"Per le vie del borgo" è con Telethon
per la raccolta fondi 2009 "I borghi
bor
dell'Irpinia per la ricerca".
saluti dell'associazione
2
Questa promozione fa di Per le Vie del Borgo un tassello decisivo della programmazione
turistico – culturale non solo dell’Ente Provinciale, che, scegliendo la nostra
manifestazione, ha mostrato di credere fortemente nel progetto sul quale da dieci
anni la Pro Loco sta investendo, ma anche della programmazione della Regione
Campania che ha finanziato l’”Irpinia Sistema Festival” attraverso i fondi POR
2007/2013 assicurandone la sostenibilità economica e finanziaria fino al 2013.
La Pro Loco di Montefalcione ha assunto questa importante e decisiva consegna con
l’entusiasmo e la professionalità di sempre, spingendosi oltre la consueta e ricca
proposta culturale. Abbiamo scelto di cimentarci in un’esperienza organizzativa
complessa e orientata al massimo gradimento da parte del visitatore, attore principale
della nostra manifestazione.
Restano confermati gli ingredienti di sempre: Mostre – Antichi e nuovi mestieri –
Gruppi itineranti Internazionali – Manifestazioni teatrali – Tavole rotonde di discussione
– Stand gastronomici elementi quest’anno completamente riconsiderati alla luce
dell’esigenza di garantire alti standard di qualità sia in termini di fruizione dell’offerta
culturale che di ricettività organizzativa e logistica.
Last but not least, il Festival Internazionale delle culture musicali MIGRAZIONI
SONORE vanta l'importante gemellaggio con il Festival “Lo Spirito del Pianeta” che
si tiene in provincia di Bergamo quale primo passo verso la creazione di una rete
nazionale improntata al confronto, allo scambio di buone prassi ed alla crescita
sinergica delle manifestazioni interessate e, di riflesso, dei territori e delle comunità
coinvolte.
Per le Vie del Borgo 2009…la conferma di un’avventura rivelatasi un successo!
Anche per te...ricordando Mario Pagliuca
Per le Vie del Borgo 2009
VIII Rassegna di musica Etnica
info e contatti: 0825 97 70 17
www.prolocomontefalcione.it
Direttore Artistico Fiorenza Calogero
Cultura e Relazioni Esterne Raffaella Festa
Responsabile Scenografia Massimo Pagliuca
Pro Loco “Emilio Ruggiero”
piazza Guglielmo Marconi
83030 Montefalcione (AV)
tel/fax 0825 97 70 17
Presidente Ennio Pericolo
Vice Presidente Raffaele D’Amore
Segretario Mario Ruberto
apache arizona
La Pro Loco Emilio Ruggiero di Montefalcione presenta l’edizione 2009 di Per le Vie
del Borgo con una grande e prestigiosa novità: la manifestazione è parte dell’iniziativa
finanziata dalla Regione Campania- Assessorato alle Attività Produttive, “Irpinia
Sistema Festival”all’interno dei “Viaggi della Creatività” dell’anno 2009.
“Irpinia Sistema Festival” è un ambizioso programma culturale messo a sistema e
coordinato dalla Provincia di Avellino. L’Ente ha scelto di porsi organizzatore unico
e propulsore di cultura eleggendo, sette, tra le manifestazioni di maggior successo
realizzate sul territorio provinciale, come tappe del “Festival itinerante della Creatività”.
“L'uomo non ha un corpo separato dall'anima. Quello che chiamiamo corpo è la
parte dell'anima che si distingue per i suoi cinque sensi”
William Blake
“Giorovagando” è la descrizione di un modo di visitare più che semplicemente di
un moto per luogo.
Un modo che si distingue per due tratti caratteristici.
La magia come capacità di meravigliarsi e di farsi affascinare dal nuovo, dall’insolito,
dallo sconosciuto.
L’immaginazione per muoversi non solo con il corpo ma anche con l’anima e la mente.
Come se fosse un cammino attraverso di sé, per conoscere meglio il proprio spirito
fanciullo, le proprie capacità di ascoltare e di parlare utilizzando i cinque sensi.
il tema
Dalle sfumature semantiche di un verbo l’invito a tutti i visitatori di vivere l’edizione
2009 di Per le Vie del Borgo come un percorso verso la conoscenza sensoriale.
Il percorso della manifestazione vi propone un vero e proprio viaggio articolato non
solo per gratificare la vostra curiosità , ma per condurvi in una vera e propria
esplorazione introspettiva per una riscoperta dei cinque sensi, cinque porte diverse
per entrare nel magnifico giardino dell’anima profumato da sensazioni, profumi,
gusti, immagini e suoni.
La vasta scelta musicale per stimolare l'udito, il senso verso il quale si proietta il
cartellone del Festival Internazionale delle Culture Musicali.
E lo zagat, lo strumento musciale riportato nei materiali di comunicazioni, rappresenta
il gioco di suoni e vibrazioni messo in tavola dalla Pro Loco per accattivare l'orecchio,
l'anima e il corpo dei visitatori. Lo zagat è, infatti, un cimbalo dell'antico Egitto
utilizzato per accompagnare le musiche dei riti propiziatori di pace ed armonia.
Il teatro in strada ed itinerante per aprire le cinque porte verso un pieno coinvolgimento
alla manifestazione ed ai suoi obiettivi.
Mostre per affinare la capacità di osservare e non semplicemente vedere.
Gli stand gastronomici per deliziare il palato.
I laboratori del gusto per incuriosire narici e tatto.
Un viaggio che vanta la preziosa collaborazione della Condotta Alta Irpinia di Slow
Food.
Un’esplorazione sensoriale ma anche avventurosa.
Il borgo di Montefalcione sarà infatti trasformato in un dedalo di strade in cui i
viaggiatori/vagabondi potranno ammirare miniature di monumenti, simboli delle
maggiori culture internazionali riprodotti, con una particolare tecnica, da giovani
artisti ed artigiani del territorio provinciale.
La tavola rotonda, infine, offirà un momento di riflessione sul tema “muoversi in
libertà” , una frontiera da raggiungere per l'eliminazione delle barriere architettoniche
e culturali, perchè spetta anche ai diversamente abili il piacere di girovagare in
libertà.
tunisia
Girovagate responsabilmete!
seguici ON LINE!
Telecamere e web cam saranno posizionate in
vari angoli del borgo per riprendere la
manifestazione che sarà mandata in diretta
streaming sul sito www.prolocomontefalcione.it
3
irlanda
“Per le Vie del Borgo” 2009 GIROVAGANDO
GIROV
sarà:
Festival internazionale delle culture musicali “Migrazioni Sonore” oltre che arti e mestieri, gruppi
etnici italiani ed internazionali, rappresentazioni teatrali, tavole rotonde di discussione, mostre e cucina
etnica e stands della gastronomia locale.
24 A
Agost
gostoo
luned ì
4
ore 19:00
Taglio del nastro ed apertura dell' 8°edizione di Per le Vie del Borgo
ore 21:00
Apertura Festival Internazionale delle Culture Musicali con Spettacolo Pirotecnico
ore 22:00
Laboratorio del Gusto - Casa Slow Food
a cura di LA PIROTECNICA ORIENTALE
di Fabrizio Graziano
a cura della Condotta Alta Irpinia in collaborazione con la Condotta di Avellino
8° Rassegna di Musica Etnica
cartellone
ccartel
artellone
llone 2009
20
009
ALLA BUA in concerto
25 A
Agost
gostoo
marted ì
ore 18:00
ore 22:00
Tavola rotonda
Girovagando senza Barriere.
Laboratorio del Gusto - Casa Slow Food
a cura della Condotta Alta Irpinia in collaborazione con la Condotta di Avellino
8° Rassegna di Musica Etnica
DALTROCANTO in concerto
26 A
Agost
gostoo
mercoled ì
ore 22:00
Laboratorio del Gusto - Casa Slow Food
a cura della Condotta Alta Irpinia in collaborazione con la Condotta di Avellino
8° Rassegna di Musica Etnica
MARCELLO VITALE in concerto con la partecipazione
di
M’Barka Ben Taleb
Il Festival Migrazioni Sonore è anche:
Musica in Strada
LA VIA PER LA PACE - Tibet, India
NYATEPE - Togo, Africa Occidentale
YELLOW BIRD - Arizona, Nord America
YAPUNAI - Bolivia, Sud America
JASMIN ENSAMBLE - Tunisia, Nord Africa
NASS MARRAKECH - Marocco, Nord Africa
CEOLINN - Irlanda
SAOR PATROL - Scozia, Nord Inghilterra
Teatro in Strada
VIAGGI TRA I SENTIERI DELL’ESSERE
Teatro itinerante
GIROVAGANDO NELLA STORIA
L'espressione world music si riferisce in genere alla musica che
presenta una contaminazione fra elementi di musica pop e
musica etnica . Alcuni esempi di questo genere sono l'opera
di Peter Gabriel o di Paul Simon. I progetti musicali che
attingono a tradizioni culturali diverse tendono a travalicare
le classificazioni tradizionali; per world music si intende dunque,
l'opera di artisti che rifiutano di adottare un qualsiasi specifico
linguaggio musicale tradizionale, o addirittura, nell'accezione
estrema, "tutta la musica del mondo", intesa come un tessuto
continuo di esperienze correlate e componibili, in opposizione
alla visione tradizionale della musica suddivisa in generi e
tradizioni musicali indipendenti.
Direttore Artistico
Fiorenza Calogero
migrazioni sonore
Somiglianze e caratteri omogenei, nascosti dietro vistose e
profonde differenze, accomunano e congiungono le varie
espressioni musicali del mondo.
Data l'evoluzione dei sistemi di trasporto e di comunicazione anche solo rispetto
all'inizio del XX secolo, non stupisce che le tradizioni occidentali vengano in contatto
con quelle di altre culture, con reciproca influenza; in questo senso, è verosimile che
il confine fra quella che viene chiamata pop music e la musica etnica diventi via via
più sfuggente. I critici di questa tendenza osservano che essa potrebbe portare, sul
lungo periodo, a una sostanziale "globalizzazione" della musica che coinciderebbe
con un depauperamento delle tradizioni musicali dei popoli. Da questa preoccupazione
nasce quindi, come contromisura, l'interesse per lo studio e la preservazione delle
tradizioni musicali dei paesi del terzo mondo.
Lo spirito che anima il format “MIGRAZIONI SONORE” Festival delle culture musicali
del Mondo, giunto alla sua terza edizione, mira al rispetto dell'individualità musicale,
e alla valorizzazione dei linguaggi espressivi tipici di ogni popolo. L’attenzione è
rivolta alla storia di una comunità favorendo le modalità per esprimere la propria
soggettività, alla creatività individuale e collaborativa che portino alla costituzione
di reti sociali in grado di contrastare il rischi di “globalizzazione”. Dall'Asia all'America
del Sud, dalla Bretagna all'Ungheria, dalla Scozia alla Bolivia, da Israele alla Slovacchia,
dalla Spagna agli Stati Uniti e al mondo arabo: scelte artistiche senza compromessi
hanno qualificato nel corso degli anni “MIGRAZIONI SONORE”. Molti dei più apprezzati
gruppi del momento hanno avuto da queste parti la prima consacrazione all'interno
di un importante festival nazionale. Scoprire nuovi talenti, affiancandoli a consacrati
mostri sacri della scena è da sempre uno degli obiettivi degli organizzatori. A lungo
andare si è verificata una benevola ricaduta anche in Campania, che può oggi vantare
una serie di giovani artisti di ottimo livello, maturi per più impegnative esperienze.
Fiorenza Calogero
Ideatrice e Direttore Artistico MIGRAZIONI SONORE
Il gemellaggio con il Festival “Lo Spirito del Pianeta”
Promuovere e favorire l'incontro, la conoscenza reciproca e la
fratellanza tra i popoli; contribuire a conoscere, valorizzare,
salvaguardare le culture tribali; sostenere popoli o gruppi
tribali nella tutela e salvaguardia delle condizioni ambientali ed
economiche, necessarie a preservare la loro sopravvivenza,
il mantenimento e la valorizzazione delle proprie tradizioni:
questo lo scopo del Festival “Lo Spirito del Pianeta” ideato
dall’ L'Associazione Chinuace in Toatiuh Sesto Sole di Bergamo.
Ed è proprio con questo spirito che l’Associazione ha deciso di impegnarsi nella
realizzazione di diversi progetti di solidarietà in collaborazione con alcuni dei Gruppi
etnici che hanno partecipato al Festival interculturale. I gruppi si sono fatti portavoce
di istanze e bisogni sulla base dei quali l’Associazione ha attuato, in prima persona,
interventi si sostegno e sviluppo, nei diversi paesi di provenienza degli artisti.
Il gemellaggio con “Per le Vie del Borgo” è parte di un percorso cominciato con altre
realtà culturali del territorio italiano con l’obiettivo di creare una rete di manifestazioni
che riesca a sensibilizzare le comunità territoriali ad una maggiore attenzione all'Altro.
Il nostro impegno è speso affinché i Festival che organizziamo non siano solo un
momento di divertimento ma l'occasione per creare percorsi di crescita culturale e
di solidarietà.
Associazione Chinuace in Toatiuh Sesto Sole
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“Per le Vie del Borgo” è con telethon per la raccolta fondi 2009
Cresce e si consolida il partenariato tra Per le vie del Borgo e il comitato provinciale di Telethon.
Visti i soddisfacenti risultati raggiungi a sostegno dei progetti e delle campagne di sensibilizzazione
realizzate da Telethon lo scorso anno, il comitato provinciale ha deciso di riproporre anche per
questa stagione di programmazione estiva l’iniziativa “Borghi dell’Irpinia” per la ricerca.
Per le Vie del Borgo è con Telethon
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Borghi dell’Irpinia per la Ricerca ed altre iniziative da me coordinate sul territorio provinciale
hanno permesso di raccogliere nell'anno appena passato (1/7/2008 - 30/06/2009) una cifra di tutto
rispetto (viste le modestissime risorse, personali ed economiche, di cui dispongo per organizzare
tale attività). Quasi 60.000,00 euro. Se poi a questa cifra aggiungiamo raccolte dei partner
istituzionali (come BNL) e le donazioni di privati cittadini, la suddetta cifra sicuramente si triplica.
Questi dati ci permettono di collocare l'Irpinia tra le povince più generose d'Italia e di sentirci
partecipi dei successi di Telethon.
E' storia recentissima quella dell'importantissima scoperta realizzata da Marco Sardiello, un
giovane borsista di Taranto che ha collaborato con lo staff del Prof. Andrea BALLABIO, Direttore
del TIGEM (l'Istituto Telethon di Genetica e Medicina) di Napoli.
Il lavoro, pubblicato sull'autorevole rivista scientifica "Science" ha spalancato la porta su un
mondo finora completamente ignorato dal mondo scientifico. E' stato scoperto il gene (TFEB) che
coordina le attività dei "lisosomi", organelli della cellula, preposti allo smaltimento delle sostanze
tossiche. L'accumulo di tali sostanze è causa di malattie neurodegenative come il Parkinson,
l'Alzheimer e la Corea di Huntington sempre più diffuse
Queste ed altre scoperte scientifiche necessitano di una maggiore attenzione e solidarietà ed
anche quest’anno, dopo la felice esperienza dell’edizione 2008, contiamo sulla sensibilità dei
visitatori di Per le Vie del Borgo non solo per spingerli a donare, ma soprattutto a conoscere e
sostenere il mondo Telethon.
So di chiedere un impegno non facile, ma ciascuno, col suo piccolo impegno, può aiutarci a
realizzare grandi progetti.
Agostino Annunziata
Coordinatore Provinciale Telethon di Avellino
scozia
La sua mission è:
• EDUCARE al gusto, all’alimentazione, alle scienze gastronomiche.
• SALVAGUARDARE la biodiversità e le produzioni alimentari tradizionali ad essa collegate: le
culture del cibo che rispettano gli ecosistemi, il piacere del cibo e la qualità della vita per gli
uomini.
• PROMUOVERE un nuovo modello alimentare, rispettoso dell’ambiente, delle tradizioni e delle
identità culturali, capace di avvicinare i consumatori al mondo della produzione, creando una rete
virtuosa di relazioni internazionali e una maggior condivisione di saperi.
All’interno di “Per le Vie del Borgo”, verrà allestita la “Casa Slow Food”, in cui la condotta Alta
Irpinia, in collaborazione con la Condotta di Avellino, presenterà tre Laboratori del gusto.
Si tratta di una formula a marchio registrato, inaugurata al Vinitaly di Verona nel 1994, diventata
l’elemento caratterizzante delle manifestazioni targate Slow Food, grandi e piccole. Il suo successo
dimostra che essi raccolgono esigenze profonde del consumatore contemporaneo: il desiderio
dell’approccio diretto, dell’assaggio in degustazione guidata, quindi il recupero della sensorialità;
l’avvicinamento al cibo come divertimento e atto gratificante piuttosto che come necessità o
costrizione nutrizionale ;l’appagamento della curiosità nei confronti di cibi a volte rari e preziosi,
unito alla gratificazione intellettuale di conoscerne la storia e le particolarità. In un contesto
ambientale piacevole, attraverso un servizio attento e professionale si stimola nei partecipanti
l’atteggiamento curioso e l’attenzione verso i prodotti.
Nel corso di un’ora circa gli esperti che conducono il Laboratorio comunicano elementi di tecnica
di degustazione, presentano i prodotti dal punto di vista merceologico e produttivo, spesso
avvalendosi della testimonianza del produttore e di un tecnico del settore.
Slow Fo od
Slow Food significa dare la giusta importanza al cibo, imparando a godere della diversità delle
ricette e dei sapori, a riconoscere la varietà dei luoghi di produzione e degli artefici, a rispettare
i ritmi delle stagioni e del convivio. Slow Food afferma la necessità dell'educazione del gusto come
migliore difesa contro la cattiva qualità e le frodi e come strada maestra contro l' omolagazione
dei nostri pasti; opera per la salvaguardia delle cucine locali, delle produzioni tradizionali, delle
specie vegetali e animali a rischio di estinzione; sostiene un nuovo modello di agricoltura, meno
intensivo e più pulito.
Slow Food promuove, comunica e studia la cultura del cibo in tutti i suoi aspetti.
La degustazione si trasforma così in un momento di esplorazione dei propri sensi, di conoscenza
di un territorio attraverso i suoi prodotti.
Vicenzo Basile
Fiduciario Condotta Alta Irpinia
Laboratori del Gusto formaggio - salami - pane e pasta
a cura della Condotta Slow Food Alta Irpinia in
collaborazione con la Condotta di Avellino
ore 22:00
Casa Slow Food - Via Palazzo Vecchio
I laboratori sono gratuiti
E’ possibile prenotarsi entro le ore 21:00 rivolgendosi al punto informazione
o inviando una e-mail al seguente indirizzo [email protected]
7
bolivia
musica in strada
8
Nome
Provenienza
Strumenti
Dove suonano
La Via per la Pace
Tibet, India
Tamburi, Campane, Cembali, Trombe
Punto 1
Nome
Provenienza
Strumenti
Dove suonano
Nyatepe
Togo, Africa Occidentale
Artigianali
Punto 2
Nome
Provenienza
Strumenti
Dove suonano
Yellow Bird
Arizona, Nord America
Tamburi, Flauti
Punto 3
Nome
Provenienza
Strumenti
Dove suonano
Yapunai
Bolivia, Sud America
Tamburo, Chiarango, Flauto Andino
Punto 4
Nome
Provenienza
Strumenti
Dove suonano
Jasmin Ensamble
Tunisia, Nord Africa
Chitarra, Violino, Flauto, Percussioni
Punto 5
Nome
Provenienza
Strumenti
Dove suonano
Nass Marrakech
Marocco, Nord Africa
Sintir, Cembali
Punto 6
Nome
Provenienza
Strumenti
Dove suonano
Ceolinn
Irlanda
Violino, Benjo, Mandolino, Flauto, Perussioni
Punto 7
Nome
Provenienza
Strumenti
Dove suonano
Saor Patrol
Scozia, Nord Inghilterra
Tamburi, Cornamusa
Punto 8
25 Agosto martedì
DALTROCANTO
Dalla comune passione per la musica
popolare nasce una proposta che nel solco
della tradizione si apre a sonorità diverse e
nuove, reinterpretando in modo originale e
attuale il repertorio di canti e balli proprio
della tradizione della Campania e del
Sud Italia.
Strumenti di diverse aree geografiche e musicali - zampogna e ciaramella,
chitarra battente e classica, bouzouki greco e irlandese, mandolino e
mandoloncello, basso elettrico, tammorra e tamburello - si mescolano
naturalmente alle voci e alle danze, dando vita a uno spettacolo dalla
trascinante energia sonora.
Una conferma che l’affermazione dell’identità locale non impedisce il dialogo
e lo scambio con altri mondi e culture ma, anzi, costituisce valore aggiunto
nel superarne ogni barriera.
26 Agosto mercoledì
merccoled
mer
oledìì
musica da palco
MARCELLO VITALE
con la partecipazione di
24 Agosto luned
unedìì
ALLA BUA
Gli Alla Bua nascono dalle
esperienze più tradizionali della
cultura musicale salentina.
Si sono formati tra le ronde
della storica festa di San Rocco
a Torrepaduli, nelle notti
itineranti del canto a Santu
Lazzaru, nelle tipiche feste
nelle curti fatte di vino, voci
spiegate e incessabili
tamburelli. Qui si sono uniti i
componenti, ragazzi
provenienti da vari paesi del
Salento (da Casaran,
Torrepaduli, Collepasso,
Racale fino alla grica Sternatia),
con la comune coscienza di
sentire propria l’eredità della
musica popolare, appresa
direttamente nelle proprie case,
con la grande passione di
suonarla, di tramandarla e di
divulgarla.
9
Mbark
Mbarka Ben Taleb
"... a ogni longitudine e in ogni tempo
il Sud ha rappresentato una fonte
inesauribile di ispirazione poetica.
Questi influssi ambientali, rimasti invariati
per migliaia d'anni, hanno anche dato
un'impronta decisiva alla nostra arte.
Con "Made a Sud" intendiamo inaugurare
un nuovo percorso musicale che metta
in risalto gli elementi espressivi che da
sempre generano questa magia".
togo
Rappresentazioni Teatrali a cura di ANSPI - Compagnia Teatrale PORTARUA
La passione per il teatro ormai è prerogativa solo di poche persone, nonostante il fascino insito
nello spettacolo. Pochi,purtroppo, sono i giovani che amano assistere a questo genere di opere.
E ancora meno quelli che si prestano e riescono ad effettuare una rappresentazione davanti ad
un pubblico,riuscendo a trattenere l’emozione, l’ansia, la paura, facendo catapultare il pubblico
in un mondo parallelo dove sono loro a creare l’atmosfera.
Dal 2003, a Montefalcione, è nata la compagnia teatrale ANSPI “Portarua”, la quale in questi
anni ha portato in scena opere come “La fortuna con la F maiuscola” di E. De Filippo, “Non è
vero…ma ci credo” di P. De Filippo, alcune opere di S. Fayad come “Il settimo si riposò” e “Cose
turche”, seguiti dal regista-attore Salvatore Mazza.
rappres
appresentazioni
ppresentazioni
rappresentazioni
rappr
t
teatrali
teatralil / teatro in strada
strada
d
10
Negli ultimi due anni invece, la compagnia ha supervisionato la propria gestione realizzando
spettacoli dal titolo “Mettimmece d’accordo e ce vattimme” di Gaetano Di Maio, e a breve, nel
2009 vedremo la messa in scena di “Chell’ nun è mai stata prena” dei fratelli Canzano.
Le risate e le tante sorprese sono assicurate da artisti che ogni anno mettono tutto il proprio
impegno nella realizzazione dello spettacolo, e che riescono sempre a raggiungere l’obiettivo
finale: far divertire il pubblico, e farlo avvicinare ad un genere di opera che merita tutta la nostra
attenzione.
All’interno del Cartellone di “Per le Vie Del Borgo – 2009 PORTARUA propone due percorsi di
animazione teatrale: Viaggio tra i sentieri dell’essere e Girovagando nella Storia.
Viaggio tra i Sentieri dell’Essere
Via Ariella
testi e regia Giuseppe De Vita
aiuto regia Emilio Polcaro
musiche Nicola Dragotto
Attraverso alcuni momenti della vita, che
vanno dalla gestazione alla morte, si
sviluppa il viaggio dell'essere umano,
attraversando territori che inducono alla
trasformazione e all'adattamento di
ognuno di noi, costringendoci a passaggi
che vanno dall'esclusivo riconoscimento
dell'individuo, alla sua integrazione e
identificazione nell'ambito di comunità
senza barriere.
marocco
Girovagando
nella
Storia
Spettacolo itinerante
1° scena - attraverso le parole di un
commerciante Bizantino (1453) vivremo
un piccolo momento legato alla fine
dell'ultima parte dell'Impero Romano,
attraverso i suoi timori e il suo orgoglio.
2° scena - Un popolano, il giorno
successivo alla partenza delle 3 caravelle,
si metterà in mostra, rivelando di
conoscere dettagli della vita di Cristoforo
Colombo
3° scena - Un ricordo a quello che fu uno
dei momenti politicamente più significativi
come intento di pace e collaborazione fra
grandi potenze, ovvero, l'incontro nello
spazio fra gli astronauti degli Stati Uniti
d'America e l'Unione Sovietica
L'ingresso alla manifestazione elegantemente allestito con un arco a tutto sesto, tipico delle mura
aragonesi che tutt'oggi persistono in numerosi paesi del Sud Italia e della Puglia in particolare.
Il percorso della manifestazione allestito per incuriosire e per af fascinare.
Girovagando a e per Montefalcione, con la sensazione di camminare per strade che hanno segnato
tappe importanti della storia, di respirare profumi esotici, ascoltare lingue antiche e
meravigliarsi...meravigliarsi,....meravigliarsi!
La Maschera MASAI - Africa (1)
MOAI – Statua monolitica dell'Isola di Pasqua”Rapa Nui”.America Latina
Obelisco Lateranense – Europa (3)
Sfinge – Egitto (4)
Chac - Altare Sacrificale Maya – America Centrale (5)
(2)
scenografia
g
scenografia
Il centro storico di Montefalcione come un mondo in miniatura.
Dal talento di giovani artisti ed artigiani del territorio provinciale nascono le installazioni che a
mò di totem verranno collocate nei crocevia del Borgo.
Le sculture sono realizzate con anima di polistirene espanso sintetizzato autoestinguente rivestite
con rasante cementizio: una nuova forma d'arte che unisce, creatività, talento e tecnologia.
Elementi vincenti di MC POLIWORD e del suo titolare Giovanni Caporizzo che con la collaborazione
dello scultore Raffaele D’Amato ha realizzato le installazioni.
11
(2)
(3)
(4)
(5)
(1)
Le origini dell'abitato di Montefalcione sono molto antiche, come dimostrato dal
rinvenimento di tombe, vasi e iscrizioni romane. Nel medioevo la popolazione subì
gli assalti delle varie ondate barbariche che determinarono l'abbandono degli
insediamenti originari a favore di posizioni più facilmente difendibili. Con la
conquista longobarda e la nascita del Ducato di Benevento, fu costruito il castello
sulla collina rocciosa più alta e più ripida del paese, costituendo il primo nucleo
dell'attuale paese che troviamo indicato nel VI secolo con nome di Montefalcione
Oppidum (Registri Angioini). All'inizio del Medioevo l'abitato del comune di
Montefalcione si presentava come un insieme di frazioni, successivamente unite
dalla crescita del tessuto urbano: da un lato la zona detta del Castello, oggi
denominata Borgo Antico, più agevolmente difendibile; dall'altro, in pianura, un
altro aggregato di case, detto il "Borgo" oppure la "Taverna", sorto con finalità
commerciali. Proprio in località Taverna, nel 1680, venne edificata la Chiesa Madre
dedicata a S. Giovanni Battista l'Eremita, con annesso ospedale - monastero; più
oltre, in piena campagna, sorgeva il convento dei Benedettini di Montevergine.
Numerosi terremoti hanno colpito Montefalcione: il 5 giugno 1688, 8 settembre
1684, il 14 marzo 1702; un altro forte sisma si registrò il 29 novembre 1732 e causò
circa 2000 vittime in tutta l'Irpinia. Durante la seconda guerra mondiale Montefalcione
fu interessato dai combattimenti.
La storia di Montefalcione è anche storia di un popolo assai religioso e devoto che
attraverso una tradizione lunga quasi tre secoli ha onorato Sant’Antonio come suo
unico patrono e sua inespugnabile rocca di difesa. La storia di questo culto è narrata
dalle immagini in bronzo del portale del Santuario. Intorno al 1500 nella Chiesa
Madre (l’attuale Santuario) fu rinvenuto un quadro in legno che raffigurava l’effige
del Santo di Lisbona. Nei duri anni della peste, della fame per i montefalcionesi fu
un segno, una carezza divina. Il quadro, dopo breve tempo, venne sostituito da
una statua in legno e i devoti iniziarono a celebrare con solenni e rispettose
cerimonie Sant’Antonio. Quando, poi, nel 1688 Montefalcione scampò ad un terribile
terremoto che devastò i paesi limitrofi i montefalcionesi non poterono non riconoscere
che qualcuno dall’alto aveva protetto le loro vite e i loro averi. Da allora, l’ultima
domenica di Agosto, il paese si prepara a festeggiare con una solenne manifestazione
la vita, le opere e le grazie compiute dal Santo. Sfila per le strade del paese coperto
d’oro, portato a spalla, preceduto da centinaia di persone con lumini e candele,
seguito da una banda e altra gente ancora. Non c’è montefalcionese che alla
processione non si distragga ma non c’è neanche al mondo montefalcionese che
non faccia visita al suo protettore. Non c’è montefalcionese che nel guardarlo non
si emozioni, che non ammiri il suo manto coperto d’oro, in onore di grazie ricevute
o richieste.
tibet
Il tesoro di S. Antonio, ricco frutto delle donazioni dei devoti durante le annuali
processioni, ha fatto gola a molti. Dalla seconda guerra mondiale il tesoro del
nostro Santo di avventure ne ha affrontate, prima perseguitato, poi nel 1965 fu
rubato, poi di nuovo nel 1985 e da due anni non l’oro è stato trafugato ma due
splendidi angioletti posti ai piedi della statua. Nonostante ciò la devozione per il
nostro Santo rimane intatta nel cuore dei montefalcionesi e anche senza un pezzo
della statua o senza il manto che la copre Lui è sempre la nostra Rocca di Difesa.
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Rilevanza demo-etno-antropologica e cenni paesaggistici
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Monumenti
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Borgo Antico - (Sec. XI) - La porzione di abitato più vicina al Castello, oggi denominata Borgo Antico
testimonia, con la sovrapposizione degli stili architettonici degli edifici, la continuità storica dello
sviluppo urbano.
Chiesa della Nostra Signora del Sacro Cuore - La Chiesa della Nostra Signora del Sacro Cuore è
situata nel centro storico. E' un edificio dalla struttura lineare, realizzato in muratura semplice.
Chiesa Battista - (Sec. XVI) - Nelle zone più a valle del borgo, di notevole interesse la chiesa di San
Giovanni Battista, edificata nel 1525. Notevole è il portale in marmo con una mezza lunetta, di
pietra, incisa. Nella parte centrale presenta una decorazione con Madonna in trono e santi. La chiesa
presenta un annesso campanile in pianta quadrata realizzato nel ventesimo secolo. Accanto ad essa
sorgeva un ospedale-monastero.
Chiesa di Sant'Antonio Abate - (Sec. XII) - Discosta dall'abitato è situata la chiesa di Sant'Antonio
Abate dove è conservato un calice di argento, cesellato, nel quale è incastrato un disco raffigurante
il santo.
Chiesa e Convento della Madonna del Loreto - (Sec. XV) - La chiesa di Santa Maria del Loreto è stata
restaurata per la prima volta nel 1769. Attualmente sono stati fatti interventi di recupero del tetto,
ma l'edificio necessita di un' intervento complesso di restauro sulla struttura. Si evidenzia il portale
in pietra e il sepolcro in marmo di Lucrezia Spinelli.
Convento Benedettino - (Sec. XII) - Il convento Benedettino, fondato dai monaci di Montevergine
nel XII secolo sorse discosto dall'abitato, in zona originariamente rurale. Sede, oggi, del Comune,
conserva decorazioni e suppellettili di valore artistico e storico. Si presenta, purtroppo, in uno stato
di conservazione instabile: i pericoli più grandi sono dovuti all'umidità che, nel corso del tempo,
arreca danni all'opera artistica.
Ex Ospedale dei Pellegrini - (Sec. XVI) - L'ex ospedale-monastero, edificato nel secolo sedicesimo,
è stato oggetto di interventi con una nuove destinazione d'uso negli anni passati diventando sede
del municipio. Oggi ha assunto nuove funzioni.
Fontana Profico - (Sec. XII) - La duecentesca fontana Profico realizzata in pietra locale, è uno dei
pezzi storico artistici di valore del municipio, insieme al pozzo del chiostro del convento.
La Torre Normanna - (Sec. XI) - La torre normanna sorse nel 1042 per volere del signore Trogisio a
seguito dei continui scontri nelle terre di Montefalcione. Oggi la torre si presenta, dopo gli interventi
degli anni ottanta, inserita nel tessuto urbano. La muratura a faccia a vista è stata, infatti, ricoperta
dall'intonaco.
Lapide delle 10 "P" - (Sec. XI) - La lapide delle dieci "P" è del XI secolo. Essa è situata nel centro
storico, nella parte più antica ed è uno dei beni storici caratteristici del comune.
Palazzo Capone - (Sec. XIX) - Il Palazzo Capone è discretamente conservato. Internamente presenta
una scalinata in pietra e una cappella privata. La copertura è con volti a botte. Il giardino presenta
piante secolari di notevole interesse.
Palazzo Troisi - (Sec. XIX) - Il palazzo Troisi è stato da poco oggetto di interventi. Gli interni sono
magnifici, in particolare il giardino che oggi, con i suoi pini secolari, funge da villa comunale.
Porta Ripa - (Sec. XII) - La Porta della Ripa è stata costruita nel XII secolo fungeva da porta di accesso
al borgo medievale. La struttura è a volte a botte rifinita con intonaco rosa e muratura in pietra
locale. La leggenda narra che, poco distante, esisteva una grotta, porta d'ingresso a un tunnel che
collegava il castello di Montefalcione con quello di Serra.
Tomba di Santa Lucrezia - (Sec. XVI) - Il monumento Sepolcrale di Santa Lucrezia di Montefalcione
è stato costruito dalla sua famiglia, gli Spinelli, precisamente dai figli che, nel 1593, hanno così
voluto celebrare la loro madre. Esso è situato all'interno della chiesa di Santa Maria di Loreto.
La Via Crucis e la Cappella (1985) - Costruita nel 1895 su suolo pubblico per interessamento del
signor Davide D’Amore è situata all’incrocio di due sentieri che dall’antico borgo medievale
conducevano alla campagna sottostante. All’interno della Cappella su un semplicissimo altare di
pietra è posto un Crocefisso ligneo di discrete dimensioni e di pregevole fattura che qualcuno fa
risalire al XVIII secolo. Nell’estate del 2005, sono state installate le quindici stazioni della "Via Crucis",
opera dello scultore Giuseppe Martignetti.
Il centro abitato di Montefalcione (523 metri d'altezza), allungato, in pendio, si
sviluppa sul fianco destro della media valle del Sabato, su tre colli che guardano i
bacini dei fiumi Sabato e Calore. Dai colli S. Marco, Castello e S. Marena, lo sguardo
si apre sull'Alta Irpinia e sui Monti del Taburno e del Partenio.
Tra il verde di una rigogliosa vegetazione è possibile godere del panorama di Belvedere
Sant'Antonio, o passeggiare attraverso Parco Troisi. Sono inoltre presenti sentieri che
si intrecciano sul territorio fornendo al visitatore spunti per salutari passeggiate nel
verde. Attraverso il territorio comunale si sviluppano i tracciati di Ripa Prima, Ripa
Seconda e Profico. Quest'ultimo, con la sorgente d'acqua oligominerale Proficua,
presenta uno scorcio incantevole, con le chiare acque sorgive incastonate nel paesaggio
rurale.
In un paesaggio tipicamente collinare si alternano castagni, querce, ginestre e
sassifraghe cedendo il passo a campi coltivati, uliveti, vigneti e frutteti, in un'alternanza
piacevole di colori e sfumature. Poco prima del centro abitato, imboccando la strada
comunale, si arriva in località Bosco Grande che, con la frescura delle sue essenze,
dona ristoro al visitatore. Il torrente Vallone Grande è il corso d'acqua più importante
e attraversa i vicini comuni di Lapio, Candida e Pratola Serra. E' stato segnalato il
tasso. Animale molto raro, di color grigio brizzolato è caratterizzato dalle strisce nere
che attraversano la sua testa bianca come una mascherina.
Enogastronomia
italia
Il territorio invoglia il turista anche a visite enogastronomiche, ricco com’è di prodotti
agricoli e specialità tipiche. Troviamo il miele, la nocciola, prodotti caserecci come il
pane cotto a legna, la soppressata e il capicollo, il caciocavallo e il formaggio ricotta.
Montefalcione possiede inoltre due coltivazioni vitivinicole di pregio: il Taurasi DOCG
e il Fiano di Avellino DOCG. È grazie a questi vini che il comune fa parte dell’Associazione
Città del Vino a cui è legata la manifestazione "Calici di Selle" che si tiene il 10 agosto,
la sera delle stelle cadenti.
La ricca produzione di nocciole ha permesso al comune di vantare anche una proficua
collaborazione all’interno del progetto TAN - Terre Antiche del Nocciolo che ha
sostenuto l’edizione 2006 dell’evento di promozione culturale - storica ed
enogastronomia "Per le Vie del Borgo" (organizzato dalla Pro Loco di Montefalcione)
che si tiene nel centro storico del paese la penultima settimana di Agosto.
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copertina: GrafistudioAssociati
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