nutrizione artificiale e metabolismo nel paziente critico

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NUTRIZIONE ARTIFICIALE E METABOLISMO NEL PAZIENTE CRITICO
I GIORNATA
9 ottobre
8.30-9.00
Registrazione degli iscritti. Distribuzione materiale didattico.
VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE E DEI BISOGNI
9.00-9.30
11.00-11.15
Definizione ed individuazione dello stato di malnutrizione
(Dott. Marcelli-G. Rando)
Risposta metabolica allo stress da trauma, sepsi, atto chirurgico
(Dott. Marcelli-G. Rando)
Fabbisogno energetico nel paziente critico (Dott.I. Tanga- Dott.C.
Mannara)
La dimensione clinica ed organizzativa del problema
(CPSI Coordinatore L. Ruggeri- F. Giuliani)
Discussione
11.15-11.30
Coffee break
9.30-10.00
10.00-10.30
10.30-11.00
LA NUTRIZIONE ENTERALE
11.30-12.00
Vie d’accesso (Dott. M.A. Vitale- Dott. G. Villotti)
12.00-12.30
Gestione delle vie d’accesso (CPSI L. Buccitti- F. Nuvoli)
12.30-13.00
Assorbimento e tollerabilità (Dott. G. Rando- Dott. Marcelli)
13.00-14.00
Discussione
II GIORNATA
10 ottobre
LA NUTRIZIONE ENTERALE
8.30-9.00
Le miscele nutrizionali. (Dott.ssa E. Scardabozzi-Dott. Marcelli)
9.00-9.30
Monitoraggio e complicanze (Dott. M. Giardini- CPSI L. Buccitti)
LA NUTRIZIONE PARENTERALE
9.30-10.00
Le miscele nutrizionali, preparazione, stabilità, compatibilità. (Dott.ssa
M. E. Iannone-L.Castelluccio)
10.00-10.45
10.45-11.00
Bilancio azotato, idroelettrolitico, controllo glicemico, i volumi da
infondere
(Dott. S. Catoni- Dott. M. Gerecitano-Dott.ssa D. Locci, Dott.
Avincola)
Discussione
11.00-11.15
Coffee break
11.15-12.15
Modalità di somministrazione, monitoraggio e complicanze
(Dott. C. Mannara, CPSI M. Facco- F. Mari)
NUTRIZIONE CLINICA NELLE SPECIFICHE PATOLOGIE
12.15-12.45
12.45-13.15
13.15-13.45
13.45-14.00
Nutrizione a breve e lungo termine
(Dott. Marcelli- Dott. I. Tanga)
Nutrizione perioperatoria, nel trauma, nella sepsi, nell’insufficienza
d’organo e negli stati vegetativi. (Dott. M. Gerecitano- Dott. D. Locci)
Implicazioni bioetiche della nutrizione artificiale
(Dott.ssa Basile Angela)
Discussione
III GIORNATA
11 ottobre
SESSIONE PRATICA: ESERCITAZIONI
8.30-9.00
Compilazione quiz a risposta multipla
9.00-10.00
11.00-12.00
Vie di somministrazione infusionale: tecniche di inserzione, gestione,
monitoraggio.
Vie di somministrazione enterale: tecniche di inserzione, gestione,
monitoraggio.
Pompe infusionali per enterale e parenterale.
12.00-12.30
Vie di somministrazione infusionale: esercitazioni.
12.30-13.00
Vie di somministrazione enterale: esercitazioni.
10.00-11.00
NUTRIZIONE ARTIFICIALE E METABOLISMO NEL PAZIENTE CRITICO
Responsabile scientifico: Dott. Igino Tanga, CPSI Coordinatore dell’assistenza Ruggeri Lorena
Destinatari: medici, farmacisti, dietisti e infermieri interessati alle problematiche della nutrizione
artificiale.
Obiettivo didattico- formativo del corso:
migliorare le conoscenze circa l’impatto che la nutrizione ha nella prognosi del paziente critico.
Migliorare la conoscenza dei supporti nutrizionali attualmente disponibili per prevenire e trattare la
malnutrizione;
Favorire la collaborazione tra le diverse figure professionali (medico, farmacista, infermiere e
dietista) per l’identificazione del fabbisogno nutrizionale per singolo paziente.
Elaborazione di un programma terapeutico con l’identificazione degli obiettivi da raggiungere.
Individuazione dei parametri utili per il monitoraggio del paziente.
Il corso è articolato su tre giorni: nei primi due la metodologia è rappresentata da didattica frontale,
il terzo giorno prevede sia didattica attiva con esercitazioni pratiche che interattiva.
Abstract
Il trauma, la sepsi, gli stati infiammatori acuti inducono uno stato ipermetabolico ed ipercatabolico
che, se non sostenuto dalla somministrazione di substrati esogeni, evolve in una marcata e rapida
proteolisi muscolare seguita da una deplezione di importanti proteine circolanti.
Per questo il trauma, la sepsi e l’insufficienza multi organica si associano a fabbisogni nutrizionali
specifici e peculiari. Un paziente intensivo inoltre, può modificare durante il decorso clinico il
fabbisogno nutrizionale.
Evidenze cliniche (Studi di classe I e II) suggeriscono che il persistente ipercatabolismo e la
progressiva malnutrizione proteico-calorica aumentano la morbilità (soprattutto rischio infettivo) e
la mortalità, quindi un supporto nutrizionale precoce riduce l’incidenza di complicanze infettive e
migliora l’evoluzione clinica.
Il supporto metabolico nutrizionale, oltre a nutrire precocemente il paziente, deve tendere anche a
correggere le alterazioni metaboliche e limitare l’ipercatabolismo.
In terapia intensiva sono utilizzate sia la nutrizione enterale che quella parenterale, anche se le
attuali evidenze cliniche sembrano privilegiare la prima quando esistano le condizioni di fattibilità.
La nutrizione enterale può essere effettuata attraverso un sondino naso-gastrico, naso-digiunale o
attraverso una digiunostomia o una gastrostomia.
La nutrizione enterale può essere somministrata in maniera continua o ciclica, è importante il
monitoraggio al fine di evitare elevati residui ed il rischio di inalazione. La gestione delle linee
d’infusione prevede una formazione specifica del personale addetto.
La NPT (nutrizione parenterale totale) dovrebbe essere presa in considerazione quando esistono
controindicazioni assolute alla NE (nutrizione enterale) e quando non ci sono le condizioni per
assicurarsi una via d’accesso sicuro dell’apparato gastroenterico.
E’ fondamentale che tutte le figure professionali che concorrono all’identificazione del fabbisogno
nutrizionale del paziente critico (medico, dietista e infermiere) elaborino un programma terapeutico
con l’identificazione degli obiettivi da raggiungere.
Inoltre di fondamentale importanza è l’esecuzione degli esami bioumorali per il monitoraggio del
paziente in corso di prolungata nutrizione artificiale.
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