Questo indica metodi per variare il peso corporeo, per attenersi a prescrizioni relative a particolari quadri clinici, come quelle per ottenere differenti risultati sul proprio fisico, ad esempio, le diete dell'atleta . La dieta pertanto non è necessariamente privativa, infatti può essere uno stile di vita che magari si abbina a pratiche sportive o ricreative. La dieta, è l'insieme degli alimenti che gli animali e gli esseri umani assumono abitualmente per la loro nutrizione . Regime alimentare, in italiano corrente, si sovrappone abitualmente al termine dieta. Alimentarsi correttamente vuol dire adottare una dieta che sia in grado di soddisfare i bisogni fisiologici dell’organismo (sia di energia sia di nutrienti) dal punto di vista qualitativo e quantitativo. È utile distinguere le due fasi dello stesso processo fisiologico: l’alimentazione e la nutrizione, tra di loro legate ed integrate. L’alimentazione comprende l’assunzione per via orale degli alimenti (semplici, composti o elaborati) e la loro digestione. È un processo volontario. La nutrizione include l’insieme dei processi di assorbimento intestinale degli alimenti digeriti e la loro utilizzazione (o assimilazione) da parte delle cellule dell’intero organismo. Le necessità del corpo umano e le funzioni dei nutrienti presenti negli alimenti Il nostro organismo, per funzionare al meglio, ha bisogno di: • Mantenere costante la propria temperatura e disporre di energia da spendere nelle attività quotidiane (incluso il dormire!). Questa funzione, detta energetica, viene svolta dai grassi, dagli zuccheri e , in misura minore, dalla proteine. • Essere in grado di riparare eventuali danni a carico dei tessuti e di costruire di nuovi (per esempio durante la crescita e la gravidanza). Questa funzione è detta plastica, ed è svolta principalmente dalle proteine, nonché da alcune tipologie di grassi, vitamine e sali minerali. Alunne: Carlotta Costabile, Ranieri Ida De Rose Anna e Nudo Alessandra L'alimentazione consiste nell'assunzione da parte di un organismo, degli alimenti indispensabili al suo metabolismo e alle sue funzioni vitali quotidiane e prende in considerazione tutte le trasformazioni fisiche, chimiche e fisico-chimiche che i nutrienti assunti subiscono. Essa è considerata specifica degli organismi eterotrofi: una pianta non si alimenta, assume nutrienti, un fungo invece sì.In fisiologia l'alimentazione è distinta dalla nutrizione, un concetto considerato più ampio, che sottintende i processi metabolici di un organismo al fine di utilizzare quei principi nutritivi che ha assunto tramite l'alimentazione. Nonostante i distinguo disciplinari, spesso i termini alimentazione e nutrizione sono e sono stati utilizzati come sinonimi in certe branche della Medicina e nel linguaggio comune. Una sana alimentazione ha lo scopo di fornire le calorie necessarie all'organismo per produrre energia per il benessere quotidiano. Un'alimentazione corretta si basa sul rispetto dei tre pasti quotidiani: colazione (la più importante poiché ci fornisce le prime energie), pranzo e cena. Al contrario poco salutare è saltare i pasti o mangiare troppo.Senza il cibo non si potrebbe vivere. Un uomo infatti può rimanere senza mangiare solo per un breve periodo dopodiché l'organismo cede per mancanza di energia. Il cibo svolge tre funzioni principali: 1. fornisce energia chimica per le funzioni vitali; 2. fornisce materiale per la crescita (proteine, carboidrati...); 3. fornisce materiale di riserva adiposa (di grasso). Una biomolecola è un composto chimico che riveste un ruolo importante negli esseri viventi. Le biomolecole sono composte essenzialmente da carbonio (infatti si parla di scheletro carbonioso) e idrogeno, cui sono spesso associati azoto, ossigeno, fosforo e zolfo. A volte possono essere incorporati anche altri elementi. Le biomolecole possono essere essenzialmente di due tipi: Macromolecole, rappresentano la maggior parte delle biomolecole e sono composte essenzialmente da polimeri, composti di un gran numero di mattoni di base, come il DNA (composto di nucleotidi) o le proteine (composte di amminoacidi). Esistono numerosi altri piccoli composti organici, assorbiti o sintetizzati dai sistemi viventi Tipi di biomolecole Tra le piccole molecole figurano: • i fosfolipidi, i glicolipidi, gli steroli; • le vitamine; • gli ormoni; • i neurotrasmettitori; • i carboidrati, gli zuccheri; • i disaccaridi. Tra i monomeri costituenti le macromolecole biologiche: • gli amminoacidi • i nucleotidi; • i fosfati; • i monosaccaridi. Le principali biomolecole polimeriche sono: i peptidi, gli oligopeptidi, i polipeptidi, le proteine; gli acidi nucleici, come DNA ed RNA; gli oligosaccaridi, i polisaccaridi. Le caratteristiche delle biomolecole Le biomolecole sono composti organici, cioè composti del carbonio. I composti organici sono tenuti insieme soprattutto da legami covalenti, costituendo, grazie ad una struttura stabili, il fondamento di alcune funzioni. Si tratta spesso di molecole molto grandi, ovvero macromolecole. Molte macromolecole biologiche sono POLIMERI risultati dall’assemblaggio tramite legami covalenti di molecole più piccole dette MONOMERI. Ciascun polimero biologico è formato da monomeri tutti strutturalmente simili. Tra le biomolecole sono polimeri: • I polisaccaridi , carboidrati complessi formati da catene di monosaccaridi; • Le proteine , formate da catene ripiegati di amminoacidi; • Gli acidi nucleici , formati da catene di nucleotidi. Inoltre diversi monosaccaridi, nucleotidi o amminoacidi vengono utilizzati nelle cellule non solo per costruire polimeri. Tutte le biomolecole possiedono due caratteristiche importanti: 1. Hanno una precisa e struttura tridimensionale, o compatta e raggomitolata, o dei filamenti lunghi e sottili. La forma di queste molecole è in relazione con la funzione che svolgono. 2. Le biomolecole possiedono proprietà chimiche specifiche che determinano la loro funzione biologica Alunne: Montagnese Emilia, Ferruccio Martina Altimari Adriana e Nudo Alessia La caloria, o piccola caloria, simbolo cal, è un'unità di misura dell'energia, introdotta da un ambito detto termodinamico. Viene comunemente definita come l'energia necessaria per innalzare da 14,5 a 15,5 °C la temperatura di 1 g di acqua distillata posta a livello del mare (pressione di 1 atm). In biologia e in nutrizione la grande caloria (simbolo Cal) indicata più propriamente come chilocaloria(simbolo kcal, equivalente a 1000 calorie ovvero 103 piccole calorie), è l'energia necessaria per innalzare di 1 °C la temperatura di un kg di acqua distillata posta a livello del mare ed è usata per indicare l'apporto energetico medio di un alimento. Tenendo conto che 1 g di carboidrati sviluppa 3,8 kcal, 1 g di proteine 4 kcal e 1 g di lipidi 9,3 kcal, di ogni alimento si può determinare l'apporto energetico medio sulla base dei componenti detti. Conversione in J 1 J = 0,2390057 cal. 1 cal = 4,186J (valore esatto) Con un apporto di 9 kcal/g, il grasso è il macronutriente più denso di energia: 1 g di proteine contiene 4 kcal. MACRONUTRIENTI I macronutrienti sono quei nutrienti che forniscono energia per la crescita e il mantenimento del metabolismo e si dividono in: • carboidrati; • proteine; • lipidi. I carboidrati o glucidi, sono la fonte energetica principale in quanto vengono rapidamente metabolizzati in glucosio che viene usato come "carburante" per lo svolgersi di tutte le funzioni delle cellule e dei tessuti. Le proteine sono il principale materiale plastico che serve per la costruzione dei tessuti e degli organi. I muscoli per esempio sono principalmente costituiti da proteine. L'assunzione di proteine è quindi molto importante nei bambini in crescita, poiché devono "costruire" il proprio corpo, ma sono indispensabili anche in età adulta per la rigenerazione dei tessuti. Le proteine inoltre hanno una funzione importante per il sistema immunitario e ormonale, e possono essere usate per produrre energia in carenza di glucidi. I lipidi sono un'importante fonte di energia e possono servire come riserva in quanto vengono utilizzati più lentamente che i glucidi. Sono inoltre fondamentali per il mantenimento delle membrane cellulari e per l'assorbimento di alcune vitamine (A, D, E, e K). La qualità e gli effetti sulla salute dei lipidi sono direttamente correlati al loro contenuto in acidi grassi, che differisce molto tra grassi di origine animale e vegetale. LE VITAMINE Le vitamine sono un composto organico e un nutriente essenziale che un organismo richiede una quantità limitata. Un composto chimico organico viene chiamato vitamina quando l’organismo non è in grado di sintetizzare quel composto in quantità sufficiente e per tanto deve ottenerlo attraverso l’alimentazione. Ogni vitamina ha una composizione a se. VITAMINA A La vitamina A è una vitamina liposolubile che viene depositata nel nostro organismo a livello epatico; le sue riserve sono tali da garantire il buon funzionamento del corpo per un periodo di uno o due anni. La vitamina A è essenziale per le cellule epiteliali e per la crescita delle ossa e dei denti e per la normale maturazione sessuale negli adolescenti, in oltre aumenta anche la resistenza alle infezioni e si rinforzano le difese immunitarie. I cibi ricchi di vitamina A sono nel fegato, nel tuorlo d’uovo, nel pesce, nel latte intero, nel burro e nel formaggio. VITAMINA B Le vitamine B sono un gruppo di vitamine idrosolubili che intervengono nel metabolismo cellulare. Vi sono vari tipi di vitamine B(B1;B2…). Le vitamine B si trovano in alimenti come il: lievito di birra, il germe di grano nel fegato, nell'erba medica, nell'ortica, nella pappa reale, polline, riso intero, grano intero, legumi, nocciole, mandorle, noci, banane, tuorlo d'uovo, carne di maiale, tonno, ortaggi verdi freschi, patate, semi di lino macinati. VITAMINA B Le vitamine B sono un gruppo di vitamine idrosolubili che intervengono nel metabolismo cellulare. Vi sono vari tipi di vitamine B(B1;B2…). Le vitamine B si trovano in alimenti come il: lievito di birra, il germe di grano nel fegato, nell'erba medica, nell'ortica, nella pappa reale, polline, riso intero, grano intero, legumi, nocciole, mandorle, noci, banane, tuorlo d'uovo, carne di maiale, tonno, ortaggi verdi freschi, patate, semi di lino macinati. VITAMINA C L'acido L-ascorbico o vitamina C è un composto organico presente in natura con proprietà antiossidanti. È un solido bianco, ma in campioni impuri, inumiditi od ossidati dall'ossigeno atmosferico può apparire giallastro. Si tratta anche di una vitamina idrosolubile, essenziale nell'uomo, ma non in tutti i mammiferi, antiossidante, spesso utilizzata in forma salina (ascorbato) che svolge nell'organismo molteplici funzioni. VITAMINA D Per vitamina D si intende un gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito da 5 diverse vitamine: vitamina D1, D2, D3, D4 e D5. Le due più importanti forme nella quale la vitamina D si può trovare sono la vitamina D2 e la vitamina D3, entrambe le forme dall'attività biologica molto simile. Il colecalciferolo (D3), derivante dal colesterolo, è sintetizzato negli organismi animali, mentre l'ergocalciferolo (D2) è di provenienza vegetale. La vitamina D ottenuta dall'esposizione solare o attraverso la dieta è presente in una forma biologicamente non attiva e deve subire due reazioni di idrossilazione VITAMINA E Il tocoferolo è un nutriente vitaminico essenziale e vitale per l'uomo, un potente antiossidante liposolubile, presente in molti vegetali, ad esempio nella frutta, nell'olio di canapa, nell'olio d'oliva e soprattutto nell'olio di germe di grano. Il tocoferolo è uno dei principali composti detti vitamina E, per questo ne viene comunemente usato interscambiabilmente il nome. I tipi di vitamina E in natura sono 8 VITAMINA K Per vitamina K s'intende una serie di composti che derivano dal 2-metil1,4-naftochinone. Il nome di vitamina K deriva dal nome Koagulation vitamin con cui fu nominato uno di questi fattori allorché venne identificato nel 1935 da Henrik Carl Peter Dam. Negli anni successivi tale composto risultò essenziale nel mantenere i livelli di alcuni fattori della coagulazione e vennero identificati altri derivati dotati della stessa azione biologica. Nel 1974 venne scoperto il meccanismo di funzionamento della vitamina K. Alfredo De Vita, Matteo Fuoco Thomas Carbone e Francesco Pio Raniolo La malnutrizione si sviluppa per stadi, che di solito richiedono un tempo considerevole. Per prima cosa, si modificano i livelli delle sostanze nutritive nel sangue e/o nei tessuti, seguiti dalle modificazioni intracellulari delle funzioni biochimiche e della struttura. In ultimo, si manifestano i sintomi e i segni; ne può derivare una morbilità e una mortalità. Sottonutrizione (per difetto) Sovranutrizione (per eccesso) Morti a causa della denutrizione 35% La sottonutrizione si trova soprattutto nei paesi poveri ed è la conseguenza di una diminuzione di assunzione di protidi, minerali, vitamine o/e calorie. < 5 anni 40% < 20 anni < 35 anni 14% 11% > 50 anni Mentre nel “Sud del mondo” si parla di denutrizione, in America, negli USA, esiste un altro grave problema, la sovranutrizione. Essa avviene quando si assumano tanti grassi, calorie, sali e zuccheri semplici consumati nei fastfood. Sovranutrizione nel mondo 60% 40% 54% 20% 23% 0% America Europa 17% Francia 6% Asia Esistono molteplici possibili cause di una diminuzione dell'appetito, alcune delle quali potrebbero risultare innocue, mentre altre sono indice di una grave condizione clinica o comportano un rischio significativo. Accade spesso alle ragazze adolescenti. AnoressiaRifiuto della persona L’anoressia nervosa è uno dei più importanti disturbi del comportamento alimentare. Ciò che contraddistingue l’anoressia nervosa è il rifiuto del cibo da parte della persona e la paura ossessiva d’ingrassare. Oltre al disaggio fisico provoca un disagio psicologico che può esprimersi attraverso l’ansia e/o la depressione. La bulimia è un disturbo alimentare che provoca un impulso irrefrenabile ad assumere cibo in grandi quantità, accompagnato da comportamenti di espulsione e associato a depressione e bassa autostima. COME GUARIRE DA BULIMIA E ANORESSIA •Psicoterapia •terapia cognitivocomportamentale per correggere alcune convinzioni e comportamenti errati del paziente •Terapia sistemica. • Terapia di gruppo o familiare per poter rendere partecipi gli altri familiari delle proprie problematiche. •Prescrizione di farmaci appropriati per la cura •Terapia da un buon dietologo. L’obesità è una condizione medica caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, che determina gravi danni alla salute. E’ causata da stili di vita scorretti: •un’alimentazione ipercalorica •un ridotto dispendio energetico a causa di inattività fisica. L’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale. Per determinare il proprio peso-forma si usa misurazione del rapporto tra peso e altezza chiamata Indice di Massa Corporea (IMC). L'IMC si calcola prendendo il peso in chilogrammi diviso per altezza in metri al quadrato (kg/m2). Un IMC tra 18,5 e 25 è considerato "sano", da 25 a 29 è "a rischio" e un IMC uguale o superiore a 30 è ritenuto ad "alto rischio". OBESITÀ ANDROIDE OBESITÀ GINOIDE tipicamente maschile, si associa ad una maggiore distribuzione di tessuto adiposo nella regione addominale, toracica, dorsale e cerviconucale e si associa ad un'elevata deposizione di adipe in sede intraviscerale (addominale o interna). tipicamente femminile, si caratterizza per una distribuzione delle masse adipose nella metà inferiore dell'addome, nelle regioni glutee ed in quelle femorali. Nell'obesità ginoide il grasso è presente soprattutto nel compartimento sottocutaneo. L'obesità infantile è un problema di notevole rilevanza sociale, che in Italia colpisce un bambino su quattro, poiché si introducono più calorie di quante se ne consumano. Gli errori più comuni evidenziati nei ragazzi sono •Attività extra scolastiche prevalentemente sedentarie •prima colazione scarsa o assente •spuntini assenti o a base di alimenti a ridotto valore nutritivo •consumo scarso o nullo di verdure e frutta •eccessivo consumo di salumi, cioccolata, barrette, patatine fritte, caramelle e altri dolci confezionati, bevande gassate e zuccherate •spazio eccessivo al fast food all'americana, ricco di alimentai ad elevato contenuto in calorie, grassi saturi, sale e zuccheri semplici e poveri in fibra e vitamine Oltre ad una sana e corretta alimentazione per combattere o prevenire l’obesità infantile servono delle buone abitudini quotidiane. I principali problemi di salute associati ad obesità e sovrappeso sono: Diabete di Tipo 2 Malattie cardiovascolari e ipertensione Malattie respiratorie (sindrome da "apnea nel sonno") Alcune forme di cancro Osteoartrite Problemi psicologici Alterazione della qualità della vita Purtroppo l’atteggiamento discriminante della cultura del benessere nei confronti dei soggetti obesi va ad influenzare la qualità di vita dello stesso comportando in molti casi un vero e proprio DISAGIO PSICOLOGICO. ANSIA DEPRESSIONE SCARSA AUTOSTIMA INSODDISFAZIONE CORPOREA RELAZIONI INTERPERSONALI PROBLEMATICHE DIFFICOLTA’ NEL GESTIRE LE EMOZIONI Piramide Alimentare Alunne: De Rose Chiara Francesca Gallo Sandra