Comunicato stampa
L'Assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell'UE
CoR/13/93.it
Bruxelles, 8 ottobre 2013
Fratturazione idraulica: gli enti locali e regionali chiedono valutazioni d'impatto
ambientale obbligatorie
Il Comitato delle regioni (CdR) ha chiesto all'UE di introdurre urgentemente l'obbligo di
effettuare valutazioni d'impatto ambientale (VIA) per tutti i progetti di estrazione del gas e
dell'olio di scisto. In un parere presentato da Brian Meaney (IE/AE) e adottato dal CdR,
l'Assemblea osserva che occorre adottare norme per ridurre i potenziali rischi ambientali
dell'esplorazione di gas e olio di scisto e per proteggere la salute dei cittadini.
In uno scenario in cui l'Europa continua a cercare forme alternative di energia per diventare più
sostenibile e ridurre la dipendenza dalle importazioni, la fratturazione idraulica - cioè il processo di
perforazione o iniezione di un fluido nel terreno per estrarne gas od olio di scisto - è allo studio di
alcune compagnie europee, che sperano di emulare le esperienze degli Stati Uniti. Il Comitato delle
regioni avverte però che, oltre alle gravi conseguenze per l'ambiente e per la salute, i danni che
possono essere causati da quest'attività, sommata ad altre fonti di energia che producono carbonio,
sono semplicemente insostenibili sul lungo termine. Brian Meaney (IE/AE) ha affermato che "Ci sono
ancora troppe questioni connesse con l'estrazione di gas e olio di scisto che suscitano interrogativi e
comportano sfide considerevoli, in particolare per gli enti locali. L'UE deve stabilire dei meccanismi di
salvaguardia per proteggere la salute dei cittadini e ridurre l'impatto ambientale, varando con urgenza
delle norme a disciplina del settore. Inoltre, non bisogna dimenticare che la fratturazione idraulica non
è un rimedio alle nostre esigenze energetiche future".
Rendere più severe le regole e lasciare i governi locali liberi di decidere
Il CdR esorta l'UE a varare immediatamente regole e controlli severi per limitare l'esplorazione e lo
sfruttamento fino a che non sarà raggiunto un accordo legislativo. Occorre introdurre ed effettuare
VIA obbligatorie, per aiutare a ridurre l'inquinamento dell'aria e delle acque che viene spesso causato
dalla perforazione dei pozzi di gas e olio di scisto. L'introduzione di VIA obbligatorie migliorerebbe
anche la trasparenza, poiché costringerebbe le compagnie, ad esempio, a dichiarare le sostanze
chimiche utilizzate durante il processo. Dati i rischi potenziali, il Comitato chiede anche che agli enti
locali e regionali sia riconosciuto il diritto di decidere se consentire o no le attività di fratturazione sul
loro territorio, in particolare nelle aree vulnerabili o nei casi in cui ritengano che i loro sforzi per
raggiungere gli obiettivi in materia di gas serra potrebbero essere compromessi.
Non è la risposta al problema energico dell'Europa
In risposta alle affermazioni fatte dai sostenitori della fratturazione idraulica, il CdR fa osservare che lo
sfruttamento del gas e dell'olio di scisto "non invertirebbe la tendenza al continuo declino della
produzione interna e all'aumento della dipendenza dalle importazioni". Il Comitato invita anche a
riflettere sulle implicazioni più generali della fratturazione, con maggiori emissioni di gas serra,
compreso il metano, che contribuiranno all'acuirsi dei cambiamenti climatici. Inoltre, sostenere il gas e
l'olio di scisto potrebbe compromettere gli sforzi dell'UE in direzione di una società efficiente sotto il
profilo delle risorse e intralciare gli accordi internazionali sul clima, come l'obiettivo di sviluppo delle
Nazioni Unite che promuove la sostenibilità ambientale.
Il CdR rispetta pienamente il diritto degli Stati membri di scegliere fra le varie fonti energetiche che
hanno a disposizione, ma ritiene che si debba fare attenzione a utilizzare il gas e l'olio di scisto solo
come soluzione di breve termine: il parere sottolinea che "non può essere un obiettivo politico fine a
sé stesso [...] e non dovrebbe essere promosso come alternativa verde per il futuro energetico
dell'Europa". Brian Meaney, membro del Consiglio della contea di Clare in Irlanda, sottolinea questo
punto osservando che "Il gas di scisto è una possibilità che deve essere adeguatamente esaminata,
ma dobbiamo anche concentrare gli sforzi sulla riduzione della nostra dipendenza dai combustibili
fossili. Il Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici ha pubblicato un rapporto
proprio la settimana scorsa il quale mostra che non possiamo continuare a immettere carbonio
nell'atmosfera. Dovremmo concentrare gli investimenti nella ricerca e sviluppo nel settore delle
energie rinnovabili, e anche valutare i rischi connessi con l'estrazione del gas di scisto".
Per maggiori informazioni
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Progetto di parere del CdR - Brian Meaney (IE/AE), membro del Consiglio della contea
di Clare e della Mid-West Regional Authority: Il punto di vista degli enti locali e
regionali in materia di gas e olio di scisto e di gas e olio da formazioni a bassa
permeabilità
fotografie gratuite ad alta risoluzione della plenaria
Il Comitato delle regioni
Il Comitato delle regioni (CdR) è l'Assemblea dei rappresentanti regionali e locali provenienti da tutti i
28 Stati membri dell'UE. Il suo compito è quello di coinvolgere nel processo decisionale dell'Unione
europea gli enti regionali e locali e le comunità che essi rappresentano e di informarli sulle politiche
dell'UE. La Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio sono tenuti a consultare il
CdR in relazione alle politiche europee che possono avere un'incidenza sulle regioni e le città. Il CdR
può inoltre adire la Corte di giustizia per salvaguardare le proprie prerogative o se ritiene che un atto
legislativo dell'UE violi il principio di sussidiarietà o non rispetti le competenze degli enti regionali o
locali.
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