«LO ACCOLSE
TRA LE BRACCIA»
In alcuni momenti, la vita sembra arrivare ad
un binario morto e viene meno la speranza.
Sono i momenti in cui non è sufficiente ascoltare qualche buon consiglio.
Sì, perché cerchiamo una speranza più grande: per il cristiano, la speranza
ha un volto, Gesù. L’incontro con lui fa ripartire la vita, anche quando
sembrava ormai arrivata al capolinea.
Dal Salmo 40
R.: Signore, tu sei amore e verità.
Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido. R.
Ha stabilito i miei piedi sulla roccia,
ha reso sicuri i miei passi.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio. R.
Quante meraviglie hai fatto,
tu, Signore, mio Dio,
quanti progetti in nostro favore:
nessuno a te si può paragonare! R.
Esultino e gioiscano in te
quelli che ti cercano;
dicano sempre: «Il Signore è grande!»
quelli che amano la tua salvezza. R.
Preghiamo
O Padre, che con la forza del tuo amore ci accompagni in questo tempo di
Avvento, donaci il tuo sguardo, per vedere nella nostra vita i segni della tua
presenza. Per Cristo nostro Signore. Amen
AVVENTO 2014 – CELEBRAZIONE PENITENZIALE PER ADULTI
Dal vangelo secondo Luca
A Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che
aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo
Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza
prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al
tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che
la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e
benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
Parola del Signore
Per riflettere
Gesù è un bambino e quindi non sa ancora camminare: la sua presenza
però riesce a mettere tutti in movimento. È lui che provoca il viaggio:
quello dei pastori, di Maria e Giuseppe, degli angeli, della stella, dei Magi,
di Maria verso Elisabetta. Anche la scoperta del perdono è un cammino: è
partire, lasciare, ritrovare. È la sorpresa della presenza di Dio nella tua vita.
Attraverso l’esperienza di Simeone – che ricomincia il viaggio della vita
quando ormai sembrava interrotto per sempre - Gesù aiuta anche noi a
compiere il viaggio della riconciliazione: con noi stessi, con Dio, con le
persone attorno a noi, con la creazione. Ed è questa la speranza.
“Simeone aspettava”
Da Adamo l’uomo è già vecchio, perché ha perso la sua vera immagine:
quando l’uomo perde Dio, non sa più chi è, da dove viene, che cosa deve
fare, chi lo ama davvero. Solamente in Dio l’uomo trova la sua vera
immagine. Simeone, però, aspetta; ha nostalgia (=desiderio) non di quello
che è avvenuto, ma di quello che verrà. Vede che gli uomini si sentono
divisi in se stessi, senza pace, senza armonia. Aspetta, quindi, qualcuno,
non qualcosa, uno che restituisca agli uomini il loro vero volto.
AVVENTO 2014 – CELEBRAZIONE PENITENZIALE PER ADULTI
Dentro di me abita un uomo “vecchio”, che sente di aver perso la sua vera
immagine… Dentro di me abita il desiderio di qualcuno che mi possa ridare
speranza…
Signore, pietà – Signore, pietà
“...portavano il bambino Gesù”
Gesù entra nel tempio “come un bambino”, che indica speranza, forza,
giovinezza; vuol dire che il futuro sta tutto davanti. Questo vecchio
accoglie Gesù nelle braccia e, accogliendolo, diventa “bambino” anche lui.
Gesù dice: ”Se uno non diventa bambino non entra nel regno”, che non è il
paradiso soltanto. Il regno è il modo di vivere che il Signore ha portato.
Gesù sarà “bambino” per tutta la vita, sempre. Gesù riceve tutto dal Padre.
Gesù dice: “Io non posso far niente se non quello che sento e vedo fare dal
Padre mio. Quello che dice e fa lui anch’io lo faccio”.
Ripenso agli incontri quotidiani: a casa, sul lavoro, con i figli… sono incontri
che mi chiedono gratuità, mi chiedono di lasciarmi accogliere come un
bambino…
Signore, pietà – Signore, pietà
“...lo accolse tra le braccia”
In questo brano c’è una bellissima immagine: questo vecchio che sostiene
tra le braccia Gesù. Quando facciamo la comunione siamo noi, come
Simeone, che sosteniamo Cristo, ma in realtà è lui che sostiene noi con il
suo corpo, ci ringiovanisce, ci rinnova, ci dona la sua speranza. Un anziano
prende un bambino e viene cambiato. Sa che prima della morte ci sarà il
Messia e con il Messia davanti alla morte anche quest’ultima cambia
aspetto. Se incontri Cristo prima della morte (che non è soltanto quella
fisica, ma sono le sofferenze di ogni giorno), allora la sua luce rischiara la
morte di tutti i giorni.
Riconosco, Signore, la mia fede fragile; ripenso alla mia partecipazione
all’Eucaristia, alla preghiera personale, all’ascolto della Parola di Dio, al
tempo dato a Dio nelle mie giornate…
Signore, pietà – Signore, pietà
AVVENTO 2014 – CELEBRAZIONE PENITENZIALE PER ADULTI
“...luce per illuminare le genti”
Ora Simeone può partire, perché ha visto una luce, più forte di ogni buio,
più forte anche della morte. Questo è Gesù! Ora vede la sua vita con occhi
nuovi, con gli occhi di Dio che viaggia insieme a lui. Come per Simeone,
anche per te: solo Gesù riempie la tua vita; niente di meno dell’Amore e
della Verità ci può rendere felici. Solo Gesù entra nella vita senza togliere
la tua libertà, perché dà tutto se stesso senza chiedere niente in cambio.
Gesù mi riconsegna a me stesso e mi riconsegna agli altri. Ripenso alla mia
vita nella comunità cristiana, nella comunità civile, al rapporto con le cose,
all’attenzione ai più poveri…
Signore, pietà – Signore, pietà
Padre nostro
Donaci, Signore, la tua speranza e rendici testimoni della tua presenza
nella nostra vita. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen
Dopo la confessione
Preghiera a Maria, donna dell'ascolto (papa Francesco)
Maria, donna dell’ascolto, rendi aperti i nostri orecchi;
fa’ che sappiamo ascoltare la Parola del tuo Figlio Gesù
tra le mille parole di questo mondo;
fa’ che sappiamo ascoltare la realtà in cui viviamo,
ogni persona che incontriamo,
specialmente quella che è povera, bisognosa, in difficoltà.
Maria, donna della decisione, illumina la nostra mente e il nostro cuore,
perché sappiamo obbedire alla Parola del tuo Figlio Gesù,
senza tentennamenti; donaci il coraggio della decisione,
di non lasciarci trascinare perché altri orientino la nostra vita.
Maria, donna dell’azione, fa’ che le nostre mani e i nostri piedi si muovano
“in fretta” verso gli altri, per portare la carità e l’amore del tuo Figlio Gesù,
per portare, come te, nel mondo la luce del Vangelo. Amen.