Presentazione di PowerPoint - Dipartimento di Scienze Politiche e

I disordini del comportamento
alimentare
Maria Francesca Pantusa
I Disturbi del Comportamento
Alimentare
Anoressia Nervosa
Bulimia Nervosa
BED (Binge Eating Disorder)
“In tutti i periodi della storia, disturbi
mentali di rilevanza epidemiologica o di
particolare fascino illuminano un aspetto
specifico della natura umana in conflitto
con i tempi…”
Erikson E. (1982)
Privazione volontaria di cibo come strumento di manipolazione e
controllo di sé e degli altri

Santa Wilgefortis (X secolo): figlia del re
portoghese che doveva andare in sposa ad un
brutale re di Sicilia.

“sante anoressiche” del medio evo votate
all’ascetismo con corpi emaciati, infecondi e
inadatte al matrimonio in aperta sfida alla famiglia:
aspiravano ad un’idea di autonomia spirituale del
tutto inaccettabile per la Chiesa e si costruirono
un’identità religiosa alternativa dandosi alla fame
ma donano cibo ai poveri.
I disordini del comportamento
alimentare
• LA STORIA
• Descrive nel suo trattato sulle malattie da deperimento due
casi di anoressia (“tisi nervosa”)
Morton
(1694)
Gull (1868)
Lasègue (1873)
Janet
• Apepsia hysterica- anorexia nervosa
• Anoréxie hystérique
Incidenza e prevalenza dei
DCA
• Studi su popolazioni cliniche
• Studi su popolazioni non cliniche
• Studi su gruppi a rischio
I disordini del comportamento
alimentare: prevalenza
Anoressia Nervosa • 0- 0,4%
Bulimia Nervosa
Binge Eating
Disorder
NAS
• 1,8-4,4%
• 5-8%
• 4-10%
I disordini del
comportamento alimentare
nella Medicina di base
AN
BN
43%
identificati
11%
identificati
79% inviati
allo
specialista
51% inviati
allo
specialista
Hoek et al,1995
Studi di prevalenza e classe
sociale
AN appannaggio delle classi sociali medioalte
Crisp et al, 1976 – Londra scuole
Askevold, 1982 - Norvegia
Risultati contrastanti
Vandereyken et al, 1989 –
Hoek, 1993 - Olanda
Olanda
Prevalenza ed urbanizzazione
P<0.01
6
5
4
urbano
suburbano
3
2
1
0
AN
Hoek,1993;Santonastaso 1999
BN
Anoressia nervosa: chi
colpisce
•
•
•
•
•
•
•
Colpisce lo 0,28% delle giovani donne
Ha avuto un aumento dal dopo guerra in poi
Età di esordio tra i 12 e i 25 anni
Rara nei paesi in via di sviluppo
Non vi sono differenze di classe sociale
È molto frequente nel mondo della danza
Quoziente d’intelligenza nella norma
Criteri Diagnostici per Anoressia
Nervosa (D.S.M. IV)
•
•
•
•
Rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al peso minimo
normale per l’età e statura.
Intensa paura di acquistare peso o di diventare grassi, anche
quando si è sottopeso.
Alterazione del modo in cui il soggetto vive il peso o la forma del
corpo, o eccessiva influenza del peso e della forma del corpo sui
livelli di autostima, o rifiuto di ammettere la gravità della attuale
condizione di sottopeso.
Nelle femmine dopo il menarca, amenorrea, cioè assenza di
almeno 3 cicli mestruali consecutivi.
Specificare il sottotipo
•
•
Con restrizioni: nell’episodio attuale di Anoressia Nervosa il soggetto non
ha presentato regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione
Con abbuffate/Condotte di Eliminazione: nell’episodio attuale di
Anoressia Nervosa il soggetto ha presentato regolarmente abbuffate o
condotte di eliminazione.
Anoressia Nervosa
• L'intensa paura di
"diventare grassi",
presente nei soggetti
con questo disturbo, non
è solitamente mitigata
dal decremento
ponderale.
L’immagine che ogni
uomo ha del mondo è e
sempre rimane una
costruzione della sua
mente, e non si può
provare che abbia
alcuna altra esistenza.
Cos’è l’immagine corporea?
•Come tu vedi o rappresenti te
stesso
•Quali sono le tue credenze in
merito al tuo aspetto fisico
•Come ti senti nel tuo corpo
•Come tu pensi che gli altri ti
percepiscano
Immagine corporea
La nostra immagine
corporea è il
risultato della
interazione di
aspetti psicologici,
esperienziali,
culturali, sociali
Segni clinici di Anoressia Nervosa
• L’alimentazione diventa il centro delle
discussione in famiglia e con gli amici
• Non vuole saperne di aumentare di peso
• Nega di avere fame pur mangiando piccole
quantità di cibo
• Inventa scuse per evitare situazioni
durante le quali gli altri mangiano
• Collezionano ricette, preparano cibi
• Per gli altri
A Praga ci andammo in corriera accompagnati dalla
prof. di filosofia e da altre sette classi. Mi
preoccupavano quei cinque giorni che avrebbero
sconvolto la mia lineare routine. Lessi e rilessi il
programma molte volte -i pranzi e le cene
segnati in maiuscolo- fino a saperlo a memoria,
cercando con quel controllo di esorcizzare la
paura; del resto solo uno dei pasti principali si
svolgeva in albergo e non sarebbe stato difficile
far passare il tempo fra una portata e l’altra
sbriciolando il pane e poi quei cinque giorni
erano anche una tregua dalla recita continua che
inscenavo per i miei genitori.
Inoltre alla fine, per calmarmi avevo deciso che sarebbe
stato più semplice non mangiare affatto, non mi importava
dei miei compagni di classe e non riuscivo nemmeno a
pensare di mangiare qualcosa, qualsiasi cosa, di diverso
dalla mia mela verde e poco male se questa mancava: non
avrei mangiato affatto, già vedevo i numeri della bilancia
scendere e con loro crescere la mia certezza che tutto
stava andando per il verso giusto. Parlando fra me e me
convincevo quella vocina dubbiosa e stanca che non aveva
proprio nulla di cui preoccuparsi: non erano le
mestruazioni che mancavano l’importante, e nemmeno il
freddo o…la fame! Ma non ero preparata alla prima sosta
di quel viaggio: il campo di concentramento di Mauthausen,
in Austria.
Segni clinici di Anoressia Nervosa
•
•
•
•
•
•
Abitudini alimentari inusuali
Fa molta attività fisica
Si lamenta del freddo
Si veste a strati
Perde i capelli
Si lamenta di gonfiori
addominali
Anoressia Nervosa
• Nei soggetti con Anoressia Nervosa i
livelli di autostima sono fortemente
influenzati dalla forma fisica e dal peso
corporeo.
• La perdita di peso viene considerata
come una straordinaria conquista ed un
segno di ferrea autodisciplina, mentre
l'incremento ponderale viene esperito
come una inaccettabile perdita delle
capacità di controllo.
Il sistema di valori in un DCA
Se sono magra valgo
Se ingrasso non valgo
ANORESSIA NERVOSA
SEGNI OBIETTIVI
RISCONTRABILI
•Perdita di capelli
• Tumefazione gh. Salivari
• Ipotermia
•Bradicardia
•secchezza cutanea – pallore
– peluria
• deplezione lipidica
• ritardata comparsa dei
caratteri sessuali secondari
• ipercarotenemia –
acrocianosi e callosità sulle
dita delle mani
• estremità fredde
• rallentamento dei riflessi
ecc..
dimagrimento
intenzionale in un
soggetto
apparentemente
in buona salute
Complicazioni mediche associate
ad un eccessivo calo ponderale
•
•
•
•
•
•
•
•
gravi modificazioni della frequenza cardiaca, della
pressione arteriosa, della frequenza respiratoria e
della temperatura corporea
danni renali
osteoporosi
assottigliamento o secchezza dei capelli
“lanugo” (comparsa di peluria nella faccia, nella
schiena e nelle estremità)
pelle secca
incapacità a riposarsi e riduzione del sonno
amenorrea
BULIMIA NERVOSA
Bulimia nervosa: chi colpisce
•
•
•
•
•
Compare intorno agli anni 80
Colpisce l’1-4% delle giovani donne
Esordisce tra i 16 e i 25 anni
Classe sociale omogenea
Le persone colpite hanno un peso
normale o poco superiore alla
norma
Bulimia Nervosa
Le manifestazioni essenziali
della Bulimia Nervosa sono:
1. presenza di abbuffate e
di inappropriati metodi
compensatori per prevenire il
conseguente aumento di peso.
I livelli di autostima
sono condizionati
dalla forma e
dal peso corporeo.
Bulimia Nervosa (DSM IV)
• Per giustificare la diagnosi, il soggetto deve avere
un minimo di due episodi di abbuffate e di
comportamenti compensatori inappropriati alla
settimana per almeno tre mesi.
• Una abbuffata, o crisi bulimica, è definita come
l'ingestione in un determinato periodo di tempo di
una quantità di cibo più grande rispetto a quanto
la maggioranza degli individui assumerebbe in
circostanze simili.
• Non può essere considerata una abbuffata il
continuo "spiluccare" piccole quantità di cibo
durante l'arco della giornata.
Bulimia Nervosa
• I soggetti con Bulimia Nervosa tipicamente si
vergognano delle loro abitudini alimentari
patologiche e tentano di nasconderle. Le crisi
bulimiche avvengono in solitudine, quanto più
segretamente possibile.
• Una crisi bulimica è inoltre accompagnata da
sensazione di perdere il controllo.
• Un'altra caratteristica essenziale della Bulimia
Nervosa è il frequente ricorso a inappropriati
comportamenti
compensatori
per
prevenire
l'incremento ponderale.
BULIMIA NERVOSA
• Sebbene il tipo di cibo assunto durante
l'abbuffata varii ampiamente, generalmente
comprende cibi dolci, ipercalorici, come gelato o
torte. Comunque, ciò che sembra caratterizzare
l'abbuffata è soprattutto la anomalia nella
quantità del cibo piuttosto che la compulsione
verso un alimento specifico, ad esempio, i
carboidrati.
• Sebbene l'ammontare delle calorie
complessivamente assunte durante l'abbuffata sia
di gran lunga maggiore rispetto al pasto normale di
una persona senza Bulimia Nervosa, il rapporto tra
le percentuali di proteine, grassi e carboidrati è
simile
Mangiavo biscotti dolci e grissini salati che avrei
vomitato subito dopo, in camera. Il mattino successivo un sole
pallido avrebbe illuminato il posacenere pieno, i sacchetti vuoti
con il disegno di una spiga di grano e la bilancia fuori posto. Io
mi sarei girata dall’altra parte, avrei acceso la radio e mi sarei
alzata solo il giorno dopo, forse.
Quando tornai a Roma, il quattro gennaio, il convitto era
ancora deserto. Accendevo la luce nella cucina vuota e
rimanevo lì del tempo, indisturbata, a girare il cucchiaino nella
tazza del caffè. Anche se dentro di zucchero non ce n’era
nemmeno un granello: l’avevo usato tutto per addolcire l’ira e le
preoccupazioni dei miei genitori ( certo che vado a studiare ).
Ma pure le pagine dei libri le sfogliavo con troppa calma,
occupata ad assaporare una solitudine che sapeva di amaro.
Bulimia Nervosa: condotte di
compenso
•
•
•
•
•
•
•
•
•
l’abuso di diuretici
l’abuso di lassativi
l’assunzione di pillole dimagranti
l’assunzione di farmaci che controllano
l’appetito
l’uso di sostanze emetiche
l’uso esagerato di gomme da masticare
lo sputare il cibo prima di deglutirlo
il digiuno prolungato
l’esercizio fisico eccessivo
Complicanze
• Vomito: erosione dello smalto, lacerazioni
esofagee, anemia, aumento di volume delle
parotidi, squilibri elettrolitici
• Lassativi: crampi addominali, cattivo
assorbimento delle proteine , del calcio ecc.
• Diuretici: bassi livelli di potassio,
irregolarità del ritmo cardiaco,
disidratazione, danno renale
BED
PREVALENZA DEL BED
____________________________________________________________________________________________
NELLA COMUNITÀ
2 – 5%
Sono sovrappeso tra i BED
BED tra gli obesi
50%
25%
PARTECIPANTI PROGR. CONTROLLO PESO 16 – 30%
Overeaters anonymous
70%
Disturbo dell’alimentazione
incontrollata (BED)
• Ha ricorrenti abbuffate
• Non compensa le abbuffate
• I livelli di autostima sono
bassi
• Mangia di nascosto
• sono sovrappeso
• Sono spesso depressi
Disturbo da Abbuffate Compulsive
• sono un disturbo alimentare presente in percentuali
pressoché uguali nei maschi e nelle femmine
• si manifesta più tipicamente nei soggetti che sono nella
fascia dei 30/40 anni, a differenza della fascia dei 16/20
anni maggiormente interessata da anoressia e bulimia.
• I Binge Eatig Disorders si manifestano come periodi di
incontrollata, impulsiva e continua sovralimentazione
protratta fino al punto di estrema saturazione fisica.
• Si differenziano dai disturbi bulimici, in quanto NON
prevedono l'attuazione di metodi di evacuazione fisica, ma
possono seguire digiuni o tentativi di dieta.
• Spesso sono preceduti da sentimenti di solitudine e
malinconia, mentre dopo l'abbuffata sono frequenti vissuti di
vergogna e auto-denigrazione.
Disturbo da Abbuffate Compulsive
• Le caratteristiche salienti sono:
– Ricorrenti episodi di abbuffate compulsive,
raccolta, celamento e furto di cibo, rapidità
nell'ingestione di cibo e/o sensazione di
estrema pienezza corporea, consumo di ingente
quantità di cibo senza aver appetito,
– fluttuazioni nel peso corporeo,
– vissuti di depressione, ansia e solitudine, bassa
auto-stima, compiacenza verso gli altri,
perfezionismo, difficoltà nell'esprimere i
sentimenti,
Disturbo da Abbuffate Compulsive
– sentimenti di vergogna e colpa durante e/o
dopo l'abbuffata compulsiva,
– utilizzo delle abbuffate per mitigare i
sentimenti, alleviare la tensione, controllare la
rabbia, tristezza o altri stati emotivi,
– affaticamento fisico, problemi cardiaci,
pressione sanguigna e/o iperglicemia ematica.
– I B.E.D. sono presenti circa nel 25% delle
persone obese e spesso vengono imputati come
cause dei loro problemi di peso.
PROFILO DI PERSONALITA’
• Scarsa autostima
• Identità deficitaria
• Fragilità psichica
• Difficoltà nel distinguere le
emozioni
• Difficoltà nell’utilizzo del
linguaggio simbolico
Obesity, binge eating and psychopathology: are they
related?
( Telch et Agras; Int J eat disord, 1994)
• Il grado di sintomatologia psichiatrica evidenziata nei
pazienti sovrappeso è correlata alla severità del binge
eating e non è correlata alla severità del sovrappeso
• Il binge eating è associato con la comorbidità
psichiatrica ma non si trova evidenza che l’obesità
moderata o severa, in assenza di binge eating, abbia
una prevalenza di psicopatologia maggiore della
popolazione generale
• Il trattamento degli obesi binger richiederebbe una
focalizzazione sul binge eating come disordine
primario al fine di potenziare gli esiti dei trattamenti.
Cause dei
DCA
VULNERABILITA’
BIOLOGICA
Mutamenti
endocrini puberali
Predisposizione Psicologica
•Esperienze precedenti
•Influenze familiari
•Conflitto psichico interiore
Perdite affettive
Clima Sociale : influenze
e attese della società
Dimagrimento
Denutrizione
DIETA
Alterazioni Mentali
Mutamenti
psicologici
Fattori biologici
• studi transgenerazionali e sui gemelli hanno dimostrato che i
disordini alimentari si manifestano con più probabilità tra i
parenti di una persona già malata, soprattutto se si tratta
della madre
• presunta anomalia funzionale di una porzione ipotalamica
deputata al controllo della fame e della sazietà,dell’attività
sessuale e del ciclo mestruale. Le ricerche non hanno però
ancora dimostrato l’esistenza di specifiche anomalie
neurologiche e neuroendocrine in questi pazienti.
• ridotta funzionalità del sistema della serotonina e della
noradrenalina a livello cerebrale e le modificazioni della
colecistochinina e della leptina a livello periferico.
Fattori socio-culturali
• Richard Gordon suggerisce che ogni tentativo di
comprensione dell'anoressia-bulimia si debba collocare
in una prospettiva culturale, considerandola come uno di
quei disturbi che Devereux definisce 'etnici', cioè
caratterizzati
da
un
modello
cognitivocomportamentale deviante che, per le sue dinamiche,
viene ad essere un'espressione delle contraddizioni
cruciali e dell'ansia di fondo di una particolare parte
della società umana in un particolare momento storico.
(Esempio del “Culto Zar” delle donne etiopi)
Fattori socio-culturali
 Forse è possibile considerare l’anoressia ottocentesca e
l’isteria come una sorta di rivola protofemminista che non
può essere espressa se non attraverso il linguaggio dei
simboli.
 Le ragazze anoressiche non esprimono una problematica
femminista, ma, come affermava la Bruch, il processo di
guarigione da un disturbo dell’alimentazione basato sullo
sviluppo di un’identità rispettosa di sé, fa emergere di per sé
una coscienza implicitamente femminista.
MODELLI DI IMMAGINE:
MODA – SPORT – PUBBLICITA’ – TELEVISIONE – CINEMA ARTE
Comunicazione di massa e
DCA
• Informazione implicita
attraverso pubblicità e
rubriche di divulgazione
“scientifica” su diete e
nutrizione
• Presenza in televisione e su
stampa di modelli femminili
e maschili che presentano
caratteristiche di
“magrezza” e “salutismo”
Cultura dominante
Il grado di accettazione del proprio corpo è
influenzato dal criterio di bellezza
dominante e da alcuni pregiudizi:
• Mitizzazione dei disturbi
dell’alimentazione
Malattia come metafora
 Il fatto che sia legata a valori sociali positivi
contribuisce a spiegare perchè è diventata “di moda”.
 Susan Sontang (“Illness as a Metaphor”): la
tubercolosi come simbolo romantico portatore di
significati quali la raffinatezza, a sensibilità e
l’elevatezza di spirito.
Cultura dominante
Il grado di accettazione del proprio corpo è
influenzato dal criterio di bellezza
dominante e da alcuni pregiudizi:
• Pregiudizi nei confronti
delle persone obese
Il pregiudizio:
• Gli obesi sono golosi e mangiano più delle
persone normopeso
• Gli obesi sono pigri e hanno più problemi
psicologici delle persone normali
• Con la forza di volontà è possibile raggiungere
il peso ideale
Cambiamento del ruolo sociale della
donna
• La moda della magrezza
• Determinante il cambiamento del
ruolo sociale della donna
• Per molte ragazze la magrezza è il
simbolo di alcune caratteristiche di
alto valore sociale:
Autocontrollo-indipendenza
successo-fascino
Fattori familiari
• Famiglie invischiate
• Famiglie conflittuali
• Abuso sessuale
Il potere della famiglia
 Minuchin: le dinamiche familiari rientrano nella
categoria più ampia di quelle che producono sintomi
“psicosomatici”: famiglie invischiate, timorose delle
conseguenze dello sviluppo dell’identità individuale,
incapaci di esprimere apertamente differenze e
conflitti, con tendenza a demonizzare il mondo
esterno.
 Palazzoli-Selvini: conflitti di coppia mascherati e
deviati sull’accudimento dei figli che diventa
inadeguato nell’adolescenza.
Il potere della famiglia
 Le problematiche del potere sono particolarmente importanti
nella bulimia, i cui sintomi sono spesso mezzi indiretti di
manifestazioni di rabbia, oltre che di autodistruzione.
 La forza del sintomo sta nelle gratificazioni che si riceve e
questo feedback positivo rinforza il comportamento e la sua
cronicizzazione.
Fattori psicodinamici
• il comportamento anoressico-bulimico è un sintomo
ambivalente e multideterminato, interpretabile come:
– un tentativo disperato di ottenere ammirazione e conferma,
di sentirsi unici e speciali
– un tentativo di attacco alle eccessive aspettative genitoriali
– un tentativo narcisistico-onnipotente di sviluppare,
attraverso la disciplina del corpo e il controllo del cibo, un
senso di autonomia e di individualità
[ ... ] Non avevo mai avuto dubbi riguardo all’amore dei miei genitori,
sapevo che loro mi amavano nell’unico modo che consideravano
possibile e che i loro rimproveri miravano al mio bene, solo non
capivo perché con me fosse necessaria tanta severità e tanta
freddezza,
... non avevo mai dato dei problemi e forse senza i loro continui
rimproveri avrei potuto avere più fiducia in me stessa… ma forse me
li meritavo, non ero mai ABBASTANZA brava, buona, diligente,
matura, responsabile; loro volevano per me il meglio, volevano
sfruttassi al massimo ogni mia capacità, volevano per me una vita
piena e soddisfacente per questo mi spingevano a migliorare. …….
…….Ma il meglio era sempre altrove e io non riuscivo mai ad
accontentarli. Non mi sentivo degna dei loro obiettivi,
meritevole del loro amore, troppo grande perché potessi
raggiungerlo. Era troppo in alto; cristallo purissimo a cui
le mie dita non arrivavano mai per quanto le allungassi,
nonostante i miei sforzi.
Bulimia e bisogni emozionali
 rinforzo dovuto agli apprezzamenti
 vergogna e segretezza
 esteriormente compiacente e conforista
 protesta segreta e la rabbia viene
scaricata nella violenza dei rituali.
 La soluzione del problema dell’identità viene
risolto nella scissione tra la facciata
esterna di autocontrollo e di gentilezza e
dal bisogno, rabbia confusione dei rituali in
cucina e in bagno
Prognosi
• La malattia recidiva o cronicizza in
quasi il 70% dei casi.
• Esistono dei fattori prognostici
sfavorevoli:
– grave deficit di immagine corporea,
– mancanza di critica di malattia,
– presenza di altri disturbi psichiatrici e
organici.
• La mortalità è in entrambe le forme
superiore al 3%, riconoscendo
complessivamente tra le principali cause
di morte:
– emaciazione e defedamento da inedia (forme
restrittive)
– arresto cardiaco da alterazione dell'equilibrio
elettrolitico (vomito)
– conseguenze patologiche di diete troppo
rapide e/o squilibrate
– suicidio, per la concomitante depressione,
dovuta alla difficoltà ad affrontare i conflitti
con l'ambiente ed a dare un senso alla propria
vita.
CHE FARE
Il trattamento
INTEGRATO
Intervento
familiare
psichiatra
psicoterapeuta
Nutrizionista
STRATEGIE
TERAPEUTICHE
• I disturbi del comportamento alimentare possono
essere trattati e si può ripristinare un peso
salutare.
• Tanto più precocemente tali disturbi vengono
diagnosticati e trattati, maggiore è la probabilità
che le conseguenze siano migliori.
• Richiedono un programma terapeutico ad ampio
raggio che include cure mediche e il loro
monitoraggio, interventi sul piano psicosociale,
consulenze nutrizionistiche
• Al momento della diagnosi, il terapeuta deve
valutare se il paziente si trova in una condizione di
perdita di peso che lo rende a rischio e richiederne
quindi il ricovero.
Anoressia nervosa e cronicità
• Tappe fondamentali del trattamento (APA, 2000)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
diagnosticare e trattare le complicanze mediche
A- motivazione e collaborazione al trattamento
A peso corporeo
- ristabilire un’alimentazione adeguata per quantità,
qualità e regolarità (psicoeducazione alimentare)
correggere cognizioni e atteggiamenti patologici
riguardo al cibo e al peso
curare i disturbi psichiatrici associati
cercare la collaborazione e fornire sostegno ed informazioni
ai familiari
• A autostima
• prevenire le ricadute.
STRATEGIE TERAPEUTICHE
• Il trattamento dei DCA richiede un programma
specifico che si caratterizza per tre fasi
principali:
– primo obiettivo:
• per la bulimia è ridurre o eliminare le abbuffate e le
condotte di eliminazione
• per l’anoressia è recuperare il peso perso con il digiuno e i
lassativi;
– trattare i disturbi di ordine psicologico come i disturbi
dell’ immagine corporea, la bassa autostima, e conflitti
interpersonali;
– ottenere una remissione a lungo termine e la
riabilitazione, fino alla completa guarigione.
STRATEGIE TERAPEUTICHE
• Una volta che la malnutrizione è stata
corretta e il peso ripristinato, la
psicoterapia può aiutare i pazienti con
anoressia a migliorare la bassa autostima
ed è indicata per i pensieri erronei e
modelli comportamentali abnormi.
• Le famiglie sono coinvolte nel programma
terapeutico.
Terapia
• Ricovero solo se necessario
• Antidepressivi serotoninergici
• Terapia di tipo cognitivocomportamentale
• Terapia di gruppo
• Terapia della famiglia
Terapia farmacologica
• L’ uso di farmaci che agiscono sul SNC in
pazienti con AN dovrebbero essere presi in
considerazione solo dopo che l’ aumento di
peso sia stato raggiunto.
• Alcuni farmaci, come gli SSRIs, si sono
dimostrati efficaci nel migliorare il tono
dell’umore e i sintomi ansiosi associati all’
Anoressia Nervosa.
Prevenzione
• La comunicazione di massa da sola non
è responsabile dei disturbi alimentari,
bensì di cattiva informazione e di
rigida presentazione di modelli
• Il marketing sociale può promuovere
la competenza, l’autosviluppo, la
prevenzione e la costituzione di stili
di vita salutari
Cosa non è opportuno fare quando si sospetta che
una nostra amica possa soffrire di un disturbo
alimentare
• Non etichettare
•
•
•
•
Non esprimere giudizi
Non minacciare
Non dare consigli su diete
Non permettere che l’amica monopolizzi
tutto il tuo tempo
• Non promettere di mantenere il segreto
Cosa è opportuno fare quando si sospetta che una
nostra amica possa soffrire di un disturbo
alimentare
• Parla con lei in privato
• Ascoltala e dalle il tempo di
rispondere
• Focalizza l’attenzione sui
problemi
• Riferisci ad un adulto
In questi casi parlare ai genitori o agli insegnanti
non è fare la spia o tradire l’amica
Cosa è opportuno fare quando si sospetta che una
nostra amica possa soffrire di un disturbo
alimentare
• Aiutare la persona malata ad
accettare la cura
• Evitare di diventare lo psicoterapeuta
• Durante le conversazioni concentrarsi su
interessi salutari
Epidemiologia dei DCA in
una popolazione a rischio in
Calabria
Pantusa MF, Berardi M, Scornaienchi C,*Segura C
CSM – Rogliano AS n.4 –Cosenza
*Università degli Studi Magna Graecia - Catanzaro
OBIETTIVI
Valutare:
– la prevalenza di DCA in una popolazione
a rischio,
– il tipo di legame genitoriale,
– l’associazione tra legame genitoriale e
presenza di DCA,
– individuare le caratteristiche dei
soggetti con DCA.
DESCRIZIONE DEL CAMPIONE
STUDENTI
• N= 467
• Liceo Scientifico
• Istituto Tecnico Commerciale
• Sesso:
• Maschi= 195 (41.76%)
• Femmine= 272 (58.24%)
• Età media= 16.51±1.5 (r 14-20)
DESCRIZIONE DEL CAMPIONE
ALLIEVE DI DANZA
• N= 106
• Sesso:
• Femmine = 106
• Età media= 14.55 (r.11-20 )
ETA’
30
25
%
20
15
10
5
0
11
12
13
14
15
danza
16
17
studentesse
18
19
20
MATERIALE E METODO
Tutti i soggetti sono stati valutati mediante:
• Questionario socio-anagrafico.
• EDI-2
• PBI (Parental Bonding Instrument)
I soggetti DCA positivi secondo EDI-2 ed un
gruppo di controllo sono stati valutati
successivamente con:
• DSM-IV Clinical Interview
• EDI-Symptom Checklist
CRITERI DI INCLUSIONE
Sono stati considerati DCA positivi
tutti i soggetti con un punteggio IM
14 (EDI-2).
• DSM-IV Clinical Interview
• EDI-Symptom Checklist
STUDENTI
EDI 2: DCA POSITIVI
N. 38 studenti positivi all’EDI-2
8%
92%
POS
NEG
STUDENTI
EDI 2: DCA POSITIVI
1%
99%
POS NEG
14%
86%
POS NEG
STUDENTESSE
DIAGNOSI CLINICA
Falsi positivi = n. 14
Soggetti con DCA clinico = n. 23
NEGATIVE
91,39%
ANR
1,12%
NAS
2,62%
BED
1,50%
BN
3,37%
ALLIEVE DI DANZA
EDI 2: DCA POSITIVI
N. 23 ragazze positive all’EDI-2
21%
79%
POS
NEG
DANZA – DIAGNOSI CLINICA
Falsi positivi=n. 15
Falsi negativi = n. 2
Sog. con DCA clinico = n.10
NEGATIVE
90%
ANR
1%
NAS
6%
BED
0%
BN
3%
Studentesse vs Allieve di danza Diagnosi
clinica
9
8
7
studentesse
danza
5
4
3
2
1
A
'
SI
T
TA
E
D
IE
O
B
D
.U
M
O
R
E
A
S
N
ED
B
N
B
N
R
0
A
%
6
DCA IN FUNZIONE
DELL’ETA’
20
%
15
10
5
0
14
15
16
17
Diag.Clin.
18
19
PBI
35
30
25
20
Femmine sane
Femmine -DCA
15
10
5
0
care md
care pd
Over p md
Over p pd
CONCLUSIONI
• L’EDI-2 ha rilevato nelle studentesse una
prevalenza di DCA del 14%
• Nelle allieve di danza la prevalenza di DCA
all’EDI-2 è risultata del 21%
• Eliminati i falsi positivi la prevalenza di
DCA clinico nelle studentesse risulta
dell’8,45%, di cui ANR 1.12%, BN 3.37%,
BED 1.5% e NAS 2.62%.
CONCLUSIONI
• Nelle allieve di danza la prevalenza di DCA
clinico risulta dell’9.43 % di cui ANR 1%,
BN 3%, NAS 6%
• Al PBI i soggetti con DCA clinico
presentano bassi valori di Care materno e
paterno e alti valori di Over protection
materno