Platone, Il mito della caverna

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Il mito della caverna
Letizia
& Miriam
Calderoni
Grandi
PERCHE’ USARE IL MITO?
 Come evocazione: rende più affascinante il
concetto filosofico.
 Come spiegazione là dove la ragione e la
filosofia non riescono a rispondere.
IL MITO DELLA CAVERNA
 E’ raccontato nel VII libro della Repubblica,
secondo periodo: scritti della maturità.
 Nasce dal dialogo tra Socrate e Glaucone,
fratello di Platone.
 Racchiude i principali concetti della filosofia
platonica.
“Dentro una dimora
sotterranea a forma di
caverna, (…) pensa di
vedere degli uomini
che vi stiano dentro fin
da fanciulli, incatenati
gambe e collo, sì da
dover restare fermi e
da poter vedere
soltanto in avanti,
incapaci, a causa della
catena, di volgere
attorno il capo…”
INTERPRETAZIONI
 ONTOLOGICA (Essere)
 GNOSEOLOGICA (Conoscenza)
 POLITICA (Stato)
 PSICOLOGICA (Anima)
INTERPRETAZIONE
ONTOLOGICO
GNOSEOLOGICO
ESSERE
CONOSCENZA
IDEE
Essere
COPIE
divenire
SCIENZA OPINIONE
Essere
divenire
ONTOLOGICAMENTE...
MONDO del DIVENIRE (caverna)
• IMITAZIONI DI COSE SENSIBILI: ombra delle statuette
• COSE SENSIBILI: statuette
MONDO delle IDEE (esterno)
• LE COSE RIFLESSE NELL’ACQUA: Idee matematiche
• LE COSE DIRETTAMENTE: Idee valori
GNOSEOLOGICAMENTE...
 CONOSCENZA SENSIBILE (doxa)
• IMMAGINAZIONE (eikasìa): ombre delle statuette
• CREDENZA (pistis): statuette
 CONOSCENZA RAZIONALE (episteme)
• RAGIONE MATEMATICA (diànoia): immagini riflesse
• INTELLIGENZA FILOSOFICA (nòesis): realtà esterna
POLITICAMENTE…
 Il prigioniero liberato rappresenta il filosofo,
quindi l’unico che, secondo l’utopia della
città di Platone, è in grado di governare lo
Stato.
 I compagni che non vogliono essere liberati
rappresentano coloro che non seguono la
verità (allusione agli accusatori di Socrate).
PSICOLOGICAMENTE…
 Il prigioniero che si libera dalle catene rappresenta
l’anima che si libera dai 5 sensi.
 Il prigioniero che esce dalla caverna rappresenta
l’anima che si libera dal corpo, esce dal mondo del
divenire e entra nel mondo delle Idee.
 I compagni che rimangono nella caverna
rappresentano le anime che rimangono
aggrappate ai sensi e al mondo del divenire.
COME ACCEDERE AL MONDO
DELLE IDEE
 CON LA MORTE
 CON LA FILOSOFIA
libera il prigioniero dalle catene (i 5 sensi)
IL VIAGGIO VERSO LA LUCE
 I MOMENTO: CONOSCENZA DELLA
REALTA’ ATTRAVERSO I RIFLESSI.
 II MOMENTO: CONOSCENZA DELLA
REALTA’ FISSANDOLA DIRETTAMENTE.
 III MOMENTO: CONOSCENZA PIENA
DELL’IDEA DI BENE
IL VIAGGIO VERSO LA LUCE
I tre momenti scandiscono il processo di
liberazione dal mondo dei sensi:
 la vista della luce provoca dolore agli occhi,
che, non essendo abituati alla luce, non
riescono a distinguere ciò che vedono;
 lentamente si abituano a ciò che li circonda
fino a che non riescono a guardare
direttamente il Sole, cioè a contemplare il
Bene che rende l’uomo felice e pietoso nei
confronti dei compagni.
“L’uomo che esce dalla caverna non può
non essere stravolto dal panorama dei
nuovi orizzonti che gli si aprono dinanzi
agli occhi sotto la luce del sole: il suo
vedere è davvero “disvelamento”, un
togliere le tenebre ai propri occhi,
investiti dalla luce del sole che
rappresenta l’idea del Bene...”
Heidegger
IL FILOSOFO
E’ evidente vedere nel prigioniero che si
è liberato e che è uscito all’aperto, quindi
è giunto alla contemplazione del Bene, la
figura del filosofo il quale, scoperta la
verità oltre il mondo dei sensi, non la tiene per
sé, ma desidera comunicarla ai suoi
compagni che sono rimasti nella caverna,
prigionieri del mondo sensibile.
“…quello stupore che l’uomo prova dinanzi
al mondo che lo circonda e con il quale il
filosofo, in una dimensione autentica
dell’esistenza umana, intrattiene un
rapporto che va al di là della semplice
conoscenza, rappresenta un vero e proprio
sconvolgimento: il sentimento di
sconvolgimento e di stupore che,secondo il
mito della caverna…prova l’uomo uscito
all’aperto nel momento in cui è investito
dall’abbagliante luce del sole” .
Nietzsche
I COMPAGNI
Quando il filosofo torna nella caverna per
liberarli, i rimasti sono talmente legati ai sensi
che appena egli tentasse di sciogliere
loro le catene e di far loro compiere il viaggio
verso la Felicità (cioè la contemplazione del
Bene) sarebbero in grado anche di ucciderlo.
L’allusione a Socrate è evidente.
Come può una natura finita
vedere comprendendo
pienamente una Luce che è
al di là del divenire e del
sensibile, e pertanto eterna e
incorruttibile, totalmente altra
rispetto alla natura umana?
Bibliografia
 Protagonisti e testi della filosofia, N. Abbagnano,
G.Fornero - Paravia
 Repubblica, Platone, trad. di F. Gabrieli
 Il Platone di Nietzsche, P. Di Giovanni
 Che cos’è la filosofia, M. Heidegger trad. di P. Di
Giovanni
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