Gruppo di lavoro: Patti Noemi, Pederiva Lavinia, Capuano Vanessa

Gruppo di lavoro: Patti Noemi, Pederiva Lavinia, Capuano Vanessa e Camattari Fabiana
3°A
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LA CINA
中國
Repubblica popolare Cinese 中華人民共和國
Piano di lavoro
TERRITORIO
POPOLAZIONE
1. Dove si trova?
10. Quanti abitanti ci sono?
11. Com’è distribuita la popolazione?
12. Qual è il tasso di natalità? Di
mortalità?
13. Ci sono più anziani o giovani?
14. Qual è l’ISU? A che posto si
classifica la Cina?
15. Quali culture sono presenti?
16. Che lingua si parla? Quali sono i
caratteri della lingua cinese?
17. Che religioni sono presenti?
18. Qual è il tasso di emigrazione? E di
immigrazione?
19. Qual è la capitale della Cina? Ci
sono altre città importanti?
2. Quali sono i suoi confini?
3. E’ bagnata dal mare?
4. Quali sono i rilievi più importanti?
5. Sono presenti dei fiumi e dei laghi?
6. Che clima è presente e che ambiente?
7. Da che vegetazione è composta?
8. Quali animali ci sono?
9. Qual è la sua storia?
ECONOMIA
21. Quale settore è più sviluppato?
22. Il settore primario
23. Il settore secondario
24. Il settore terziario
25. Il setto terziario avanzato
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Carta d’identità
Forma di governo
Repubblica popolare
Suddivisione amministrativa
22 province, 4 municipalità, 5
regioni autonome
Capitale
Pechino (Beiking)
Superficie
9 572 900 Km2
Popolazione
1 296 075 000
Densità
135 ab./km2
Popolazione urbana
41,8%
Indice Sviluppo Umano
0,745 (94° posto)
TERRITORIO
Dove si trova la Cina
La Cina si trova all’estremo Est della Asia.
I confini della Cina
I confini della Cina sono:
-verso Nord: Russia, Mongolia, Corea del Nord
-verso Est: Mar cinese orientale, Mar cinese occidentale, Mar del Giappone
-verso Sud: Vietnam, Birmania, Laos, Bhutan, Nepal
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-verso Ovest: India, Pakistan, Kazakistan, Tagikistan, Kirghizistan
I Mari della Cina
Il mar di Bo Hai: è un golfo. Bagna la provincia del Liaoning, a nord, e si estende sul mare con la
penisola di Liaodong ed il golfo omonimo. A sud la penisola dello Shandong, nella provincia
omonima, le si contrappone formando cosi' una porta d'accesso naturale al Paese ed alla sua capitale
Beijing .
Ad est e' separato dal Mar Giallo dallo stretto di Bo Hai. Nel mar di Bo Hai sfociano il fiume
Giallo, lo Hai, il Liao e il Luan. Le acque sono ricche di gamberi giganti e granchi.
Il mar Giallo: ad ovest bagna le province del Liaoning,
dello Shandong e del Jiangsu; ad est la Corea. Nelle zone
costiere della provincia del Jiangsu molti i banchi di
sabbia. Nelle sue acque sfociano i fiumi Yalujiang, sul
confine cino-coreano, e Daedong dalla Corea.
Il mar Cinese Orientale: a sud del mar Giallo, bagna le
regioni del Jiangsu, Zhejiang e Fujian.
A sud
l'Isola di Taiwan lo separa dal mar Cinese Meridionale.
Il mar Cinese Meridionale: situato a sud del paese e' un grande bacino pelagico che bagna al nord le
regioni del Fujian, del Guangxi e del Guangdong; di quest'ultima regione la penisola di Leizhou e
procedendo verso ovest il Golfo di Beibu.
I monti
L'Himalaya separa il mondo cinese dal mondo indiano.
L'Everest, situato sul confine sino-nepalese. Ai piedi dell'Himalaya, in direzione nord si estende
l'Altopiano del Tibet, incorniciato dalle montagne del Karakorum e del Kunlun. La Cina nordoccidentale è occupata da due bacini desertici, separati dalla catena del Tian Shan: il bacino del
Tarim a sud, il più grande del paese, ricco di carbone, petrolio e minerali, e la Zungaria a nord.
Infine, al confine con la Mongolia è caratterizzato dalla catena dei Monti Altai.
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La catena dell’Himalaya
Il Monte Everest
I Monti Altai
I fiumi della Cina
-Il Fiume Azzurro è il maggiore fiume della Cina, con una
lunghezza di 6300 chilometri. Il Fiume Azzurro è anche una
grande arteria del trasporto sull’acqua tra l’est e l’ovest della
Cina, con un corso naturale eccellente, da cui l’appellativo
di “corso d’acqua dorato”.
-Il Fiume Giallo è il secondo grande fiume della Cina, con una lunghezza di 5464 chilometri. Il
bacino del Fiume Giallo comprende ricchi pascoli e ampie risorse minerarie, costituendo
storicamente una delle più importanti culle dell’antica civiltà cinese.
-L’ Heilongjiang è un grande fiume della Cina settentrionale, con una lunghezza di 4350 chilometri,
di cui 3101 all’interno dei confini cinesi.
-Il Fiume delle Perle è un grande fiume della Cina meridionale,
con una lunghezza di 2214 chilometri.
-Il fiume Tarim, nel Xinjiang meridionale, è il più lungo fiume
interno della Cina, con una lunghezza di 2179 chilometri.
I laghi della Cina
Circa metà dei laghi della Cina sono salati e anche questi, come quelli d'acqua dolce, offrono
rifugio a moltissimi uccelli acquatici. Quasi tutti sono concentrati nella Cina nord-occidentale, nei
bacini endoreici dell'altopiano tibetano settentrionale e del bacino dello Zaidan. Il più grande di essi
è il Qinghai, uno specchio d'acqua di 4.426 chilometri quadrati che ogni estate attrae migliaia di
uccelli. La zona dell'altopiano di Ordos, in Mongolia Interna, così come il Taolimiao-Alashan
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NurX, offre terreno di nidificazione al raro gabbiano relitto. La
maggior parte di questi laghi e paludi varia di livello a seconda
delle stagioni ed è minacciata dal sempre più consistente
bisogno d'acqua per l'utilizzo umano
I laghi stanno sparendo
Ben 243 i laghi cinesi scomparsi negli ultimi 50 anni e i bacini
continuano a ridursi. Molte le cause, dalla siccità alla
desertificazione, ai cambiamenti climatici e all’utilizzo intensivo
del suolo.
Questo il risultato di un analisi compiuta dall’Istituto di geografia e limnologia di Nanchino
(Greenreport).
La scomparsa dei bacini lacustri incide notevolmente sulla biodiversità perchè i laghi cinesi
ospitano una ricca fauna ittica e innumerevoli uccelli, alcuni molto rari e a rischio di estinzione.
Il Poyang, il più vasto lago d’acqua dolce della Cina, si ridotto di oltre il 90% (La Repubblica).
Il lago varia sempre di dimensioni tra estate e inverno, quando le piogge diminuiscono e il livello
delle acque si abbassa, ma la situazione attuale è ormai critica. La superficie è passata da oltre 3000
km² a meno di 200 mettendo a rischio l’approvvigionamento idrico delle città costiere e la
sopravvivenza degli oltre 500.000 uccelli migratori che vengono qui a svernare. Per salvarli è stato
deciso di lanciare loro cibo con elicotteri (Greenreport:riduzione del lago e uccelli in pericolo).
Nelle vaste aree desertiche dell’Asia centrale i delta d’acqua salata che raccoglievano le acque dei
fiumi si sono in gran parte prosciugati lasciando distese di sale e alcuni acquitrini.
Il clima della Cina
Data l'immensa estensione del territorio
cinese, il Paese presenta una grande varietà di
micro-climi. Anche le precipitazioni variano
molto, sono molto elevate nel centro sud e
minime a nord ovest.
Nella Cina del nord il clima è continentale:
caldo d'estate, freddo d'inverno, con stagioni
intermedie molto ridotte; la primavera, che
dura solo il mese di aprile, e l'autunno sono
le stagioni che consentono di evitare le forti
variazioni climatiche cinesi.
L'inverno
cinese mostra
in
gennaio
temperature di circa -7-9°C. L'estate è invece
molto umida e piovosa.
Nella Cina centrale il clima è sub-tropicale,
con venti molto miti ed estati molto piovose
mentre nella Cina meridionale il clima è
monsonico con venti freddi e secchi in autunno-inverno, venti caldi e umidi in primavera-estate.
Nell'estremo sud il clima diventa tropicale con picchi di umidità e piovosità da maggio a settembre.
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Il clima tropicale è caratterizzato da una lussureggiante vegentazione.
La flora
La Cina possiede ben oltre 32.000 specie di piante. L'habitat naturale della
Cina è quello delle grandi foreste di bambù, centrali e occidentali del
territorio. Tra i fiori della Cina è molto nota la peonia cinese.
Nelle regioni del sud c'è una fitta foresta pluviale, dove crescono il ginko, il
pino, l'azalea e la camelia, inoltre ci sono anche piante come il lauri, che
occupano intere foreste, magnolie e bambù, pianta mangiata dai panda.
Nelle regioni a nord, con il clima subartico, prevalgono foreste di latifoglie
come la quercia, il frassino, l'olmo e l'acero.
La fauna
Le specie di animali presenti in questo Paese sono moltissime, quelle locali sono il panda gigante,
che arriva a pesare circa 135 kg, il capriolo d'acqua che si trova unicamente in Cina e in Corea e i
rettili come alligatori e salamandre. Nelle regioni meridionali si trovano numerosi tipi di scimmie,
orsi,
tigri,
leopardi.
Sono diffusi un po' ovunque le volpi, i procioni e i bassarischi, mentre le antilopi, le gazzelle, i
camosci, i cavalli e i cervi si trovano nelle zone montuose; l'alce dell'Alaska si trova nella
Manciuria settentrionale. Sono numerose le specie di aironi, fagiani e pappagalli.
Tra gli animali domestici troviamo il bufalo, il cammello, sono presenti nel deserto del Gobi circa
950,
e
lo
yak.
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Anche la fauna marina è molto ricca di animali, quali delfini, granchi, gamberetti, tonni e molti
altri;
nei
fiumi
si
trovano
gli
storioni,
i
salmoni
e
le
trote.
STORIA
Tra il '500 e il '600, la Cina venne attaccata dai giapponesi, ma dopo alcuni anni di guerra i cinesi,
alleati con i coreani, riuscirono a respingere l'invasione.
Nel 1706 la Cina divenne un impero vastissimo e duraturo.
Nel 1912 scoppiano insurrezioni armate, che portarono alla proclamazione della repubblica.
Poi scoppiò una guerra civile che durò più di 10 anni e dopo nuove
lotte interne, la difesa contro l'invasione giapponese e lo scoppio della
Seconda guerra mondiale, nel 1949 Mao Zedong, capo del partito
comunista, sale al potere, instaurando un regime totalitario che durò
più di 30 anni.
LA POPOLAZIONE
La Cina ha una popolazione di circa 1,3 miliardi di abitanti; la
sua popolazione rappresenta circa un quinto dell'intera
popolazione mondiale. Gli abitanti si concentrano soprattutto
nelle regione orientali e nelle pianure. La densità è di circa
137 persone per Km², anche se ovviamente c’è una gran
differenza tra le diverse zone.
Popolazione: 1.336.718.015 ;
questo grafico rappresenta il cambiamento e l’aumento della popolazione cinese dal 2003; i dati
sono stati rinnovati ogni anno.
Anno Popolazione Posto Cambiamento
Data delle
Informazioni
2003 1.286.975.468
1
July 2003
2004 1.306.313.812
1
1,50%
July 2005
2005 1.306.313.812
1
0,00%
July 2005
2006 1.313.973.713
1
0,59%
July 2006
2007 1.321.851.888
1
0,60%
July 2007
2008 1.330.044.544
1
0,62%
July 2008
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2009 1.338.612.968
1
0,64%
July 2009
2010 1.330.141.295
1
-0,63%
July 2010
2011 1.336.718.015
1
0,49%
July 2011
La distribuzione dei cinesi
La popolazione è sparsa in modo molto irregolare; la maggior
parte della popolazione è infatti concentrata nelle province
orientali, dove ci sono grandi pianure, mentre a Ovest vi è una
densità bassissima.
Inoltre la maggior parte della popolazione si concentra nelle città;
l’urbanizzazione in Cina è in continua crescita.
CURIOSITA’ ; una popolazione con gli occhi a mandorla
Gli orientali hanno una piega di pelle nell’angolo interno dell’occhio, è per questo che hanno la
caratteristica forma a mandorla. L’hanno ereditata dai loro antenati che vivevano nella gelida
Siberia tanti anni fa e a loro serviva per proteggere l’occhio dal freddo intenso, dal vento e dalla
luce riflessa dalla neve. È quindi un adattamento all’ambiente.
Il tasso di natalità e quello di mortalità
Nel XX secolo la Cina ebbe una fortissima crescita della popolazione, che raggiunse il miliardo di
individui intorno al 1990.
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Negli ultimi anni si è registrato un calo del tasso di crescita dovuto in gran parte al governo che ha
legalizzato l'aborto e che ha imposto un limite al numero dei figli. La politica del figlio unico è un
controllo delle nascite che riguarda l'ambito della Politica di pianificazione Familiare.
Inoltre lo stato cinese ha favorito un rafforzamento della sanità pubblica.
Oggi il controllo delle nascite fa oggi parte del “costume” cinese: la contraccezione è molto diffusa;
ci sono più maschi che femmine, perché le coppie cinesi preferiscono che loro figlio sia maschio.
Il calo della fecondità e della natalità fu bilanciato dalla diminuzione della mortalità; la Cina è
entrata in uno stadio di bassa natalità e bassa mortalità. Ora fa parte della lista dei paesi con il tasso
di natalità più basso.
Un paese “giovane”
La Cina è un Paese definito “giovane”, perché oltre il 20%
della popolazione appartiene alla fascia di età compresa dai 0 ai
14 anni, il 70% appartiene alla fascia dai 15 ai 65 anni, a meno
del 10% appartengono i settantacinquenni.
Dati demografici:
questo grafico rappresenta i dati demografici della Cina, messi in confronto con quelli italiani.
Dati demografici
Cina
Italia
Tasso di natalità
12,4‰
9,5‰
Tasso di mortalità
6,5‰
9,4‰
Incremento naturale
5,9‰
0,1‰
Mortalità infantile
24,2‰
4,7‰
Speranza di vita (M/F)
71/74 anni
78/84 anni
L’Indice di Sviluppo Umano
La Cina è il Paese che è migliorato di più negli ultimi 40 anni, perchè è scalato di ben 20 posti. Si
piazza all’89° posto nella classifica generale dell’Indice di Sviluppo Umano, dietro Libia, alla
Russia e all’Iran. L’ISU guarda tre aspetti della popolazione, e per la Cina sono i seguenti:
-
Il PIL pro capite è migliorato del 52,2%; il reddito nazionale lordo è di 7.258 dollari;
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-
L’iIstruzione è migliorata del 29,8%; il tasso di alfabetizzazione sopra i 15 anni è del 98% e
i tassi d’iscrizione alle scuole primarie e secondarie, così come quelli alle università, sono
sempre più elevati.
-
La salute è migliorata del 18%.
Le culture cinesi
La Cina riconosce 56 gruppi etnici; l’etnia prevalente in Cina è quella Han a cui appartiene il 93%
della popolazione, ma la distribuzione è molto irregolare; esistono infatti vaste zone della Cina
occidentale in cui l'etnia Han è una minoranza.
Le grandi minoranze etniche comprendono come ad esempio gli Zhuang, gli Hui, gli Uiguri
(turchi), gli Yi, i Miao, i Tibetani ,i Mongoli, i Coreani e molti altri.
La politica cinese sostiene che ogni gruppo etnico dovrebbe avere il
diritto di sviluppare il proprio linguaggio e cultura. L’integrazione dei
gruppi entici con il resto della popolazione varia da gruppo a gruppo.
Alcuni di essi sono ben integrati, altri si tengono in disparte.
Alcune minoranze si sono concentrate in territori ben definiti e hanno
creato cinque “regioni autonome”:
-
la Mongolia interna, abitata dai mongoli
-
lo Xinjiang, abitata dall’etnia degl uiguri
-
il Guanqxi, dove vive l’etnia degli zhuang
-
in Ningxia, dove vivono gli hui
-
il Tibet, dove la popolazione è buddista
La lingua cinese
La lingua cinese fa parte del gruppo linguistico sinotibetano ed è la lingua più paralta della terra. La lingua
ufficiale è il mandarino standar, che è una versione più
semplificata del mandarino tradizionale, è la lingua che fa
parte della famiglia Han, è parlata a Pechino e viene
insegnato nelle scuole.
La scrittura del mandarino deriva da pittogrammi trovati
incisi nella terracotta risalente a 6.000 anni fa. La scrittura ha subito diversi cambiamenti durante il
corso dei secoli ma è rimasta sostanzialmente molto simile a quella di tanti secoli fa. L'unificatore
della Cina ha anche “unificato la scrittura” in modo da dotare alla Cina appena unificata un unico
sistema di scrittura comune a tutti.
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Con il mandarino sono utilizzate altre lingue cinesi, come lo Yue o cantonese, il Wu, il Minbei,
il Minnan: oltre a questi, altri dialetti sono lo Hakka, il Gan, lo Xiang.
In Cina si contano in totale 292 lingue, a causa dei numerosi gruppi etnici del popolo cinese.
Queste lingue sono di solito distinte in Han (il cinese detto) e quelle non-Han (quelle parlate da
minoranze linguistiche). La maggior parte di queste sono molto diverse tra di loro.
Gli ideogrammi e la grammatica cinese
Il mandarino ha circa 3000 ideogrammi che possono essere pronunciate
applicando 4 toni diversi che vengono trascritti sopra le sillabe con diversi
segni. I toni si pronunciano cambiando l'altezza della voce, e sono molto
importanti perchè pronunciare una parola con un suono diverso cambia il
suo significato.
Nella lingua cinese non c’è il genere di una parola (maschile, femminile), i verbi non hanno tempi
ma si usa una unica forma.
Le religioni in Cina
I governi in Cina hanno favorito la diffusione dell’ateismo e
oltre il 60% della popolazione si dichiara non credente. Tra il
restante 40%, molti seguono il il confucianismo, il taoismo e il
buddhismo; inoltre ci sono cristiani e musulmani.
Le migrazioni dei cinesi
Le migrazioni cinesi costituiscono uno dei più importanti flussi migratori internazionali e
coinvolgono più settecentomila persone.
In passato l’emigrazione di massa cinese fu causata principalmente dalle guerre e dalla carestia
nella Cina continentale. La maggior parte degli immigranti erano contadini o lavoratori manuali
analfabeti o di scarsa cultura che emigrarono per lavorare in paesi come le Americhe, l'Australia,
il Sudafrica, l'Asia sud-orientale e la Malesia.
Ai giorni nostri invece circa 500 milioni di cinesi ricchi emigrano all’estero: in Usa,
in Canada, Gran Bretagna e Australia. In questi paesi trovano migliori scuole per i loro
figli e schemi pensionistici più vantaggiosi.
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Pechino, la capitale della Cina
Pechino è conosciuta in patria e anche all’estero con il nome
Beijing, che vuol dire “capitale del Nord”, proprio perché si
trova al Nord della Cina. È la capitale della Cina sin dai tempi
più antichi, dal 1406, a seguito delle rivolte promosse
dall’imperatore Yongle contro il governo di Nanchino, che
vuol dire “capitale del Sud.
La città di Pechino ha cambiato nome molte volte, anche a
seconda delle diverse dinastie; ad esempio dal 1928 al 1949 la
città era conosciuta come Peiping.
È riconosciuta come il centro politico, culturale e scientifico.
Pechino occupa 16 801,25 km² e ha oltre 17 milioni di abitanti. Pechino ha molto da offrire ai
turisti: è infatti divisa in due parti; la vecchia Pechino e la nuova Pechino.
Nella vecchia Pechino ci sono due particolari strutture
antiche: la Città Proibita di Pechino che è il più grande
monumento storico di tutta la Cina e la Piazza Tian’an
Men, che è un’altra grande attrazione di Pechino. Essa è il
simbolo nazionale ed è significativa per la sua storia, con
gli avvenimenti che sono successi, e per gli edifici che la
circondano.
La Nuova Pechino è una città moderna, con i grattacieli, i centri commerciali, le strade e le
autostrade.
Altre città importanti
Oggi la Cina ha una dozzina di grandi città, che sorgono nelle regioi orientali e sud-orientali, sulle
rive dei grandi fiumi o lungo l coste; tra le città più importanti troviamo Shanghai, Hong Kong,
Tianjin e Chongqing. Esse occupano ruoli fondamentali a livello nazionale, per l’identità regionale,
la cultura e l’economia e hanno le proprie caratteristiche architettoniche.
-Shanghai
-abbreviata in Hù, significa “sul mare”
-è situata sulla costa; si affaccia sul Mar Cinese
Orientale
-ha un porto aperto ai traffici di tutto il mondo dal
1842
-Shanghai è un centro economico, finanziario e
commerciale.
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-Hong Kong
- è una regione amministrativa speciale della Cina che è
formata da una piccola penisola da 236 isole nel mar
Cinese meridionale.
-è un importantissimo centro commerciale e finanziario,
turistico e aeroportuale ed ha collegamenti con tutta
l'Asia orientale.
-la popolazione è di 7.055.071 persone.
-Tianjin
-è una municipalità autonoma della Repubblica Popolare
Cinese
-si estende per 11.920 km² a Nord-Est della Cina
-ha una popolazione superiore ai 10.240.000
-è molto importante sotto il profilo commerciale e
industriale
-il suo porto è il più importante delle province del Nord ed è
anche il porto di Pechino.
-Chongqing
-è una municipalità divisa in 40 suddivisioni con status di contea
-ha 31 milioni di abitanti
-si trova sul bordo dell'altopiano Yungui ed è attraversata dal fiume Jialing e dal tratto superiore del
fiume Yangtze.
ECONOMIA
L'economia cinese
Per più di 200 anni l’economia della Cina si è basata su un metodo feudale, cioè vi erano pochi
proprietari terrieri che comandavano moltissimi poveri che lavoravano la terra, ed infine vi era
l’imperatore che a sua volta dominava su tutti. L’economia cinese è basata oggi
sull’agricoltura,commercio,industrie,sulle risorse minerali, risorse forestali e sull’allevamento.
Agricoltura
L'agricoltura tradizionale continua ad essere importante per il
Paese poichè è una grande risorsa economica. I terreni coltivabili
non sono molto vasti, misurano solo il 10% di tutto il territorio, e si
trovano soprattutto nelle regioni orientali. Siccome i terreni
coltivabili non erano e non sono molti, la popolazione cinese
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decise di sfruttare al massimo i poche spazi che avevano, questo metodo portò ad un raddoppio del
raccolto, ma molto presto i terreni si impoverirono; a questo punto si decise di riprestionare la
coltivazione troppo intensa. In seguito si videro i risultati: il raccolto era abbastanza equilibrato;
attualmente sono state create più di 2000 aziende agricole statali situate in zone dove le persone non
sono molte e le attrezzature moderne possono essere usate con efficacia. L'agricoltura è molto
legata al commercio visto che molte piantagioni come il riso, vengono esportate in gran quantità.
Produzione agricola
Circa la maggior parte dei terreni agricoli è destinata alla produzione alimentare; il prodotto
principale è il riso, per cui la Cina è prima esportatrice al mondo, è coltivato nella zona del Paese
soggetta ai venti monsonici. Il secondo cereale per importanza è il frumento, coltivato nel
bassopiano cinese; il mais occupa circa il 20% delle aree coltivato; la produzione di avena è
importante nella Manciuria centrale e occidentale, specialmente in Tibet.
Altre colture di poca importanza, per il commercio, sono la patata, gli ortaggi e la frutta; tra i semi
oleosi si coltivano la soia, gli arachidi, il sesamo e il girasole.
Uno dei principali prodotti da esportazione è il tè,inoltre vi è lo zucchero ricavato soprattutto dalla
canna da zucchero.
Allevamento
In Cina l'allevamento, come l'agricoltura, rappresenta una risorsa molto importante per l'economia
ed il commercio. L'allevamento più diffuso è quello dei suini poiché molte volte non vi è
abbastanza vegetazione.
La pastorizia è largamente praticata nelle regioni occidentali, dove i pastori allevano principalmente
ovini, caprini e cammelli; nelle zone più elevate del Tibet si allevano gli yak, che forniscono latte,
carne, vestiario, con la pelle, e combustibile, con lo sterco.
Pesca
Nonostante la pesca sia praticata tuttora con metodi rudimentali, la
Cina è uno dei migliori produttori di pesce del mondo. Nel Paese
sono presenti numerosi allevamenti di carpe, alimento molto usato e
gradito dai cinesi.
Risorse minerarie
Questo Paese possiede una grande varietà di risorse minerarie: gli
unici minerali non presenti sono il vanadio, il cromo e il cobalto. I
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giacimenti sono distribuiti in tutta la Cina, ma le aree più ricche sono la Manciuria, nel Liadong.
Nella Manciuria si trovano molti giacimenti di ferro. Le risorse minerarie occupano un campo
abbastanza vasto nell'economia e nell'industria.
Produzione industriale
Un altro ramo dell'economia è l'industria pesante di rilievo
è rappresentata dalla produzione di locomotive, trattori,
macchinari per l'industria estrattiva e per la raffinazione del
petrolio. L'industria petrolchimica possiede stabilimenti
nella maggior parte delle province e delle regioni autonome
cinesi, la produzione comprende fibre sintetiche, prodotti
farmaceutici e materiale plastico, inoltre si produce
concime azotato.
Particolarmente fiorente nella Cina è l'industria tessile che
impiega più di 4 milioni di lavoratori; si produce anche
molta elettricità, nonché la Cina è la prima produttrice al mondo di questo importante materiale,
inoltre vi sono risorse minerarie.
Commercio
Un tempo il commercio interno cinese obbediva alle leggi
statali; fino alla fine degli anni Settanta il governo forniva
alle imprese di stato macchinari e materie prime. I prodotti
di consumo richiesti dalla popolazione rurale venivano
forniti da una cooperativa incaricata della
commercializzazione dei prodotti. Inoltre si esportano
animali da allevamento
Per quanto riguarda il commercio estero, nel 1979 la Cina
abolì alcune restrizioni aprendo la strada all'investimento e
a un aumento degli scambi commerciali.
Sitografia e bibliografia:
http://www.cina.ws/popolazione-cinese.html
http://www.cina.ws/pechino.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Pechino
http://www.cina.ws/scheda-riassuntiva-cina.html
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