Diapositiva 1 - IHMC Public Cmaps (2)

Questo indica metodi per variare il peso corporeo, per
attenersi a prescrizioni relative a particolari quadri clinici,
come quelle per ottenere differenti risultati sul proprio
fisico, ad esempio, le diete dell'atleta . La dieta pertanto
non è necessariamente privativa, infatti può essere uno
stile di vita che magari si abbina a pratiche sportive o
ricreative.
La dieta, è l'insieme degli
alimenti che gli animali e gli
esseri umani assumono
abitualmente per la loro
nutrizione .
Regime alimentare, in italiano
corrente, si sovrappone
abitualmente al termine
dieta.
Alimentarsi correttamente vuol dire adottare una dieta che sia in
grado di soddisfare i bisogni fisiologici dell’organismo (sia di energia
sia di nutrienti) dal punto di vista qualitativo e quantitativo.
È utile distinguere le due fasi dello stesso processo fisiologico:
l’alimentazione e la nutrizione, tra di loro legate ed integrate.
L’alimentazione comprende l’assunzione per via orale degli alimenti
(semplici, composti o elaborati) e la loro digestione.
È un processo volontario. La
nutrizione include l’insieme
dei processi di assorbimento
intestinale degli alimenti
digeriti e la loro utilizzazione
(o assimilazione) da parte
delle cellule dell’intero
organismo.
Le necessità del corpo umano e le funzioni dei nutrienti presenti negli alimenti
Il nostro organismo, per funzionare al meglio, ha bisogno di:
• Mantenere costante la propria temperatura e disporre di energia da
spendere nelle attività quotidiane (incluso il dormire!). Questa funzione, detta
energetica, viene svolta dai grassi, dagli zuccheri e , in misura minore, dalla
proteine.
• Essere in grado di riparare eventuali danni a carico dei tessuti e di costruire
di nuovi (per esempio durante la crescita e la gravidanza). Questa funzione è
detta plastica, ed è svolta principalmente dalle proteine, nonché da alcune
tipologie di grassi, vitamine e sali minerali.
Alunne:
Carlotta Costabile, Ranieri Ida
De Rose Anna e Nudo Alessandra
L'alimentazione consiste nell'assunzione
da parte di un organismo, degli
alimenti indispensabili al suo
metabolismo e alle sue funzioni vitali
quotidiane e prende in considerazione
tutte le trasformazioni fisiche, chimiche
e fisico-chimiche che i nutrienti assunti
subiscono. Essa è considerata specifica
degli organismi eterotrofi: una pianta
non si alimenta, assume nutrienti, un
fungo invece sì.In fisiologia
l'alimentazione è distinta dalla
nutrizione, un concetto considerato più
ampio, che sottintende i processi
metabolici di un organismo al fine di
utilizzare quei principi nutritivi che ha
assunto tramite l'alimentazione.
Nonostante i distinguo disciplinari,
spesso i termini alimentazione e
nutrizione sono e sono stati utilizzati
come sinonimi in certe branche della
Medicina e nel linguaggio comune.
Una sana alimentazione ha lo scopo di
fornire le calorie necessarie
all'organismo per produrre energia per
il benessere quotidiano.
Un'alimentazione corretta si basa sul
rispetto dei tre pasti quotidiani:
colazione (la più importante poiché ci
fornisce le prime energie), pranzo e
cena. Al contrario poco salutare è
saltare i pasti o mangiare troppo.Senza
il cibo non si potrebbe vivere. Un uomo
infatti può rimanere senza mangiare
solo per un breve periodo dopodiché
l'organismo cede per mancanza di
energia.
Il cibo svolge tre
funzioni principali:
1. fornisce energia
chimica per le
funzioni vitali;
2. fornisce
materiale per la
crescita (proteine,
carboidrati...);
3. fornisce
materiale di riserva
adiposa (di grasso).
Una biomolecola è un composto chimico che riveste un ruolo
importante negli esseri viventi. Le biomolecole sono composte
essenzialmente da carbonio (infatti si parla di scheletro
carbonioso) e idrogeno, cui sono spesso associati azoto,
ossigeno, fosforo e zolfo. A volte possono essere incorporati
anche altri elementi.
Le biomolecole possono essere essenzialmente di due tipi:
Macromolecole, rappresentano la maggior parte delle
biomolecole e sono composte essenzialmente da polimeri,
composti di un gran numero di mattoni di base, come il DNA
(composto di nucleotidi) o le proteine (composte di
amminoacidi).
Esistono numerosi altri piccoli composti organici, assorbiti o
sintetizzati dai sistemi viventi
Tipi di biomolecole
Tra le piccole molecole figurano:
• i fosfolipidi, i glicolipidi, gli steroli;
• le vitamine;
• gli ormoni;
• i neurotrasmettitori;
• i carboidrati, gli zuccheri;
• i disaccaridi.
Tra i monomeri costituenti le macromolecole
biologiche:
• gli amminoacidi
• i nucleotidi;
• i fosfati;
• i monosaccaridi.
Le principali biomolecole polimeriche sono:
i peptidi, gli oligopeptidi, i polipeptidi, le
proteine;
gli acidi nucleici, come DNA ed RNA;
gli oligosaccaridi, i polisaccaridi.
Le caratteristiche delle
biomolecole
Le biomolecole sono composti organici, cioè composti del carbonio.
I composti organici sono tenuti insieme soprattutto da legami
covalenti, costituendo, grazie ad una struttura stabili, il fondamento
di alcune funzioni. Si tratta spesso di molecole molto grandi,
ovvero macromolecole. Molte macromolecole biologiche sono
POLIMERI risultati dall’assemblaggio tramite legami covalenti di
molecole più piccole dette MONOMERI. Ciascun polimero
biologico è formato da monomeri tutti strutturalmente simili. Tra
le biomolecole sono polimeri:
• I polisaccaridi , carboidrati complessi formati da catene di
monosaccaridi;
• Le proteine , formate da catene ripiegati di amminoacidi;
• Gli acidi nucleici , formati da catene di nucleotidi.
Inoltre diversi monosaccaridi, nucleotidi o amminoacidi vengono
utilizzati nelle cellule non solo per costruire polimeri. Tutte le
biomolecole possiedono due caratteristiche importanti:
1. Hanno una precisa e struttura tridimensionale, o compatta e
raggomitolata, o dei filamenti lunghi e sottili. La forma di
queste molecole è in relazione con la funzione che svolgono.
2. Le biomolecole possiedono proprietà chimiche specifiche che
determinano la loro funzione biologica
Alunne:
Montagnese Emilia, Ferruccio Martina
Altimari Adriana e Nudo Alessia
La caloria, o piccola caloria, simbolo cal, è un'unità di misura dell'energia,
introdotta da un ambito detto termodinamico. Viene comunemente
definita come l'energia necessaria per innalzare da 14,5 a 15,5 °C la
temperatura di 1 g di acqua distillata posta a livello del mare
(pressione di 1 atm). In biologia e in nutrizione la grande
caloria (simbolo Cal) indicata più propriamente
come chilocaloria(simbolo kcal, equivalente a 1000 calorie ovvero
103 piccole calorie), è l'energia necessaria per innalzare di 1 °C la
temperatura di un kg di acqua distillata posta a livello del mare ed è
usata per indicare l'apporto energetico medio di un alimento. Tenendo
conto che 1 g di carboidrati sviluppa 3,8 kcal, 1 g di proteine 4 kcal e 1 g
di lipidi 9,3 kcal, di ogni alimento si può determinare l'apporto energetico
medio sulla base dei componenti detti.
Conversione in J
1 J = 0,2390057 cal.
1 cal = 4,186J (valore esatto)
Con un apporto di 9 kcal/g, il
grasso è il macronutriente più
denso di energia: 1 g di
proteine contiene 4 kcal.
MACRONUTRIENTI
I macronutrienti sono quei nutrienti che forniscono energia per la crescita e
il mantenimento del metabolismo e si dividono in:
• carboidrati;
• proteine;
• lipidi.
I carboidrati o glucidi, sono la fonte
energetica principale in quanto
vengono rapidamente metabolizzati
in glucosio che viene usato come
"carburante" per lo svolgersi di tutte le
funzioni delle cellule e dei tessuti.
Le proteine sono il principale materiale plastico che serve per la costruzione
dei tessuti e degli organi. I muscoli per esempio sono principalmente
costituiti da proteine. L'assunzione di proteine è quindi molto importante nei
bambini in crescita, poiché devono "costruire" il proprio corpo, ma sono
indispensabili anche in età adulta per la rigenerazione dei tessuti. Le
proteine inoltre hanno una funzione importante per il sistema immunitario e
ormonale, e possono essere usate per produrre energia in carenza di
glucidi.
I lipidi sono un'importante fonte di energia e possono servire come riserva
in quanto vengono utilizzati più lentamente che i glucidi. Sono inoltre
fondamentali per il mantenimento delle membrane cellulari e per
l'assorbimento di alcune vitamine (A, D, E, e K). La qualità e gli effetti sulla
salute dei lipidi sono direttamente correlati al loro contenuto in acidi grassi,
che differisce molto tra grassi di origine animale e vegetale.
LE VITAMINE
Le vitamine sono un composto organico e un nutriente essenziale che un
organismo richiede una quantità limitata. Un composto chimico organico
viene chiamato vitamina quando l’organismo non è in grado di sintetizzare
quel composto in quantità sufficiente e per tanto deve ottenerlo attraverso
l’alimentazione. Ogni vitamina ha una composizione a se.
VITAMINA A
La vitamina A è una vitamina liposolubile che viene depositata nel nostro
organismo a livello epatico; le sue riserve sono tali da garantire il buon
funzionamento del corpo per un periodo di uno o due anni. La vitamina A
è essenziale per le cellule epiteliali e per la crescita delle ossa e dei denti e
per la normale maturazione sessuale negli adolescenti, in oltre aumenta
anche la resistenza alle infezioni e si rinforzano le difese immunitarie. I cibi
ricchi di vitamina A sono nel fegato, nel tuorlo d’uovo, nel pesce, nel latte
intero, nel burro e nel formaggio.
VITAMINA B
Le vitamine B sono un gruppo di vitamine idrosolubili che intervengono
nel metabolismo cellulare. Vi sono vari tipi di vitamine B(B1;B2…).
Le vitamine B si trovano in alimenti come il: lievito di birra, il germe di
grano nel fegato, nell'erba medica, nell'ortica, nella pappa reale, polline,
riso intero, grano intero, legumi, nocciole, mandorle, noci, banane, tuorlo
d'uovo, carne di maiale, tonno, ortaggi verdi freschi, patate, semi di lino
macinati.
VITAMINA B
Le vitamine B sono un gruppo di vitamine idrosolubili che intervengono
nel metabolismo cellulare. Vi sono vari tipi di vitamine B(B1;B2…).
Le vitamine B si trovano in alimenti come il: lievito di birra, il germe di
grano nel fegato, nell'erba medica, nell'ortica, nella pappa reale, polline,
riso intero, grano intero, legumi, nocciole, mandorle, noci, banane, tuorlo
d'uovo, carne di maiale, tonno, ortaggi verdi freschi, patate, semi di lino
macinati.
VITAMINA C
L'acido L-ascorbico o vitamina C è un composto organico presente in
natura con proprietà antiossidanti. È un solido bianco, ma in campioni
impuri, inumiditi od ossidati dall'ossigeno atmosferico può apparire
giallastro. Si tratta anche di una vitamina idrosolubile, essenziale nell'uomo,
ma non in tutti i mammiferi, antiossidante, spesso utilizzata in forma salina
(ascorbato) che svolge nell'organismo molteplici funzioni.
VITAMINA D
Per vitamina D si intende un gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito da
5 diverse vitamine: vitamina D1, D2, D3, D4 e D5. Le due più importanti
forme nella quale la vitamina D si può trovare sono la vitamina D2 e la
vitamina D3, entrambe le forme dall'attività biologica molto simile. Il
colecalciferolo (D3), derivante dal colesterolo, è sintetizzato negli
organismi animali, mentre l'ergocalciferolo (D2) è di provenienza
vegetale. La vitamina D ottenuta dall'esposizione solare o attraverso la
dieta è presente in una forma biologicamente non attiva e deve subire
due reazioni di idrossilazione
VITAMINA E
Il tocoferolo è un nutriente vitaminico essenziale e vitale per l'uomo, un
potente antiossidante liposolubile, presente in molti vegetali, ad esempio
nella frutta, nell'olio di canapa, nell'olio d'oliva e soprattutto nell'olio di
germe di grano. Il tocoferolo è uno dei principali composti detti vitamina E,
per questo ne viene comunemente usato interscambiabilmente il nome. I
tipi di vitamina E in natura sono 8
VITAMINA K
Per vitamina K s'intende una serie di composti che derivano dal 2-metil1,4-naftochinone. Il nome di vitamina K deriva dal nome Koagulation
vitamin con cui fu nominato uno di questi fattori allorché venne
identificato nel 1935 da Henrik Carl Peter Dam. Negli anni successivi tale
composto risultò essenziale nel mantenere i livelli di alcuni fattori della
coagulazione e vennero identificati altri derivati dotati della stessa azione
biologica. Nel 1974 venne scoperto il meccanismo di funzionamento della
vitamina K.
Alfredo De Vita, Matteo Fuoco
Thomas Carbone e Francesco Pio Raniolo
La malnutrizione si sviluppa per stadi, che di solito richiedono un tempo
considerevole. Per prima cosa, si modificano i livelli delle sostanze
nutritive nel sangue e/o nei tessuti, seguiti dalle modificazioni
intracellulari delle funzioni biochimiche e della struttura. In ultimo, si
manifestano i sintomi e i segni; ne può derivare una morbilità e una
mortalità.
Sottonutrizione
(per difetto)
Sovranutrizione
(per eccesso)
Morti a causa della
denutrizione
35%
La sottonutrizione si trova
soprattutto nei paesi poveri
ed è la conseguenza di una
diminuzione di assunzione di
protidi, minerali, vitamine
o/e calorie.
< 5 anni
40%
< 20 anni
< 35 anni
14%
11%
> 50 anni
Mentre nel “Sud del mondo” si parla di
denutrizione, in America, negli USA,
esiste un altro grave problema, la
sovranutrizione. Essa avviene quando
si assumano tanti grassi, calorie, sali e
zuccheri semplici consumati nei fastfood.
Sovranutrizione
nel mondo
60%
40%
54%
20%
23%
0%
America
Europa
17%
Francia
6%
Asia
Esistono molteplici possibili cause
di una diminuzione dell'appetito,
alcune delle quali potrebbero
risultare innocue, mentre altre
sono indice di una grave
condizione clinica o comportano
un rischio significativo. Accade
spesso alle ragazze adolescenti.
AnoressiaRifiuto della
persona
L’anoressia nervosa è uno dei
più importanti disturbi del
comportamento alimentare.
Ciò che contraddistingue
l’anoressia nervosa è il rifiuto
del cibo da parte della
persona e la paura ossessiva
d’ingrassare.
Oltre al disaggio fisico
provoca un disagio
psicologico che può
esprimersi attraverso
l’ansia e/o la
depressione.
La bulimia è un
disturbo alimentare
che provoca un
impulso irrefrenabile
ad assumere cibo in
grandi quantità,
accompagnato da
comportamenti di
espulsione e
associato a
depressione e bassa
autostima.
COME GUARIRE DA
BULIMIA E ANORESSIA
•Psicoterapia
•terapia cognitivocomportamentale per correggere
alcune convinzioni e
comportamenti errati del paziente
•Terapia sistemica.
• Terapia di gruppo o familiare per
poter rendere partecipi gli altri
familiari delle proprie
problematiche.
•Prescrizione di farmaci appropriati
per la cura
•Terapia da un buon dietologo.
L’obesità è una condizione
medica caratterizzata da un
eccessivo accumulo di grasso
corporeo, che determina gravi
danni alla salute.
E’ causata da stili di vita scorretti:
•un’alimentazione ipercalorica
•un ridotto dispendio energetico a causa
di inattività fisica.
L’obesità rappresenta uno dei
principali problemi di salute
pubblica a livello mondiale.
Per determinare il proprio peso-forma si usa
misurazione del rapporto tra peso e altezza
chiamata Indice di Massa Corporea (IMC).
L'IMC si calcola prendendo il peso
in chilogrammi diviso per altezza
in metri al quadrato (kg/m2).
Un IMC tra 18,5 e 25 è considerato
"sano", da 25 a 29 è "a rischio" e un
IMC uguale o superiore a 30 è
ritenuto ad "alto rischio".
OBESITÀ
ANDROIDE
OBESITÀ
GINOIDE
tipicamente
maschile, si associa
ad una maggiore
distribuzione di tessuto
adiposo nella regione
addominale,
toracica, dorsale e
cerviconucale e si
associa ad un'elevata
deposizione di adipe
in sede intraviscerale
(addominale o
interna).
tipicamente
femminile, si
caratterizza per una
distribuzione delle
masse adipose nella
metà inferiore
dell'addome, nelle
regioni glutee ed in
quelle femorali.
Nell'obesità ginoide il
grasso è presente
soprattutto nel
compartimento
sottocutaneo.
L'obesità infantile è un problema di notevole rilevanza sociale, che
in Italia colpisce un bambino su quattro, poiché si introducono più
calorie di quante se ne consumano.
Gli errori più comuni evidenziati nei
ragazzi sono
•Attività
extra scolastiche
prevalentemente sedentarie
•prima colazione scarsa o assente
•spuntini assenti o a base di alimenti
a ridotto valore nutritivo
•consumo scarso o nullo di verdure
e frutta
•eccessivo consumo di salumi,
cioccolata, barrette, patatine fritte,
caramelle e altri dolci confezionati,
bevande gassate e zuccherate
•spazio eccessivo al fast food
all'americana, ricco di alimentai ad
elevato contenuto in calorie, grassi
saturi, sale e zuccheri semplici e
poveri in fibra e vitamine
Oltre ad una sana e
corretta
alimentazione per
combattere o
prevenire l’obesità
infantile servono delle
buone abitudini
quotidiane.
I principali problemi di salute associati ad
obesità e sovrappeso sono:
Diabete di Tipo 2
Malattie cardiovascolari e
ipertensione
Malattie respiratorie (sindrome
da "apnea nel sonno")
Alcune forme di cancro
Osteoartrite
Problemi psicologici
Alterazione della qualità della
vita
Purtroppo l’atteggiamento discriminante della cultura del benessere nei
confronti dei soggetti obesi va ad influenzare la qualità di vita dello
stesso comportando in molti casi un vero e proprio DISAGIO
PSICOLOGICO.
ANSIA
DEPRESSIONE
SCARSA AUTOSTIMA
INSODDISFAZIONE
CORPOREA
RELAZIONI
INTERPERSONALI
PROBLEMATICHE
DIFFICOLTA’ NEL GESTIRE LE
EMOZIONI
Piramide Alimentare
Alunne:
De Rose Chiara Francesca
Gallo Sandra