Informazioni utili per intervento chirurgico

REGIONE VENETO U.L.S.S. N. 16 - PADOVA
Presidio Ospedaliero di Piove di Sacco (PD)
U.O. OSTETRICIA E GINECOLOGIA
Responsabile Dott. ANTONINO ORO
TEL. 049.9718158
INFORMAZIONI UTILI PER INTERVENTO CHIRURGICO
L’arrivo in ospedale,il giorno dell’intervento, le varie figure professionali.
Gentile Signora,
con altri fogli Le do informazioni a lei utili per accordare il consenso all’intervento chirurgico.
Con queste note vorrei darle informazioni , molto minori, utili a farLe comprendere come si
svolgeranno le varie procedure prima e dopo l’intervento chirurgico.
Dopo aver effettuato i vari esami, ed aver avuto il via libera dalla Caposala, Le verranno poste
alcune domande , per compilare la Sua storia, che noi chiamiamo anamnesi.
Questo medico verificherà ancora una volta i Suoi esami e tutte le indicazioni all’intervento. E’
preferibile che Lei entri in ospedale alle ore 7-7.30 : fra una cosa e l’altra Lei entrerà in possesso
del suo letto entro circa 1 ora. Sarà utile mettersi in camicia da notte: Nelle ore successive si
procederà alla Sua preparazione.: sia effettuando, a volte, un clistere evacuativo, sia, a volte, una
depilazione limitata alla zona che sarà interessata all’intervento. E’ prevedibile anche un controllo
da parte dell’Anestesista, al quale potrà chiedere, se lo ritiene opportuno, qualche farmaco per
dormire meglio e superare l’eventuale condizione di ansia.
Di solito la seduta operatoria, inizia alle 8.30, ma la prima paziente da operare viene portata nel
gruppo operatorio qualche minuto prima., in genere con mezz’ora di anticipo. A volte viene inserito
il catetere vescicale prima di andare in sala operatoria: non è doloroso ma a volte può risultare
fastidioso, specie se, per paura, si sta molto contratte.
Nel vano pre-operatorio (che funziona anche per il post operatorio) verrà vista dall’anestesista che
l’addormenterà e che le inserira’ una o due flebo e forse le somministrerà qualche farmaco per la
pre anestesia.. All’arrivo del Chirughi, mentre loro si laveranno prima di indossare camici e guanti
sterili, Lei verrà introdotta nella sala operatoria : può restare colpita dalla forte luce: è la lampada
scialitica, che non crea zone d’ombra. Le potrà sembrare un ambiente meno riscaldato degli altri: in
effetti lo è, per evira un sovrariscaldamneto proprio della scialitica. Naturalmente vedrà molti
operatori introno a Lei: uno o due anestesisti, la ferrista, due o tre chirurghi, una o due ausiliarie,
altre infermiere. L’anestesista è il Medico che Le starà più vicino. Cerchi di addormentarsi
pensando a qualcosa di bello: ne gioverà al risveglio.
Appena l’anestesista ci comunicherà che Lei dorme, verrà disinfettata con un liquido bruno, come
tintura di odio, (si chiama Iodoten e potrà trovarne tracce dopo l’intervento) e successivamente
copertura con panni sterili, che lasceranno scoperta solo la zona che verrà incisa dal bisturi.
Ad intervento terminato, Lei verrà svegliata mentre si pongono gli ultimi cerotti della medicazione.
Inizialmente si sentirà un po’ confusa, poi piano piano riprenderà coscienza. Potrà avvertire un po’
di dolore, e per questo resterà sedata ancora per qualche tempo: cerchi di riposare il più possibile.
Nel pomeriggio si sentirà ancora stanca ed, a volte, un po’ dolorante. A volte si ha paura di rigirarsi:
è meglio restare supina, ma non vi sono particolari rischi a muoversi un po’. Noterà qualche
tubicino: quello della flebo, quello del catetere vescicale, a volte un drenaggio, ossia un altro
tubicino per far fuoriuscire eventuali raccolte in addome. Nel pomeriggio oltre alle infermiere ed
ausiliarie potrà essere vista dal medico di guardia.
Il giorno dopo ci si sente meglio. L’eventuale medicazione non è dolorosa. Oltre ai vari parametri,
soprattutto temperatura e risultati delle analisi di laboratorio, l’evento importante è la ripresa dei
normali movimenti intestinali a seguito dei quali emetterà dell’aria: per noi significa che l’intestino
ha ripreso a funzionare ( il termine medico è canalizzazione).
In genere facciamo alzare le pazienti dal letto, per qualche minuto già in prima giornata. Serve per
evitare tromboflebiti: a tal fine cerchi di muovere su e giù i piedi, più spesso che può. Il catetere
vescicale viene tolto dopo 1 o 2 giorni e le flebo verranno sostituite con alimentazione liquida
appena si è certi che la canalizzazione è iniziata.. Da questo momento cerchi di bere molto e di
urinare spesso.
Poi, e per il breve tempo che resterà ricoverata, tutto sarà più facile da prevedere e da capire.
4 o 5 giorni dopo l’intervento è possibile che venga dimessa: non significa che è completamente
ristabilita, ma piuttosto che non ha bisogno di restare ricoverata in ambiente ospedaliero. A casa
sarà più comodo fare la convalescenza, riprendendo vigore e scioltezza. Da subito, salvo indicazioni
contrarie e specifiche, potrà iniziare a fare la doccia.
Per le dimensioni delle stanze, cerchi di limitare il numero dei visitatori rinviando a quando tornerà
a casa tutti i vari festeggiamenti.
Auguri di pronta guarigione.