L’azione della saliva Primo esperimento: azione della saliva sull’amido A cura della II A dell’Istituto Comprensivo Camillo Benso Conte di Cavour Scopo dell’esperimento Per evidenziare che la digestione dell’ amido inizia in bocca grazie alla ptialina, cioè all’enzima contenuto nella saliva, abbiamo realizzato un esperimento. Occorrente: una bottiglietta di tintura di iodio, 2 pezzi di fette biscottate, due provette e un contagocce. Per cominciare abbiamo sbriciolato le fette biscottate e versato i granuli nelle due provette contrassegnate con un tappo giallo e uno blu. Dopo aver introdotto della saliva dentro la provetta con il tappo giallo e aver versato circa 4 ml di acqua in entrambe le provette, le abbiamo immerse in un recipiente con dell’acqua tiepida a 35-40° precedentemente preparato; Dopo 10-15 minuti, abbiamo aggiunto circa 4 gocce di tintura di iodio nelle provette e mescolato bene il contenuto. Risultato: la tintura di iodio (disinfettante di colore rossastro), che legandosi all’amido diventa blu, nella provetta con la saliva ha dato una colorazione rossastra al contenuto, perché la ptialina, un enzima presente nella saliva, aveva già demolito l’amido, presente nella fetta biscottata, riducendolo in molecole di glucosio. Il contenuto della provetta senza saliva al contrario, è diventato blu perché l’amido era rimasto intatto. L’amido Secondo esperimento: presenza di amido in determinate sostanze Scopo dell’esperimento Lo scopo del secondo esperimento è evidenziare l’eventuale presenza di amido negli alimenti. Occorrente: 3 provette, zucchero, farina di ceci, farina di grano, (è possibile utilizzare qualsiasi alimento da testare), una bottiglietta di tintura di iodio e un contagocce. abbiamo versato la farina di grano, la farina di ceci e lo zucchero nelle rispettive provette e con il contagocce abbiamo aggiunto 6-7 gocce d’acqua; Successivamente abbiamo scosso le provette con forza per mescolare bene il contenuto. infine abbiamo introdotto 5-6 gocce di tintura di iodio in tutte e tre le provette e rimescolato il tutto. Risultato: possiamo giungere alla conclusione che nello zucchero, presente nella provetta centrale, non c’è amido perché lo iodio, che diventa blu legandosi all’amido, è rimasto giallo-rossiccio mentre nelle provette a destra e a sinistra, cioè quella con la farina di ceci e la farina di grano, c’è amido perché lo iodio ha preso una colorazione bluastra. Noi ci siamo aiutati con le seguenti schede di laboratorio: Scheda n. 1: L’AZIONE DELLA SALIVA Scopo dell’esperienza: evidenziare che la digestione dell’amido inizia in bocca grazie alla ptialina, cioè all’enzima contenuto nella saliva. Materiale occorrente: -2 provette graduate -2 pezzetti di fetta biscottata - tintura di iodio -contagocce -acqua tiepida (37-40° C) Procedimento: 1. Sbriciolate un pezzetto di fetta biscottata e mettetelo nella prima provetta (contrassegnata col n.1) Sbriciolate il secondo pezzetto di fetta biscottata e mettetelo nella seconda provetta (contrassegnata col n.2) Aggiungete la stessa quantità di acqua (4ml) nelle due provette, mescolate bene Aggiungere nella provetta contrassegnata col n.2 un po’ di saliva, mescolare bene mettere a riposo nel becher di acqua calda Dopo circa10 minuti, aggiungete a ciascuna una goccia di tintura di iodio . Mescolare bene. 2. 3. 4. 5. 6. Scheda n. 2: ALLA RICERCA DELL’AMIDO Scopo dell’esperienza: evidenziare gli alimenti che contengono amido, da quelli che non lo contengono. Materiali occorrenti: - provette graduate - farina di grano - farina di ceci - zucchero - tintura di iodio - contagocce - acqua tiepida (37-40°C) Procedimento: 1. Mettere nella prima provetta un cucchiaino di farina di grano, nella seconda un cucchiaino di farina di ceci e nella terza un cucchiaino di zucchero. Aggiungere ad ogni provetta 3 ml di acqua. Tappare le provette ed agitare per mescolare le sostanze che contengono. Aggiungere una goccia di tintura di iodio in ogni provetta. Osservare. 2. 3.