AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI LODI PRONTUARIO ALLE DIMISSIONI 1 PRONTUARIO ALLE DIMISSIONI (redatto a cura dei componenti della Commissione Farmaco Terapeutica Interaziendale A.O. e ASL della Provincia di Lodi) La necessità di definire un Prontuario Farmaceutico alle Dimissioni nasce da un’ottica di razionalizzazione dei consumi, che vede coinvolti sia i MMG, quali prescrittori, sia gli specialisti ospedalieri, quali induttori della prescrizione. Le Regole di Sistema per il 2008, dettate dalla Regione Lombardia e contenute nella DGR 31.10.2007 n.VIII/5743, indicano all’allegato 5, tra gli altri obiettivi, alcune iniziative già attivate nel 2007 e precisamente: o promozione della prescrizione dei farmaci equivalenti (in particolare ATC: A02, C10, C09, C08, N06, J01) o condivisione tra A.O. e ASL di prontuari alla dimissione, in cui saranno analizzate le iniziative aziendali tese a diffondere tra gli operatori sanitari l’uso e la prescrizione alla dimissione dei farmaci equivalenti (in particolare ATC: A02, C10, C09, C08, N06, J01) in coerenza con le valutazioni di efficacia comparata In questi primi mesi del 2008 sono stati realizzati degli incontri tra i componenti della Commissione Farmaco Terapeutica Ospedaliera e i colleghi dell’ASL al fine di stendere un elenco dei farmaci dei gruppi ATC indicati dalla Regione, per i quali è stata valutata la concedibilità, la presenza o meno di farmaci equivalenti, le note AIFA e non ultime le indicazioni d’uso approvate. La libertà di scelta prescrittiva del clinico, sia esso operante in ospedale o sul territorio, non è messa in discussione, tuttavia, in un sistema sanitario sempre più a risorse “finite”, deve essere accompagnata da un’attenta valutazione delle possibili alternative terapeutiche, considerando il miglior rapporto costo/beneficio e costo/efficacia. Così, da un lato, il medico ospedaliero valuterà le opzioni terapeutiche da attuare in regime di ricovero, tenendo conto della disponibilità dei farmaci nel Prontuario Ospedaliero (PTO), ma in sede di dimissione considererà le ricadute sulla spesa territoriale, indicando nella lettera di dimissioni, se possibile, la sostituzione con i farmaci equivalenti. Dall’altro, il medico di Medicina Generale sul territorio utilizzerà le analisi dei costi delle terapie riportate nel Prontuario come strumento per attuare una migliore governance clinica. La stesura del presente Prontuario, oltre che rendere disponibile uno strumento di facile consultazione, ha anche come scopo quello della condivisione tra specialisti ospedalieri e MMG di alcune problematiche legate alla prescrizione quali l’appropriatezza d’uso, le aspettative del paziente e l’informazione sulle regole vigenti, riguardanti la prescrivibilità o meno di un farmaco. Il Prontuario è strutturato per gruppi terapeutici in base alla classificazione ATC; inoltre è indicato se sono presenti vincoli prescrittivi, quali le note AIFA, oppure la stesura del Piano Terapeutico; infine evidenzia se esiste disponibilità sul mercato di farmaci equivalenti. Per semplificarne le modalità di lettura, all’interno di ciascun raggruppamento terapeutico omogeneo, i farmaci sono ordinati in base al costo giornaliero crescente, calcolato come costo per dose definita giornaliera (DDD), evidenziando in grassetto la formulazione a costo minore; la formulazione a basso costo per cui è disponibile il farmaco a brevetto scaduto è evidenziata in grigio. 2 Il Prontuario contiene solo farmaci di fascia A, concedibili dal SSN e in questa prima fase prende in considerazione i gruppi terapeutici individuati dalla Regione: o Farmaci per il trattamento dell'ulcera peptica e della malattia da reflusso gastroesofageo (A02B) o Calcioantagonisti (C08) o Sostanze ad azione sul sistema renina-angiotensina (C09) o Sostanze modificatrici dei lipidi (C10) o Antibiotici (J01) – farmaci per il trattamento delle infezioni delle vie aeree o Psicoanalettici (N06) Per ciascun Principio Attivo viene riportato: - Il codice ATC Il principio attivo Il confezionamento di riferimento Il prezzo di riferimento Il costo unitario per dose La DDD (Defined Daily Dose: dose giornaliera definita) L’unità di misura della DDD Il costo per DDD La classificazione SSN ed eventuale nota AIFA Le informazioni relative alla disponibilità sul mercato di farmaci con prezzo di riferimento a seguito di commercializzazione di farmaci equivalenti La presenza nel Prontuario Ospedaliero L’ATC è la classificazione internazionale Anatomica Terapeutica Chimica delle specialità medicinali, è di tipo alfanumerico, strutturata in 5 livelli secondo il seguente schema: 1° liv.- gruppo Anatomico principale (1 lettera dell’alfabeto) 2° liv.- gruppo Terapeutico principale (1 numero di 2 cifre) 3° liv.- sottogruppo terapeutico/farmacologico (1 lettera dell’alfabeto) 4° liv.- sottogruppo chimico (1 lettera dell’alfabeto) 5° liv.- sostanza chimica (1 numero di 2 cifre, specifico per ogni singola sostanza). I farmaci registrati sono divisi in 13 gruppi principali contraddistinti da una lettera: A Apparato gastrointestinale e metabolismo B Sangue ed organi emopoietici C Sistema cardiovascolare D Dermatologici G Sistema genito-urinario ed ormoni sessuali H Ormoni sistemici (ormoni sessuali esclusi) J Antimicrobici generali per uso sistemico L Antineoplastici ed immunomodulatori M Sistema muscolo-scheletrico N Sistema nervoso P Antiparassitari, insetticidi, repellenti 3 R Apparato respiratorio S Organi di senso V Vari Prendendo come esempio il codice ATC dell’amlodipina , C08CA01, i vari livelli vengono così letti: C Sistema cardiovascolare (gruppo Anatomico principale) C08 Calcioantagonisti (gruppo Terapeutico principale) C08C Calcioantagonisti selettivi con prevalente effetto cardiovascolare (sottogruppo terapeutico/farmacologico) C08CA Derivati diidropiridinici (sottogruppo chimico) C08CA01 Amlodipina (sostanza chimica) La DDD, Defined Daily Dose o dose definita giornaliera è la dose di mantenimento, identificata convenzionalmente, per un giorno di terapia in soggetti adulti, relativamente all’indicazione terapeutica principale della sostanza. E’ uno standard di misura, che non riflette necessariamente la dose giornaliera raccomandata o prescritta, ma consente di misurare in numero di dosi la quantità consumata di qualsiasi farmaco e consente di aggregare i consumi di farmaci diversi su un piano del tutto omogeneo. Per quanto riguarda la rimborsabilità dei farmaci a carico del Servizio Sanitario e le modalità di dispensazione (con Ricetta Ripetibile RR o Ricetta Non Ripetibile RNR) è stata predisposta dall’AIFA una classificazione che prevede: - Classe A: farmaci essenziali e per le malattie croniche a totale carico del S.S.N. Classe H: farmaci utilizzabili solo in ambiente ospedaliero Classe C: farmaci a totale carico dell’Assistito Certi medicinali in classe A sono prescrivibili a totale carico del SSN solo per particolari patologie (individuate dalle note AIFA). Alcune note sono soggette alla definizione di una diagnosi e di un piano terapeutico, che deve essere redatto da medici specialisti di centri autorizzati dalle Regioni. Particolare attenzione deve essere prestata alle indicazioni terapeutiche autorizzate dall’AIFA, poiché il medico è, in linea di massima, legittimato a prescrivere farmaci secondo le medesime modalità di somministrazione, dosaggio e indicazione terapeutica con cui il farmaco è stato registrato e all’interno del regime di rimborsabilità stabilito dall’AIFA. Sono previsti alcuni casi in cui questo principio generale è derogato (farmaci inseriti nella L. 648/96, l’uso compassionevole, le sperimentazioni cliniche, singoli casi documentati), ma il ricorso, anche improprio, del medico di utilizzare farmaci al di fuori delle indicazioni non costituisce il riconoscimento del diritto del paziente (ad esclusione dei farmaci inseriti nella L. 648/96) alla erogazione dei medicinali a carico del Servizio Sanitario Nazionale (art.3 comma 4 L. 94/1998). A questo proposito si sono volute evidenziare le indicazioni registrate per alcune classi di farmaci come i sartani e le sostanze modificatrici dei lipidi. 4 La Legge 405/2001 di conversione del DL 18 settembre 2001 norma la multiprescrizione dei farmaci limitandola a livello territoriale a un massimo di tre pezzi a ricetta (salvo eccezioni) e comunque non oltre i sessanta giorni di terapia. 5 A02B - FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELL'ULCERA PEPTICA E DELLA MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO La classe ATC liv. 1 A (Apparato gastrointestinale e metabolismo) è a livello nazionale, regionale e nella Provincia dell’ASL di Lodi la seconda per valore di spesa a carico SSN, dopo la C (Sistema Cardiovascolare) Nell’anno 2008 il 50% del valore di spesa per ATC liv.1 A delle prescrizioni a cura dei MMG dell’ASL della Provincia di Lodi, a sua volta, è risultato riconducibile alle prescrizioni dei farmaci appartenenti all’ATC liv.2 A02 (Farmaci per i disturbi correlati alla secrezione acida); dettagliando ulteriormente fino al liv. 4 ATC si evidenzia come circa il 92 % di questo valore sia attribuibile alle prescrizioni di inibitori di pompa (A02BC), seguiti dalle prostaglandine (A02BB) con il 0.5% e dagli antagonisti dei recettori H2 (A02BA) con il 2.6%. L’erogabilità in fascia A per gli inibitori di pompa e le prostaglandine è sottoposta alle limitazioni prescrittive della nota AIFA 1; gli inibitori di pompa insieme agli antagonisti H2 sottostanno anche alle limitazioni della nota AIFA 48. Qui di seguito sono riportati i testi delle citate note AIFA. NOTA 1 (testo aggiornato alla determinazione AIFA 22.09.2009) PRINCIPIO ATTIVO La prescrizione a carico del SSN è limitata a: Misoprostolo Esomeprazolo Lansoprazolo Omeprazolo Pantoprazolo Misoprostolo+diclofenac (rimborsabile alle condizioni della nota 66) alla prevenzione di complicanze gravi del tratto gastrointestinale superiore: in trattamento cronico con FANS in terapia antiaggregante con ASA a basse dosi purché sussista una delle seguenti condizioni di rischio: storia di pregresse emorragie digestive o di ulcera peptica non guarita con terapia eradicante concomitante terapia con anticoagulanti o cortisonici; eta’ avanzata E’ noto come il trattamento cronico con i FANS possa determinare un aumentato rischio di ulcera peptica e delle sue complicanze gravi (emorragia, perforazione, ostruzione). Il rischio di ospedalizzazione per una complicanza grave è stimato fra l’1-2% per anno ed aumenta fino a 4-5 volte nelle categorie a rischio, specificate nella nota limitativa. Sulla base di studi clinici randomizzati ed osservazionali anche l’uso di anticoagulanti e l’età avanzata (65-75 anni) sono risultate essere condizioni predisponenti al rischio di complicanze gravi del tratto gastrointestinale superiore. Tali condizioni devono però essere considerate fattori suggestivi di popolazioni a maggior rischio e non raccomandazione tassativa al trattamento di tutti gli anziani o di tutti coloro che sono in terapia anticoagulante. Numerosi studi hanno valutato l’efficacia di una gastroprotezione utilizzando, accanto agli inibitori di pompa, anche gli analoghi delle prostaglandine (misoprostolo) e gli antisecretivi (H2 antagonisti). 6 I pazienti in trattamento combinato, ASA e clopidogrel, per i quali è sconsigliata la somministrazione di un inibitore della pompa protonica, possono effettuare la prevenzione delle complicanze gravi del tratto intestinale superiore con l’assunzione di misoprostolo. Evidenze disponibili Misoprostolo Risulta ancor oggi l’unico farmaco per il quale esistono dati convincenti di efficacia nella riduzione dell’incidenza delle complicanze gravi (emorragie, perforazioni e ostruzione pilorica) della gastropatia da FANS. Inibitori della pompa protonica Numerosi studi hanno dimostrato che, in soggetti trattati con FANS, gli inibitori di pompa (PPI) a dosi standard riducono significativamente l’incidenza di ulcere gastriche e duodenali diagnosticate all’endoscopia rispetto al placebo. Dai dati presenti in letteratura emerge che la superiore efficacia dell’inibitore di pompa rispetto a misoprostolo e agli H2 antagonisti nel prevenire le ulcere da FANS potrebbe essere in parte solo apparente (es. presenza o meno di infezione da H. Pylori). I dati clinici citati non sono applicabili ai coxib, per i quali ad oggi esistono solo dati preliminari, relativi a un solo trial clinico randomizzato, di dimensioni modeste, che documentano l’efficacia di un PPI nel ridurre il danno gastrico indotto da coxib. NOTA 48 PRINCIPIO ATTIVO Anti-H2: Cimetidina Famotidina Nizatidina Ranitidina Roxatidina PPI: Esomeprazolo Lansoprazolo Omeprazolo Pantoprazolo Rabeprazolo Durata di trattamento 4 settimane (occasionalmente 6) ulcera duodenale o gastrica positive per Hp per una o due settimane in associazione con farmaci eradicanti Hp ulcera duodenale o gastrica Hp negativa (l° episodio) malattia da reflusso gastroesofageo con o senza esofagite (l° episodio) Durata trattamento prolungato da rivalutare dopo un anno sindrome di Zollinger Hellison ulcera duodenale o gastrica Hp negativa recidivante. malattia da reflusso gastroesofageo con o senza esofagite recidivante. Evidenze disponibili L’ulcera duodenale è associata ad infezione da Hp nel 90-95% dei casi e l’ulcera gastrica nel 7585%. E’ stato dimostrato da numerosi trial randomizzati e da metanalisi che la terapia eradicante dell’infezione previene le recidive dell’ulcera, riducendole del 90-95%. La dispepsia non ulcerosa non costituisce indicazione appropriata al trattamento. 7 Per il trattamento della malattia da reflusso (MRGE), i farmaci più efficaci sono gli inibitori di pompa, per i quali può essere sufficiente una terapia a dosi ridotte o intermittenti. Nei soggetti con più di 45 anni, se la sintomatologia da reflusso è grave o continua, o recidivante, è fortemente raccomandata l’endoscopia. La prescrizione dei farmaci antiulcera è rimborsata dal SSN solo nelle condizioni e nei tempi evidenziati in tabella. 8 C08 – CALCIOANTAGONISTI Nel 2008 la prescrizione a carico del SSN dei calcio-antagonisti a cura dei prescrittori operanti nel territorio dell’ASL di Lodi ha evidenziato un valore di spesa di € 1.900.000 per un totale di circa 84.000 prescrizioni, che incidono per il 12.2% sul totale prescrittivo della classe cardiovascolare (in termini di spesa). I farmaci presenti in questa classe farmacologica sono erogabili in classe A e quindi a carico del SSN, non sono sottoposti alle limitazioni delle note AIFA ed esiste una buona disponibilità di farmaci a brevetto scaduto tra i calcio-antagonisti selettivi, sia ad effetto prevalentemente vascolare, sia ad effetto cardiaco diretto. C09- SOSTANZE AD AZIONE SUL SISTEMA RENINA-ANGIOTENSINA Nell’ASL di Lodi, i farmaci ad azione sul sistema renina angiotensina, nell’anno 2008, hanno inciso per oltre il 42% sul totale di spesa relativo al sistema cardiovascolare. La spesa farmaceutica risulta divisa quasi al 50% tra ACE inibitori (associati o meno a diuretici) e gli antagonisti dei recettori dell’angiotensina II (sartani), con 170.284 prescrizioni di ACE inibitori (relativa a 28.000 assistiti), contro le 73.952 dei sartani ( in costante aumento e prescritti a 17.000 assistiti). I farmaci presenti in questa classe farmacologica sono erogabili a carico del SSN in classe A e non sono sottoposti alle limitazioni delle note AIFA. Tra gli ACE inibitori sono disponibili diversi principi attivi a brevetto scaduto. Per i sartani sono qui di seguito riportate le diverse indicazioni previste da scheda tecnica. C09CA- ANTAGONISTI DELL'ANGIOTENSINA II NON ASSOCIATI ATC principio attivo LOSARTAN C09CA01 POTASSICO SSN Indicazioni A Ipertensione: è indicato per il trattamento dell'ipertensione arteriosa, in pazienti ipertesi con ipertrofia ventricolare sinistra per ridurre il rischio di mortalità e morbilità cardiovascolari, rappresentato prevalentemente dal rischio di ictus. Insufficienza cardiaca: è indicato per il trattamento dell'insufficienza cardiaca, quando il trattamento con un ACE inibitore non è tollerato o è controindicato. Non sono da trasferire ad una terapia con losartan i pazienti con insufficienza cardiaca che sono stati stabilizzati con un ACE inibitore Trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale. EPROSARTAN C09CA02 MESILATO A C09CA03 VALSARTAN A 160 mg e 80 mg Ipertensione: trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale. Infarto miocardico recente: trattamento di pazienti clinicamente stabili con insufficienza cardiaca sintomatica o disfunzione sistolica ventricolare sinistra asintomatica secondaria a infarto miocardico recente (12 ore - 10 giorni). Insufficienza cardiaca: trattamento dell'insufficienza cardiaca sintomatica quando non possono essere utilizzati ACE inibitori o come terapia aggiuntiva agli ACE inibitori quando non possono 9 essere utilizzati betabloccanti 40 mg Infarto miocardico recente: trattamento di pazienti clinicamente stabili con insufficienza cardiaca sintomatica o disfunzione sistolica ventricolare sinistra asintomatica secondaria a infarto miocardico recente (12 ore - 10 giorni). Insufficienza cardiaca: trattamento dell'insufficienza cardiaca sintomatica quando non possono essere utilizzati ACE inibitori o come terapia aggiuntiva agli ACE inibitori quando non possono essere utilizzati betabloccanti. Trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale. Trattamento della malattia renale nei pazienti ipertesi con diabete mellito di tipo 2 come parte di un trattamento farmacologico antipertensivo. C09CA04 IRBESARTAN A CANDESARTAN C09CA06 CILEXETIL A Ipertensione essenziale. Trattamento dei pazienti con scompenso cardiaco e alterata funzione sistolica ventricolare sinistra (frazione di eiezione ventricolare sinistra ≤ 40%) in aggiunta al trattamento con ACE-inibitori o quando gli ACE-inibitori non siano tollerati. C09CA07 TELMISARTAN A Trattamento dell'ipertensione essenziale. OLMESARTAN C09CA08 MEDOXOMIL Trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale. A 10 C10 - SOSTANZE MODIFICATRICI DEI LIPIDI Nel 2008 questa categoria farmacologia, nel territorio dell’ASL di Lodi, ha inciso per il 24% sul totale di spesa del sistema cardiovascolare. La maggiore criticità di spesa è data dalle statine (19.8% sul totale ATC liv.1) seguite dagli acidi grassi della serie omega-3 (4%). La prescrizione dei fibrati è invece trascurabile. Fibrati, statine e polienoli, per l’erogabilità a carico del SSN in fascia A, sono sottoposti alle limitazioni della nota AIFA sotto riportata. NOTA 13 PRINCIPIO ATTIVO Fibrati: Bezafibrato Fenofibrato Gemfibrozil Statine: Atorvastatina Fluvastatina Pravastatina Rosuvastatina Simvastatina Simvastatina+ezetimibe Altri: Omega-3-etil-esteri Limitatamente a pz. affetti da: Dislipidemie familiari: tutti gli ipolipemizzanti. Limitatamente a pz. affetti da: Ipercolesterolemia non corretta dalla sola dieta per la prevenzione primaria in soggetti ad alto rischio facendo riferimento alle Carte di Rischio: statine per la prevenzione secondaria in soggetti con coronaropatia documentata o pregresso ictus o arteriopatia obliterante periferica o pregresso infarto o diabete: statine in prevenzione secondaria dopo infarto del miocardio: omega 3 Limitatamente a pz. affetti da: iperlipidemie non corretta dalla sola dieta indotte da farmaci (immunosopressori, antiretrovirali e inibitori aromatasi) e in pazienti con IRC: tutti gli ipolipemizzanti Evidenze disponibili L’uso dei farmaci ipolipemizzanti deve essere continuativo e non occasionale, comunque inserito in un contesto più generale di modifica degli stili di vita (alimentazione, attività fisica, eliminazione del fumo…) che rappresenta il primo provvedimento da attuare nel controllo del rischio cardiovascolare. La strategia terapeutica va definita in seconda linea, in base alla valutazione del Rischio Cardiovascolare Globale (e non di ogni singolo fattore), dopo almeno tre mesi di dieta adeguatamente proposta ed eseguita dal paziente, e dopo avere escluso cause ascrivibili alla dislipidemia familiare o ad altre patologie predisponenti (ipotiroidismo, HIV correlate, ..) Sono qui di seguito riportate le diverse indicazioni previste da scheda tecnica. 11 ATC principio attivo SSN nota Equivalente Indicazioni C10AA01 SIMVASTATINA A 13 si C10AA02 LOVASTATINA A 13 PRAVASTATINA C10AA03 SODICA A 13 si FLUVASTATINA C10AA04 SODICA A 13 ATORVASTATINA CALCIO C10AA05 TRIIDRATO A 13 Ipercolesterolemia Trattamento della ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, come integratore della dieta, quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (es. esercizio fisico, riduzione del peso corporeo) è inadeguata. Trattamento della ipercolesterolemia familiare omozigote come integratore della dieta e di altri trattamenti ipolipemizzanti (es. LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono appropriati. Prevenzione cardiovascolare Riduzione della mortalità e della morbilità cardiovascolare in pazienti con malattia aterosclerotica cardiovascolare manifesta o diabete mellito, con livelli di colesterolo normali o aumentati, come coadiuvante per la correzione di altri fattori di rischio e di altre terapie cardioprotettive . Ipercolesterolemia primaria inclusa l'ipercolesterolemia familiare (variante eterozigote) o l'iperlipemia mista (tipo IIa e IIb) quando la sola risposta alla dieta e ad altre misure non farmacologiche (aumento dell'attività fisica e se indicato riduzione del peso corporeo) sia risultata inadeguata. Ipercolesterolemia non corretta dalla sola dieta in soggetti ad alto rischio di un evento cardiovascolare maggiore (soggetti con rischio superiore del 20%, colesterolo totale maggiore di 190 mg/dl e colesterolo LDL maggiore di 115 mg/dl). Ipercolesterolemia non corretta dalla sola dieta in pazienti con cardiopatia ischemica, per la riduzione del rischio di infarto del miocardio. Ipercolesterolemia Trattamento della ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta, quando la risposta alla dieta o ad altri trattamenti non farmacologici (es.: esercizio fisico, riduzione del peso corporeo) sia risultata inadeguata. Prevenzione primaria Riduzione della mortalità e della morbilità cardiovascolare in pazienti con ipercolesterolemia da moderata a grave e ad alto rischio di primo evento cardiovascolare, in aggiunta alla dieta. Prevenzione secondaria Riduzione della mortalità e della morbilità cardiovascolare in pazienti con storia di infarto del miocardio o angina pectoris instabile e con livelli normali o elevati di colesterolo, in aggiunta alla correzione di altri fattori di rischio. Post-trapianto Riduzione dell'iperlipidemia post-trapianto in pazienti sottoposti a terapia immunosoppressiva a seguito di trapianto d'organo solido. Indicato in pazienti affetti da ipercolesterolemia primaria e dislipidemia di tipo misto (tipo IIa e IIb secondo Fredrickson), per ridurre i livelli di colesterolo totale (TC), colesterolo LDL (LDL-C), apolipoproteina B (apo B) e trigliceridi (TG), quando la risposta alla dieta e ad altre misure non farmacologiche è inadeguata. Ipercolesterolemia Indicato in aggiunta alla dieta per ridurre i livelli elevati di colesterolo totale, colesterolo LDL, apolipoproteina B e trigliceridi in pazienti affetti da ipercolesterolemia primaria inclusa ipercolesterolemia familiare (variante eterozigote) o iperlipemia mista (corrispondente ai Tipi IIa e IIb della classificazione di Fredrickson) quando la risposta alla dieta e ad altre misure non farmacologiche è inadeguata. E' anche indicato per ridurre il colesterolo totale ed il 12 colesterolo LDL in pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (ad esempio, LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono disponibili. Prevenzione della malattia cardiovascolare Prevenzione degli eventi cardiovascolari in pazienti ad alto rischio per un primo evento cardiovascolare, in aggiunta alla correzione di altri fattori di rischio. ROSUVASTATINA C10AA07 SALE DI CALCIO A 13 C10AB02 BEZAFIBRATO MONOMORFO A 13 C10AB04 GEMFIBROZIL A 13 si Ipercolesterolemia primaria (tipo IIa, inclusa l'ipercolesterolemia familiare di tipo eterozigote) o dislipidemia mista (tipo IIb) in aggiunta alla dieta quando la risposta a quest'ultima e ad altri trattamenti non farmacologici (es. esercizio fisico, riduzione ponderale) risulta essere inadeguata. Ipercolesterolemia familiare di tipo omozigote, in aggiunta alla dieta e ad altri trattamenti ipolipemizzanti (ad esempio LDL aferesi) o quando tali trattamenti non risultano appropriati. Dislipidemie caratterizzate da aumento dei trigliceridi che non rispondono al trattamento dietetico. È anche efficace nelle ipercolesterolemie che non rispondono al trattamento dietetico. Dislipidemie caratterizzate da aumento dei trigliceridi che non rispondono al trattamento dietetico. È anche efficace nelle ipercolesterolemie che non rispondono al trattamento dietetico. C10AB05 FENOFIBRATO A 13 si Dislipidemie caratterizzate da aumento dei trigliceridi che non rispondono al trattamento dietetico. È anche efficace nelle ipercolesterolemie che non rispondono al trattamento dietetico. Solo per la specialità Fulcrosupra: l'ipercolesterolemia e l'ipertrigliceridemia da sole o combinate (dislipidemie di tipo IIa, IIb, IV come pure dislipidemie di tipo III e V) in pazienti che non rispondono a misure dietetiche e ad altri trattamenti non farmacologici (ad es. riduzione del peso o aumento dell'attività fisica), in particolar modo quando vi è evidenza di rischi associati come l'ipertensione ed il fumo. Il trattamento delle iperlipoproteinemie secondarie è indicato se l'iperlipoproteinemia permane nonostante un efficace trattamento della patologia che è alla base (ad es. la dislipidemia nel diabete mellito). Le appropriate misure dietetiche iniziate prima della terapia devono essere continuate. C10AC01 COLESTIRAMINA CLORIDRATO A C10AX06 OMEGA A POLIENOICI (ESTERI ETILICI DI ACIDI GRASSI POLINSATURI) In pazienti con ipercolesterolemie primarie, con ipercolesterolemia associata ad ipertrigliceridemia quando la prima rappresenta il maggior problema terapeutico, in tutti i casi che non rispondono al solo trattamento dietetico, in pazienti con ostruzione parziale delle vie biliari: per il sollievo del prurito associato all'ostruzione. Può essere utile, inoltre, per diminuire i livelli di colesterolo in pazienti con ipercolesterolemia ed ipertrigliceridemia, ma non è indicato qualora l'alterazione primaria sia la sola ipertrigliceridemia. 13 Ipertrigliceridemi: è indicato per la riduzione dei livelli elevati di trigliceridi quando la risposta alle diete e ad altre misure non farmacologiche da sole si sia dimostrata inadeguata. Il trattamento deve essere sempre associato ad adeguato regime dietetico. Prevenzione secondaria nel paziente con pregresso infarto miocardico. 13 Nei pazienti con pregresso infarto miocardico, in associazione ad altre misure terapeutiche quando appropriate, E’ indicato per ridurre il rischio di mortalità. C10BA02 EZETIMIBE/SIMVA A STATINA 13 Ipercolesterolemia: è indicato come terapia aggiuntiva alla dieta in pazienti con ipercolesterolemia primaria (eterozigote familiare e nonfamiliare) o con iperlipidemia mista ove sia indicato l'uso di un prodotto di associazione: pazienti non controllati adeguatamente con una statina da sola; pazienti già trattati con una statina ed ezetimibe. E’ stato dimostrato che la simvastatina (20-40 mg) riduce la frequenza degli eventi cardiovascolari. Non sono stati completati gli studi per dimostrare l'efficacia nella prevenzione delle complicazioni dell'aterosclerosi. Ipercolesterolemia familiare omozigote (IF omozigote): è indicato come terapia aggiuntiva alla dieta in pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote. I pazienti possono essere sottoposti anche ad ulteriori misure terapeutiche (per esempio, l'aferesi delle lipoproteine a bassa densità [LDL]). 14 J01 - ANTIBATTERICI AD USO SISTEMICO Nel 2007 questa categoria farmacologica nel territorio dell’ASL di Lodi ha inciso per il 70% sul totale di spesa dei farmaci antinfettivi (ATC liv.1 J), che rappresentano la quarta voce di criticità di spesa sul territorio. In questa prima edizione del Prontuario alle Dimissioni si è limitata l’analisi agli antibiotici utilizzati per il trattamento delle infezioni delle vie aeree, non considerando le formulazioni pediatriche, sulla base di quanto concordato nel corso dei gruppi di lavoro interaziendali ASL ed AO per l’ aggiornamento del Percorso Diagnostico Terapeutico sulla BPCO. Si rimanda a future revisioni per un maggiore dettaglio, relativamente a questa vasta classe di molecole, per cui risultano disponibili sul mercato parecchi equivalenti. L’erogabilità a carico del SSN è in fascia A e in alcuni casi sottoposta alle limitazioni delle note AIFA 55 e 56, di seguito riportate. NOTA 55 (testo aggiornato alla Determinazione AIFA 22.09.2009) PRINCIPIO ATTIVO Antibiotici iniettabili per uso extra-ospedaliero: La prescrizione a carico del SSN è limitata alle seguenti condizioni: Ceftazidime * Cefepime* trattamento iniettivo di infezioni gravi delle vie Mezlocillina * respiratorie, delle vie urinarie, dei tessuti molli, intra Piperacillina* addominali, ostetrico-ginecologiche, ossee e articolari; Ampicilina + sulbactam Piperacillina + tazobactam* trattamento iniettivo delle infezioni causate da microrganismi resistenti ai più comuni antibiotici, Amikacina* particolarmente nei pazienti immunocompromessi. Gentamicina* Netilmicina* Tobramicina* * cfr evidenze disponibili Tali farmaci non dovrebbero rappresentare di norma la prima scelta terapeutica, allo scopo di prevenire l’insorgenza di ceppi resistenti sul territorio (ciò vale in particolare per gli antibiotici sottolineati attivi verso Pseudomonas Aeruginosa). Un utilizzo razionale degli antibiotici permette di preservare l’ambiente extra-ospedaliero dalla diffusione delle resistenze batteriche tipiche dell’ospedale, garantendo il successo terapeutico in caso di infezioni gravi, od in soggetti immunocompromessi, limitando l’induzione di meccanismi di resistenza nei patogeni presenti in comunità. NOTA 56 (testo aggiornato alla Determinazione AIFA 15.10.2009) PRINCIPIO ATTIVO Antibiotici per continuità La prescrizione a carico del SSN è limitata al trattamento iniziato in ospedale-territorio ambito ospedaliero e al successivo utilizzo in ambito territoriale da parte del MMG per garantire la continuità terapeutica. 15 Aztreonam Ertapenem Imipenem+cilastatina Meropenem Rifabutina Teicoplanina La prescrivibilità esclusiva in ambito ospedaliero è finalizzata al mantenimento dell’efficacia e alla contemporanea prevenzione di insorgenza di resistenze batteriche. La scelta di iniziare un trattamento ospedaliero con tali farmaci dovrebbe essere riservata alle infezioni gravi ed in assenza di alternative terapeutiche. Ciò non impedisce, tuttavia, dopo la diagnosi e l’inizio del trattamento, il mantenimento della continuità assistenziale ospedale-territorio a carico del SSN, ove fosse necessario proseguire la terapia a domicilio. Le motivazioni da cui ha origine la nota 56 si basano non solo sulla criticità d’uso clinico degli antimicrobici in essa compresi, ma anche su rilevanti aspetti medico-sociali a tutela della salute pubblica, per il costante aumento di resistenza verso gli antimicrobici, legato ad un impiego spesso indiscriminato e non selettivo. La nota 56 garantisce di fatto la possibilità di proseguire, qualora necessario, a livello domiciliare ed a carico del SSN, una terapia antimicrobica mirata e specifica prescritta in ambito ospedaliero, previa individuazione della patologia, assicurando in modo concreto la continuità assistenziale ospedale-territorio. Evidenze disponibili La nota riguarda antimicrobici di impiego selettivo in determinate affezioni critiche. In particolare: 1) farmaci a spettro antibatterico limitato (teicoplanina, rifabutina); 2) monobattami efficaci verso i soli gram-negativi “difficili” (aztreonam) 3) carbapenemici da riservare alla terapia mirata dei casi più critici (ertapenem, imipenem + cilastatina, meropenem). N06A - PSICOANALETTICI I farmaci ad azione sul sistema nervoso centrale rappresentano la terza classe in termini di criticità di spesa nel territorio dell’ASL, in costante aumento. Le molecole appartenenti all’ATC liv.3 N06A –psicoanalettici rappresentano in termini percentuali il 39% di tale spesa. Nella terapia farmacologica della depressione vengono impiegate numerose classi di farmaci antidepressivi: Antidepressivi triciclici (ADT): ad attività prevalentemente 5HTergica (Clomipramina, Imipramina) ad attività prevalentemente N.adrenergica (Desipramina, Maprotilina, Nortriptilina) ad attività non selettiva (Amitriptilina, Dosulepina, Trimipramina) Inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO): Irreversibili (Tranilcipromina, Fenelzina) Inibitori selettivi della ricaptazione della 5HT (SSRI): Citalopram, Escitalopram, Fluoxetina, Fluvoxamina, Paroxetina, Sertralina 16 Inibitori selettivi della ricaptazione della 5HT e NA (SNRI): Venlafaxina, Duloxetina Inibitori selettivi della ricaptazione della NA (NaRI): Reboxetina Antidepressivi noradrenergici e serotoninergici (NaSSA): Mirtazapina Inibitori della ricaptazione della NA e della DA: Bupropione Antidepressivi ad attività 5-HTergica mista: Fenilpiperazine: Trazodone. La scelta del farmaco deve basarsi sulle necessità individuali del paziente, tenendo conto delle malattie concomitanti, delle terapie già in atto, del rischio di suicidio e della risposta a trattamenti antidepressivi precedenti. Gli ADT e gli SSRI sono in genere preferiti poiché gli IMAO possono essere meno efficaci e hanno interazioni pericolose con alimenti e altri farmaci. Per buona parte di esse è disponibile il farmaco equivalente e quelle erogate in classe A non sono sottoposte alle limitazioni delle note AIFA. 17