Superficie
Popolazione
Lingua
Religione
Unità monetaria
Forma Istituzionale
Sede di governo
30.528 Kmq
10.780.000 (2004)
Fiammingo(56%),francese(43%),tedesco(1%)
Maggiormente Cattolica
Euro
Monarchia Costituzionale e Stato federale
Bruxelles
Fonte: Business Atlas 2010
Quadro macroeconomico
L’economia belga presenta una situazione stabile, con una struttura di mercato
aperta ed evoluta. Dopo una contrazione nel 2009, il PIL ha ripreso a crescere
nel 2010.
Terziario: è il settore dominante (75% del PIL) con commercio, trasporti e
comunicazioni, servizi finanziari e assicurativi, locazioni, attività professionali.
Industria: segue il terziario (23% del PIL) con prevalenza di industrie
meccaniche, chimiche, farmaceutiche, elettroniche e alimentari.
Agricoltura: copre l’80% del fabbisogno nazionale, ma incide scarsamente
sull’economia, (0,8% del PIL).
Principali partners commerciali: paesi europei (Germania e Francia). La
propensione al commercio internazionale è dovuta alla situazione geografica
del paese e alla limitatezza del mercato interno.
Ufficio E-Commerce e Commercio Estero
Camera di Commercio di Genova
In uno scenario economico complessivamente positivo emergono però
significative divergenze regionali:
 la Vallonia presenta un livello di sviluppo inferiore e un elevato tasso di
disoccupazione.
 Bruxelles, orientata verso il terziario avanzato, trae beneficio
dall'Unione Europea e dalla globalizzazione economica, ma resta
ostacolata dalla limitatissima estensione territoriale.
 Le Fiandre, con un'economia molto orientata all'export, costituiscono
l'area forte del Paese per posizione geografica e infrastrutture di
comunicazione (il sistema portuale Anversa-Gand-Zeebrugge, reti
stradali e ferroviarie ben integrate e l'aeroporto internazionale di
Bruxelles).
Interscambio commerciale con l’Italia
Dall’analisi della bilancia commerciale italiana nei confronti del Belgio emerge
un saldo negativo per l’Italia nel triennio 2006-2007-2008. Nel primo
semestre del 2010 si è però registrato un aumento del 10,40% (esportazioni
18,6% e importazioni 18,5%).
Prodotti esportati in Italia: prodotti farmaceutici, prodotti chimici, materie
plastiche, macchinari, autoveicoli.
Prodotti importati dall’Italia: metalli, prodotti minerali, sintetici, chimici,
farmaceutici, pietre preziose, tessili, calzature e prodotti alimentari. I dati delle
importazioni di prodotti italiani in Belgio confermano il consolidamento di un
processo d’integrazione fra le economie dei due Paesi.
Prospettive future
Il governo federale, guidato dal primo ministro Yves Leterme, dovrebbe
rimanere in carica fino alla fine del mandato previsto nel 2011, portando avanti
le priorità e le politiche economiche varate dal governo uscente:
 risanamento economico
 riduzione del debito pubblico
 aumento dei salari
 crescita del PIL dell’1,4% nel 2011 e appena sopra il 2% nel 2012-14
 recupero della domanda esterna entro il 2014, nonostante la ripresa
economica dei maggiori partner commerciali del Belgio appaia rallentata
 recupero degli investimenti e mantenimento del tasso d’inflazione al di
sopra della media dell’area euro.
Belgio e Genova
A seguito delle ricerche sul db in possesso dell’Ufficio, le imprese genovesi
che hanno dichiarato di avere rapporti con il Paese in questione sono
circa 150: occorre però segnalare che il db prende in considerazione insieme
sia Belgio che Lussemburgo (quindi i numeri potrebbero essere falsati).
Le imprese genovesi appartengono sostanzialmente ai settori sopra esposti.
Febbraio 2011
Ufficio E-Commerce e Commercio Estero
Camera di Commercio di Genova