PROF. LUCIO MONTANARO Infiammazione cronica: è una infiammazione di lunga durata in cui coesistono infiammazione attiva, distruzione tissutale, e tentativi di riparazione essa si instaura in caso di: infezioni persistenti con microrganismi a bassa tossicità, che causano una ipersensibilità ritardata e una reazione granulomatosa esposizione prolungata ad agenti endogeni o esogeni potenzialmente tossici autoimmunità Caratteristiche istologiche: infiltrazione di cellule mononucleate (macrofagi, linfociti e plasmacellule) distruzione tissutale indotta dalle cellule infiammatorie fibrosi (tentativi di riparazione) Cellule Macrofagi: derivano dai monociti, hanno la proprietà di fagocitare e di essere attivati dalle citochine. Una volta attivati secernono sostanze capaci di danneggiare e distruggere il tessuto. L’accumulo dei macrofagi deriva da: reclutamento dei monociti dal circolo proliferazione locale dei macrofagi immobilizzazione dei macrofagi nella sede dell’infiammazione Altre cellule presenti: Linfociti: in stretta relazione con i macrofagi (v. figura) Plasmacellule Mast-cellule Eosinofili ***************** Infiammazione cronica granulomatosa: la cellula predominante è il macrofago attivato, che assume aspetto simile ad una cellula epiteliale, perciò detta cellula epitelioide Le cellule epitelioidi possono dar luogo a cellule giganti All’esterno delle c. epitelioidi vi sono i linfociti Più esternamente c’è un bordo di fibroblasti e fibre collagene Per le figure, si fa riferimento al testo Robbins (VI edizione): Fig. 3-27 Fig. 3-28 Fig. 3-29 Tab. 3-8 Fig. 3-30 1