Governo approva legge di stabilità, è operazione

Governo approva legge di
stabilità, è operazione 'cieli bui' su
strade ed edifici
Roma, 10 ott. (Adnkronos) - La legge di stabilità, approvata dal Cdm, prevede
l'operazione 'cieli bui' per finalità di contenimento della spesa, di risparmio
energetico e di razionalizzazione ed ammodernamento delle fonti di
illuminazione in ambienti pubblici.
Con decreto del presidente del consiglio "su proposta del ministro dell'ambiente
e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il ministro dello sviluppo
economico e delle infrastrutture, nonché con il ministro dell'economia e delle
finanze" verranno "stabiliti standard tecnici di tali fonti di illuminazione e
misure di moderazione del loro utilizzo".
Tra queste lo "spegnimento dell'illuminazione ovvero suo affievolimento, anche
automatico, attraverso appositi dispositivi, durante tutte o parte delle ore
notturne", "l'individuazione della rete viaria ovvero delle aree, urbane o
extraurbane, o anche solo di loro porzioni, nelle quali sono adottate le misure
dello spegnimento o dell'affievolimento dell'illuminazione, anche combinate fra
loro".
Un risparmio annuale di centinaia di migliaia di euro, che può arrivare a
sfiorare il miliardo di euro l'anno applicando correttamente tutte le misure.
A tanto può ammontare il beneficio economico per gli italiani semplicemente
tornando alla "saggezza dei nonni": la luce si utilizza solo quando e quanto
serve, altrimenti si spegne. Lo spiega all'Adnkronos Fabio Falchi, presidente
di Cielobuio, l'associazione che dal 1998 si batte contro l'inquinamento
luminoso e che oggi dà il nome alla norma inserita dall'esecutivo Monti nella
bozza della Legge di Stabilità arrivata ieri sul tavolo del Consiglio dei ministri:
"Cieli Bui".
A preoccupare l'associazione è l'inquinamento luminoso ("oggi una strada
illumina 100 volte di più della luna al suo massimo", spiega Falchi), il Governo
invece pensa di più all'aspetto economico e agli sprechi, ma in questo caso i
due obiettivi (risparmio e tutela ambientale) convergono perché passano
attraverso le stesse misure. Si parte da un dato allarmante: "il consumo
procapite italiano per l'illuminazione pubblica è più del doppio di quello tedesco
e il triplo di quello britannico - dice Falchi - il primo passo, quindi, è di arrivare
almeno al livello della Germania, e già risparmieremmo centinaia di milioni di
euro l'anno".
Tutto da guadagnare, quindi. Eppure "qualcuno è preoccupato per la sicurezza,
ma su questo sento di poter tranquillizzare gli italiani - aggiunge il presidente di
Cielobuio - si dà per scontato che la luce aumenti la sicurezza, ma questo non è
mai stato provato e gli studi effettuati su sicurezza stradale ed episodi criminosi
non danno risultati certi, quindi stiamo utilizzando un metodo - quello
dell'illuminazione notturna eccessiva - che ha costi ma con vantaggi aleatori".
"In Francia - aggiunge il presidente di Cielobuio - alcuni studi hanno rilevato che
spegnendo luci per le strade si ottiene una diminuzione degli incidenti, e a
Chicago si è constatata una diminuzione degli episodi criminosi, perché la luce
non è sfruttata solo dalla vittima ma anche dall'aggressore per individuare
vittime e vie di fuga". Il provvedimento "Cieli bui", ad ogni modo, non auspica
certo il ritorno alle candele, "che sarebbe anche più costoso" sottolinea Falchi,
ma una serie di misure di contenimento ed efficienza: dall'affievolimento
dell'illuminazione durante le ore notturne all'individuazione degli sprechi,
dall'ammodernamento degli impianti e dispositivi di illuminazione per
raggiungere una maggiore efficienza all'adeguamento degli ordinamenti degli
enti locali.
"Siamo estremamente soddisfatti dell'annuncio del governo che speriamo si
concretizzi in effettivi interventi atti a limitare la produzione di inqiuinamento
luminoso", dice Falchi. Inquinamento che ha non solo dei costi per il portafoglio,
ma anche per l'ambiente. A farne le spese è soprattutto la fauna notturna, in
particolare gli animali che si nutrono solo di notte per evitare i predatori, ma
anche altre specie come le tartarughe Caretta Caretta. Allo schiudersi delle
uova, i piccoli si dirigono verso la fonte principale di luce, che dovrebbe essere il
mare, ma che sempre più spesso è l'entroterra, dove li aspetta la morte certa.
E poi gli uccelli migratori che non riescono più ad orientarsi così come le falene
e molti insetti. Senza contare le conseguenze sulla salute dell'uomo:
"l'alterazione della quantità di luce diurna, sempre minore perché si lavora al
chiuso, e notturna, che invece aumenta, può avere ripercussioni anche gravi,
come l'aumento di possibilità di contrarre alcuni tipi di tumore", conclude Falchi.