29. le riforme nel settecento

Riforme e illuminismo nel
Settecento
Vittorio Amedeo II di Savoia (1675-1730)
Torino: palazzo e giardini reali
Il regno di Francia: cuore dell’Europa del
Settecento
I padri dell’illuminismo: Montesquieu
(1689-1755) e Voltaire (1694-1778)
Montesquieu e il castello di La Brède
Le Lettere persiane di Montesquieu (1721)
Le Lettere inglesi di Voltaire (1733)
Lo Spirito delle leggi di Montesquieu (1748)


L’opera che analizza le
forme del governo in
rapporto alla società,
all’economia, al clima di
ogni paese.
Fondamentalmente
repubblicano,
Montesquieu individua
nella “monarchia
temperata” di modello
inglese la migliore
forma di governo per
l’Europa.
Voltaire a pranzo con Federico di Prussia
(1750)
La generazione dei philosophes: Diderot
(1713-1784) e d’Alembert (1717-1783)
L’impresa dell’Encyclopédie 1751-1772

Dal progetto iniziale di
tradurre e adattare al
pubblico francese
l’Enciclopedia portatile
dell’editore inglese
Chambers all’impresa
collettiva
dell’Encyclopédie: bilancio
dei saperi del XVIII secolo.
L’arte della tipografia nelle tavole
dell’Encylopédie
L’arte dell’equitazione nelle tavole
dell’Encyclopédie
Luigi XV di Francia (1715-1774)


Il lungo regno di Luigi XV
è caratterizzato da un
sostanziale immobilismo
politico, pur in presenza
di un dibattito intellettuale
vivacissimo.
Le sole realizzazioni si
hanno nell’ambito della
politica estera.
Robert-Jacques Turgot (1727-1781)

Economista di scuola
fisiocratica e autore
delle principali voci
economiche
dell’Encyclopédie,
Turgot è chiamato al
governo nel 1776,
all’inizio del regno Luigi
XVI, suscitando molte
speranze, presto
deluse.
Linee fondamentali del riformismo
settecentesco (1740-1790)

Diritto e istituzioni civili
1.
Codificazione: dalla raccolta di editti alla riforma
delle leggi
Rapporti Stato-Chiesa: separazione delle
funzioni e preminenza dell’autorità statale
(giurisdizionalismo)
Nuove istituzioni pubbliche: assistenza, sanità,
istruzione
Riforme politiche:
2.
3.
4.
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riunificazione dei poteri dispersi
distinzione delle funzioni (amministrative/giudiziarie)
Linee fondamentali del riformismo
settecentesco (1740-1790)

1.
2.
3.
Fisco e finanze
Catasti: base per l’equa tassazione
(Piemone, Milanese, Napoli, Toscana)
Riforma fiscale: tassazione dei ceti
privilegiati; estensione delle imposte dirette
Controllo dell’esazione: riduzione o
statalizzazione della ferma
Linee fondamentali del riformismo
settecentesco (1740-1790)

Agricoltura ed economia
1.
Riduzione dei privilegi:
Intervento sulla struttura della proprietà
Ecclesiastica (manomorta)
Nobiliare (fidecommessi)



1.
Libertà economica: dal tardo mercantilismo al
liberismo; abolizione dei dazi; libertà di esportare e
importare; scioglimento delle corporazioni.
Carlo I di Borbone
re di Napoli
(1734-1759):
le riforme nei limiti
del possibile
Carlo I di Borbone e il ministro Bernardo
Tanucci (1734-1776)
Ferdinando IV di Borbone (1759-1825) e
Maria Carolina d’Asburgo (1773-1814),
sovrani di Napoli
Roma: pontificato riformatore di
Benedetto XIV (1740-1758)
Federico II di Prussia (1740-1786)
Federico II e la reggia di Sanssouci
Carlo VI d’Asburgo
(1685-1740)
Due immagini di Maria Teresa: a sedici e a
cinquantacinque anni
Maria Teresa d’Asburgo (1740-1780)
Gli arciduchi Pietro Leopoldo e Giuseppe
sono i maggiori dei diciannove figli di
Maria Teresa d’Asburgo
Il cancelliere von Kauniz (1753-1792):
artefice delle riforme teresiane
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Wenzel Anton von
Kaunitz-Rietberg (17111794)
Cancelliere di stato dal
1753 al 1792 fu l’artefice
della pacificazione con la
Francia siglata nel 1756 e
ispirò gran parte delle
riforme di Maria Teresa.
Il conte Karl Joseph Firmian
governatore della Lombardia (1759-1782)
Pietro Verri (1728-1797) Cesare Beccaria
(1738-1794) e l’Accademia “dei pugni”
Francesco Stefano di Lorena granduca
di Toscana (1737-65)
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1738 – libera tratta dei grani
1739 – primo soggiorno di
Francesco Stefano in Toscana
1740 – riforma del fisco: Ferma
unificata sotto un’unica
compagnia francese
1743 – legge sulla Stampa: si
introduce la censura di stato in
luogo di quella ecclesiastica
1747 – legge sui fidecommessi
(limitati a quattro generazioni)
1749 – leggi contro la
giurisdizione feudale
1750 – verifica di tutti i titoli di
nobiltà
1751 – legge sulle manomorte
Pietro Leopoldo d’Asburgo-Lorena
Granduca di Toscana (1765-90)
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1766 – riforma della censura; avvio della
perequazione catastale
1767 – liberalizzazione interna dei commerci
dei grani; abolizione della Ferma e gestione
solo statale delle imposte
1769 – Prammatica sulla manomorta
1770 – imposta fondiaria unificata (elimina i
privilegi); sono tassati anche i beni demaniali
1775 – abolizione dell’Annona
1771-86 – Riforma delle amministrazioni
comunali con la costituzione in ogni comune
di consigli elettivi
1782 – abolizione del Tribunale del S. Uffizio
1786 – nuovo Codice penale: abolizione
della tortura e della pena di morte
1788 – estinzione del debito e risanamento
completo delle finanze pubbliche; progetto di
Costituzione del Granducato (inattuato)
Giuseppe II imperatore (1780-90) e
Leopoldo II imperatore (1790-92)
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Eletto Imperatore nel 1765,
ma di fatto coreggente al
fianco della madre Maria
Teresa, Giuseppe II
assume i pieni poteri solo
nel 1780 governando per un
decennio (1780-1790).
Alla sua morte salirà al
trono il fratello Pietro
Leopoldo con il nome di
Leopoldo II che regnerà
per soli due anni (17901792).
Giuseppe II imperatore
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Eletto imperatore nel
1765, subito dopo la morte
del padre Francesco
Stefano, Giuseppe II si
affianca alla madre in
qualità di coreggente dei
domini di casa Asburgo.
In dieci anni di governo
impone profondi
cambiamenti all’Impero.
Le riforme di Giuseppe II
- Libertà di stampa e censura di stato
- Riduzione dei privilegi nobiliari:
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Liberazione dei contadini-servi
Libertà di movimento su e dalla terra
Abolizione delle corvées e loro sostituzione con canoni in denaro
- Nuovo catasto e riforma fiscale (1789: fallita)
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Tassazione delle proprietà (nobiliari ed ecclesiastiche) esenti
- Nuovo codice penale e nuovo codice civile (1787)
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Uguaglianza di tutti i sudditi di fronte alla legge
Riduzione della pena di morte in casi eccezionali
Abolizione della tortura giudiziaria
Matrimonio civile
Il “giuseppinismo” e la controversia con la
Chiesa cattolica (1781-82)
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Istruzione laica
Tolleranza verso protestanti, ebrei e ortodossi
Apertura delle cariche pubbliche ai non-cattolici
Diritto di sepoltura per gli atei
Sostegno del basso clero contro i vescovi
Soppressione del latino nella liturgia
Soppressione degli ordini religiosi contemplativi
Abolizione della clausura monastica
Giorgio III
di Hannover
re d’Inghilterra
(1760-1820)
Sovrano riformatore e
saggio nella prima parte
del suo lungo regno,
perde le colonie
d’America nel 1783,
affetto da gravi turbe
psichiche dal 1788 alla
morte
L’Inghilterra del Settecento: una società
dinamica
Opinione pubblica e “conversazione”
Gustavo III re di Svezia (1771-1792)