punto centro di curvatura: 0 i ds sin 900 0 i ds B 2 2 4 4 R R i R d 0 i 0 i B dB 0 d 4 4 R 0 4 R R2 0 Per spira circolare: 2 B 0 i 2 R 38 La figura presenta due lunghi fili paralleli percorsi dalle correnti i1 e i2 in versi opposti. Che intensita’ e direzione ha il campo magnetico netto generato nel punto P? Si assumano i seguenti valori: i1=15 A, i2=32 A, d=5.3 cm B1 0 i1 2 R B2 0 i2 2 R R d cos 450 B1 0 i1 2 d cos 450 B2 0 i2 2 d cos 450 39 Verso di B1, B2: regola della mano destra B B12 B22 arctan 0 2 d cos 450 i12 i22 B1 i 15 A arctan 1 arctan 250 B2 i2 32 A m 2 2 15 A 32 A 4 A 1 . 89 10 T 2 0 2 5.3 10 m cos 45 4 10 7 T Vettore B forma con asse x angolo di 450 250 450 700 40 Forza tra due conduttori paralleli B 0 i 2 R campo magnetico prodotto dalla corrente nel filo a: Ba 0 ia 2 d Forza esercitata sulla lunghezza L del filo b: Fba ib L Ba L Ba Fba ib L Ba 0 L ib ia 2 d Direzione: Correnti parallele e concordi si attraggono e correnti parallele ma discordi si respingono 41 Legge di Ampere Elettrostatica: legge di Gauss Situazione analoga per magnetismo: B ds 0 ich Si curvino le dita della mano destra attorno alla linea chiusa nel verso di integrazione. A una corrente passante nel verso indicato dal pollice teso viene assegnato il segno piu’. 42 Per filo rettilineo infinito percorso da corrente: B ds B ds B 2 r 0 i 0 i B 2 r Corrente i uscente dal piano della figura 43 solenoidi 44 b B ds B ds B h 0 i n h a B 0 i n Solenoide ideale n:= numero di spire per unita’ di lunghezza del solenoide 45 Solenoide di lunghezza L=1.23 cm, diametro interno d=3.55 cm Il solenoide sia composto da cinque strati di 850 spire l’uno e vi scorra una corrente i=5.57 A. Si calcoli il campo magnetico B nel centro del solenoide B 0 i n B 4 10 7 T m 5 850 spire 5.57 A 2.42 10 2 T A 1.23m 46 V R i C q V B L i Esempio: induttanza propria di un solenoide rettilineo: L=induttanza propria L 0 n 2 A l n=spire all’unita’ di lunghezza A*l=volume 47 Equazioni di Maxwell (1861-1864) 1 E dS dV 0 B dS 0 d 1 c B dr E dS dt 0 2 j dS d E dr dt B dS 48