Presentazione di PowerPoint - Digilander

LINEE GUIDA NELL’EMERGENZA
Dirigente Medico – MCAU del P.O. Ingrassia di Palermo
Direttore: Dott. Stefano La Spada
Definizione
Per avvelenamento si
intende l’ingestione, il
contatto o l’esposizione ad
un veleno in quantità tali
da procurare una
sintomatologia specifica e
grave
I veleni possono colpire
varie parti dell’organismo a
seconda della loro via
d’entrata
Polmoni e pelle per gas e
polvori
Apparato digerente per
sostanze ingerite
Qualora i pazienti
presentino sintomi gravi
o siano ritenuti ad alto
rischio deve scattare un
piano di soccorso
Raccolta di informazioni
del paziente
Come ?
Quando ?
Dove ?
Con che cosa è avvenuta
l’intossicazione ?
In presenza di
compromissione critica
dei parametri vitali si
deve garantire la
sopravvivenza del
paziente
Interventi immediati
Rimozione dei tossici
Valutazione dei segni vitali
(respirazione, polso, stato di
coscienza, pupille)
Controllo e pervietà delle vie
aeree
Modalità di avvelenamento
Ingestione

Le misure immediate per questa
modalità di intossicazione risiedono
nella rapida rimozione, nel facilitare
l’eliminazione del tossico e variano
secondo la natura del prodotto,
tempo trascorso e condizioni attuali
del paziente.
Ingestione
PROVVEDIMENTI



EMESI
LAVANDA GASTRICA
CATARSI
Inalazione
Le misure immediate consistono
nella rimozione del soggetto
dall’ambiente inquinato
Assicurare un’idonea ventilazione
dell’ambiente e misure
terapeutiche atte ad assicurare
l’ossigenazione del soggetto



pervietà delle vie aeree superiori,
controllo del broncospasmo,
adeguato scambio gassoso
Contaminazione
Misure immediate:
Precoce rimozione
dell’agente aggressivo
Prevenzione del suo
assorbimento
Provvedimenti specifici
EMESI



Stimolazione manuale del
faringe
Somministrazione di
sciroppo di ipecacuana (20
gr diluiti in 250 ml d’acqua)
Lavanda gastrica
Controindicazioni alla
lavanda gastrica
Paziente con depressione del
SNC
Stati convulsivi
Ingestione di sostanze
caustiche o corrosione
Ingestione di sostanze volatili
Ingestione di sostanze
schiumogene
Controindicazioni alla
stimolazione del vomito
Stato di coscienza
compromesso
Intossicazione da prodotti del
petrolio
Intossicazione da sostanze
corrosive
Intossicazione da antiemetici
Catarsi
Eliminazione di sostanze
tossiche per via enterica
provocando un aumento
della peristalsi


Solfato di sodio, 30 gr
Solfato di magnesio, 30 gr
Controindicazioni alla
Catarsi
Corrosivi per pericolo di
perforazione o estensione
delle lesioni
Presenza di modificazioni
dell’equilibrio idroelettrolitico
Trattamento
antidotico
Contaminazione da
contatto
Rimozione indumenti
Lavaggio con acqua
Eliminazione delle
sostanze assorbite
Diuresi forzata
Diuresi extra-renale
Elenco dei tossici più comuni
- ALCOOL E SOSTANZE
- FARMACI
STUPEFACENTI
Barbiturici
 Alcool
Benzodiazepine
 Eroina
Carbamati
 Amfetamine
Fenotiazine
 Cocaina
Butirrofenoni
 Cannabis
Antidepressivi triciclici
- PRODOTTI DOMESTICI E
Digitalici
INDUSTRIALI
Salicilati
 Sostanze caustiche
Paracetamolo
 Inalazioni di gas e vapori
Clorochina
tossici
- INTOSSICAZIONE DA
AMANITA PHALLOIDE  Prodotti derivati dal petrolio
 Tricloroetilene
- PUNTURE DI
 Glicole etilenico (antigelo)
IMENOTTERI
- MORSI DI SERPENTE  Insetticidi organofosforici
Segni clinici sospetti di intossicazione
acuta: QUADRO NEUROLOGICO
ALLUCINAZIONI O DELIRIO












Alcool
Allucinogeni (LSD,
funghi, psicotossici)
Amfetamine
Anilinici
Anticolinergici
(atropino-simili)
Antidepressivi triclici
Antistaminici
Arsenico
Barbiturici
Benzene
Canfora
Cocaina














DDT
Digitale
Fenitoina
Fluoruri
Idrocarburi
Marjiuana
Mercurio
Neurolettici
Oppiacei
Organofosforici
Piombo
Salicilati
Simpaticomimetici
Tallio
Segni clinici sospetti di intossicazione acuta:
QUADRO NEUROLOGICO
CONVULSIONI, Tossici  Antidiarroici con difenossilato
che possono causare  Beta-bloccanti, Carbamazepina, Cianuri (semi di
convulsioni
pesca o albicocca), Citrato,
Cocaina, FANS, Lidocaina
 Colinergici
 Nicotina
 Esteri organofosforici
anticolinergica centrale/SAC)
 Fenilciclina, Fenilpropano Atropina
lamina, Fenitoina, Fenoli,
 Scopolamina
Fenotiazine, Fluoruri,
 Bacche di belladonna
 Decotti di stramonio
Glicoletilenico, Inalazione di
 Orfanedrina
HS2 o HCN, Isoniazide,
 Anti-H1
Litio, Metalli pesanti, CO,
 Funghi tipo amanita
preparati antitosse con
muscaria
codeina, Propossifene,
 Antidepressivi triciclici
Salicilati, Stricnina
Acido borico
 Amfetamine
 Aminofillina
 Anticolinergici (sind.

Segni clinici sospetti di intossicazione acuta:
QUADRO NEUROLOGICO
CONVULSIONI,
cause non tossiche
Interruzione di
terapia
anticonvulsivante
 Disturbi metabolici

 Ipossia
 Ipo o ipernatremia
 Ipomagnesemia
 Ipo o iperosmolarità
 Ipoglicemia
 Iperglicemia
 Ipo o ipercalcemia


Astinenza da alcool
o sedativi
Anormalità
organiche
Insulti
cerebrovascolari
 Emorragia
intracerebrale posttraumatica
 Tumori




Infezioni – piressia
Uremia
Disturbi congeniti
Segni clinici sospetti di intossicazione
acuta: QUADRO NEUROLOGICO -
TERAPIA
Pervietà delle vie aeree
Via venosa
Diazepam 5-10 e.v. in 2-3 minuti,
ripetibile dopo 10-15 minuti (per
via rettale nei bambini 0,1-0,4
mg/kg)
Dose massima:


30 mg nell’adulto
10 mg nei bambini
COMA
Terapia



Sostegno delle funzioni
vitali
Terapia dell’affezione di
base
Eventuale terapia antiedema cerebrale
SINTOMI OCULARI
Miosi – Midriasi
Nistagmo
Ptosi palpebrale
Congiuntivite
Lacrimazione
MIOSI
Acetone
Barbiturici
Benzodiazepine
Caffeina
Clonidina
Cloralio idrato
Codeina
Colinergici – esteri
organo-fosforici
Esaclorofene
Etanolo
Fenciclina
Fenotiazine
Inibitori della
colinesterasi
Ipoglicemia
Meprobamato
Nicotina
Oppiacei (a punta di
spillo in caso di
overdose da eroina)
eccetto la meperidina
Parasimpaticomimetici
Pentazocina
Propossifene
simpaticolitici
MIDRIASI
Alcaloidi
Alcaloidi della belladonna
Alcool etilico
Amfetamine
Aminofillina
Anticolinergici (SAC)
Antidepressivi triciclici
Antistaminici
Atropina
Benzene
Canfora
Carbamazepina
Chinino
Cianuri
Cimetidina
Cocaina
Coma da barbiturici
Fenotiazine
Fenilefrina
Fenitoina
Fluoruri
Funghi
Glicole etilenico
Glutetimide
LSD
Meperidina
Mescalina
Nicotina
Oleandro
Ossido di carbonio
Parasimpaticolitici
Reserpina
Simpaticomimetici
Sindromi astinenziali
Stricnina
Tallio
Toluene
Tossina botulinica (incostante)
NISTAGMO
Alcool (in acuto)
Antidepressivi triciclici
Arsenico
Barbiturici
Benzodiazepine
Cocaina
Fenitoina
Glicole etilenico (in
cronico)
Monossido di carbonio
CONGIUNTIVITE
Marjiana
PTOSI
PALPEBRALE
Fenitoina
Tallio: possibile
strabismo
Monossido di carbonio
LACRIMAZIONE
Anticolinesterasi
Arsenico
Gas irritanti
Nicotina
Apparato respiratorio
Centrale

Depressione del centro bulbare del
respiro
Periferica




Ostruzione delle vie aeree
Laringospasmo
Broncospasmo
Edema polmonare
CENTRALE (depressione del centro
bulbare del respiro)
Alcool
Anticolinesterasici
Anestetici
Antidepressivi
triciclici
Antistaminici
Barbiturici
Benzodiazepine
Cianuri
Clonidina
Idrocarburi aromatici
Insulina
Monossido di
carbonio
Nichel
Nitrofurantoina
Oppiacei
Pilocarpina
Salicilati
Stricnina
Tallio
Tiazidi
Tossina botulinica
PERIFERICA
1) Ostruzione delle
vie aeree


Edema locale (caustici,
anafilassi)
Da corpo estraneo
2) Laringobroncospasmo






Gas o fumo
Anticolinesterasici
Organofosforici
Beta bloccanti
Fisosfigmina
Salicilati
3) Edema polmonare
















Ammonio, Amfetamine
Beta bloccanti
Monossido di carbonio
Cocaina, Alotano
Idrocarburi, Insulina
Gas irritanti
Vapori mercuriali
Organofosforici
Oppiacei, Ozono
Paraldeide
Erbicidi (paraquat)
Salicilati
Distillati di petrolio
Neurolettici
Fumo inalato
Antidepressivi
triciclicici
Apparato cardiovascolare
Angina
Palpitazioni
Bradiaritmie
Tachiaritmie
Ipotensione
Ipertensione
ANGINA
Monossido di carbonio
Nicotina
Guanetidina
PALPITAZIONI
Nitrati
Nitroglicerina
BRADIARITMIE
Anticolinesterasici
Beta bloccanti
Calcio antagonisti
Colinergici
Digitale
Neurolettici
Antidepressivi triciclici
(fino blocco AV completo)
IPERTENSIONE
TACHIARITMIE
Anticolinergici
Antistamici (per effetto atropinico)
Alcool
Allucinogeni
Amfetamine
Cocaina
Simpaticomimetici
Antidepressivi triciclici
Sindromi astinenziali
IPOTENSIONE
Antipertensivi
Antipsicotici (effetto alfa-litico)
Beta bloccanti
Calcio antagonisti
Diuretici, alcool, nitrati, teofillina,
barbiturici, ferro, piombo
Caffeina, nicotina, allucinogeni, inibitori MAO, amfetamine
Cocaina, fenciclidina, antidepressivi triciclici, ormoni tiroidei
Insufficienza renale
Aumento della creatinina
Concentrazione della
diuresi
ANESTETICI
Enfluorano
Metossifluorano
ANTIULCEROSI
Cimetidina
Eccesso di latte o alcali
DIURETICI MERCURIALI
CHEMIOTERAPICI ED
IMMUNOSOPPRESSIVI
Ciclosporina
Cisplatino
D penicillamina
Interleukina 2
Ipofosfamide
Metotrexate
Mitomicina, nitroso urea
ANTIBIOTICI
Acyclovir
Amfotericina B
Aminoglicosidi
Bacitracina
Cefalosporine
Chinolonici
Pentamidina
Polimixina
Sulfossicotrimoxazolo
Tetracicline
MEZZI DI CONTRASTO
Acido iopanoico
Bunamiodile
Diatrizoato
Iopamidolo
Iossaglato
iotalamato
SOLVENTI ORGANICI
Idrocarburi alifatici-aromatici (gasolio, cherosene, tinture per
capelli), idrocarburi alogenati (CC14, tetra e tricloroetilene),
glicoli (etilenico e dietilenico)
DROGHE
Amfetamina
Eroina
ANALGESICI
Acetomifene
Acido acetilsalicilico
Acido mefenamico
Fenoprofene
Fenilbutazone
Glafenin
Ibuprofene
Indometacina
Naprossene
Piroxicam
Sulindac
VELENI
Erbicidi (paraquat, diquat)
Funghi
Insetticidi (chlordane)
Morsi di serpente
Oleandro giallo
Punture di insetto
Topicidi (fosforo elementare)
Tossine batteriche
SOSTANZE CHIMICHE
Anilina
Bromati di potassio
Cresolo
Clorati
esolo
METALLI PESANTI
Antimonio, argento, arsenico, bario, bismuto, cadmio, ferro,
litio, mercurio, oro, piombo, rame, tallio, uranio
INSUFFICIENZA EPATICA
Epatomegalia dolente con ittero ed
urine ipercromiche e possibili deficit
della coagulazione
I tossici più frequentemente in causa sono:




Tetracloruro di carbonio
Derivati del benzene
Amanitine (avvelenamento da funghi)
Acetomifene
Esempi tossici:




Isoniazide
Alotano
Fenitoina
Metildopa
Danno epatocellulare diffuso
Acetomifene
(paracetamolo)
Acido aminosalicilico
Allopurinolo
Alotano
Chetoconazolo
Dapsone
Eritromicina estolato
Fenitoina
Isoniazide
MAO-inibitori
Metimazolo
Metossiflurano
Metotrexate
Niacina
Nifedipina
Nitrofurantoina
Piridio
Propiltiouracile
Propossifene
Rifampicina
Salicilati
Sodio valproato
Sulfonamidi
Tetracicline
Verapamil
Zidovudina (AZT)
Ittero colostatico
Androgeni
Clorpropamide
Contraccettivi orali
Eritromicina estolato
Fenotiazine
Metimazolo
Nitrofurantoina
Steroidi anabolici
INSUFFICIENZA EPATICA FULMINANTE
Si accompagna ad encefalopatia
CAUSA
Paracetamolo
Trielina
Amanita phalloides
Alotano
Isoniazide
Cloroformio
Fosforo
ACIDOSI METABOLICA CON GAP
ANIONICO AUMENTATO
Amfetamine (?)
Cianuri (lattato)
Ferro (lattato)
Glicole etilenico
Isoniazide
(lattato)
Ossido di
carbonio (lattato)
Paraldeide
Salicilati
Toluene
ACIDOSI METABOLICA CON GAP
ANIONICO NORMALE
Inibitori dell’anidrasi carbonica
(acetazolamide)
Toluene per uso inalatorio
IPOGLICEMIA
Acetone
Alcool etilico o
metilico
Aloperidolo
Anti-MAO
Beta bloccanti
Clonidina
Clorpromazina
Fentolamina
Insulina
Ipoglicemizzanti
orali
Isoniazide
Marjiuana
Reserpina
Salicilati
Tetracicline
Teofillina
Verapamil
DIARREA
Acido aspartico
Acido aminocaproico
Alcool e glicoli
Amrinone
Antibiotici
Antitumorali
Antisettici
Arsenico
Astinenza da oppiacei
Beta-bloccanti
Cantaridina
Clofibrate
Chinidina
Cianura
Colchicina
Digitale
Diquat e paraquat
Ferro
Idrocarburi
Intossicazione
alimentare
Olii volatili
Organofosforici
Oro
Parasimpaticomimetici
Purganti
Saccarina
Sali di litio
Tiazidi
Veleno di serpenti
Vitamina C (>10 g)
Vitamina P
Diagnosi di laboratorio
Gli esami standard che possono dare utili
informazioni in caso di intossicazione
acuta sono: sodiemia, kaliemia, cloremia,
glicemia, bicarbonatemia, Ph, PaCO2,
osmolarità
 Acidosi Metabolica
 Iperpotassiemia
 Ipopotassiemia
 Iperglicemia
 Ipoglicemia
 Iperosmolarità
ECG
Le alterazioni ECGrafiche in corso
di intossicazioni acute possone
essere morfologiche o del ritmo
 Iperpotassiemia
 Ipopotassiemia
 Aritmie ipercinetiche
sopraventricolari
 Aritmie ipercinetiche ventricolari
 Aritmie ipocinetiche
Ricerca dei tossici nel sangue e nelle urine
Spot test
VALUTABILE NEL DIPARTIMENTO D’EMERGENZA PER
VELENI SPECIFICI
 Ferro, Salicilati, Monossido di carbonio
 Metaemoglobina, Cianuro, Fenotiazine
AVVELENAMENTI PER I QUALI SI POSSONO OTTENERE
LIVELLI QUANTITATIVI
 Acetaminofene, Carbossiemoglobina, Digossina
 Etanolo, Glicole etilenico, Ferro, Litio, Metanolo
 Metaemoglobina, Fenobarbital, Fenitoina, Salicilati
 Teofillina
PAZIENTI LETARGICI O COMATOSI: QUALI
AVVELENAMENTI?
 Amfetamine, monossido di carbonio, cocaina, etanolo
 Glicole etilenico, metalli pesanti, Litio, metanolo,
 Oppioidi, fenciclidina, fenotiazina, fenitoina
 Sedativi ipnotici (barbiturici, benzodiazepine, cloralio
idrato, glutetimide, metaqualone)
 Antidepressivi triciclici
PRINCIPALI SOSTANZE TOSSICHE
CAUSTICI: si trovano sotto forma di
liquidi, polveri e gas
Alcali di uso comune:
 Idrossido di Na e K (soda e potassa caustica)
 Ipoclorito di Na (varechina o candeggina)
 Borato e perborato di Na (candeggina)
 Ammoniaca
Acidi di uso comune:
 Cloridrico (muriatico)
 Solforico (vetriolo)
 Nitrico (acqua forte)
 Formico
 Carbolico (creosoto)
CAUSTICI - Sintomi
PER INGESTIONE

Lesioni in sede di contatto
 Ustioni di vario grado pH dipendenti (alcali più lesivi a livello
faringo-esofageo; acidi a livello gastrico) con possibile
ematemesi e melena
 Edema dei tessuti molli delle prime vie aeree

Lesioni sistemiche




Insufficienza respiratoria
Insufficienza cardiaca (depressione miocardica)
Insufficienza renale acuta
Shock molto grave e precoce
PER INALAZIONE

Sintomi di gravità variabile, dall’irritazione lieve dell’albero
tracheo-bronchiale, all’edema faringo-laringeo con
insufficienza respiratoria, fino all’edema polmonare con
emottisi
PER CONTATTO

A livello cutaneo o congiuntivale si hanno causticazioni
locali di vario grado
CAUSTICI - Trattamento
PER INGESTIONE






a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
Valutare tipo, quantità e concentrazione del caustico ingerito
Valutare il tempo intercorso dall’ingestione e se la stessa è
avvenuta a digiuno o a stomaco pieno
Controindicata la lavanda gastrica e il vomito provocato. Viene
sconsigliata l’introduzione di un sondino naso-gastrico
Via venosa periferica e infusione di liquidi
Ossigeno-terapia
Endoscopia digestiva entro 12-24 ore per valutare le lesioni
Diluizione per bocca (acqua, latte o latte albuminato,
controindicato il bicarbonato o i neutralizzanti chimici che
possono portare alla perforazione gastrica per distensione
del viscere conseguente alla liberazione di CO2)
Sedazione del dolore
Sostegno del circolo (simpaticomimetici per lo shock)
Garantire la pervietà delle vie aeree
Monitorare l’equilibrio acido-base ed idroelettrolitico
Trattamento chirurgico: immediato se perforazione
Antibioticoterapia, Corticosteroidi
CAUSTICI - Trattamento
PER INALAZIONE



Ossigenoterapia al 100%
Broncodilatatori per aerosol ed e.v. in
caso di broncospasmo, associati
eventualmente a cortisonici
Profilassi antibiotica
PRINCIPALI SOSTANZE TOSSICHE
TENSIOATTIVI: sostanze aggiunte
all’acqua a scopo detersivo-detergente
IONICI (si dissociano nell’acqua):
 Anionici (saponi, detergenti
sintetici)
 Cationici (disinfettanti)
NON IONICI (non si dissociano):
 detersivi
PRINCIPALI SOSTANZE TOSSICHE
TENSIOATTIVI: sostanze aggiunte
all’acqua a scopo detersivo-detergente
IONICI:
 Saponi  bassa tossicità
 Bialcol, Citrosil  alta tossicità
TENSIOATTIVI IONICI
(SAPONI)
SINTOMI
Irritazione gastroenterica
 Possibile inlazione di schima in
seguito a vomito (ab ingestis)

TERAPIA

Diluizione con latte/sostanze
antischiuma (dimeticone 1-2 ml)
TENSIOATTIVI IONICI
(BIALCOL – CITROSIL)
SINTOMI




Azione corrosiva immediata sulle mucose
Vomito, agitazione, confusione fino al coma
Ipotensione con collasso cardiocircolatorio,
aritmie, convulsioni, stanchezza dei muscoli
respiratori fino alla morte
Possibili emorragie gastroenteriche
TERAPIA



Diluizione del contenuto gastrico con latte o
acqua saponata
Gastrolusi eventuale
Sostegno del circolo e del respiro
TENSIOATTIVI NON IONICI
(DETERSIVI)
Il reale pericolo è dato dalla
formazione di schiuma che può
provocare polmonite chimica e/o
soffocamento
TERAPIA
 Sostanze antischiuma (dimeticone)
 Evitare gastrolusi o vomito (se necessario per la
grande quantità ingerita, prima intubare per
proteggere le vie aeree)
 Diluizione con acqua e/o latte
 Controllo dell’equilibrio acido-base (possibile
acidosi metabolica)
ARSENICO
I prodotti arsenicali sono presenti
nell’industria chimico-farmaceutica,
dei coloranti, nelle produzioni del
vetro e nei processi di estrazione e
raffinazione dello stesso.
Molto usati in agricoltura.
Ossidi e Sali di Arsenico
ARSENICO
TOSSICITA’


L’assorbimento può essere cutaneo,
inalatorio o gastroenterico
La dose letale è di circa 120 mg per
ingestione e di 0,05 p.p.m per inalazione
SINTOMI




Gastroenterite acuta con disdratazione e
shock
Dispnea, cianosi, aritmie ventricolari e
coma
Insufficienza renale acuta con
oligoanuria ed uremia
Emolisi (iperacuta e massiva nelle
intossicazioni da gas)
ARSENICO
TERAPIA GENERALE






Lavanda gastrica con sospensione di carbone
attivato nelle ingestioni
Ossigenoterapia
Monitoraggio elettrocardiografico
Reidratazione e correzione dell’equilibrio
idroelettrolitico
Emotrasfusione in caso di emolisi grave
Dialisi peritoneale o emodialisi in 5°-7°
giornata se compare oligoanuria
TERAPIA SPECIFICA

Antidotica con B.A.L. (dimercaptolo) fiale da
100 mg in 2 ml: dose di 3 mg/kg pesoi ogni 4-6
ore per le prime 24 ore, e ogni 12 ore per i
seguenti 10 giorni e fino a guarigione
ALCOLI
Sono sostanze liquide usate come
sgrassanti domestici e come liquidi
antigelo
TOSSICITA’


Causano una sintomatologia aspecifica a carico
del SNC e dell’apparato gastroenterico e
l’effetto tossico è dato dai loro prodotti
metabolici che sono molto più tossici delle
sostanze originarie
L’esordio sintomatologico è pertanto tardivo e
può superare le 12 ore di latenza
ALCOLI
TERAPIA GENERALE





Gastrolusi (se ingestione recente)
Catarsi salina
Monitoraggio dell’equilibrio A-B e correzione
dell’acidosi metabolica
Controllo elettroliti sierici (Na, C, Mg) ed
eventuale correzione
Emodialisi o dialisi peritoneale nelle
intossicazioni d glicole etilenico o in caso di
concentrazioni di metanolo ematico > 50 mg/dl
TERAPIA SPECIFICA



Somministrazione e.v. e per os di etanolo che
inibisce per competizione il metabolismo del
glicole etilenico e del metanolo da parte
dell’alcol-deidrogenasi
Dose da carico (10 mg/kg di etanolo al 10%
e.v. o 1 ml/Kg peso all’ora al 95% per os)
Dose di mantenimento (1,5 ml/kg peso all’ora
di etanolo al 10% e.v.)
MONOSSIDO DI CARBONIO
Gas inodore, incolore e non irritante
Prodotto dalla combustione
incompleta di sostanze organiche
(carbone, petrolio, cherosene,
metano, benzine , propano)
Prodotto da autovetture e scarichi
domestici
MONOSSIDO DI CARBONIO
TOSSICITA’


La CO si sostituisce all’ossigeno nell’eme
dell’Hb con una velocità 220 volte superiore a
quella dell’ossigeno, causando ipossia tissutale
L’assorbimento avviene per inalazione e
dipende dalla concentrazione del CO nell’aria e
dal tempo di esposizione.
TEMPO DI EMIVITA PLASMATICA DELLA
COHb



In aria ambiente: 5-6 ore
In O2 al 100%: 1 ore e ½
In O2 a 3 atm (camera iperbarica): circa 20
minuti
MONOSSIDO DI CARBONIO
SINTOMATOLOGIA










I valori normali della COHb son < 5%
Fino a 10% non segni o sintomi
10-20%  lieve cefalea ed angina da sforzo
20-30%  cefalea moderata e dispnea da
sforzo anche lieve
30-40%  cefalea violenta con nausea e
vomito, astenia e disturbi della vista
40-50%  sincope, tachicardia, tachipnea
50-60% coma, convulsioni e respiro periodico
60-70%  stato agonizzante
Oltre il 70%  exitus
Riscontro di acidosi metabolica (lattica)
MONOSSIDO DI CARBONIO
TERAPIA




Allontanare il paziente dall’ambiente
contaminato
Ossigenoterapia con O2 al 100% con maschera
se il paziente è cosciente, altrimenti
ventilazione artificiale.
Ossigenoterapia iperbarica immediata se
paziente in coma o con COHb >50%, in
alternativa si può tentare exanguinotrasfusione
Contro l’edema cerebrale è importante evitare i
fluidi: si può usare mannitolo al 20% e.v. (50100 gr di mannitolo nelle 24 ore in 3-4
somministrazioni
PESTICIDI
Erbicidi
Insetticidi
Funghicidi. Antiparassitari
(solfato di rame).
Topicidi. Rodenticidi
ERBICIDI
Clorofenoli:


Clorofenossiacidi,
Dinitrofenoli
Dipiridilici
CLOROFENOLI
Tossicità notevole per tutte le vie
d’assorbimento (disaccoppiamento della
fosforilazione ossidativa con azione eccitometabolica sulla cellula)
Sintomi: lesioni cutanee, oculari da contatto,
irritazione vie aeree per inalazione (fino
alloedema polmonare), vomito ed
epigastralgia per ingestione con dispnea e
tachipnea, febbre, iperglicemia, tachiaritmie,
convulsioni e coma
Terapia: non esistono antidoti specifici

Rimozione del tossico, spugnature contro
l’ipertermia, sintomatici, gastrolusi e catarsi salina se
ingestione
DIPIRIDILICI
DIQUAT E PARAQUAT
Il contatto con il terreno argilloso disattiva l’erbicida
(effetto sfruttato in terapia)
Danni citotossici gravi e diretti legato a produzione di
radicali liberi e perossidi. DL nell’uomo 30/40 mg/kg
Sintomi: nausea, vomito, diarrea, insufficienza respiratoria
grave, insufficienza renale ed epatica, convulsioni e coma
TERAPIA
 Gastrolusi precoce (entro 4 ore) con
sospensione di carbone
 Soluzione acquosa al 30% di Terra di Fuller
(difficile reperimento). Si può usare bentonite
o carbone attivo, ma sono poco efficaci.
 Controllo e reintegrazione del bilancio
idroelettrolitico
 Emoperfusione su colonna di carbone o
emodialisi o plasmaferesi
INSETTICIDI
Clorurati

DDT, Dieldrin, Clordrane
Organofosforici e
carbammati

Malathaion, Parathaion,
Carbaryl
INSETTICIDI CLORURATI
DDT
Interferiscono con il meccanismo di
trasporto Na/K
Terapia




Entro due ore stimolare il vomito o gastrolusi
protetta seguita da somministrazione di
paraffina
Per avvelenamenti tardivi purgante salino
perche gastrolusi inefficace
Trattamento sintomatico (convulsioni,
cardiotossicità, bilancio idroelettrolitico);
Evitare amine simpaticomimetiche (rischio di
FV)
ORGANOFOSFORICI
(Inibiscono l’acetilcolinesterasi)
Terapia






Lavanda gastrica con soluzione alcalina ento
due ore + catartico salino
Detergere la cute con acqua saponata
Atropina 2mg, 4 mg e.v in bolo, ripetibile dopo
5 minuti fino a comparsa di midriasi, non
superare 24-36 mg i 24 ore, monitorare
attività cardiaca
Sostegno del respiro, con aspirazione delle
secrezioni
Trattare convulsioni con sintomatici
Ossime: insieme all’atropina è l’antidoto
specifico che se somministrato entro 4-6 ore è
in grado di ripristinare la acetilcolinesterasi
(400 mg-1 gr e.v in infusione lenta)
TOPICIDI o RODENDICIDI
Anticoagulanti per lo più, poco
tossici per l’uomo
Alcuni sono a base di solfato di
tallio
IDROCARBURI
Tetracloruro di carbonio, tricloroetilene,
etc (solventi, smacchiatori, etc.)
Distillati del petrolio (benzina, metano,
kerosene, gasolio, oli lubrificanti, nafta,
etc.)
Sostanze lipofile tossiche per il SNC e il
tessuto adiposo, possono dare lesioni
cardiache, epatiche e renali
Gastrolusi protetta + olio di paraffina
Sintomatici (betabloccanti, lidocaina,
cimetidina per bloccare il citocromo P450, glutatione, trattare Ins. Resp. –Ins.
Ren - Ins. Epatica e EAB
ACIDO CIANIDRICO - CIANURI
Liquidi o gassosi, usati in agricoltura o prodotti
dalla combustione di lana, nylon e acrilici (gas
cianidrici)
Blocco della respirazione intracellulare e lesione
tossica dei centri respiratori
Astenia, cefalea, vertigini e coma, dispnea,
apnea, aritmie, vomito e diarrea
Svestire e lavare il paziente, Ossigeno terapia a
100%, trattare ipotensione con
simpaticomimetici e liquidi, controllare EAB ed
elettroliti
Antidoti: garze imbevute di nitrito d’amile per
15-30 secondi ogni 2-3 minuti. Infusione e.v.
lenta (3/5 minuti) di 10 ml di nitrito di sodio al
3%. Infusione e.v. di 50 ml di sodio tiosolfato al
25%.
Osservazione clinica intensiva di 48 ore
ACIDO FLUORIDRICO - FLUORURI
Irritanti caustici liquidi o gassosi, usati nella
lavorazione del vetro-ceramica o come
anticalcare. Presenti al 6-15% negli antiruggine
Assorbiti per inalazione, ingestione e mucosocutanea (DL= 30-60gr per os nell’adulto)
Flogosi muco-cutanea, broncospasmo, edema
polmonare, asfissia, tetania calcio-priva
Allontanare il soggetto dal luogo contaminato
Ossigenoterapia con maschera (o ventilare,
rianimazione se necessaria
Svestire e lavare il paziente. Calcio gluconato gel
sulla pelle e collirio al 10 % oculare.
Correggere tempestivamente l’ipocalcemia con
10-20 ml di calcio-gluconato al 10%.
Monitoraggio cardiaco.
Controllare elettroliti (iperkaliemia o
ipomagnesemia) se IRC utile dialisi con resine a
scambio ionico