06_Scelte-di-consumo

annuncio pubblicitario
SCELTE DI
CONSUMO
ECONOMIA POLITICA 2016-2017
LEZIONE 06
I MERCATI
Il mercato è un insieme di agenti economici che scambiano un bene
o un servizio sulla base di determinate regole e accordi.
Se tutte le imprese e tutti i consumatori devono fare i conti con lo
stesso prezzo, quest’ultimo viene chiamato prezzo di mercato.
In un mercato perfettamente concorrenziale:
1. tutte le imprese vendono un bene o un servizio omogeneo;
2. nessun singolo consumatore e nessuna singola impresa hanno
potere sufficiente a influenzare da soli il prezzo di mercato.
Microeconomia
2
2
PANIERE DI CONSUMO
L’insieme dei diversi beni scelti viene detto
PANIERE DI CONSUMO
Secondo la teoria standard (neoclassica) il comportamento di una
famiglia chiamata a scegliere il proprio paniere di consumo viene
caratterizzato da tre elementi :
-
Cerca di raggiungere il massimo beneficio individuale possibile
(razionalità sostanziale) dati i propri bisogni, credenze e opinioni
-
Viene vincolata al raggiungimento del proprio obiettivo dalla
disponibilità di un certo ammontare di risorse (reddito), che
considera come dato (esogeno)
-
È condizionata nelle proprie scelte di consumo dai prezzi dei
beni, che sono al di fuori del controllo dei singoli (price taker –
concorrenza perfetta)
3
Il comportamento della stragrande maggioranza dei consumatori
mostra alcune importanti regolarità:
-
La tendenza a sostituire i beni i cui prezzi aumentano con altri
beni in grado di soddisfare lo stesso (o analogo) bisogno, ma
il cui prezzo risulta relativamente inferiore
-
La tendenza ad incrementare il consumo dell’intero paniere
dei beni al crescere del reddito disponibile (e viceversa) e in
maniera più accentuata a favore di beni di qualità superiore
imposte
reddito
R= E+ TD+S
Spese per i consumi
risparmio
4
IL VINCOLO DI BILANCIO
Se consideriamo che tutto il reddito
venga speso e che lo stato sia
scarsamente presente TD=S=0
Nel caso di due soli beni
R=E= paqa+pbqb
È la relazione che esprime tutte le
combinazioni possibili di quantità di
beni all’interno dello spazio del
consumo, il cui valore totale non
supera il reddito dato
Prezzo relativo dei beni
5
VARIAZIONI NEL CONSUMO –
da A a B
IL PREZZO RELATIVO Passando
p q +p q = p q +p q
a a1
b b1
a a2
b b2
-pa(qa2- qa1) = pb(qb2- qb1)
-paΔqa= pbΔqb
-pa/pb=Δqb/Δqa
Il rapporto tra le variazioni delle
quantità è pari al prezzo relativo
che è quindi il saggio al quale il
bene b può essere sostituito al
bene a, rispettando il vincolo di
bilancio
Può essere
interpretato come
costo-opportunità
6
LE PREFERENZE
Passiamo dalla sfera oggettiva (quello che la famiglia può
consumare) alla sfera soggettiva (quella che la famiglia
desidera consumare)
Schema di decisione razionale
-
obiettivo individuale (massima soddisfazione individuale –
razionalità sostanziale)
-
insieme di azioni possibili (scelta di un paniere di
consumo A(qa, qb, …)
-
piena consapevolezza della conseguenza di ogni azione
c(A) – scelta in condizione di certezza (ad ogni azione
corrisponde una e una sola conseguenza nota)
-
scelta dell’azione che comporta la conseguenza preferita
7
ORDINAMENTO DI
PREFERENZE
Le azioni (i panieri) vengono ordinati in base ad un criterio di
razionalità soggettiva (convenzionalmente definito UTILITA’)
che rispetta i seguenti assiomi
-
Completezza
Per ogni coppia possibile di panieri (A,B) vale una e una sola
delle seguenti alternative
-
-
APB
BPA
AIB
A è preferito a B
B è preferito ad A
A è indifferente a B
Transitività
- Considerati tre panieri A, B, C se A P B e B P C allora A P C
Questo assioma garantisce che gli ordinamenti dei panieri non
siano contradditori
8
ORDINAMENTO DI
PREFERENZE (2)
-
Riflessività
-
Per ogni coppia possibile di panieri (A,B)
se vale A I B allora B I A
Non sazietà
-
-
Dato un paniere A, qualunque paniere B che contenga la stessa
quantità di ciascun bene di A e una maggiore quantità di
almeno uno di tali beni, è preferito ad A
- Si ipotizza cioè che il consumatore preferisca sempre panieri
con maggiori quantità di beni
Preferenza per la varietà
-
-
Dati i due panieri A e B per i quali il consumatore si dichiara
indifferente (A I B) e un terzo paniere composto da una
combinazione lineare di A e B
C =x A + (1-x) B con 0<x<1
allora C P A E C P B
9
Non tutti i panieri
presenti nei
quadranti II e IV
sono indifferenti ad
A, in virtù
dell’assioma della
transitività
Regione di preferenza
Regione di non preferenza
10
Hp D I A
Verifichiamo se può essere anche
EIA
Sappiamo che E P D quindi
E P A non E I A
E
11
AD luogo geometrico delle
combinazioni lineari dei due panieri
AeD
Consideriamo ora un paniere F che
giace sul segmento AD
F =xA + (1-x) D con 0<x<1
Da cui
FPAeFPD
Consideriamo ora un altro paniere
G tale che G I A e vediamo in quale
punto si collocherà. Sappiamo che
A I D, F P A, F P D,
Da cui G I D e quindi F P G,
cioè F è a nord est di G
Ripetendo il ragionamento
idealmente per un numero
infinto di volte, troveremmo
che tutti i panieri indifferenti ad
A e D si trovano al disotto del
segmento AD - rispetto per
l’assioma di preferenza per la
varietà
12
CURVA DI
INDIFFERENZA
L’unica soluzione quindi è che il luogo
geometrico che unisce tutti i punti indifferenti
sia una curva convessa verso l’origine del
piano cartesiano
13
MAPPA DELLE CURVE
DI INDIFFERENZA
La procedura descritta può
essere reiterata a partire da
qualunque paniere
L’utilità cresce man mano che ci
si sposta su curve più alte ma
non sappiamo di quanto –
UTILITA’ ORDINALE
14
SAGGIO MARGINALE DI
SOSTITUZIONE (SMS)
Misura quanto il consumatore è disposto a rinunciare di un bene per
un’unità in più dell’altro, ottenendo un paniere indifferente a quello di
partenza
AIB
A = (qa1, q b1)
Con qa1<qa2
B = (qa2, qb2)
q >q
b1
b2
Nel passaggio da A a B
Δqb= -(qb1- qb2)<0
Δqa= (qa2- qa1)>0
SMS =Δqb/Δqa < 0
Varia punto per punto lungo la
c.i.
E’ una misura della pendenza
della c.i.
15
ESERCIZIO
Paniere iniziale qa1 = 3 , qb1 = 5 se SMS = -3 quale è la
variazione di qb necessaria a compensare una variazione
(riduzione) unitaria di qa?
Δqa= -1
qa2 = 2
Δqb= (-3) (-1) = 3
Δqb= -(qb1, qb2)  3 = - (5 +qb2)  qb2 = 8
Il nuovo paniere, indifferente rispetto al primo, sarà
B (2,8)
16
SCELTA DEL PANIERE
OTTIMO
Il paniere ottimo deve sicuramente giacere sulla retta del
vincolo di bilancio, perciò se rinuncia a Δqa al massimo può
ottenere
Δqb=-(pa/pb) Δqa
da cui Δqb/Δqa=-(pa/pb)
(1)
Il paniere ottimo deve stare sulla curva di indifferenza
maggiormente preferita, perciò se rinuncia a Δqa desidererà in
cambio almeno
Δqb= SMSab Δqa
da cui
Δqb/Δqa= SMSab
(2)
Dalla (1) e la (2) si ricava che
|SMSab| = (pa/pb)
Cioè che la pendenza della curva di indifferenza e del vincolo
di bilancio devono essere uguali
17
Scelta ottima
18
ESERCIZIO
R= 21
Paniere di partenza E (qa1= 2, qb1= 3)
E I F con F (qa1= 1, qb1= 4)
pa = 6, pb = 3
F è una scelta ottima?
Δqb/Δqa= SMSab = [(4-3)/(1-2)] = -1
(pa/pb) = 6/3 =2
SMSab < (pa/pb)
F non è una scelta ottima
19
ESERCIZIO
F
E
20
COMPORTAMENTO
DEL CONSUMATORE
Variazione del reddito
Un aumento (diminuzione) del reddito provoca uno spostamento
parallelo del vincolo di bilancio verso destra (sinistra)
-
Cambiano le intercette
-
Rimane uguale il coefficiente angolare
Variazione del prezzo relativo dei beni
A seguito di una modifica del prezzo relativo dei beni il vincolo
di bilancio ruota
-
Cambia una delle intercette
-
Cambia il coefficiente angolare
Se si verifica una variazione di pari entità sia dei prezzi che del
reddito il vincolo di bilancio rimane invariato (non si modifica il
potere d’acquisto)
21
SENTIERO REDDITO
DOMANDA
Facendo variare il vincolo di bilancio per vari livelli di reddito si definisce il
luogo geometrico dei punti che caratterizza la relazione tra reddito e
quantità di beni contenuti nei panieri ottimali – sentiero reddito domanda
Ogni aumento di reddito, a parità di prezzi, fa aumentare il livello di utilità
Beni normali
L’effetto della variazione è positivo – all’aumentare del reddito cresce il
consumo del bene
-
Beni superiori (o di lusso) – la variazione del consumo è più che
proporzionale alla variazione di reddito
-
Beni primari – la variazione del consumo è meno che proporzionale alla
variazione di reddito
Beni inferiori
L’effetto della variazione è negativo – all’aumentare del reddito il consumo
del bene diminuisce
22
SENTIERO REDDITO DOMANDA –
BENI NORMALI
23
SENTIERO REDDITO DOMANDA –
BENI INFERIORI
24
CURVA DI ENGEL
Se riportiamo in un grafico i livelli di reddito corrispondenti ai
diversi vincoli di bilancio e le quantità ottime del bene b ad
essi associate (indicate dalla curva reddito domanda) si
ottiene la cosiddetta curva di Engel, che esprime come
cambia la domanda di un dato bene da parte del
consumatore al variare del suo reddito.
La forma e l’inclinazione della curva di Engel dipendono dal
tipo di beni considerati
25
qb
qb
qb
Beni primari
Y
Y
Y
Beni inferiori
Beni di lusso
26
SENTIERO PREZZO
CONSUMO
27
EFFETTO REDDITO E
SOSTITUZIONE
La variazione del prezzo relativo genera una modificazione sia
della quantità del bene a che del bene b perché:
-
Modifica il potere d’acquisto complessivo - EFFETTO
REDDITO
-
Induce il consumatore a sostituire con beni più convenienti i
beni più costosi – EFFETTO SOSTITUZIONE
BENI NORMALI
L’effetto reddito o è negativo o è positivo ma non in misura tale
da controbilanciare l’effetto sostituzione (una diminuzione del
prezzo relativo fa aumentare il consumo)
BENI DI GIFFEN
L’effetto reddito è tale da controbilanciare l’effetto sostituzione
(una diminuzione del prezzo relativo fa diminuire il consumo),
sono cioè beni inferiori rispetto al reddito
28
29
CURVA DI DOMANDA
Relazione tra la quantità desiderata e/o
acquistata di un bene o servizio e il suo
prezzo (a reddito dato)
Nella maggior parte dei casi è decrescente
(se il prezzo sale la quantità domandata
scende)
30
MOVIMENTI DELLA
CURVA DI DOMANDA
• Beni normali o
superiori
• Variazione delle
preferenze
• Variazione del prezzo
del bene sostituto
31
MOVIMENTI DELLA
CURVA DI DOMANDA
Diminuzione del reddito
Spostamento a sinistra della
curva
• Beni inferiori
• Variazione del prezzo
del bene
complementare
32
CURVA DI DOMANDA
DI MERCATO
33
Elasticità e variazioni nella spes
LA SPESA TOTALE
• La spesa totale per l’acquisto di un bene dip
La spesa totale per l’acquisto
due fattori: i) la quantità del bene acquistata
di un bene dipende da
prezzo del bene
due fattori:
P
i) la quantità del bene
acquistata;
ii) Il prezzo del bene
Spesa
totale
P*
0
Q*
Q
34
EFFETTI SULLA SPESA TOTALE DI
UNA RIDUZIONE DI PREZZO
i) l’abbassamento del prezzo riduce la spesa per ogni unità
del bene acquistata (effetto diretto)
ii) l’abbassamento del prezzo aumenta la domanda del bene e
per questa via provoca un incremento della spesa (effetto
indiretto)
Quale dei due effetti prevale?
Il segno finale sulla spesa totale dell’acquirente dipende dalla
forza relativa dell’effetto diretto e di quello indiretto.
Questo a sua volta è correlato all’elasticità della domanda al
prezzo.
35
EFFETTI SULLA SPESA TOTALE DI
UNA VARIAZIONE DI PREZZO
Quando la domanda è elastica una diminuzione del prezzo
provoca un aumento della spesa totale;
Quando la domanda è anelastica una diminuzione del prezzo
provoca una riduzione della spesa totale.
Quando la domanda è elastica un incremento del prezzo
provoca una riduzione della spesa totale;
Quando la domanda è anelastica un incremento del prezzo
provoca un aumento della spesa totale.
36
EFFETTI SULLA SPESA TOTALE DI
UNA RIDUZIONE DI PREZZO
Effetti sulla spesa totale di una riduzione di prezzo
Sul tratto elastico ed anelastico della curva di domanda
A
Effetto negativo
sulla spesa
B
Effetto positivo
sulla spesa
Effetto negativo
sulla spesa
A
B
Effetto positivo
sulla spesa
37
ELASTICITÀ DELLA DOMANDA
RISPETTO AL PREZZO
Elasticità rispetto al prezzo
Ep= Δ%q / Δ%p
Se Ep> 1 la curva di domanda è elastica (beni di lusso)
Se Ep< 1 la curva di domanda è rigida o anelastica (beni
primari)
Se Ep= 0 la curva di domanda è perfettamente rigida
Se Ep= ∞ la curva di domanda è perfettamente elastica
L’elasticità varia lungo la curva di domanda
38
ELASTICITÀ E SPESA TOTALE
(CURVA DI DOMANDA LINEARE)
= (1/pendenza) x (p/q)
39
ELASTICITÀ DELLA DOMANDA
RISPETTO AL REDDITO
Elasticità rispetto al reddito
Ep= Δ%q / Δ%Y
Se Ep> 1 elasticità elevata (beni di lusso)
Se Ep< 1 elasticità positiva ma bassa (beni normali)
Se Ep< 0 elasticità negativa (beni inferiori)
40
ELASTICITÀ INCROCIATA
DELLA DOMANDA
Elasticità rispetto al reddito
Eab= Δ%qa / Δ%pb
Se Ep> 0 beni sostituti
Se Ep< 0 beni complementari
Se Ep= 0 non sussiste alcuna relazione tra i due beni
41
Scarica