mm TEMERSI NESSUNO - Federazione Trentina della Cooperazione

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TEMERSI NESSUNO
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fì> hi ti ha accecato?». «Nessunoastuzia di Ulisse. C'è altro, ben più
j-^^miha accecato». Anche in
profondo e angoscioso: Polifemo è
<* questi tempi di
una specie di uomo, un mostro
smemoratezza, o oblio, resta
semiominide, la sua natura
celebre lafrasecon cui Ulisse
offende la natura umana. Ma è
inganna il gigante Polifemo, essere uomo, comunque: eretto, bipede, si
mostruoso, con un solo occhio al esprime con linguaggio parlato.
centro dellafronte,che si nutre di Ulisse di fronte a questo essere è
carne umana. A Polifemo che gli sgomento: se anche questo è un
chiede «Chi sei? Come ti chiami?» uomo, allora io, uomo, io non ho
Ulisse risponde: «Nessuno». Così, nome, io sono nulla, mi chiamo
accecato nel sonno dal palo che nessuno. Difrontealla
Ulisse gli conficca nell'occhio, il mostruosità dell'uomo, al
gigante griderà che Nessuno lo ha pedofilo, al campo di
accecato e nessuno, proprio, dei concentramento, alla schiavitù,
suoi colleghi ciclopi gli darà retta, allo stupro, io non sono più certo
permettendo al re di Itaca e ai suoi di avere un nome, come uomo: se
di fuggire e salvarsi.
l'uomo è anche quello, vacillo: in
Interpretazione inconfutabile. Ma quel momento, perfortuna non
non sufficiente. Sarebbe un po'
eterno, io temo davvero di essere
poco, da parte di Omero, inventare nessuno.
queste frasi per confermare la nota
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