Diapositiva 1 - Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale

Capitolo 32
L’Unione Monetaria Europea
Argomenti
Dal Mercato Comune al Sistema
monetario Europeo
Verso una moneta comune: l’euro
Le politiche economiche nell’Unione
Europea
Dal Mercato Comune
al Sistema Monetario Europeo
Le prime istituzioni europee
Le tappe più rilevanti per l’Europa si
manifestano con la creazione della
Comunità Europea del Carbone e Acciaio
(1951) e la costituzione della Comunità
Europea
per
l’energia
atomica
(EURATOM)
e
della
Comunica
Economica Europea (CEE) fra sei Paesi
nel 1957
Nel 1965 vengono unificati CEE, CECA e
EURATOM
La Comunità si amplia con Regno Unito,
Irlanda e Danimarca nel 1973, Grecia nel
1981, Spagna e Portogallo nel 1986 e
Finlandia, Svezia e Austria nel 1994
Infine si aggiungono nel maggio 2004 altri
dieci Paesi e dal 1o gennaio altri due, per
un totale di 27 Paesi membri
Il Sistema Monetario Europeo:
il sistema europeo di Bretton Woods
Dopo l’abbandono del sistema di Bretton
Woods nel 1973, diversi Paesi dell’Europa
occidentale si sono uniti per creare un
sistema di cambio fisso noto come Sistema
Monetario Europeo (SME)
È stato un sistema di cambi fissi fra i Paesi
per promuovere una stabilità monetaria
all’interno dell’area
Le frequenti crisi del primo periodo 19791983 e la crisi finale del 1993 hanno
condotto allo smantellamento quasi totale
dello SME, e successivamente, all’Unione
Monetaria
Il primo fattore chiave nella crisi dello SME
fu la riunificazione della Germania nel
1990
La crisi dello SME
L’origine degli squilibri è da ricercarsi nella
politica fiscale della Germania attuata nel
periodo post unificazione del 1989
Lo sforzo
tedesca ha
economico
della
riunificazione
comportato un aumento della spesa pubblica
Tale situazione ha comportato un aumento del
tasso di interesse che innesca immediatamente
un
afflusso di capitali
La Bundesbank non è intervenuta per
aumentare l’offerta di moneta.
In assenza di tale reazione, di fronte
all’aumento dei tassi di interesse
tedeschi, gli altri Paesi aderenti allo
SME dovettero
aumentare i propri
Molti Paesi si trovarono con il cambio
sopravvalutato. Questi aumenti, uniti a
una
recessione mondiale, spinsero l’Europa
in
La politica economica tedesca nel
1992
Verso una moneta
comune: l’euro
Il Trattato di Maastricht
I Punti cruciali per l’analisi economica
dell’Unione Monetaria Europea (UEM) sono
due:
1)La costituzione di una nuova moneta,
«euro» di una nuova Banca Centrale (BCE),
la relazione con le pre-esistenti BC nazionali
e gli obiettivi assegnati
2)I
requisiti
macroeconomici
per
l’ammissione alla moneta unica
Il
Trattato
di
Maastricht
prevede
l’unificazione monetaria in tre fasi:
•la fase I (1990-93) prevede l’abolizione delle
residue restrizioni sui movimenti di capitale
•la fase II (1994-maggio 1998) prevede la
creazione di un Istituto Monetario Europeo di
progettazione delle regole di funzionamento
della moneta unica e di sorveglianza sulla
convergenza macroeconomica fra Paesi
•la fase III di definizione dei Paesi
ammissibili e di creazione dell’euro
L’euro è diventato moneta unica il 1°
gennaio 2002
La BCE gestisce in piena indipendenza la
politica monetaria dell’UME
L’obiettivo fondamentale assegnato alla
BCE è il mantenimento del valore della
moneta
Gli indicatori di convergenza
Le condizioni di convergenza sono
cinque:
•Il differenziale di inflazione non deve
essere maggiore dell’1,5% rispetto alla
media aritmetica dei 3 Paesi più virtuosi
•Il differenziale di tasso di interesse a
lungo termine non deve essere maggiore
del 2% rispetto alla media dei tassi degli
stessi 3 Paesi più virtuosi in termini di
inflazione
• Il rapporto deficit/PIL deve essere
inferiore al 3%
• Il rapporto debito/PIL deve essere
inferiore al 60%, ovvero deve essere in
diminuzione in maniera consistente
• Il tasso di cambio deve mostrare
stabilità nello SME per due anni, ossia
il cambio non deve essere soggetto a
svalutazione
attribuibile
alle
responsabilità del Paese
Questi criteri implicano la capacità di ogni
Paese di mantenere un equilibrio
esterno e interno
La fase di convergenza in cifre
Rapporto deficit/PIL
e rapporto
debito/PIL (rapporti
percentuali
•Tasso di crescita
reale del PIL e tasso
•di disoccupazione
Parità irrevocabili dell’euro
Il 31 dicembre 1999 è stato deciso il
valore dell’euro e le parità irrevocabili fra
le monete dell’UME
Le politiche
commerciali dell’Unione
Europea
Costi e benefici dell’Unione Monetaria
La UME è uno dei grandi esperimenti
economici della storia
Mai in passato un gruppo di Paesi così
grande e potente ha affidato le proprie
sorti
economiche
a
un
organo
multinazionale come la BCE
Mentre gli ottimisti sottolineano i benefici
microeconomici di un mercato più ampio
e dei minori costi di transazione, gli
scettici temono che l’Unione Monetaria
possa
portare
stagnazione
e
disoccupazione per la mancanza di
flessibilità dei prezzi e dei salari e per
l’insufficiente mobilità del lavoro tra i
Paesi
Sinora il funzionamento della BCE è stato
soddisfacente
Considerazione finale
La seconda metà del Novecento può
essere classificata come un periodo di
successi senza precedenti per i Paesi del
Nordamerica e dell’Europa occidentale
per:
•I solidi risultati economici
•Il sistema monetario emergente
•La vittoria dei mercati liberi