Frigentini nel mondo: storie di vita

I FRIGENTINI NEL MONDORACCONTATI IN UN LIBRO
(NoveColonne ATG) Avellino - Nei giorni scorsi è stato presentato il libro “Frigentini nel mondo:
storie di vita”. E’ un lavoro che va a completare una fase propedeutica che comprendeva una serie
di ricerche e interviste iniziate lo scorso agosto. In Irpinia non c’è paese che sia stato esente
dall’emorragia migratoria, Frigento vanta attualmente 1234 residenti all’estero, 611 maschi e 632
femmine. Il tema, come è ovvio, è attualissimo e antico allo stesso tempo, coinvolge ogni famiglia
del comune irpino. La pubblicazione è divisa in due tronconi fondamentali. Nel primo si sviluppa
un’attenta analisi dei dati statistici sulla portata dell’emigrazione campana, prima, e frigentina, poi.
La seconda parte, invece, raccoglie alcune interviste somministrate a frigentini che nell’agosto 2007
erano tornati nel paese d’origine. Le interviste rappresentano le caratteristiche delle migrazioni.
Dalle parole degli emigrati vengono fuori le motivazioni fondamentali, per lo più comuni, che
hanno portato a lasciare il proprio paese, ma rappresentano fortemente le sfaccettature psicologiche
successive all’allontanamento. L’emigrazione frigentina si contraddistingue per le varie destinazioni
scelte. Dalle fonti consultate, ovvero l’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (Aire), viene fuori che
frigentini risultano attualmente residenti in 22 nazioni in quattro continenti differenti. Le quote
maggiori si riscontrano in Germania, con 249 residenti di origine frigentina, e in Argentina, con
225. “Abbiamo limitato le indagini alla migrazione verso l’estero – ha dichiarato Deborah Calò che
ha coordinato il progetto – perché riuscivamo in questo modo ad avere elementi certi grazie
all’Aire. Sappiamo benissimo che tanti frigentini sono emigrati in svariate parti all’interno della
nostra stessa nazione, ma la ricerca diventava meno scientifica, più approssimativa”. Antonio
Ranaudo, presidente del Forum dei Giovani, ha poi aggiunto: “il progetto ‘Frigentini nel mondo’ è
nato per informare i giovani su un fenomeno sociale attuale e consistente come l’emigrazione; per
rafforzare il senso d’appartenenza delle nuove generazioni alla comunità frigentina; assumere
consapevolezza della positività del confronto con paesi e culture straniere”. Il progetto è stato
finanziato dalla Provincia di Avellino, dal Coordinamento Provinciale dei Forum Comunali della
Gioventù e dall’Amministrazione Comunale di Frigento.
L’IMPRENDITORE IACONO FRA I RAGUSANI PREMIATI
(NoveColonne ATG) Ragusa - Riabbracciando Ragusa, sul palco del premio Ragusani Nel Mondo,
il prossimo 31 agosto, salirà Luciano Iacono, noto imprenditore del Belgio che arriverà con qualche
giorno di anticipo in provincia per incontrare un gruppo di colleghi locali. Ragusano di Charleroi,
da giovane apprendista meccanico diventa apprezzato imprenditore, concessionario di una nota
marca di auto giapponese. Molto inserito nel tessuto socio economico del Belgio, è rimasto sempre
legato alla sua città di origine, dove è nato il 3 dicembre del 1947. Ha promosso svariate attività
culturali, impegnandosi nel contempo ad aprire il mercato belga ai prodotti dell’economia iblea. La
sua gioventù trascorre felicemente fra le attività dell’oratorio della Chiesa di San Salvatore e i primi
calci al pallone nella squadra di calcio con gli amici. Nel 1964 il suo destino ha una svolta
improvvisa. Su invito dello zio Giovanni emigra in Belgio, dove lo stesso è titolare di una avviata
attività casearia. Proprio dallo zio Giovanni, cui rimarrà legato per sempre, apprende i segreti del
commercio e soprattutto ne eredita il carisma e l’abilità negli affari, nonché la tensione al
conseguimento del successo nella vita. Si stabilisce definitivamente in Belgio e trova lavoro come
meccanico presso un rivenditore di moto. Carattere estroverso, di indole bizzarra ma tenace nel
sostenere le sue convinzioni, nell’estate del 1967 si segnala per un gesto ardimentoso, affrontando il
primo viaggio di ritorno a Ragusa a bordo della sua Lambretta. Il suo viaggio avventuroso non
sfugge alle cronache giornalistiche del tempo, e il quotidiano La Sicilia gli dedica un articolo sulle
pagine della cronaca di Ragusa. Poi apre varie officine fino alla svolta decisiva, nel 1985, quando
diventa concessionario dell’Honda, e ne favorisce l'affermazione del marchio nel mercato belga,
ricevendo significativi attestati di stima e riconoscenza dalla casa madre, con fatturati e volumi di
vendita in costante e continuo progresso negli anni. Fiero ed orgoglioso della sua ragusanità,
Luciano è rimasto molto legato alla sua città di origine, e nel giugno del 2007, assecondando un
desiderio dello zio Giovanni, riunisce a Charleroi centinaia di famiglie ragusane sparse in tutto il
Belgio per la prima “Festa Ragusana del Belgio”, che diventa alveo dell'arte e della gastronomia di
tradizione ragusana. Nel dicembre dello stesso anno promuove e organizza una serie di apprezzati
concerti, in diverse chiese di Charleroi e Manage, del Coro Polifonico Ibleo..
A MONTEFALCIONE PER LE VIEDEL BORGO: CON “MIGRAZIONISONORE”
(NoveColonne ATG) Avellino - La Pro Loco di Montefalcione si presenta ai visitatori di “Per le
Vie del Borgo” con una nuova forma. Da quest’anno, infatti, diventa Pro Loco "Emilio Ruggiero".
Una intestazione che non è semplicemente un atto formale per commemorare un amministratore che
è stato punto di riferimento per la nostra attività. È piuttosto e soprattutto un modo per ricordare
l’uomo, affinché nel futuro questa semplice intestazione possa incuriosire i più giovani e li spinga a
conoscere il suo operato fino ad imitarne impegno civico e passione umana. L’amore per la musica,
l’intuizione della sua carica comunicativa, il progetto “Per le Vie del Borgo” gli appartengono in
pieno. Così come l’ambizione di rendere il Centro Storico di Montefalcione piazza dell’incontro e
dello scambio culturale attraverso la musica. La Pro Loco di Montefalcione in questi sette anni ha
declinato questo principio-obiettivo in modi sempre diversi, ma coerenti tra di loro. “Siamo partiti
dal "qui" – spiega la Pro Loco - dalla musica irpina e sannita, per poi ampliare sempre di più la
nostra ricerca musicale coniugando le arti proprie dell’esibizione musicale di strada, con quelle
dell’esibizione su di un palco. Accostando melodie di contesti geografici e musicologicamente
diversi, sperimentando una formula di Festival musicale che da Festival della musica popolare è
maturato in Festival Internazionale delle culture musicali. Una crescita artistica e organizzativa di
rilievo. Sia dal punto di vista qualitativo, giacché l’affluenza di visitatori si incrementa
esponenzialmente ogni anno, Sia dal punto qualitativo relativamente all’offerta musicale che è
diventata di portata internazionale, ma anche rispetto ai servizi accessori offerti agli ospiti”. E visto
il successo dello scorso anno, “Migrazioni Sonore” diventa la formula su cui quest’anno si investe
nuovamente con i dovuti arricchimenti e nuovi elementi, primo tra tutti il racconto e la narrazione di
storie di vita, alla base della scelta di aggiungere quelle enigmatica (E). Per le Vie del Borgo cresce
grazie ad un gruppo affiatato, cordiale, caloroso e passionale, che è pronto ad accogliervi
numerosissimi per una Settima Edizione di successo.