OFFERTA IN CONCORRENZA PERFETTA: IL LATO DEI COSTI ECONOMIA POLITICA 2016-2017 LEZIONE 16 LE CURVE DI ISOCOSTO Dati TC il costo totale pL il prezzo del lavoro pK il prezzo del capitale K TC/pK TC=pLL+pKK pL/pK L TC/pL 2 LA COMBINAZIONE OTTIMALE K TC/pK Condizione di tangenza tra la più alta curva di isoquanto e la curva di isocosto Le pendenze devono essere uguali SMST= pL/pK Q=80 Q=50 pL/pK Q=30 L TC/pL 3 ALCUNI IMPORTANTI CONCETTI RELATIVI AI COSTI Fattore fisso di produzione • Un input la cui quantità non è modificata nel breve periodo Fattore variabile di produzione • Un input la cui quantità può essere modificata nel breve periodo. (ad esempio, il lavoro ) 4 BREVE PERIODO E LUNGO PERIODO Breve periodo: arco temporale in cui la quantità di fatto impiegata può essere modificata solo per alcuni fattori produttivi (che sono quindi detti variabili), mentre per altri fattori la quantità impiegata non può essere modificata (e sono quindi fissi); Lungo periodo: arco temporale sufficientemente ampio affinchè tutti i fattori produttivi possano essere modificati. Nel lungo periodo tutti i fattori produttivi sono variabili e non esistono fattori fissi; 5 LA PRODUZIONE NEL BREVE PERIODO Ipotesi • Un’impresa produce bottiglie di vetro • Due fattori di produzione • Lavoro (variabile) • Capitale (fisso) • Macchina per la produzione di bottiglie 6 PRINCIPIO DELLA PRODUTTIVITÀ MARGINALE DECRESCENTE, O LEGGE DEI RENDIMENTI DECRESCENTI DEI FATTORI • La produttività marginale di un fattore diminuisce al crescere del livello assoluto del suo impiego, costanti gli altri fattori, almeno dopo un certo livello di impiego del fattore stesso. • Quando gli altri fattori produttivi sono dati, un incremento delle quantità prodotte richiede l’impiego di quantità sempre maggiori di quel fattore produttivo 7 NEL BREVE PERIODO Costo fisso FC • L’ammontare di tutte le spese affrontate dall’impresa per i fattori fissi di produzione; spese per l’utilizzo di un input che vanno pagate indipendentemente da se e quanto si produce Costo variabile VC • L’ammontare di tutte le spese affrontate dall’impresa per acquistare i fattori variabili di produzione Costo totale TC • L’ammontare di tutte le spese affrontate dall’impresa per acquistare i fattori di produzione sia fissi sia variabili TC = FC + VC Dalla legge dei rendimenti decrescenti segue che i costi variabili nel breve periodo, dopo un certo livello, tendono a crescere in modo più che proporzionale rispetto all’output. 8 Costi Costi Q Q Costi fissi Costi Costi semivariabili È presento un costo fisso di partenza Costi variabili Costi Costi Q Q Costi progressivi Aumento più che proporzionale rispetto al volume di attività Q Costi degressivi Aumento meno che proporzionale rispetto al volume di attività 9 o medio può essere visto anche come la somma di: osto medio fisso (Average Fixed Cost, AFC); osto medio variabile (Average Variable Cost, AVC). COSTO MARGINALE marginale (Marginal Cost, MC) uguale al rapporto fra costi totali a seguito dell’incremento di ioneincremento dei costideitotali e la variazione della produzione: un’unità del prodotto ∆ TC ∆ VC MC = DTC= ∆q MC = ∆ q DOutput miniè più formali, il costo marginale è la derivata della la derivata della funzione di costo rispetto alla quantità to rispetto alla quantità: eppe Vit tucci Marzett i dC(q) MC = ≡ C′ (q) dq Economia Politica I 10 COSTI FISSO, VARIABILE, TOTALE E MARGINALE DELLA PRODUZIONE DI BOTTIGLIE 11 COSTO MEDIO VARIABILE E COSTO TOTALE MEDIO • Costo totale medio (Average Cost) AC Impresa, funzione di produzione e produt t ività dei fat tori • dei Costo duzione e st rutt ura cost i di totale produzionediviso per l’output totale Cost i di produzione nel breve periodo uzione dell’impresa in concorrenza perfet t a Curva di offerta dell’impresa e di mercat o Cost i medi e scala di produzione nel lungo periodo Cost i di produzione nel lungo periodo • Costo medio variabile (Average Variable Cost) AVC • Costo variabile diviso per l’output totale o e marginale Costo medio fisso (Average Fixed Cost) AFC medio• (Average Cost, AC) di un’unità di output uguale al • Costo fisso diviso per l’output totale o tra costo totale e quantità prodotta: TC FC VC AC = = + q q q AFC AVC 12 COSTO MEDIO VARIABILE E COSTO MEDIO TOTALE DELLA PRODUZIONE DI BOTTIGLIE 13 LE CURVE DI COSTO MARGINALE, DI COSTO MEDIO VARIABILE E DI COSTO MEDIO TOTALE DI UN PRODUTTORE DI BOTTIGLIE La curva MC taglia sia la curva AVC sia ATC in corrispondenza del loro punto di minimo. La parte della curva di costo marginale con pendenza positiva identifica l’intervallo di cui i rendimenti sono decrescenti 14 medi e marginali di breve periodo TC FC = q q = ∆∆TqC AC = MC + VC q = AFC + AVC AVC = AFC = VC q FC q qq 15 LA PRODUZIONE NEL LUNGO PERIODO Nel lungo periodo • La legge dei rendimenti decrescenti puo’ avere meno rilievo • Le imprese possono adottare nuove tecnologie Economie di scala • Quando i costi unitari diminuiscono al crescere dei volumi di produzione o di vendita 16 LA PRODUZIONE NEL LUNGO PERIODO Nel lungo periodo tutti i fattori (e quindi i costi) sono variabili; Diverse curve di costo medio di breve periodo possono essere costruite per diversi livelli dei fattori di produzione fissi (es. numero e dimensione degli impianti); La scelta del livello di fattori di produzione fissi diventa la scelta della curva dei costi medi di breve periodo economicamente più efficiente; Nel lungo periodo l’impresa utilizzerà sempre e solo la combinazione di fattori fissi che consente di produrre al minimo dei costi medi; La curva dei costi medi di lungo periodo è quindi costituita dall’inviluppo delle curve di costo medio di breve periodo: ciascun punto sulla curva dei costi medi di lungo periodo è tangente ad una e una sola curva dei costi medi di breve periodo, perchè individua il costo minimo per produrre il corrispondente livello di output; L’andamento della curva dei costi medi di lungo periodo dipende della relazione tra scala di produzione e costi. 17 ECONOMIE DI SCALA relazione tra aumento del volume di produzione (o dimensione dell’impianto) e diminuzione del costo medio unitario di produzione Rendimenti di scala crescenti vs. Economie di scala rendimenti di scala: relazione tra output e input “fisici”; economie di scala: relazione tra output e costo medio unitario; 18 e economie di scala MISURARE LE medio decrescente (crescente) osservabile solo con costo ECONOMIE DI SCALA nale inferiore (maggiore) al costo medio; Indice delle economie di scala: rapporto tra costo medio e e delle economie di scala: rapporto tra costo medio e marginale marginale AC C(q)/ q S= = MC C′ (q) S > 1: economie di scala; S > 1: economie di scala. S < 1: diseconomie di scala. S < 1: diseconomie di scala. e pari all’inverso dell’elasticità di costo rispetto all’output: dC(q) dq dC(q) q C ′ (q) 1 ηC = / = = C(q) = C(q) q dq C(q) S q 19 Tre tipi di impianti ognuno con capacità produttive e quindi costi diversi (Z>Y>X) 20 va dei costi medi di lungo periodo con COSTO MEDIO DI Inviluppo delle curve di costo nomie/ diseconomie di scala medio di breve periodo LUNGO PERIODO AC ′ ′ ′ ′ AC AC ′ ′ ′ AC ′ AC ′ ′ Long-run AC Economie di scala Diseconomie di scala q∗ q 21 mento dei costi e scala minima efficiente nel lungo o Long-run MC Long-run AC q∗ q 22 ESERCIZIO Data la seguente funzione dei costi totali di breve periodo di un’impresa manifatturiera CT=122Q2+23Q+7 si determinino le seguenti espressioni dei costi: a) Costo medio totale; b) Costo marginale; c) Costo fisso; d) Costo variabile; e) Costo variabile medio. 23 e) Costo variabile d) d) Costo Costo variabile; variabile;medio. Soluzione e) e) Costo Costo variabile variabile medio. medio. Soluzione a) Il costo totale medio è il costo di una unità di prodotto ed è dato da: Soluzione Soluzione a) Il costo totale medio è il costo di una unità di prodotto ed è dato da: 2 a) a) b) b) 122 Q + 23 Q + 7 CT 7 CMT= = = 122 Q + 23 + 2 Q Q7da: 23 Q di +7 Il il di una prodotto 122 Il costo costo totale totale medio medio èè CT il costo costo diQ una+Qunità unità di prodotto ed ed èè dato dato da: CMT= = = 122 Q + 23 + Q Q 22 Q Il costo marginale rappresenta 77 costo sostenuto77per aumentare di 23Q Q ++di Q CT 122l’incremento Q ++ 23 CT 122 CMT= == == 122 CMT= 122Q Q ++ 23 23 ++ Il costo marginale rappresenta l’incremento di costo sostenutoQ per aumentare di Q Q Q Q caso il una unità la quantità prodotta. In questo costo marginale èQdato da: una unitàmarginale la quantitàrappresenta prodotta. questo caso di il costo datoaumentare da: b) costo sostenuto di b) Il Il costo costo marginale rappresenta l’incremento di costomarginale sostenutoè per per aumentare di dC Inl’incremento = 122 * 2 Q + 23 = 244 Q + 23 C’= dQ dC In una questo costo marginale una unità unità la la quantità quantità prodotta. prodotta. questo caso costo marginale dato da: da: =In 122 * 2 Qcaso + 23ilil = 244 Q + 23 èè dato C’= dQ c) Il costo fisso è un costo dC indipendente dal livello di produzione dell’impresa ed è dC == 122 C’= 122 ** 22Q Q ++ 23 23 == 244 244Q Q ++ 23 23 C’= c) Il costo fisso è un costodQ indipendente dal livello di produzione dell’impresa ed è dQ dato da: dato da: fisso c) dal c) Il Il costo costo fisso èè un un costo costo indipendente indipendente dal livello livello di di produzione produzione dell’impresa dell’impresa ed ed èè CF=7 CF=7 dato da: dato da: variabile è la parte del costo d) Il costo di produzione che dipende dall quantità d) Il costo variabile è la parte del costo di produzione che dipende dall quantità CF=7 prodotta dall’impresa. In questo caso il CF=7 costo variabile è dato da: prodotta dall’impresa. questo caso il costo variabile è dato da: d) del costo di produzione che dall d) Il Il costo costo variabile variabile èè la laInparte parte del costo di2 +23Q produzione che dipende dipende dall quantità quantità CV=122Q 2 CV=122Q prodotta ilil costo variabile prodotta dall’impresa. dall’impresa. In In questo questo caso caso costo+23Q variabile èè dato dato da: da: 2 CV=122Q CV=122Q 2+23Q +23Q 1 1 11 24 ESERCIZIO Data un’impresa che ha una funzione di costo totale: CT=Q2 –2Q+4 determinare, per un livello di produzione Q = 4: a) Costo totale; b) Costo fisso c) Costo variabile; d) Costo medio; e) Costo fisso medio; f) Costo variabile medio 25 ••• ÈÈ sufficiente sufficientesostituire sostituire laquantità quantità nella lalaquantità nella sufficiente sostituire nella funzione di determinare il CT: funzione dicosto costoper per determinare CT: funzione di costo per determinare il ilCT: CT == 44222––2(4) – 8–+84+=412 CT 2(4)+++444===16 16 CT = 4 – 2(4) 16 – 8 + 4 ==1212 funzione del del CT che che è è ••• IlIlIl CF CF èèèl’elemento l’elementodella della funzione CF l’elemento della funzione del CTCTche è indipendente dalla quantità: indipendentedalla dallaquantità: quantità: indipendente CF = 4 CF =Determinare 4 b) CMe, CFMe, CVMe •b) Il CV è pari alla differenza tra CT CFMe, e CF: Determinare CMe, • Il CV èè pari pari alla alladifferenza differenzatra traCT CTe eCF: CF: CVMe CV Determinare = CT – CF = 12 – 4 = 8CMe, CFMe, CVMe •b) Il costo totale CV = CT CT ––medio CF ==12 12 8 CF ––44==8è: • Il costo medio totale è: CMe = CT/Q = 12/4 = 3 • IlCMe costo medio= totale = CT/Q 12/4 =è:3 CMe = CT/Q = 12/4 = 3 • Il costo fisso medio è: • Il costo fisso medio è: CFMe = CF/Q = 4/4 = 1 • CFMe Il costo= fisso CF/Qmedio = 4/4 =è:1 CFMe = CF/Q = 4/4 = 1 • Il costo variabile medio è: • Il costo variabile medio è: =variabile CV/Q = 8/4 = 2è: • IlCVMe costo medio CVMe = CV/Q = 8/4 = 2 CVMe = CV/Q = 8/4 = 2 26 ESERCIZIO Data un’impresa che ha una funzione di costo totale: CT=25+x2 Determinare il livello produttivo che consente di rendere minimo il costo medio, nonchè il valore corrispondente 27 Cme=(25/x)+x CMe’(x)=0 -(25/x2)+1=0 x=251/2 = 5 In alternativa sappiano che nel punto minimo CMe=CMg CMg=2x (25/x)+x=2x x = 25/x x2 = 25 x =5 Si calcola quindi il valore del costo medio in x = 5 (25/5) + 5 = 10 o alternativamente 2 x 5 = 10 28