1. TRADUCI Polyphemus Polyphemus, Neptuni filius, habebat unum

Alunno/a ………………………………………………………………………
Classe ……………………………………………………
Data ……………………….……….………………………….
1. TRADUCI
Polyphemus
Polyphemus, Neptuni filius, habebat unum oculum et carnem humanam edebat.
Pecus in speluncam reduxit et molem saxeam ingentem ad ianuam opposit.
Ita hic inclusit Ulixem cum duodecim sociis et socios consumere coepit (1).
Nocte Ulixes Polyphemum vino inebriavit et eius oculum trunco ardenti exussit.
Ulixes socios suos ad pecora alligavit et se ad arietem et ita omnes exierunt.
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Note
(1)
coepit: “cominciò a”.
Polifemo
Polifemo, figlio di Nettuno, aveva un solo occhio e mangiava carne umana.
Ricondusse il gregge nella caverna e mise davanti alla porta un grande ammasso di pietra.
Così rinchiuse qui Ulisse con i dodici compagni e cominciò a divorare i compagni.
Di notte Ulisse ubriacò Polifemo con il vino e bruciò il suo occhio con un tronco ardente.
Ulisse legò i suoi compagni alle pecore e se stesso all’ariete e così uscirono tutti.
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2. TRADUCI
Caligula
Tiberius in Campania ingenti omnium gaudio obiit.
Successit ei Caligula, qui per quattuor annos imperavit.
Sceleratus ac funestus, in cunctos saevit magnā avaritiā, libidine et crudelitate: etiam Tibēri
dedecŏra purgavit.
Staturā fuit eminenti, corpore enormi, gracilitate summā cervicis et crurum, oculis et temporibus
concăvis, fronte latā et torvā, capillo raro.
Caligulae sumptus omnium prodigorum ingenia superavit: pretiosas margaritas aceto liquefactas
sorbebat, conviviis ex auro panes ponebat.
Caligola
Tiberio morì in Campania con grandissima gioia di tutti.
Gli successe Caligola, che governò per quattro anni.
Scellerato e sanguinario, infierì contro tutti quanti a causa della grande avidità, sfrenatezza e
crudeltà: cancellò anche le azioni vergognose di Tiberio.
Fu di alta statura, di corpo enorme, di eccessiva magrezza del collo e delle gambe, con gli occhi e le
tempie incavate, con la fronte spaziosa e torva, con i capelli radi.
La prodigalità di Caligola superò le trovate di tutti gli scialacquatori: inghiottiva perle preziose
liquefatte con l’aceto, offriva ai compagni di banchetto pani d’oro.
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