LA TEORIA DELLE SCELTE
DEL CONSUMATORE
Capitolo 21
Principi di Microeconomia
N. Gregory Mankiw
La teoria delle scelte del consumatore
risponde a domande come le seguenti:
Perché la curva di domanda è
decrescente?
 In che modo i salari influenzano
l’offerta di lavoro?
 In che modo il tasso d’interesse
influenza la quantità di risparmio?
 I poveri preferiscono ricevere
trasferimenti in natura o in denaro?

Il vincolo di bilancio

Il vincolo di bilancio mostra le possibili
combinazioni di beni (“panieri di
consumo”) che il consumatore si può
permettere di acquistare, dati i prezzi e il
suo reddito.
 Gli individui consumano infatti meno di quanto
desiderano proprio perché la loro spesa è
vincolata, ovvero limitata, dal loro reddito.
Il vincolo di bilancio
Lattine di
Pepsi
Numero di
Pizza
Spesa per
Pepsi
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1000
Spesa per Spesa totale
Pizza
1000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
R = 1000, ppizza = 10, ppepsi = 2
1000
1000
1000
1000
1000
1000
1000
1000
1000
1000
1000
La retta di bilancio

Tutti i punti sulla retta di bilancio indicano
le possibili combinazioni di consumo dei
beni che il decisore si può permettere.

Per esempio, se il consumatore non acquista
nessuna pizza, può permettersi 500 lattine di
pepsi. Se non acquista nessuna pepsi, può
permettersi 100 pizze.
Il vincolo di bilancio
Quantità
di Pepsi
500
250
0
50
100
Quantità
di Pizza
Il vincolo di bilancio
Quantità
di Pepsi
500
B
250
0
50
A
100
Quantità
di Pizza
Il vincolo di bilancio
Quantità
di Pepsi
500
B
250
Retta di bilancio
del consumatore
0
50
A
100
Quantità
di Pizza
Il vincolo di bilancio

In alternativa il consumatore può, per
esempio, acquistare 50 pizze e 250 lattine di
pepsi.

Se ci pensate un po’ capirete che in effetti il
consumatore si può permettere tutte le
combinazioni di quantità di pizza (x) e pepsi
(y) tali che: R  pxx + pyy.

Nell’esempio: R = 1000, px = 10, py= 2.
Il vincolo di bilancio
Quantità
di Pepsi
R/ppepsi = 500
250
tg  = 5
B
C
Vincolo di bilancio
del consumatore

0
50
A
100 =
R/ppizza
Quantità
di Pizza
Il vincolo di bilancio
L’inclinazione del vincolo di bilancio è
uguale al prezzo relativo dei due beni,
ovvero al prezzo di un bene espresso
in rapporto all’altro bene.
 Ovvero: tg = px /py = 10/2= 5, misura il
tasso di sostituibilità economica di un
bene all’altro.

Preferenze: ciò che il
consumatore desidera
Le preferenze del consumatore tra le
diverse combinazioni di consumo dei
beni sono rappresentate attraverso le
curve di indifferenza.
 Una curva di indifferenza mostra
diverse combinazioni di beni che
soddisfano il consumatore in eguale
misura.

Curve di indifferenza
Curve di indifferenza
Quantità
di Pepsi
0
Quantità
di Pizza
Curve di indifferenza
Quantità
di Pepsi
Curva di
indifferenza I1
0
Quantità
di Pizza
Curve di indifferenza
Quantità
di Pepsi
Curva di
indifferenza, I1
0
Quantità
di Pizza
Curve di indifferenza
Quantità
di Pepsi
C
B
A
0
Curva di
indifferenza, I1
Quantità
di Pizza
Curve di indifferenza

Il consumatore è indifferente, o
ugualmente soddisfatto, tra le
combinazioni A, B, e C, perché sono
collocate sulla medesima curva.
Il tasso marginale di
sostituzione

L’inclinazione in un qualsiasi punto
della curva di indifferenza ci fornisce
il tasso marginale di sostituzione in
quel punto.
 E’ il tasso con il quale il consumatore è
disposto a scambiare un bene con l’altro.
 Misura la quantità di un bene (y) che il
consumatore desidera per compensare
una riduzione unitaria nel consumo di un
altro bene (x).
Curve di indifferenza
Quantità
di Pepsi
Curva di
indifferenza, I1
0
Quantità
di Pizza
Curve di indifferenza
Quantità
di Pepsi
Inclinazione
Curva di
indifferenza, I1
0
Quantità
di Pizza
Tasso marginale di
sostituzione
Quantità
di Pepsi
Curva di
indifferenza, I1
0
Quantità
di Pizza
Tasso marginale di
sostituzione
Quantità
di Pepsi
TMS
1
Curva di
indifferenza, I1
0
Quantità
di Pizza
Tasso marginale di sostituzione


Matematicamente, il tasso (o saggio)
marginale di sostituzione è semplicemente,
in valore assoluto, la derivata prima della
curva di indifferenza y = f(x) (i due concetti
coincidono per variazioni infinitesimali dei
beni lungo la curva stessa) :
dy  f (x)
dx
Ovvero, il TMS in un punto è (in valore
assoluto) l’inclinazione della retta tangente
in quel punto alla curva di indifferenza.
y
a
TMS(A) = tg  = a/b
A
I

b
x
Un po’ di matematica …


Non è difficile capire che le preferenze sono
di solito rappresentabili anche tramite
opportune funzioni u = U(x,y), dette di
“Utilità”, tali che U(A) > U(B) se e solo se il
paniere A è preferito al paniere B dal
soggetto le cui preferenze sono rappresentate
da U(·).
In tal caso, una curva di indifferenza per un
certo consumatore non è altro che una
particolare “curva di livello” della “sua”
funzione di utilità.
Un po’ di matematica …

In particolare, una curva di indifferenza
è una funzione y = f(x) “implicitamente”
definita dalla condizione U(x,y) = k,
dove quest’ultimo parametro è una
costante. Ne segue, differenziando la
precedente espressione lungo una curva
di indifferenza, che poiché
U dx U dy  0
x
y
Un po’ di matematica …

si ottiene che:
dy  f (x)   U / x  TMS
dx
U / y

Le derivate parziali che ci permettono di
calcolare il TMS sono dette “utilità marginali”
e rappresentano l’incremento di utilità dovuto
all’incremento unitario nel consumo del bene
cui si riferiscono.
Proprietà delle curve di
indifferenza (e delle relative
funzioni di utilità)




Le curve di indifferenza più lontane dagli
assi garantiscono un livello di soddisfazione
più elevato.
Le curve di indifferenza sono decrescenti.
Le curve di indifferenza non si intersecano.
Le curve di indifferenza hanno forma convessa (concava rispetto agli assi).
Le curve di indifferenza più
lontane dagli assi garantiscono
un livello di soddisfazione più
elevato.


I consumatori (di solito) apprezzano quantità più elevate dei beni (ovvero, le relative
utilità marginali sono positive).
Le curve di indifferenza più lontane dagli
assi comprendono appunto quantità superiori di beni rispetto a curve di indifferenza
più basse (contengono combinazioni di
consumo che si trovano “a nord-est” rispetto
a curve più basse).
Curve di indifferenza
Quantità
di Pepsi
Curve di
indifferenza, I1
0
Quantità
di Pizza
Curve di indifferenza
Quantità
di Pepsi
I2
Curve di
indifferenza, I1
0
Quantità
di Pizza
Curve di indifferenza
Quantità
di Pepsi
C
B
I2
A
0
Curve di
indifferenza, I1
Quantità
di Pizza
Curve di indifferenza
Quantità
di Pepsi
C
B
D
I2
A
0
Curva di
indifferenza, I1
Quantità
di Pizza
Le curve di indifferenza
sono decrescenti



Il consumatore trae in generale
soddisfazione da entrambi i beni.
Se la quantità di un bene si riduce, la
quantità dell’altro bene deve aumentare per
compensarlo della riduzione del primo.
Per questa ragione le curve di indifferenza
devono essere decrescenti.
Le curve di indifferenza sono
decrescenti.
Quantità
di Pepsi
Curve di
indifferenza, I1
0
Quantità
di Pizza
Le curve di indifferenza non
si intersecano.
Le curve di indifferenza non possono
intersecarsi.
 Se le curve di indifferenza si intersecassero, l’assunzione circa la
preferenza per quantità maggiori
risulterebbe violata (per esempio).

Le curve di indifferenza non
si intersecano.
Quantità
di Pepsi
C
A
B
0
Quantità
di Pizza
Le curve di indifferenza
hanno forma convessa.


Gli individui valutano relativamente meno
le unità di beni di cui dispongono in
abbondanza e sono perciò meno disposti a
rinunciare a beni di cui hanno scarsa
disponibilità (preferenze “bilanciate”).
Queste differenze nel tasso marginale di
sostituzione del consumatore determinano la
forma convessa delle sue curve di
indifferenza. Ovvero, il tasso marginale di
sostituzione è decrescente lungo le curve di
indifferenza.
Le curve di indifferenza
hanno forma convessa.
Quantità
di Pepsi
0
Quantità
di Pizza
Le curve di indifferenza
hanno forma convessa.
Quantità
di Pepsi
Curve di
indifferenza
0
Quantità
di Pizza
Le curve di indifferenza
hanno forma convessa.
Quantità
di Pepsi
14
A
8
curve di
indifferenza
0
2
3
Quantità
di Pizza
Le curve di indifferenza
hanno forma convessa.
Quantità
di Pepsi
14
TMS = 6
A
8
1
Curve di
indifferenza
0
2
3
Quantità
di Pizza
Le curve di indifferenza
hanno forma convessa.
Quantità
di Pepsi
14
TMS = 6
A
8
1
4
3
0
B
Curve di
indifferenza
2
3
6
7
Quantità
di Pizza
Le curve di indifferenza
hanno forma convessa.
Quantità
di Pepsi
14
TMS = 6
A
8
1
4
3
0
B
TMS= 1
Curve di
indifferenza
1
2
3
6
7
Quantità
di Pizza
Due esempi limite di curve
di indifferenza
Sostituti perfetti
 Complementi perfetti

Sostituti perfetti

Due beni la cui curva di indifferenza è
un segmento rettilineo sono detti
“sostituti perfetti”.
Il loro tasso marginale di sostituzione è
costante.
Sostituti perfetti
Moneta da
5 centesimi
6
TMS = tg  = 2
4
2

0
I1
1
I2
2

I3
3
Moneta da 10
centesimi
Complementi perfetti

Due beni la cui curva di indifferenza è
una spezzata ad angolo retto sono detti
“complementi perfetti”.
Complementi perfetti
Scarpe
sinistre
7
I2
5
I1
0
5
7
Scarpe destre
Ottimizzazione: come il
consumatore sceglie

Il consumatore desidera ovviamente
procurarsi la migliore combinazione di
beni, ovvero quella che lo colloca sulla
sua curva di indifferenza più lontana
dagli assi.
Comunque, il consumatore deve anche,
forzatamente, tener conto del suo vincolo di
bilancio.
Ottimizzazione: come il
consumatore sceglie


L’ottimo del consumatore si ha nel punto in
cui il consumo corrisponde alla curva di
indifferenza più elevata tra quelle
compatibili col vincolo di bilancio.
Un paniere di consumo nel quale una curva
di indifferenza e il vincolo di bilancio
risultano tangenti costituisce appunto
“l’ottimo del consumatore”.
La scelta ottimale del
consumatore
La scelta ottimale del
consumatore
Quantità
di Pepsi
0
Quantità
di Pizza
La scelta ottimale del
consumatore
Quantità
di Pepsi
I1
0
Quantità
di Pizza
La scelta ottimale del
consumatore
Quantità
di Pepsi
I1
0
I2
Quantità
di Pizza
La scelta ottimale del
consumatore
Quantità
di Pepsi
I3
I1
0
I2
Quantità
di Pizza
La scelta ottimale del
consumatore
Quantità
di Pepsi
I3
I1
I2
Vincolo di bilancio
0
Quantità
di Pizza
La scelta ottimale del
consumatore
Quantità
di Pepsi
ottimo
I3
I1
I2
Vincolo di bilancio
0
Quantità
di Pizza
Ottimizzazione: come il
consumatore sceglie

Con riferimento alla funzione di utilità che
rappresenta le preferenze di un consumatore, si dice alternativamente che egli
“massimizza” la sua funzione di utilità nel
rispetto del vincolo di bilancio:
{Max U(x,y) |R  pxx + pyy}

Si può mostrare matematicamente che la
soluzione di un simile problema di “ottimizzazione non lineare” conduce proprio
alla condizione di tangenza indicata.
La scelta ottimale del
consumatore


Il consumatore sceglie quindi (di solito) una
composizione di beni per la quale il tasso
marginale di sostituzione è uguale al prezzo
relativo.
Da questo punto di vista, la valutazione
(marginale) che il consumatore dà ai due
beni (tasso di sostituzione) è corrispondente
a quella che ne dà il mercato (prezzo
relativo).
Effetto della variazione del
reddito sulle scelte del
consumatore

Un aumento del reddito porta ad uno
spostamento verso l’esterno del
vincolo di bilancio . Si noti che,
matematicamente, le intersezioni
sugli assi della retta di bilancio sono
pari a R/pi, i = x,y.
 Il consumatore sceglie una migliore
combinazione di beni e si colloca su una
curva di indifferenza più alta.
Effetto della variazione del
reddito sulle scelte del
consumatore
Effetto della variazione del reddito
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
0
Quantità
di Pizza
Effetto della variazione del reddito
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
I1
0
Quantità
di Pizza
Effetto della variazione del reddito
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
Ottimo
iniziale
I1
0
Quantità
di Pizza
Effetto della variazione del reddito
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
Ottimo
iniziale
I1
0
Quantità
di Pizza
Effetto della variazione del reddito
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
Ottimo
iniziale
I2
I1
0
Quantità
di Pizza
Effetto della variazione del reddito
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
Nuovo ottimo
Ottimo
iniziale
I2
I1
0
Quantità
di Pizza
Effetto della variazione del reddito
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
1. Un aumento del reddito sposta
il vincolo di bilancio verso destra…
Nuovo ottimo
Ottimo
iniziale
I2
I1
0
Quantità
di Pizza
Effetto della variazione del reddito
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
1. Un aumento del reddito sposta il
vincolo di bilancio verso destra…
Nuovo ottimo
Ottimo
iniziale
I2
0
I1
2. …Facendo aumentare il consumo
di pizza…
Quantità
di Pizza
Effetto della variazione del reddito
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
1. Un aumento del reddito sposta
vincolo di bilancio verso destra…
Nuovo ottimo
3. …e il consumo
di Pepsi.
Ottimo
iniziale
I2
I1
0
2. …facendo aumentare il consumo Quantità
di Pizza
di pizza
Bene normale e bene
inferiore
Un bene che, a fronte di un incremento
del reddito, viene consumato in
maggiore quantità è chiamato bene
normale.
 Un bene che, a fronte di un incremento
del reddito, viene consumato in
quantità inferiore è chiamato bene
inferiore.

Bene inferiore
Bene inferiore
Quantità
di Pepsi
0
Quantità
di Pizza
Bene inferiore
Quantità
di Pepsi
I1
0
Quantità
di Pizza
Bene inferiore
Quantità
di Pepsi
Vincolo di
bilancio
iniziale
0
I1
Quantità
di Pizza
Bene inferiore
Quantità
di Pepsi
ottimo
iniziale
Vincolo di
bilancio
iniziale
0
I1
Quantità
di Pizza
Bene inferiore
Quantità
di Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
ottimo
iniziale
Vincolo di
bilancio
iniziale
0
I1
Quantità
di Pizza
Bene inferiore
Quantità
di Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
ottimo
iniziale
Vincolo di
bilancio
iniziale
0
I1
I2
Quantità
di Pizza
Bene inferiore
Quantità
di Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
ottimo
iniziale
Nuovo ottimo
Vincolo di
bilancio
iniziale
0
I1
I2
Quantità
Di Pizza
Bene inferiore
Quantità
di Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
ottimo
iniziale
1. Un aumento del reddito sposta il
vincolo di bilancio verso destra per
cui...
Nuovo ottimo
Vincolo di
bilancio
iniziale
0
I1
I2
Quantità
di Pizza
Bene inferiore
Quantità
di Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
ottimo
iniziale
1. Un aumento del reddito sposta il
vincolo di bilancio verso destra per
cui...
Nuovo ottimo
Vincolo di
bilancio
iniziale
0
I1
I2
Quantità
Di Pizza
2. ... Il consumo di pizza aumenta,
quindi la pizza è un bene normale...
Bene inferiore
Quantità
di Pepsi
3. ..ma il
consumo di
Pepsi
diminuisce,
classificando
la pepsi come
bene inferiore
Vincolo di
bilancio
iniziale
0
Nuovo vincolo di bilancio
ottimo
iniziale
1. Un aumento del reddito sposta il
vincolo di bilancio verso destra per
cui...
Nuovo ottimo
I1
I2
Quantità
di Pizza
2. ... Il consumo di pizza aumenta,
quindi la pizza è un bene normale...
Effetto delle variazioni di
prezzo sulle scelte del
consumatore

Una diminuzione del prezzo di un
bene fa ruotare il vincolo di bilancio
verso l’esterno e variare l’inclinazione
dello stesso. Si rammenti che il
coefficiente angolare della retta di
bilancio è dato da – px/py.
Effetto delle variazioni di prezzo
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
0
Quantità di Pizza
Effetto delle variazioni di prezzo
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
500
I1
0
100
Quantità di Pizza
Effetto delle variazioni di prezzo
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
500
Vincolo di bilancio
iniziale
0
I1
100
Quantità di Pizza
Effetto delle variazioni di prezzo
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
500
Ottimo iniziale
Vincolo di bilancio
iniziale
I1
0
100
Quantità di Pizza
Effetto delle variazioni di prezzo
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
1. Una diminuzione del
prezzo della Pepsi fa ruotare
il vincolo di bilancio...
500
Vincolo di bilancio
iniziale
0
Ottimo
iniziale
I1
100
Quantità di Pizza
Effetto delle variazioni di prezzo
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
1000
Nuovo vincolo di bilancio
1. Una diminuzione del
prezzo della Pepsi fa ruotare
il vincolo di bilancio…
500
Vincolo di bilancio
iniziale
0
Ottimo
iniziale
I1
100
Quantità di Pizza
Effetto delle variazioni di prezzo
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
1000
Nuovo vincolo di bilancio
1. Una diminuzione del
prezzo della Pepsi fa ruotare
il vincolo di bilancio...
500
Vincolo di bilancio
iniziale
0
Ottimo
iniziale
I1
100
I2
Quantità di Pizza
Effetto delle variazioni di prezzo
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
1000
Nuovo vincolo di bilancio
Nuovo ottimo
1. Una diminuzione del
prezzo della pepsi fa ruotare
il vincolo di bilancio...
500
Vincolo di bilancio
iniziale
Ottimo
iniziale
0
I1
100
I2
Quantità di Pizza
Effetto delle variazioni di prezzo
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
1000
Nuovo vincolo di bilancio
Nuovo ottimo
1. Una diminuzione del
prezzo della Pepsi fa ruotare
il vincolo di bilancio...
500
Vincolo di bilancio
iniziale
Ottimo
iniziale
0
I1
I2
Quantità di Pizza
100
2. …riducendo il consumo di
pizza…
Effetto delle variazioni di prezzo
sulle scelte del consumatore
Quantità
di Pepsi
1,000
Nuovo vincolo di bilancio
Nuovo ottimo
1. Una diminuzione del
prezzo della Pepsi fa ruotare
il vincolo di bilancio…
500
3. …e
aumentare il
consumo di
Pepsi.
Vincolo di
bilancio iniziale 0
Ottimo
iniziale
I1
I2
Quantità di Pizza
100
2. …riducendo il consumo di
pizza…
Effetto reddito ed effetto di
sostituzione

Gli effetti della variazione del prezzo
di un bene sul consumo si possono
scomporre (per meglio comprenderli)
in due effetti:
 Effetto reddito
 Effetto sostituzione
Effetto reddito

L’effetto reddito è la variazione del
consumo che risulta dal passaggio del
consumatore a una curva di indifferenza
diversa, in seguito a un cambiamento di
prezzo.

Il consumatore è come se fosse
. . . più povero quando il prezzo aumenta
. . . più ricco quando il prezzo diminuisce.
Effetto sostituzione

L’effetto sostituzione è la variazione del
consumo indotta dal passaggio a un punto
della medesima curva di indifferenza con un
tasso marginale di sostituzione diverso.

Quando il prezzo di un bene varia, infatti, il
tasso marginale di sostituzione che
corrisponde all’ottimo del consumatore si
modificherebbe anche se il consumatore
restasse sulla stessa curva di indifferenza.
Variazione del prezzo:
effetto sostituzione

In seguito a una variazione del prezzo
il consumatore si muove lungo la
stessa curva di indifferenza, variando
la combinazione di consumo in modo
da ripristinare la condizione di
tangenza.
 Il consumatore si sposta dal punto A al
punto B.
Effetto reddito ed effetto sostituzione
Quantità
di Pepsi
0
Quantità di Pizza
Effetto reddito ed effetto sostituzione
Quantità
di Pepsi
Vincolo di
bilancio
iniziale0
I1
Quantità di Pizza
Effetto reddito ed effetto sostituzione
Quantità
di Pepsi
Ottimo iniziale
A
Vincolo di
bilancio
iniziale
0
I1
Quantità di Pizza
Effetto reddito ed effetto sostituzione
Quantità
di Pepsi
Ottimo iniziale
A
Vincolo di
bilancio
iniziale0
I1
Quantità di Pizza
Effetto reddito ed effetto sostituzione
Quantità
di Pepsi
B
Ottimo iniziale
A
Vincolo di
bilancio
iniziale0
I1
Quantità di Pizza
Effetto reddito ed effetto sostituzione
Quantità
di Pepsi
B
Effetto
sostituzione
Vincolo di
bilancio
iniziale
Ottimo iniziale
A
I1
0
Quantità di Pizza
Effetto sostituzione
Variazione del prezzo:
effetto reddito

E’ rappresentabile come uno
spostamento su una curva di
indifferenza differente, a causa del
mutato potere di consumo del reddito
a disposizione.
 Il consumatore si sposta dal punto B al
punto C.
Effetto reddito ed effetto sostituzione
Quantità
di Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
B
Effetto
sostituzione
Ottimo iniziale
A
Vincolo di
bilancio
iniziale0
I1
Quantità di Pizza
Effetto sostituzione
Effetto reddito ed effetto sostituzione
Quantità
di Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
B
Effetto
sostituzione
Ottimo iniziale
A
Vincolo di
bilancio
iniziale0
I1
Quantità di Pizza
Effetto sostituzione
Effetto reddito ed effetto sostituzione
Quantità
di Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
B
Effetto
sostituzione
Ottimo iniziale
A
I2
Vincolo di
bilancio
iniziale0
I1
Quantità di Pizza
Effetto sostituzione
Effetto reddito ed effetto sostituzione
Quantità
di Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
C Nuovo ottimo
B
Effetto
sostituzione
Ottimo iniziale
A
I2
Vincolo di
bilancio
iniziale0
I1
Quantità di Pizza
Effetto sostituzione
Effetto reddito ed effetto sostituzione
Quantità
di Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
Effetto reddito
Effetto
sostituzione
C Nuovo ottimo
B
Ottimo iniziale
A
I2
Vincolo di
bilancio
iniziale0
I1
Quantità di Pizza
Effetto sostituzione
Effetto reddito
Estrapolare la curva di
domanda


La curva di domanda di un certo bene di un
consumatore può essere considerata come il
risultato delle decisioni ottimali che si
possono derivare dal suo vincolo di bilancio
e dal sistema delle curve di indifferenza, al
variare del prezzo del bene.
[Analogamente si potrebbe procedere per
definire gli effetti incrociati dei prezzi degli
altri beni o del reddito]
Estrapolare la curva di
domanda
Ottimo del consumatore
La curva di domanda di Pepsi
Quantità
di Pepsi
Prezzo
Pepsi
Nuovo vincolo di bilancio
150
E’
$2
E
I2
50
E’
1
E
Domanda
I1
0 Vincolo di bilancio
iniziale
Quantità
di Pizza
0
50
150 Quantità
di Pepsi
Tutte le curve di domanda sono
decrescenti?
Ovvero, vale sempre la “legge
della domanda”?
Le curve di domanda a volte possono
essere crescenti (in certi tratti).
 Questo accade quando il consumatore
acquista una maggiore quantità di
bene al crescere del suo prezzo.

Bene di Giffen



E’ un bene per il quale un aumento del
prezzo fa aumentare la quantità consumata .
I “beni di Giffen” sono particolari beni
inferiori per i quali l’effetto reddito (da B a
C) è molto forte e prevale sull’effetto
sostituzione (infatti, l’effetto sostituzione,
da A a B, riduce sempre la domanda
all’aumentare del suo prezzo).
Essi hanno una curva di domanda crescente
(in certi tratti).
Un bene di Giffen
Quantità di
Patate
Vincolo di bilancio iniziale
TMS(B)=TMS(C)
I2
2. ... facendo
aumentare il
consumo di
patate (le patate sono un bene inferiore, e
di Giffen).
0
Figura 21-12
Ottimo con prezzo
delle patate elevato
Ottimo con prezzo
delle patate basso
C
A
B
Nuovo vincolo
di bilancio
1. Un aumento del prezzo
delle patate fa ruotare il
vincolo di bilancio
I1
Quantità
di carne
Che rapporto intercorre tra
salario e offerta di lavoro?
Se l’effetto sostituzione è superiore
all’effetto reddito, il lavoratore lavora
di più quando il suo salario aumenta.
 Se l’effetto reddito supera l’effetto
sostituzione, il lavoratore lavora
invece di meno.

Consumo
w = 50 all’ora
5000
100 ore settimanali
Ottimo
I3
2000
I2
I1
0
Figura 21-13
60
100
Tempo libero
(a) Per un individuo con
queste preferenze…
Consumo
. . . L’offerta di lavoro è inclinata verso l’alto.
Salario
1. Quando il
salario
aumenta…
VB1
VB 2 I2
I1
0
2. …le ore di tempo
libero diminuiscono
Figura 21-14a
Tempo libero 0
Ore di lavoro
offerte
3. e le ore di lavoro aumentano.
(a) Per un individuo con
queste preferenze…
Consumo
I
VB1
. . . L’offerta di lavoro è inclinata verso il basso.
salario
2
1. Se il salario
aumenta…
VB2
I1
0
Figura 21-14b
2. …le ore di tempo
libero aumentano…
Tempo
Libero
0
Ore di lavoro
offerte
3. …e le ore di lavoro diminuiscono.
Che effetto ha il tasso
d’interesse sul risparmio
delle famiglie?
Se l’effetto sostituzione di un aumento
del tasso d’interesse è predominante
sull’effetto reddito si risparmia di più.
 Se l’effetto reddito di un aumento del
tasso di interesse è predominante
sull’effetto sostituzione si risparmia di
meno.

Consumo da
anziani
Vincolo di
bilancio
110000
R = 100000,
tasso d’interesse: 10%
55000
ottimo
I
3
I2
I1
0
Figura 21-15
50000
100000
Consumo da
giovani
(a) Un aumento del tasso di
interesse fa aumentare il risparmio
Consumo
da anziani
Consumo da
anziani
VB 2
VB
1
VB 2
1. Un aumento del tasso
di interesse fa ruotare il
vincolo di bilancio verso
destra . . .
1. Un aumento del tasso
di interesse fa ruotare il vincolo
di bilancio verso destra . . .
VB1
I2
I
0
(b) Un aumento del tasso di
interesse fa diminuire il risparmio
1
I
I
1
2
Consumo da
Consumo da giovani 0
giovani
2. . . . Provocando una
2. . . . Provocando un aumento del
diminuzione del consumo da
consumo da giovani e, in conseguenza,
giovani e, in conseguenza, un
un minore risparmio.
maggiore risparmio.
Figura 21-16
Che effetto ha il tasso
d’interesse sul risparmio
delle famiglie?

U aumento del tasso di interesse può
produrre effetti contrastanti sulla
propensione al risparmio (l’effetto
sostituzione tende a far aumentare il
risparmio, ma l’effetto reddito può
ridurlo, facendo aumentare il
consumo).
I poveri preferiscono i
trasferimenti in denaro o in
natura?

Se il trasferimento in natura costringe
il ricevente a consumare una quantità
del bene che riceve superiore a quella
che consumerebbe altrimenti, è
preferibile il trasferimento in denaro.
I poveri preferiscono i
trasferimenti in denaro o in
natura?

Se il trasferimento in natura non crea
un vincolo al consumo, allora i
trasferimenti in denaro e in natura
hanno il medesimo effetto sui consumi
e sul benessere del ricevente.
(a) il limite non è vincolante
Trasferimento in denaro
Trasferimento in natura
Cibo
Cibo
VB 2 (con 1000 euro in contanti)
VB
1000
VB
1
E’
E
0
Figura 21-17a
VB 2 (con 1000 euro in buoni pasto)
I2
1000
I1
Consumi 0
non alimentari
1
E’
I2
E
I1
Consumi
non alimentari
(b) Il limite è vincolante
Trasferimento in denaro
Trasferimento in natura
Cibo
Cibo
VB 2 Con 1000 euro in contanti
VB
VB
1
1000
1
F
1000
E
0
Figure 21-17b
VB 2 (con 1000 euro in buoni pasto)
E’
I1
E
I2
Consumi 0
non alimentari
E’
I 1
I 3I 2
Consumi
non alimentari
Conclusione

Il vincolo di bilancio di un consumatore
mostra le possibili combinazioni di beni
differenti che possono essere acquistati,
dato il reddito e il prezzo dei beni.

Le curve di indifferenza rappresentano le
preferenze del consumatore tra le
combinazioni di consumo delle diverse
quantità dei beni (“panieri di consumo”).
Conclusione
I panieri posti su curve di indifferenza
più alte sono preferiti a quelli posti su
curve di indifferenza più basse.
 Il consumatore ottimizza il proprio
consumo collocandosi nel punto in cui
il vincolo di bilancio è tangente a una
curva di indifferenza.

Conclusione


L’effetto reddito è la variazione del
consumo indotta dal diverso potere di
acquisto di cui il consumatore gode a
causa della variazione del prezzo.
L’effetto sostituzione è la variazione del
consumo che discende dalla modifica
del tasso di sostituzione ottimale
provocata dalla variazione del prezzo
relativo.
Conclusione

L’effetto reddito si riflette nello
spostamento a una curva di
indifferenza superiore.

L’effetto sostituzione si manifesta con
un movimento lungo la medesima
curva di indifferenza, verso un punto
con un’inclinazione diversa.
Conclusione

La teoria delle scelte del consumatore
può spiegare:
Perché la “legge della domanda” potrebbe
non valere (beni “Giffen”)
 Perché salari più elevati possono indurre a
una contrazione quanto un’espansione
dell’offerta di lavoro.
 Perché la propensione al risparmio può
aumentare o diminuire a fronte di un
aumento del tasso di interesse.
 Perché i poveri preferiscono i trasferimenti in
denaro a quelli in natura.
La teoria delle scelte del
consumatore:
Naturalmente si tratta di un semplice modello
che permette però un’analisi accurata di certe
implicazioni logiche.
Tuttavia le sue applicazioni possono essere
sorprendentemente profonde, come scoprirete
nei corsi avanzati di microeconomia …
La teoria delle scelte del
consumatore
Fine del capitolo 21