Ricerca della verità e della salvezza della polis! La condanna di Socrate, scatenò un malcontento generale nella città di Atene. Anche Platone fu segnato molto, infatti provocò una crisi nella città-Stato, non solo dal punto di vista economico, ma anche culturale. Formulò due “teorie”: -fuggire dalla politica –salvare la polis. Platone riteneva essere l’ erede autentico dell’ insegnamento, e fu colpito da una crisi intellettuale e morale, che fu segnata dal vuoto di certezze, che li condusse sulla filosofia cattiva. Platone aveva come obiettivo liberare l’ uomo dalla schiavitù, per condurlo a un orizzonte oggettivo della verità. Egli riconduce il tutto al mito della caverna, nel quale facevano parte anche gli schiavi, i quali erano costretti a guardare davanti, poiché alle loro spalle c’ era un fuoco, che proiettava le loro ombre sulle pareti della caverna. Questi uomini sono costretti a vivere nell’ incertezza, quindi nella caverna; mentre altri preferiscono la verità. Il mito della caverna può essere quindi interpretato come: Schiavi che vedono la filosofia come liberazione Realtà rifiutata Apparenza ed essere come partenza e arrivo di un viaggio Cambiare il proprio orientamento Filosofo come salvatore per gli altri uomini Il bene è utili per se stesso e per gli altri Tutto questo cerca di far imparare e cambiare vita all’ uomo in maniera radicale. La dialettica viene intesa non solo come un’ arte capace di porre parole su una base di consapevolezza, ma anche come ordine oggettivo della realtà. Questo però pone l’ uomo in discussione, cercando di farlo arrivare a un punto d’ arrivo.