Sconti carburanti: attenzione alle promozioni "fittizie"

Centro Tutela Consumatori Utenti
Comunicato stampa
Bz, 21 novembre 2011
Sconti carburanti
attenzione alle promozioni “fittizie”
Promessa “ingannevole”, consumatore gabbato: i -7 centesimi per ENI e -5 per
ESSO, di fatto diventano rispettivamente -3 e -1 centesimi di sconto alla pompa
Se è vero che di questi tempi non c’è nulla che attrae di più il consumatore della possibilità di
risparmiare, gli sconti carburanti promessi dalle compagnie petrolifere rappresentano un richiamo a
cui è davvero difficile resistere. Non sempre, però, è tutt’oro quel che luccica: e lo testimoniano i
numerosi cittadini che si sono rivolti al Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano per protestare
contro le campagne promozionali di sconto su benzina e gasolio varate da ENI e ESSO
(rispettivamente Iperself e Esso SelfPiù). Ma dove sta l’inghippo? Per capirlo, il CTCU ha effettuato un
sopralluogo presso diverse stazioni di servizio a Bolzano; e ha scoperto quanto segue.
Quando l’automobilista arriva alla stazione di servizio, le prime cose che vede sono due: la tabella dei
prezzi, che nella totalità dei casi corrisponde praticamente al costo alle pompe self service, e il
cartellone della campagna promozionale, che “promette” – rispettivamente per ENI e ESSO – 7 e 5
centesimi di sconto per chi effettui il rifornimento di carburante negli orari di chiusura. Sicché
l’automobilista, facendo quello che si dice “due più due”, è portato a dedurre che i 7 e i 5 centesimi
siano da riferirsi ai prezzi esposti. Peccato però che “il diavolo si nasconde nel dettaglio (Der Teufel
versteckt sich im Detail)”: guardando con più attenzione il cartellone pubblicitario, si legge, a caratteri
molto più piccoli, che l’offerta è da intendersi rispetto al prezzo servito, che è maggiore di 4
centesimi rispetto al prezzo self.
E le compagnie petrolifere, che cosa dicono? Controllando sul sito dell’ENI, si legge testuale che per
calcolare lo sconto, bisogna partire da un prezzo che «ove non sia disponibile la modalità servito è il
prezzo Fai da Te praticato dal singolo gestore nella precedente fascia oraria di apertura aumentata di
4 centesimi/litro». Insomma: più che una campagna promozionale, un esame di matematica.
«La pubblicità si vanta di poter aiutare i consumatori nella loro scelta. Ma c'è un problema: – esordisce
Walther Andreaus – un messaggio ingannevole può modificare negativamente il loro comportamento.
Per tanti consumatori i messaggi delle compagnie petrolifere sugli sconti risultano idonei ad indurre in
errore i consumatori in quanto lasciano intendere, contrariamente al vero, che i prezzi dei carburanti
in orario di chiusura siano scontati rispetto a quelli praticati durante l’orario di apertura più di quanto
realmente praticato. Di fatto – conclude il direttore del CTCU – l’automobilista è messo nelle
condizioni di non poter comprendere e verificare la reale convenienza dell’offerta. E quando si
accorge che lo sconto promesso in realtà è inferiore, si sente “gabbato” e viene a protestare da noi:
e spesso, dopo aver litigato con il gestore della stazione di servizio, la cui voce in capitolo su questi tipi
di iniziative è praticamente scarsa o nulla. Come sempre, le uniche a goderci sono le compagnie
petrolifere».
Il Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano invierà all’Autorità garante della concorrenza e del
mercato una segnalazione di presunta pubblicità ingannevole con contestuale richiesta di
sospensione delle campagne promozionali da parte delle relative compagnie.
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