Il triangolo cartografico come
principio
1- La linea del desiderio
2- L’eterno triangolo
3- L’immutabile metro
4- Il triangolo cartografico
5- Il triangolo semeiotico
La linea del desiderio
• Perché consideriamo la costa come una linea e
non una fascia?
• Perché scambiamo la realtà con la sua
immagine
• Nella realtà non esistono linee rette o meglio
non esistevano fino a Giacomo Cassini
che
finì di tracciare l’arco di meridiano da Dunquerke
a Perpignano
• Linee rette di comunicazione = rettilinea
organizzazione delle strade e del territorio
Ratzel ultimo Erdkunder p.22
immobilizziamo il soggetto della conoscenza p. 22
(1720)
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Virtualità della linea prospettiva e attualità delle autostrade: tracciati rettilinei come linee del desiderio di
ogni automobilista p.23
L’eterno triangolo
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Galilei , Il Saggiatore, 1623: il libro della natura è scritto in lingua matematica (la misura diventa Terra)
Assemblea Nazionale Francese 1791: sistema universale di pesi e misure Il metro quarantamilionesima
parte del meridiano (la Terra diventa misura)
•
La Carta di Francia conclusa alla vigilia della Rivoluzione deve alla misura del meridiano e alla
triangolazione i suoi successi
• I modelli euclidei non sono serviti solo a
descrivere il territorio, ma letteralmente a
costruirlo
• Tutta la cartografia non serve ad altro che
a trasformare l’invisibile nel visibile
p.25
p.27
L’immutabile metro
• Carl Ritter,
Einleitung zur allgemeinen vergleichenden Geographie,
Berlino 1852 afferma che la riduzione della Terra in moduli matematici è “dittatura
cartografica”. Erdkunde è pertanto contrapposto a Geographie che significherebbe
scrittura matematica della Terra p.24.
• Modelli e realtà i modelli euclidei non descrivono il mondo, ma lo
costruiscono p.25 fondamentale tracciare il primo meridiano, definire il metro, ma
senza triangolo non si procede nella descrizione:
• Il triangolo non solo modello di una forma
geometrica, ma modello di un processo
produttivo, di un modo di procedere
p.25
Il triangolo cartografico
• Leon Battista Alberti, Ludi mathematici
1448: “se volete solo col vedere, sendo in
capo di una piazza, misurare quanto sia
alta quella torre, fate in questo modo…”
dalla
torre ai terreni ( se un lato e due angoli di un triangolo sono conosciuti, si possono derivare l’altro angolo e i due restanti lati p.26)
• La rappresentazione di carte di regioni
ampie come uno stato nazionale nel
riferimento alle distanze angolari tra stelle
e pianeti
(p.27)
•
Triangolo come modello di conoscenza
Leon Battista Alberti
(1404-1472)
Il triangolo semiotico
Simbolo = qualcosa che sta per qualcosa d’altro
Segno = … senza relazioni di somiglianza
• Triangolo semiotico= al vertice superiore il significato alla base
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significante e referente p. 29
Il rapporto tra i vertici della base (tratteggiato) è indiretto, mentre il rapporto
con il significato è forte e diretto
vox-res-conceptus
significante (signum)-significato(ciò che vogliono dire le parole)-referente (unità extralinguistica)
symbol-thought-referent
(voce bicicletta, concetto di bicicletta, la vera e propria bicicletta).
Nel triangolo semiotico lo sguardo è prototipo della relazione diretta: la bici che
vediamo, la voce che la indica.
Nel triangolo cartografico la relazione diretta è la base misurata passo passo,
quella indiretta è quella … sguardata.
Cosa è successo? Dalla triangolazione dell’Alberti ai semiologi lo sguardo è stato
promosso a relazione diretta.